..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 29 dicembre 2013

IL GRANDE SALTO

E' quando vedi la squadra uscire vittoriosa da queste trasferte, da queste partite, da questi momenti, che ti rendi conto che il grande salto sta riuscendo, che la rincorsa presa è di quelle giuste, che tutte le componenti stanno facendo il proprio lavoro, che anche in un pomeriggio difficile, giocando contro una squadra difficile, dentro ad un catino e di fronte un pubblico difficile, la squadra ha saputo mettere in campo gli attributi. Non era fondamentale ma importante, tornare in cima alla classifica.
Fatto così, però, assume un valore che le sole immagini a fine match possono spiegare.
Pugni tesi, sguardi fieri, abbracci e strette di mano che cementano quella voglia di tornare ad essere considerati migliori, quel desiderio di continuare a correre, fino a che il fiato lo permetterà.
La consapevolezza che dopo diciannove turni, un intero girone di andata ed un periodo dove le sfide sono state tante e ardue il primo posto in classifica è ancora il nostro.
Ne andiamo fieri, orgogliosi, di questo gruppo, di questi ragazzi, di un manager che ha voluto, spesso e volentieri contro tutto e contro tutti, portare avanti la propria filosofia.
Uomini che hanno avuto il merito di saper aspettare, di crescere e forgiarsi nonostante le critiche e i dissapori, capaci di stringersi nei momenti belli e di diventare una fortezza nei momenti bui.

RIMETTERE LE COSE A POSTO

Ci tocca rimettere le cose a posto. Siamo chiamati a rispondere alla vittoria conseguita dal City, che nella giornata di ieri ha superato di misura quelli del Crystal Palace. 
Sta succedendo di sovente, che prima della chiusura di ogni giornata qualcuno sia riuscito a mettere la testa davanti, dopo, naturalmente, esserci imbattuti in un periodo in cui abbiamo perso quel poco di vantaggio che eravamo, anche grazie alle defaillance altrui, riusciti a guadagnare.
C'ha provato due volte il Liverpool, rispedito al mittente, ci prova ora il City.
Questa volta, ancor più che giovedì, non sarà per nulla facile. Andare nell'estremo nord del Paese, in un momento in cui il Newcastle sta attraversando un periodo a dir poco idilliaco, è una di quelle sfide che pare cucita su misura, per testare e valutare parecchie cose.
Inutile sottolineare che uscire vincenti dal St James' Park significherebbe non solo il tornare al primo posto in classifica, ma dare l'ennesima risposta convincente a chi insegue, a chi vorrà provare a vincere il titolo.
Mancherà Ramsey, oggi e chissà per quanto altro tempo (al momento non si conoscono i tempi di recupero), ma ci sarà il ritorno dopo la squalifica di Wilshere.
Wenger avrà anche a disposizione la possibilità di far nuovamente ruotare chi è risultato meno brillante rispetto ad un mese fa, con elementi la cui stagione si può dire sia all'inizio.

venerdì 27 dicembre 2013

IL PREDESTINATO

L'86° Derby Italiano del Trotto l'ha visto trionfare, nella maniera più bella, nel modo più devastante, su di una pista resa difficile dall'incensante pioggia caduta. Era il favorito, giungeva a questo appuntamento con tutti i riflettori puntati, e lui, Robert Bi, ha svolto il compito come il migliore degli alunni, prendendo il massimo dei voti, sciorinando 2000 metri come solo lui, alla tenera età di tre anni, poteva fare.
Niente cronometri, niente parziali, nessun tempo complessivo. E' la forma che fa impallidire, sono le gesta che lasciano aperta qualunque porta del passato.
I paragoni non si fanno mai. Ci sono contesti diversi, ci sono distinti avversari, c'è sempre una difforme influenza data dal periodo storico. Ma questo Toss Out riesce a scomodare tutto e tutti, comparandosi con chi, prima di lui, ha scritto pagine indelebili del trotto internazionale.
La memoria non riesce a ricordare un tre anni che andasse così forte, nessuno. Lui lo fa su distanza improba per genialogia, e ci riesce sapendo dosare energie e parziali, usando una testa modellata per scendere in pista e mettere dietro qualunque avversario.
Dieci corse disputate (in cui si evidenzia il "rispetto" avuto per la carriera), otto vittorie (sul miglio, sui 2100, sui 2700, sui 2875), otto vittorie conquistate s qualunque pista, in qualunque nazione ippica che si rispetti: Germania, Olanda, Francia e Italia.
Un programma che, toccando ogni ferro disponibile sul globo terracqueo, lo vedrà assoluto protagonista nel 2014.

