Sono bastati due minuti di gioco per comprendere come sarebbe andata a finire gara-4 delle finali della Eastern Conference. E' bastato, dopo quei due minuti, guardare le espressioni che giungevano dalla panchina degli Heat e quelle che arrivavano dalla panchina dei Pacers per capire che questa serie era giunta al capolinea.
Serviva poco altro.
Dopo l'8-0 con cui Bosh aveva aperto il match mi son detto: stasera finisce male per i Pacers.
E LeBron doveva ancora cominciare.
Infatti LeBron è arrivato dopo, facendo terra bruciata.
L'avventura di Indiana è finita, ma questo non deve mettere in discussione quanto di buono fatto in questa stagione. Hanno espresso un'ottima pallacanestro per gran parte della Regular Season, hanno avuto per lungo tempo il miglior record della Lega, hanno evidenziato il talento di Paul George, ieri sera uno dei migliori in campo (23 punti, 7 rimbalzi e 3 assist).
Ma è finita, per diversi motivi.
Battere gli Heat, ad un passo dall'ennesima finale, era impresa impossibile per molti, compresa Indiana.
Trovarsi di fronte i Big Three in ascesa di condizione un fardello troppo grande da sopportare. A questo, inevitabilmente, s'è aggiunto il crollo fisico e mentale dei ragazzi di Frank Vogel.
Tolta gara-1, dove entusiasmo e inerzia avevano portato Indiana avanti nella serie, il resto ha evidenziato le lacune di una squadra che con una grande difesa ha saputo nascondere gli evidenti limiti della fase offensiva.
Gli zero punti di Hibbert, gli zero punti nel primo tempo di Stephenson lo specchio di una franchigia che nella prossima stagione dovrà necessariamente trovare quell'equilibrio necessario per puntare all'anello.
L'unica cosa certa è che i suoi migliori interpreti sembrano giunti a questo finale di stagione con le pile cariche, molto cariche. Wade sembra aver definitivamente superato le problematiche al ginocchio, anche se ieri sera si è decisamente limitato (15 punti), Bosh ha ritrovato quella carica agonistica che l'ha sempre contraddistinto, e i suoi 25 punti e 6 rimbalzi stanno li a sottolinearlo.
E poi c'è il giocatore più forte del globo terracqueo, quello che quando decide è in grado di cambiare qualunque risultato, qualunque situazione.
La serata di LeBron s'è conclusa con un record. Importante, storico. Che ha fatto riemergere le stelle del passato. Con i suoi 32 punti, 10 rimbalzi e 5 assist ha superato (con 74 gare), nella graduatoria di partite di serie di Playoff con almeno 25 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, gente come Jordan (73), Bird (53), Kobe (52) e Jerry West (46).
Ad Indianapolis i Pacers avranno la possibilità di chiudere la stagione davanti al proprio pubblico con una prova d'orgoglio, il saluto più bello per darsi appuntamento a questo autunno. Big Three permettendo.
Stanotte, ad Oklahoma, Thunder e Spurs si giocheranno molto in termini di possibilità di accedere alla finale.
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