martedì 11 novembre 2008

AL SUD LE TOGHE DORMONO


MALAGIUSTIZIA ECCO I NUMERI
L’indagine di Eurispes-Unione Camere Penali Da Catania a Salerno, processi lenti ...per le assenze di giudici e testi d’accusa
Il nostro excursus nel malfunzionamento dei tribunali penali italiani finisce con quattro città emblematiche del “profondo Sud” della Penisola: Salerno, Catania, Sassari e Trani. I lettori de “L’opinione” sono stati gli unici in Italia a conoscere la sostanza di questo monitoraggio fatto dall’Eurispes su input dell’Ucpi (Unine delle Camere Penali Italiane). Questo documento che gli altri media vi hanno quasi nascosto è invece uno dei più importanti prodotti dall’istituto di ricerca in questione nel 2008.
Catania
I processi monitorati sono stati complessivamente 313, dei quali 288 monocratici e 25 collegiali. La durata media della trattazione di un processo in udienza, davanti al Tribunale monocratico, è di soli 10 minuti, mentre per i processi di competenza del Tribunale collegiale, il tempo destinato al compimento di attività istruttoria è di 21 minuti. Per quanto riguarda i tempi medi di rinvio per la trattazione all’udienza successiva, questi sono più lunghi nei processi trattati davanti al Tribunale in composizione monocratica: circa cinque mesi per il monocratico (149 giorni) e circa quattro per il collegiale (113 giorni). Il maggior numero dei processi è iscritto nei confronti di un solo imputato (75,4%), mentre solo il 23% ha più imputati. Nel 93,9% dei casi si è svolto il rito ordinario, nel 2,9% il rito abbreviato e nel 3,2% il patteggiamento. Il 10,5% dei processi si è concluso con una sentenza; nell’1,3% è avvenuta la restituzione degli atti al Pm, mentre nella maggior parte dei casi il dibattimento in trattazione si conclude con il rinvio ad altra udienza (88,2%). Fra i motivi di carattere generale, la causa di rinvio più ricorrente, pari al 21,3% dei casi, è quella dovuta all’assenza del Giudice titolare. Nel 48,4% dei casi il rinvio è dovuto all’impossibilità di esperire l’attività istruttoria programmata alla precedente udienza o perché sono assenti i testi ritualmente citati dal Pm (34,9%) ovvero per omessa citazione dei testi da parte dell’accusa (13,5%). Nel 34,9% dei casi il rinvio ad altra udienza si è reso necessario per l’assenza dei testi citati dal Pm. Il dato più interessante mostra che nel 52,3% dei casi il rinvio dell’istruttoria dibattimentale è stato disposto per l’assenza dei testimoni appartenenti alla Polizia giudiziaria. Sempre nel caso di rinvio per assenza di testi citati dal Pm, è stata irrogata una sanzione nel 6,8% dei casi o disposto l’accompagnamento coattivo nel 9,1% dei casi.
Salerno
La Camera Penale salernitana ha monitorato complessivamente 558 procedimenti, raccolti in 26 udienze (4 collegiali e 22 monocratiche), impegnando 11 persone, tra avvocati e praticanti avvocati. Per la genuinità e la concretezza dell’indagine, sono state coperte udienze anche presso le Sezioni distaccate del Tribunale campano, ovvero: 11 nella sede centrale (4 collegiali e 7 monocratiche); 1 udienza presso la sezione distaccata di Amalfi (per un totale di 42 procedimenti monitorati); 4 udienze presso la sezione distaccata di Cava De’ Tirreni; 7 presso la sezione distaccata di Eboli; 1 presso la sezione distaccata di Mercato San Severino; 2 presso la sezione distaccata di Montecorvino Rovella. In media, sono dedicati ad un singolo processo 7 minuti dinanzi al Giudice in composizione monocratica ed un tempo più ampio, ovvero 44 minuti, dinanzi al Giudice in composizione collegiale.Nel Tribunale di Salerno i tempi medi di rinvio ad altra udienza si attestano sui 210 giorni per le udienze innanzi al Giudice monocratico e sui 125 giorni per le udienze innanzi al Giudice in composizione collegiale. 544 sono le udienze (pari al 97,5% del totale) monitorate svoltesi in aula monocratica contro le 14 (pari al restante 2,5%) trattate dal Tribunale in composizione collegiale. L’esito frequente di un processo è il rinvio ad altra udienza con una percentuale pari all’81,7%. Tra i motivi di rinvio legati a ragioni di carattere generale, si è riscontrata una percentuale elevata per l’assenza del Giudice titolare, che incide per il 29,2%, così come per il legittimo impedimento del difensore (15%). Di segno “opposto” è il dato riferito ai rinvii per esigenze difensive (2,7%). I rinvii per discussione si verificano con una percentuale del 14,2%. La possibilità di replicare, invece, ha un’incidenza pari allo 0,4%. Tra i motivi di rinvio propri dell’istruttoria dibattimentale il 65,2% riguarda casi di rinvio per assenza dei testi citati dal Pm. Nell’ambito delle voci dedicate all’area della Pubblica accusa, altro valore rilevante è attribuito all’omessa citazione dei testi del Pm (6,5%). L’assenza dei testi della difesa, invece, incide sui motivi di rinvio per il 3%, mentre non sono stati riscontrati casi di omessa citazione dei testi della difesa. Alla voce “rinvio per assenza dei testi citati dal Pm”, la qualifica soggettiva del testimone assente attiene per il 28,5% a soggetti appartenenti alla Polizia giudiziaria. Solo per il 7,3% dei casi viene disposto l’accompagnamento coattivo e solo nel 10% è irrogata sanzione. Per l’assenza dei testi citati dalla difesa, il Giudice irroga una sanzione nel 42,9% dei casi contro il 10% di casi di sanzioni irrogate per assenza dei testi del Pm.