DIFFERENZE

E' il vincere queste partite che fa tutta la differenza del mondo. E' lo stare sempre nella zona alta della classifica che ti permette di attraversare un periodo difficoltoso per poi ritrovarsi nuovamente in testa alla League grazie ad una vittoria come quella conseguita ad Upton Park. Una vittoria che ha fatto la differenza.
Nel pomeriggio ad est di Londra la differenza l'hanno fatta i "nuovi arrivati": Theo & Lukas.
Ad un certo punto sembrava tutto stregato. Noi padroni di ogni genere di cose ma incapaci di mettere dentro qualunque pallone che attraversava l'area degli Hammers; e da quelle parti di palloni ne sono passati tanti. Loro che al primo nostro svarione hanno fatto centro, andando sopra, mettendoci sotto nel punteggio. Differenze volute dai centimetri. Quelli che oggi sembrano prendersi gioco di Giroud e che ieri hanno castigato Szczesny.
Poi tutto è mutato, tutto è rientrato nella logica delle cose, a favore di chi, in campo, ha dimostrato di essere superiore, il migliore della League.
Perché capaci di sopperire a tutto, perché consapevoli di avere a disposizione una rosa che sarà in grado di arrivare fino in fondo.
Non segnano Ramsey, Ozil o Giroud? Coloro che fino ad oggi sono stati gli artefici della posizione che ci compete? Bene. Ed ecco che allora è la volta di Walcott e Podolski, sotto l'attenta regia di un Cazorla tornato prepotentemente quello dello scorso anno. E come in una sorta di staffetta il gruppo è stato capace di ricompattarsi, di ritrovare la determinazione, di proseguire un meraviglioso cammino costruito con il lavoro e la passione.
L'intervista post-partita rilasciata da Walcott è lo specchio di quello che oggi siamo. La risposta con sorriso alla domanda sullo spirito che aleggia a London Colney è quello che ci fa comprendere al meglio la differenza che c'è tra noi e tutti gli altri.

giovedì 26 dicembre 2013

BOXING DAY

Ci siamo, oggi sarà Boxing Day! Il Regno Unito è già in pieno fermento per celebrare il giorno dopo il Santo Natale, la festività basata sul regalare doni ai membri meno fortunati della società. 
L'origine del Boxing Day risale ai tempi in cui era usuale regalare doni ai dipendenti o ai membri delle classi sociali più povere.
Ma la ricorrenza del Boxing Day è occasione, in particolare nel Regno Unito, per la disputa di importanti manifestazioni sportive con notevole afflusso di appassionati, facilitato dal giorno festivo. 
E noi ci siamo dentro, fino al collo. La Premier League ogni anno disputa puntualmente un intero turno di campionato, prescindendo dal giorno della settimana in cui cade.
E allora tutti in campo, a partire dalle 12:45 con l'anticipo tra Hull City e Man Utd per finire alle 17:30 con la chiusura destinata al big-match tra Manchester City e Liverpool.
Noi staremo nel mezzo, calcio d'inizio previsto per le 15, occasione importante per mettere, con un'eventuale nostra vittoria, grandi pressioni sia ai Reds che ai Citizen.
Destinazione Est London, ci accingiamo ad affrontare un match (un Derby) di difficile lettura, per diversi motivi. Andremo ad affrontare un team bisognoso di punti, una squadra che vorrà regalare al proprio pubblico il dono più bello, con una condizione fisica che metterà Wenger di fronte a scelte di formazione importanti e basilari per uscire dal periodo nel migliore dei modi.

martedì 24 dicembre 2013

STORIA, CLASSE, TRADIZIONE

Siamo nuovamente primi, e questo, a poche ore dall'inizio di un vero e proprio tour de force, è l'aspetto che più ci interessava, che più d'ogni altro era fondamentale per giungere a Natale guardando tutti (o quasi) dall'alto. Già, quasi. Il primo posto, a quota 36, lo dividiamo con il Liverpool. Loro con una migliore differenza reti, noi con lo scontro diretto a favore. Ieri sera al termine del match ho pensato proprio alle parole (scritte e dette) di questi ultimi giorni, dove veniva messo in evidenza come con le deboli siamo stati forti e con le forti siamo stati deboli. Inevitabile fare un ripasso di quanto accaduto in questi primi quattro mesi.
Il conto lo faccio con le prime sette della classe. Abbiamo vinto contro Liverpool e Tottenham (entrambe in casa), abbiamo pareggiato contro Everton e Chelsea (anche queste tra le mura amiche) e perso con le due di Manchester, entrambe fuori casa. Con il Newcastle ci giocheremo il 29.
Un bilancio, visto l'equilibrio che domina il campionato, che stride e non poco con le affermazioni sopra riportate. A questo ci si può tranquillamente aggiungere la doppia vittoria in Champions League contro Napoli e Dortmund, che è valsa la qualificazione agli ottavi.
Certo, si poteva fare qualche punticino in più, vedi soprattutto la sfida di ieri sera e la trasferta all'Old Trafford, ma questo non toglie il fatto che abbiamo retto alla grandissima negli scontri diretti e soprattutto raccolto punti pesanti nei match così detti, sulla carta, facili.

