..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 31 gennaio 2019

Strafalcione giuridico

“Bisogna avere chiaro il quesito giuridico a cui saranno chiamati a rispondere i senatori. Se abbia agito per il perseguimento di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o di un interesse pubblico inerente alla funzione di governo o se abbia agito al di fuori del suo ruolo ministeriale per i suoi propri interessi personali” 
Giuseppe Conte

Coscienza e coerenza

[...] Ciò che fa sorridere sono le lezioni di legalità del Pd, schierato fin da subito, prim’ancora di leggere le carte del Tribunale, per il sì al processo. Posizione lodevole, se non fosse del tutto inedita. Sia perché il Pd, a ogni richiesta di insindacabilità per parlamentari imputati o di autorizzazione all’arresto o all’utilizzo delle intercettazioni (dove l’immunità c’entrava eccome), ripete sempre la litania del “bisogna leggere le carte”. Sia perché, dopo averle lette, ha quasi sempre salvato i parlamentari dai processi, dagli arresti e dalle indagini basate su intercettazioni. Dal 1994 a oggi, tenendo fuori Tangentopoli per mancanza di spazio, i giudici hanno chiesto l’autorizzazione ad arrestare 35 fra deputati e senatori, per reati di mafia o di vil denaro: le risposte sono state 5 sì e 30 no. [...] 
da: La legge è uguale per gli altri, di Marco Travaglio | 31 Gennaio 2019

Scacco elettorale

La tematica migranti, il caso See Watch, la richiesta di autorizzazione a procedere per la vicenda della nave Diciotti ha catalizzato, a ragione, l'ultima settimana politica e sociale del Paese. Tralasciando la questione europea sul tema e mettendo da parte le truppe da sbarco del Pd che fanno la staffetta sulla Sea Watch, rimane il nocciolo dell'eventuale invio a processo del titolare del Viminale. Le parole espresse in queste ultime ore dal Presidente del Consiglio, da Luigi Di Maio, da Danilo Toninelli e da Alessandro Di Battista hanno fatto emergere a caratteri cubitali cosa accadde all'interno delle stanze di Governo nello scorso agosto. Una decisione unanime sul caso "Diciotti" atta a svegliare gli altri Paesi europei all’impegno assunto un mese prima in Consiglio europeo di ripartirsi su base volontaria i migranti in arrivo (non un caso che dopo la disponibilità del Vaticano, dell'Irlanda e dell'Albania la nave sbarcò). In pratica, in quelle ore, l'intero esecutivo pose le basi per dare un segnale forte all'Europa, rea, da anni, di lasciare il Bel Paese in balia di un fenomeno che si è trasformato da emergenza a vero e proprio problema. Ora le aspettative, da parte di Salvini, di ricevere da parte del M5S e dal Senato il "No" a procedere, celano il futuro prossimo del Governo eletto nel marzo scorso. La partita si giocherà inevitabilmente sul tavolo politico, e le carte, visti i precedenti, le distribuiranno i 5 Stelle.

martedì 29 gennaio 2019

Responsabilità e precedente

"È stata seguita la linea politica del governo". Lo dicono tutti. Dal Premier alla ministra Grillo, da esponenti di spicco della Lega allo stesso Salvini fino a Danilo Toninelli. Di Battista, al contrario di quanto riportano i soliti giornaloni, lo conferma: "Non è giusto processare Salvini da solo". In quel "da solo" finale ci sta tutta l'autodenuncia dell'esecutivo. Non resta che creare il precedente (probabilmente favorevole), andando a processo e portando in aula la responsabilità assunta, da assumere rigorosamente rinunciando all'immunità parlamentare.

mercoledì 23 gennaio 2019

Libero e volontario

Sekou Touré, presidente della Guinea nel 1958, fu ucciso tre giorni dopo aver abbandonato l’adesione al franco Cfa. Nel 1963 Sylvanus Olympio, primo presidente eletto del Togo, si rifiutò di sottoscrivere il patto monetario con la Francia. Il 10 gennaio 1963 ordinò di iniziare a stampare una moneta nazionale e tre giorni dopo fu rovesciato e assassinato in un golpe. Thomas Sankara, primo presidente del Burkina Faso indipendente, ucciso in un golpe sostenuto dalla Francia dopo aver proclamato la necessità di liberarsi dal gioco neocoloniale del franco Cfa. Laurent Gbagbo, presidente della Costa d’Avorio nel 2011, propose di salvare l’economia del Paese abbandonando il franco Cfa in favore del Mir, Moneta ivoriana di resistenza: pochi mesi dopo la Francia bombardò il palazzo presidenziale e le forze speciali francesi lo fecero prigioniero. Negli ultimi 50 anni in Africa ci sono stati 67 colpi di stato, il 61% dei quali è avvenuto nelle ex colonie francesi.