Sassari
Sono stati osservati 447 processi nel corso di 2 settimane di rilevamento, da 9 avvocati e 5 praticanti avvocati che operano in ambito penale, selezionati su base volontaria. Il carico dei processi oggetto di monitoraggio presso il Tribunale in composizione monocratica (95,1%) è di gran lunga superiore a quello delle Sezioni collegiali (4,9%). La durata media della trattazione di un processo in udienza è pari a 12 minuti davanti al Tribunale in composizione monocratica e a 26 minuti avanti al Tribunale in composizione collegiale. I tempi medi di rinvio ad altra udienza ammontano, invece, a 158 e a 137 giorni rispettivamente per i procedimenti monocratici e per quelli collegiali. Ben il 76,3% dei processi ha riguardato un unico imputato. Ben il 26,6% dei rinvii avviene per discussione, per esigenze sia dell’Ufficio, oberato dal carico di processi all’udienza e di sentenze da redigere, sia del Pm, sia difensive. Il rinvio del 18,7% dei processi dipende da omesse o irregolari notifiche all’imputato, da parte dell’Ufficio del Pm, del decreto di citazione diretta a giudizio o da parte dell’Ufficio del Giudice dell’Udienza preliminare, del decreto che dispone il giudizio. Il 12,9% dei rinvii discende dal carico del ruolo d’udienza del Giudicante; il 7,9% è, invece, per legittimo impedimento del difensore. Fra le ragioni di rinvio proprie dell’istruttoria dibattimentale, il 41,5% è per prosecuzione istruttoria, il 26,6% per assenza dei testi citati dal Pm ed il 19,8% per omessa citazione dei testi da parte della Procura. Solo per il 2,4% il rinvio è motivato da assenza dei testi citati dalla difesa. Per quanto riguarda il rinvio dell’udienza per assenza dei testi citati dal PM, il 30,9% è costituito da appartenenti alla Polizia giudiziaria.
Trani
La Camera Penale di Trani ha monitorato i processi penali trattati in fase dibattimentale presso il Tribunale di Trani (rito collegiale e rito monocratico) nelle 5 sezioni distaccate. Il gruppo di lavoro ha seguito lo svolgimento di 447 processi, realizzati nel corso di 24 udienze dibattimentali (7 collegiali e 17 monocratiche). La durata media della trattazione di un processo in udienza dibattimentale è risultata pressoché costante per entrambi i riti e si è attestata sui 31 minuti. I tempi medi di rinvio dei processi trattati con rito collegiale sono apparsi piuttosto contenuti (52 giorni) a differenza di quanto constatato per il rito monocratico, i cui tempi medi di rinvio hanno raggiunto una media di 200 giorni. Sono pervenuti a definizione 116 processi (dei quali uno con restituzione degli atti al Pm), concretizzando così un dato percentuale complessivo pari al 26%. Viceversa, dall’esame delle ragioni di rinvio riguardanti il restante 74% dei processi monitorati, spicca il numero notevole (pari ad oltre un terzo dei processi complessivamente celebrati senza pervenire a definizione) di rinvii ascrivibili unicamente a difetti di organizzazione giudiziaria o di managerialità dirigenziale, ovvero assenza del Giudice Titolare (37,8%), problemi tecnico-logistici (12%) e precarietà del collegio (1,2%). La somma dei tre dati raggiunge, infatti, una percentuale pari al 51%. L’assenza dei testi citati dal Pm (61,1%) e, dall’altro, l’omessa citazione dei testi del Pm (1,1%), rappresentano ulteriori cause di rinvio. Nel 40% dei casi, il rinvio dell’udienza, per assenza dei testi citati dal Pm, è riferibile a testi, regolarmente citati e non comparsi, di Polizia giudiziaria.
Epilogo
Se in futuro leggerete qualche pezzo di Marco Travaglio o qualche libro dei Pm d’assalto che fanno riferimento a lui o all’Italia dei Valori a proposito di imputati e avvocati che dilatano artatamente i tempi dei processi, saprete cosa risponder loro, specie se avrete letto per intero questo rapporto Eurispes sul funzionamento dei tribunali penali italiani (commissionato dall’Unione delle Camere Penali Italiane) che il nostro giornale ha cercato di farvi conoscere per ampi stralci.

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