lunedì 23 dicembre 2013

WE'RE STILL TOP OF THE LEAGUE

Per la prima volta dopo un numero considerevole di giornate ci troviamo a rincorrere. La vittoria del Liverpool nel match casalingo contro il Cardiff City ha posto i Reds al comando della classifica, con un punto di vantaggio su di noi e sul City e con due sui cugini dell'Everton, ieri corsari in Galles.
Ancora una volta, però, come successo sia in Premier che in Champions, abbiamo il destino nelle nostre mani, ed una vittoria contro il Chelsea ci rimetterebbe in testa al campionato.
Uscire da un periodo così impegnativo con una vittoria nel Derby ed il primo posto in classifica sarebbe ideale per affrontare West Ham (il 26), Newcastle (il 29) e Cardiff (il primo dell'anno) senza troppe pressioni, anzi, con la possibilità, visto il calendario, di racimolare ancora qualche punticino di vantaggio sulle inseguitrici.
Ma prima c'è da vincere il match contro il Chelsea, c'è da cancellare la sconfitta di Manchester, c'è la necessità, dopo il pari interno contro i Toffees, di tornare a vincere per rimettere nel serbatoio punti, qualità ed entusiasmo.
Lo scrivo con molta serenità: stasera voglio vincere, stasera dobbiamo vincere.
Non importerà come, ma abbiamo l'assoluta necessità di fare i tre punti.

mercoledì 18 dicembre 2013

LE 8 NOTE DEL MIO 2013

E' sempre bello poter mettere nero su bianco le note che hanno toccato le nostre emozioni, quali pezzi hanno in qualche modo raccontato una piccola parte della nostra vita, chi, nei dodici mesi appena trascorsi, ha voluto regalarci quella forma d'arte che senza di essa il nostro quotidiano sarebbe infinitamente spoglio, nudo.
Personalmente non amo le classifiche, e ancor meno catalogare come meglio questo rispetto a quell'altro.
Non mi piace nemmeno cercare per forza un numero di album, che questi siano dieci, venti o semplicemente cinque. Quindi non sarà la cosiddetta "top" la raccolta degli album che andrò a descrivere come i "miei" migliori di questo 2013, ma un semplice percorso che metta in evidenza quali mi hanno regalato emozioni, sensazioni, nostalgie e momenti di totale liberà interiore.
In questo resoconto non ci sarà nessun progetto realizzato in lingua italiana, un po' perché attratto da sempre da ciò che viene realizzato all'estero, dai suoni, dalle tradizioni, dalla cultura, un po' perché ultimamente il panorama nazionale l'ho seguito poco, trovandolo poco accattivante, senza grandi cose da dire. Ma questo, obbiettivamente, può essere un mio limite.
Sono otto i lavori che prenderò in esame, ognuno con la sua storia, ognuno diverso, ma tutti legati dalla cultura Rock che da sempre m'accompagna.
Per non ledere la filosofia di non-classifiche, opterò per una disamina territoriale, dove Gran Bretagna, America, Canada e Australia si iscriveranno a questo racconto in musica.
Chiudo con una postilla per me fondamentale. Non esiste il mio preferito, quello che più di altri m'ha conquistato. La loro diversità, il loro essere così particolari incanala tutta la mia visione di rock, e questo per me basta per poterli ascoltare senza cercare per forza delle differenze in termini di preferenza.

CAPITANO MIO CAPITANO

Nella splendida cornice di Napoli, che ha malgrado tutto sostituito Tordivalle, si sono svolte le batterie per accedere al Derby Italiano del Trotto 86à edizione, che andrà in scena il 26 di questo mese.
Il secondo heat, degli altri due non me ne occupo volontariamente, ha visto la presenza di Robert Bi, il crack senza precedenti che c'ha concesso il piacere di calcare le piste del nostro Paese.
Vittoria annunciata e vittoria messa in pista, con quell'autorevolezza che su queste pagine ho a più riprese messo in evidenza.
E' stata una "comica" senza precedenti. Nonostante tutto c'è chi si ostina a sostenere che però, che forse, che stai a vedere che.
Non metterò in evidenza parziali, tempo al chilometro o altro, basta vedere quando il Toss Out giunge nei pressi della zona calda, quando sente che è il momento di fare il campione, quando avvicinandosi il palo mette in pista quello che gli altri non hanno, non possono avere.

sabato 14 dicembre 2013

SI PORTA A CASA TUTTO

Le abbiamo prese, subendo una squadra che ha messo in campo una migliore condizione atletica, la migliore condizione atletica di tutta la Premier. Non a caso 4 giorni fa ha sbancato Monaco.
Ma non abbiamo mai mollato, nemmeno quando altri se ne sarebbe andati nello spogliatoio anzitempo.
Alcune circostanze c'hanno detto male, come l'aver preso goal ogni volta che tornavamo in partita. 
E' stata una continua rincorsa senza vedere mai il traguardo.
Partita sbloccata da un'eurogoal di Aguero (e finiamola una volte per tutte di cercare chi era in ritardo o la colpa di questo e di quello, ci sono anche gli avversari che sono capaci di fare grandi segnature), proprio nei minuti in cui c'eravamo scrollati di dosso la partenza veemente dei Citizen.
Trovato il pareggio con un'azione partita dalla palla rubata di Ramsey a Tourè e successivamente arrivata sul piatto destro di Walcott dall'ennesimo assist di Ozil, è arrivato quasi immediato il nuovo vantaggio City, qualche secondo dopo un fuorigioco inesistente fischiato a Monreal mentre entrava in area di rigore.
Nella ripresa siamo partiti fortissimo, andando vicino al pari, ma l'errore di disimpegno sulla nostra trequarti ha aperto un'autostrada a Fernandinho.
Sul 3-1 si sarebbe potuta rischiare la debacle, invece siamo tornati prepotentemente.
Clamoroso il rigore non concesso per fallo di mano di Zabaleta, meraviglioso il secondo goal di giornata di Theo, giunto dopo una magia di Aaron Ramsey.