domenica 20 gennaio 2019

Da Afragola a Bruxelles

Memoria politica e sociale (la mia) non ricorda un avvicinamento della popolazione alla classe istituzionale come quella che la mera cronaca sta raccontando (non certo i media appecorati) da sette mesi a questa parte. Gli esempi a non finire e tutti con un unico comun denominatore: tifo da stadio con tanto di sciarpa al collo. Succede a Salvini, in una Campania che solo cinque lustri fa non era pensabile accanto al numero uno del Carroccio. Succede a Di Maio, in un Abruzzo commemorato dove si sono alzati in cielo i ringraziamenti per l'essere stato solo presente. Con le europee ad un passo, con le amministrative nazionali previste in medesima data, l'occasione per convergere definitivamente nel comparto "del fare" da entrambe le rappresentanze di governo diventa rara se non unica. Le politiche di destra e di sinistra sono definitivamente passate ad altra vita. Il cancro contratto nel periodo post Mani Pulite e che si è propagato a metastasi cancellando di fatto un intero Paese dalle carte economiche, sociali e politiche, ha estinto quella che fino a pochi mesi fa veniva ufficialmente riconosciuta come la linea universale della classe dirigente. Nella percezione del quotidiano, tastando quei sentimenti serviti in epoche per fortuna passate ad alimentare gli interessi di pochi, la svolta è in pieno atto e le istantanee che giungono da ogni angolo del Paese lo testimoniano senza l'uso di ulteriori parole. Rimane però il ragionamento, che porta a pensare e credere che gli opposti si attraggono per davvero, calamitando (per concezione) e convergendo (in decreti legge) i bisogni di un intero Paese. Gli affini europei ricercati nell'ultimo periodo storico da parte di Salvini e Di Maio celano, per cultura e tradizioni, differenze che potrebbero ritorcersi anche a fronte di un contratto firmato, e allora perché non ragionare seriamente in chiave europeista (sul nazionale ci saranno urgenze e programmi che li terranno uniti per ancora molto tempo) su di una discesa in campo a due per occupare massicciamente quelle sedi pronte ormai ad ospitare un nuovo modo di fare e pensare politica? Perché non credere definitivamente che insieme si può lavorare, e bene, per il Paese e per un'Europa che possa finalmente mettere al centro i cittadini del Vecchio Continente? Sia Luigi Di Maio che Matteo Salvini hanno in casa, nelle stesse stanze, quei protagonisti, con in prima linea il Presidente del Consiglio, che hanno di fatto cambiato (a volte bene a volte male ma con la sana consapevolezza di provarci per davvero) il pensare ma soprattutto quel fare politica indirizzato al bene di un'intera nazione. Pensarci, da qui a Maggio, sarebbe perlomeno cosa buona e giusta.

sabato 19 gennaio 2019

Suicidi politici

Mi sfugge una cosa: "Fonzie" (insieme alla "borbona" Boschi e i rami derivati) prosegue imperterrito a criticare il governo attuale (compresa la vergognosa posizione contro una misura a favore dei poveri). A questo punto: o siete davvero meglio dell'attuale governo, e allora non si capisce perché quando c'eravate voi non siete stati in grado di fare nulla, oppure, visto che di meglio non siete in grado di fare, sarebbe cosa buona e giusta tacere, dedicandosi compiutamente a fuoriuscite in motoscafo o cene (rigorosamente "salate") da Ancien Régime.

lunedì 14 gennaio 2019

The Walking Dead

La Juventus ha depositato al Collegio di Garanzia del Coni il ricorso contro l'assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter. Lo ufficializza una nota del Coni. Il club bianconero chiede l'annullamento del lodo con cui nel 2011 il Tnas si era dichiarato incompetente a decidere sul ricorso della stessa Juve contro la mancata revoca dello scudetto 2006, assegnato a tavolino all'Inter dopo i fatti di Calciopoli. La Juve chiede che sia accolta invece l'istanza di arbitrato e che siano annullati tutti gli atti che hanno portato il titolo alla società nerazzurra.

Cremini siTAVmob

"Peccato, oggi avremmo potuto essere molti di più. Ma, sai, tanti sono andati a sciare, è sabato poi..."

giovedì 10 gennaio 2019

(senza) Vergogna!!!

"Dopo averci insultato hanno fatto come noi": triade Renzi-Boschi-Padoan
"Banca Etruria = 130.000 azzerati!! Carige = 0 azzerati!! Vergogna PD!!": Comitato risparmiatori di Empoli

mercoledì 9 gennaio 2019

E' tutto uguale

a) per la prima volta una banca italiana è stata commissariata dalla BCE; b) per la prima volta, delle ultime 8 banche andate in crisi, il caso Carige è stato anticipatamente coperto di garanzia da parte dello Stato. 

domenica 6 gennaio 2019

Il vento è cambiato

Carlo Freccero annuncia oggi di aver chiesto a Luca e Paolo di fare la parodia del ministro Toninelli in diretta a "Quelli che il calcio".

Barzellette

C'è un tedesco, un olandese e un maltese...

sabato 5 gennaio 2019

W (questa) Europa

Di Maio: "...Malta faccia sbarcare subito donne e bambini da quelle imbarcazioni e li mandi in Italia, pronti ad accoglierli." 
La Valletta risponde: "Di Maio stia attento alle parole. Devono andare in Italia."