L'ONORE DI ESSERCI, L'ONERE DI CREDERCI

Inizia una settimana importante, otto giorni che ci diranno molto in chiave titolo, due match che ci metteranno di fronte le squadre che più d'ogni altra dovremo temere per la conquista della Premier.
Si inizia da Manchester, all'Etihad Stadium, a poche ore dalla sconfitta patita in quel di Napoli.
E da Napoli voglio ripartire. Abbiamo perso una partita che potevamo perdere. Il Napoli non aveva altri risultati, noi ci siamo accomodati sulla possibilità che solo tre reti di scarto c'avrebbero spedito in Europa League. Per ottanta minuti abbiamo giocato una gara sontuosa, ricca di personalità e soprattutto senza andare mai in sofferenza. Abbiamo disputato un match maturo, come da anni non se ne vedeva.
Il primo tempo è stato a dir poco perfetto. Un maestoso Koscielny ha letteralmente cancellato dal campo Higuain e compagni, Flamini ha fatto la voce grossa nella zona nevralgica del gioco e Giroud ha costantemente fatto rifiatare la squadra impadronendosi di ogni pallone che giungeva dall'alto.
Abbiamo concluso poco, questo è vero, ma niente ce lo chiedeva, il pari c'avrebbe portato direttamente agli ottavi come prima del girone. E poi c'erano loro, i partenopei, vogliosi comunque di provarci, anche perché da Marsiglia il risultato di parità tra francesi e tedeschi consentiva ai ragazzi di Benitez di crederci.
S'è perso per un autentico capolavoro di tecnica di Higuain, non s'è recuperato per un enorme errore di valutazione di Arteta, che ha lasciato la squadra in dieci.

domenica 8 dicembre 2013

UNA SQUADRA

Il solo pensare di poterle vincere tutte, nonostante lo smagliante periodo di condizione fisica e psicologica, evidenzierebbe il non rimanere con i piedi per terra, il non confrontarsi con la realtà. Si può giungere fino alla fine senza più perdere, questo è sensato, ma sicuramente non si poteva giungere fino alla fine battendo tutti. E se c'è una squadra, in questo preciso momento della stagione, che ha meritato di strapparci due punti è giusto che sia stato l'Everton.
Convinto, deciso, senza il minimo timore, approdato in casa della capolista con l'intento di portarsi a casa la posta piena. Rifletto: l'Everton di oggi avrebbe battuto qualunque squadra iscritta alla Barclays Premier League, qualunque. Tranne, naturalmente, noi.
E' stata una partita bellissima, emozionante, giocata con la filosofia che da sempre contraddistingue il football britannico. Sarebbe potuta finire 0-0, l'avremmo potuta portare a casa noi, senza nulla rubare l'avrebbero meritata anche i Toffees. A tempo praticamente scaduto l'avremmo addirittura potuta vincere due volte, con quel tiro da me personalmente chiamato ad Olivier che s'è andato ad infrangere sul palo.
Due volte perché tre punti portati a casa così non avrebbero solo portato le distanze dalle seconde a +7, ma avrebbero ulteriormente aumentato le convinzioni di titolo nella testa dei nostri.
Probabile anche che se quella sfera avesse gonfiato la rete nella zona di Islington stasera sarebbero finiti i fusti di birra. Ma è finita 1-1, giustamente, perché il football a volte dispensa in maniera equa quel che è stato seminato in campo.

LA POSSIBILITA'

Se qualcuno c'avesse detto che nell'arco di soli tre mesi ci saremmo potuti riprendere quanto lasciato per strada negli ultimi anni nessuno c'avrebbe creduto. Se la classifica di questa mattina ci fa così effetto, se le sconfitte patite ieri da Manchester United e Chelsea e lo stop in casa del Southampton da parte del Manchester City ci sembrano così irreali, se la possibilità, la seconda stagionale, di prendere ulteriore vantaggio sulle seconde in classifica, scavando un buco che potrebbe nel tempo diventare incolmabile, ci fa un po' paura, il tutto rientra nella voglia e nei desideri più nascosti di rimanere la squadra da battere.
A Manchester, esattamente un mese fa, la possibilità di dilatare le distanze era chiara e limpida, perché noi superiori, perché gli altri inferiori. Un virus, invece, pensò bene che questo campionato avrebbe dovuto avere ancora una storia, sarebbe dovuto rimanere ancora incerto, lasciando a noi qualche incertezza sul futuro e agli altri la chance di rientrare in corsa per la conquista del titolo.
Oggi, da padroni del nostro destino, abbiamo ancora una volta la possibilità di lanciare un messaggio forte, di far ricadere gli altri nell'utopia di poterci riprendere, di allontanarci definitivamente e poter affrontare questo fine dicembre con un vantaggio importante, di confrontarsi, nella settimana tra il 14 e il 23, con le due squadre, City e Chelsea, che sembrano avere le maggiori credenziali per metterci i bastoni tra le ruote. Con la testa sgombra, senza nulla da perdere, con più risultati a disposizione per mantenere le distanze.
Lo scoglio, non facile da superare, si chiama Everton.

giovedì 5 dicembre 2013

DEVASTANTI, SOTTO OGNI PUNTO DI VISTA

Una prestazione devastante sotto ogni punto di vista. E' quel che è emerso in ogni testa pensante dopo il match di ieri sera contro l'Hull City, dove, nonostante un robusto turnover operato da Wenger, i ragazzi dell'Arsenal hanno saputo imporre un maggior tasso tecnico ma soprattutto una mentalità che non ha lasciato scampo ai Tigers.
Tre punti dovevano essere e tre punti sono stati, derivati da un match dominato dal primo all'ultimo minuto dove i ragazzi di Steve Bruce non hanno potuto far altro che contenere il tornado AFC, probabilmente pensando ad una differenza reti che al termine della stagione potrebbe fare la differenza.
Il punteggio finale di 2-0 racconta in minima parte quel che è accaduto sul prato dell'Emirates, un risultato messo in ghiaccio dopo nemmeno due minuti dal fischio d'inizio e dopo altrettanti alla ripresa delle operazioni dopo la pausa tra primo e secondo tempo.
La formazione iniziale vedeva in campo dal primo minuto elementi come Monreal, come Bendtner, ed una panchina formata da Wilshere, da Giroud, da Arteta. Il tutto faceva presagire ad una serata dove le difficoltà, in considerazione dell'ottima prestazione dei Tigers contro il Liverpool, non sarebbero mancate, dove spirito di abnegazione e sacrificio avrebbero dovuto sopperire ad un fisiologico cambio di formazione per affrontare un mese intenso e complicato.

mercoledì 4 dicembre 2013

#AARON RAMSEY

ZAPPA

Frank Zappa è nato il 21 dicembre del 1940 a Baltimora, nel Maryland, da genitori di origini italiane e francesi. Nel 1956 si trasferisce con la famiglia in California e comincia a suonare la batteria. Dopo aver lavorato come autore di canzoni e arrangiatore, nel 1964 fonda il gruppo Mothers of invention, con il quale pubblica nel 1966 l’album d’esordio Freak out!.

UN MESE MOLTO LUNGO

Inizia dicembre, e sarà un mese lungo, molto lungo. Sette impegni totali, tra coppa e campionato, di cui 4 trasferte e 3 match tra le mura amiche. Il tutto molto concentrato nella prima e nell'ultima settimana di questo fine anno. In ordine: Hull City il 4, Everton l'8, Napoli l'11, Manchester City il 14, Chelsea il 23, West Ham il 26 e Newcastle il 29. Senza contare che il primo dell'anno avremo di fronte il Cardiff all'Emirates ed il 4 di gennaio prenderà il via il terzo turno di FA Cup, prima di un meritato riposo di nove giorni.
Fare calcoli, ipotetici risultati che possano darci una classifica virtuale, mi pare illogico. Meglio soffermarsi sul match più prossimo, concentrando e non sprecando energie mentali e fisiche.
Questa sera all'Emirates verrà a farci visita l'Hull City, fresco vincitore della sfida di domenica pomeriggio contro il Liverpool. E se domenica i ragazzi di Steve Bruce c'hanno regalato un sorriso, in questa occasione speriamo di restituirgli un dispiacere.

domenica 1 dicembre 2013

SIAMO LA SQUADRA DA BATTERE

E' giunto il momento di usare parole pesanti, aggettivi che evidenziano il nostro stato, frasi che hanno sempre fatto parte del nostro blasone. Il non farlo significherebbe non rendersi conto di ciò che siamo diventati, non rendere merito ad un gruppo di lavoro che sta scrivendo una pagina importante della storia dell'AFC, aumentare negli altri la convinzione che tutto può mutare. 
Sono i numeri che spingono a scrivere determinate considerazioni. Sono le prestazioni sul campo che invogliano a rendere esaltante questo inizio di stagione.
E' la classifica e molto altro che dice a tutti che siamo la squadra da battere.
La costante, per fortuna, rimane la medesima: ogni volta che giochiamo è come se dovessimo superare un'esame. Rispondere in maniera convincente a chi ci domanda: vincerete anche questa?
Da quel 3-1 timbrato allo Stadium of Light non abbiamo più lasciato il primo posto in classifica, vincendo 8 delle ultime 10 disputate, che fanno un totale di 10 vittorie nelle 13 fin qui giocate.
Siamo il secondo miglior attacco della lega, mantenendo inalterata la tradizione che ci ha sempre visto brillanti in fase offensiva. Il 93% delle realizzazioni avviene nell'area di rigore avversaria, un dato che conferma ulteriormente la filosofia wengeriana. Abbiamo la capacità di andare in goal in qualunque momento della partita, con tre dati specifici che spiccano rispetto agli altri. A metà primo tempo, a metà secondo tempo e nel finale di gara offriamo il meglio di noi, segnando percentualmente (e rispettivamente) il 16% dei goal nei primi due casi e addirittura il 20% nell'ultimo.

sabato 30 novembre 2013

SI VA A CARDIFF

Si va a Cardiff, dopo aver trascorso una settimana che ci ha visto esaltarci per il primo posto mantenuto nel gruppo F di Champions League, e la conseguente, quasi, qualificazione agli ottavi (noi che con 4 vittorie in 5 match non siamo ancora sicuri del superamento del turno) e la triste notizia giunta per le condizioni di salute di Pat Rice, al quale auguriamo tutto il bene del mondo.
Si va a Cardiff con il serio intento di mantenere inalterato il vantaggio in classifica sulle inseguitrici, provando ancora una volta a sfruttare un turno che potrebbe vederci guadagnare qualche punticino nei confronti di chi avrà partite un po' più complicate della nostra.
Wenger avrà a disposizione buona parte della rosa, compreso Walcott ormai completamente ristabilito ma carente, inevitabilmente, di condizione fisica.
Presumibile che la formazione che scenderà in campo ricalcherà la fisionomia presentata nell'ultimo mese, con qualche, inevitabile cambio per far rifiatare i più impiegati.

domenica 24 novembre 2013

ORGOGLIOSAMENTE CREDIBILI

L'essere stati portati a vivere momenti difficili per via di una politica calcistica che ci ha messo di fronte la scelta di essere una società come tante o di mantenere in alto il nome di una storia secolare c'ha fatto enormemente bene, per una serie infinita di motivi.
Con il senno di poi è fin troppo facile parlare, scrivere, argomentare. Ma noi siamo quelli che hanno da sempre sposato il programma, condiviso le idee, stretti attorno alle difficoltà senza lasciare nemmeno per un'istante la barca alla deriva.
Ognuno con il proprio stile, tutti con il medesimo intento. Abbiamo digerito alcune priorità sapendo che sarebbero state il male minore, la luce che avrebbe illuminato gli anni a venire. Ci siamo arrabbiati, abbiamo subito l'onta degli sfottò altrui, ripiegando i nostri sogni, senza però mai cadere nella mediocrità.
Era fisiologico e necessario girare pagina, e se penso a soli tre anni fa tutto ora mi è più chiaro, limpido, solare, come per certi versi lo era allora. 
Non c'è mai stata vera delusione, se si esclude qualche caso in particolare, ma la consapevolezza che solo con il lavoro, la pazienza, il sapere aspettare il proprio momento, i nodi sarebbero venuti al pettine, i fiori avrebbero prodotto i propri frutti.

sabato 23 novembre 2013

ESSERE CREDIBILI

Si torna in campo, riprende il campionato più bello del mondo, ma soprattutto gioca l'Arsenal, e questo è ciò che più d'ogni altra cosa conta.
C'è un problema però, a livello di visibilità dell'evento. Da oggi, e per le restanti settimane da qui alla fine del campionato, la BPL non concederà più i diritti televisivi a Sky Italia per le gare del sabato pomeriggio.
Il tutto, con comunicazione da parte della redazione di Sky Fox Italia, per problematiche legate ai diritti televisivi.
In soldoni: in Uk sfruttano la diretta televisiva italiana per guardare i match del sabato pomeriggio. Pub e altri locali tendono ad abbonarsi alle piattaforme estere (vedi appunto Sky Italia) e non a quelle del proprio Paese (vedi Sky Uk), e questo, evidentemente, ha portato a prendere una simile, e comunque non corretta, decisione.
Chi in Italia ha sottoscritto un abbonamento per Fox Sport si ritrova senza più la diretta della Premier League (per le sole gare del sabato pomeriggio), nonostante il pacchetto, prima della sottoscrizione, prevedeva la copertura totale dei match del campionato inglese.
La stranezza giunge dal silenzio in fatto di comunicati ufficiali da parte dell'organo inglese, a differenza di Fox Sport che ha reso noto il cambiamento di programmazione nei giorni scorsi. Insomma, qualcosa non quadra.
Ripercussioni a livello di lamentele se ne avranno (il sottoscritto ne farà a breve) e non è detto che questa situazione possa comunque risolversi nell'arco di qualche settimana.

mercoledì 13 novembre 2013

CONTI

«Pensavo di averle vissute e provate tutte, poi mi ritrovo a 58 anni sul divano davanti alla tv con le lacrime agli occhi, e tua madre accanto, non spiccica parola, mi guarda incantata e troppo emozionata e felice per parlare e rompere l’incantesimo. Già ci avevi fatti piangere l’anno scorso con Brunetto, ora Manuel. La stessa scena, la stessa gioia. Perché quell’abbraccio racconta una famiglia, la nostra famiglia. Perché tutti conoscono il grande calciatore che sei diventato, in pochi però sanno quanto tu sia un grande uomo, un grande figlio, un grande padre.

lunedì 11 novembre 2013

ABBIAMO UNA SQUADRA VERA

Abbiamo ancora un campionato, per la felicità di tutti. Abbiamo finalmente una squadra vera, per la nostra felicità.
E' quanto emerso ieri sera dopo l'ultima gara in programma dell'undicesima giornata di Premier League.
Abbiamo perso, all'Old Trafford e contro uno United che ha messo in campo tanta determinazione e grinta, ma siamo rimasti saldamente in testa al campionato, senza perdere vantaggio sulle (mie) attuali contendenti al titolo: Chelsea e Manchester City.
Avremmo anche potuto tranquillamente strappare un pareggio, risultato che al termine dei novanta di gioco non avrebbe fatto una grinza, viste le opportunità che ci sono capitate nella seconda frazione di gara, ma una serie di fattori c'hanno visti uscire sconfitti.
Il bilancio dopo un terzo di campionato è abbondantemente positivo, e non è certo la sconfitta di Manchester che ci deve fare preoccupare per il proseguo, anzi.
Siamo arrivati a questa sfida dopo aver conseguito battaglie sportive di un certo rilievo, tutte nettamente superate. Siamo giunti alla sfida dell'Old Trafford con un numero impressionante di minuti giocati dagli stessi interpreti, senza che, viste le defezioni in atto da inizio stagione, questi potessero rifiatare e offrire nuove soluzioni tattiche a Wenger.
In più, nella notte di sabato, c'è stato un serio e imprevedibile attacco da parte di un virus che ha destabilizzato la condizione fisica dei più; Mertesacker non ha nemmeno potuto prendere parte al match.

domenica 10 novembre 2013

DALLA M1 ALLA REALTA' DI UN SOGNO

Siamo giunti al termine di una settimana incredibile, siamo giunti alla chiusura di un trittico di partite che per noi ha significato molto in termini di convinzione, quella che manca quando si tratta l'argomento Arsenal ad addetti ai lavori e stampa specializzata.
E' sempre così. Questa stagione continua a far nutrire dubbi a tutti coloro che non credono minimamente alla possibilità che l'AFC possa lottare il titolo, nonostante l'ottima partenza sia in campionato che in Champions League.
Nei vari talk-show d'oltre Manica si evidenzia l'ottimo lavoro fatto ma si continua a pensare che questo nostro inizio sia solo un fuoco di paglia, che prima o poi i nodi verranno al pettine (la difesa), che non siamo attrezzati per reggere sulla lunga distanza, che altri abbiano una rosa nettamente più completa della nostra. E' successo quando gli Spurs sono venuti a farci visita, si è ripetuto la settimana scorsa, quando i Reds hanno messo piede all'Emirates Stadium. In entrambe le circostanze, dubbi e perplessità sono state rispedite al mittente. 

domenica 3 novembre 2013

IN QUESTA SPLENDIDA DOMENICA MATTINA

In questa splendida domenica mattina non si può non pensare a quando ieri ci siamo incamminati verso l'Emirates Stadium, con i ricordi di Thomas, una sciarpa bianca e rossa ben stretta al collo e il desiderio di mantenere il primo posto in classifica.
Di come l'appetito sportivo è andato mano a mano ad aumentare, vista la sconfitta del Chelsea in quel di Newcastle nel match d'apertura della decima giornata e le contemporanee vittorie delle squadre di Manchester.
Vincere avrebbe significato mantenere le lunghezze su City e United e soprattutto scavare un buco importante tra noi e le seconde in classifica.
Vincere, contro il Liverpool, avrebbe significato confermare che il nostro primo posto in classifica non era frutto del caso, delle disgrazie altrui o di qualsivoglia combinazione astrale che c'avrebbe voluto vedere li, davanti a tutti.

sabato 2 novembre 2013

TRA RICORDI E STORIA

Inizia oggi, stasera, all'Emirates Stadium, una di quelle settimane per cui vale la pena d'esserci, per la quale, una volta di più, si possa comprendere cos'è il football, l'emozione di un rettangolo verde e di un pallone, la passione per l'AFC.
In ordine cronologico: Liverpool, Borussia Dortmund e Manchester United. E siamo solo a novembre.
Delle seconde due me ne occuperò a tempo debito, oggi la mente, il cuore e gli occhi si proietteranno verso la sfida contro i Reds.
Chi avrebbe scommesso qualche sterlina che a questo punto del campionato noi e loro ci saremmo sfidati per la leadership del torneo? Facciamo i seri: nessuno.
Invece le due squadre che hanno segnato indelebilmente la storia del calcio inglese (indubbiamente quello che fa riferimento dalla nascita ai primi anni '90) si ritrovano dopo anni a sfidarsi per il titolo, quello che manca da oltre vent'anni a loro e da quasi dieci a noi.

domenica 27 ottobre 2013

CIAO LOU

OGNI EQUIVOCABILE DUBBIO

C'era necessariamente il bisogno di reagire, di darsi delle risposte, di dare delle risposte. 
Avevamo bisogno di far capire agli altri che il primo posto in classifica non era frutto del caso, non contemplava le difficoltà degli altri nel trovarsi lontani dalla testa. 
C'era quell'equivocabile dubbio da cui venire fuori, per non far gettare benzina sul fuoco a detrattori e conoscitori del destino altrui.
La reazione c'è stata, le risposte le abbiamo date, confermandoci primatisti, cancellando in novanta minuti ogni possibile fraintendimento sul risultato finale di martedì sera scorso.
Si dirà che abbiamo vinto con l'ultima in classifica, con sofferenza e difficoltà, con una formazione giunta alla quinta sconfitta consecutiva, all'interno di un'ambiente che ha appena sostituito la propria direzione tecnica e bla bla bla.

sabato 26 ottobre 2013

SENZA ALIBI

Si potrebbe rischiare di rimanere avvitati ad una partita che c'ha visto uscire sconfitti, leggendo il tabellone, ma non battuti, guardando quel che è successo sul campo, anzi. 
Il rischio c'è, fino alla controprova. 
Abbiamo perso e quando si perde alcuni equilibri iniziano a mancare. Ritrovarli immediatamente appartiene a quel gruppo di lavoro che sa da dove ricominciare, dopo aver oggettivamente analizzato, verificato, controllato. Senza cercare alibi.
Col Borussia Dortmund si può perdere, e ci mancherebbe. Fine delle trasmissioni, ci si ritrova tra dieci giorni al Westfalenstadion.
Oggi bisogna pensare agli Eagles, ad una competizione che ci vede guardare tutti dall'alto, ad una classifica che prima dell'inizio del turno ci pone con due punti sopra Liverpool e Chelsea, e che dopo l'anticipo che disputeremo potrebbe segnare un'importante +5.

domenica 20 ottobre 2013

SENZA PAROLE

Sono poche le parole che una penna ha facoltà di scrivere dopo una prestazione del genere.
Sontuosa, spettacolare, emozionante, tutti aggettivi che non rendono e non possono rendere reale quello che gli occhi nel pomeriggio dell'Emirates hanno potuto vedere.
Ci sono stagioni che nascono così. Mille domande, altrettante critiche, poi spazzate via da una serie di risultati che lasciano senza parole, da numeri che si accavallano e si rincorrono per rendere merito alla squadra, al momento, più bella dell'intero continente. Senza nemmeno la possibilità di replica.
Il cambio, mentale e fisico, è nato nel classico momento in cui nessuno, probabilmente nemmeno Wenger, l'avrebbe potuto certificare: 3 marzo 2013, White Hart Lane, sconfitta per 2-1 contro gli Scum.
Da allora, statistiche alla mano, s'è realmente iniziato a raccogliere quello che le basi per la costruzione di una super-squadra moderna avevano posto nella nuova era del calcio di magnati e petrolieri annoiati. 
Ieri serviva la testa, come ampiamente redatto nella mattinata di sabato, e la testa c'è stata. Concentrata, lucida, capace di sfruttare l'inerzia del momento. Solida quando c'è stato da stringere i denti, caparbia nell'allontanare la sofferenza.

sabato 19 ottobre 2013

IMPORTANTE MA NON FONDAMENTALE

Sarà un week-end importante, quello che andremo a vivere, giocare, abbracciare. 
Certo non fondamentale, per una serie logica di ragioni, ma importante.
Le big del torneo affronteranno match sulla carta agevoli, e questo potrebbe consentire il primo vero assestamento della classifica. Ma il tema è sempre l'English Football, e questo basta per lasciare sempre spazio a sorprese, delusioni, incertezze.
Classifica alla mano, nonostante la metà di ottobre, a noi dei risultati degli altri poco c'importa. Basterà fare bottino pieno contro il Norwich per rimanere lassù, a continuare a guardare tutti dall'alto verso il basso, con orgoglio.
Mancheranno ancora, per un periodo piuttosto lungo, Sanogo, Podolski, Diaby e Oxlade-Chamberlain, mentre Walcott dovrà attendere i primi di novembre per tornare regolarmente a far parte della prima squadra. Torneranno, invece, Sagna, Cazorla e Rosicky, tutti probabilmente seduti in panchina, ma nuovamente a disposizione di Wenger.

lunedì 7 ottobre 2013

PAGINE DI UNA STORIA

Penso che partite come quella di ieri pomeriggio al The Hawthorns servano per scrivere la storia. 
Un match che diverse squadre avrebbero perso, un match che l'Arsenal di qualche mese fa avrebbe perso. 
Invece ne siamo usciti con un ottimo punto ed una prestazione di carattere, che c'ha consentito di tornare in testa al campionato
Si sarebbe anche potuto vincere, le occasioni non sono mancate, ma si sarebbe anche potuto perdere, i Baggies l'occasione l'hanno avuta.
Per la prima volta in stagione siamo andati sotto, fuori casa, contro una squadra in forma. 
Per la prima volta in stagione siamo stati chiamati a recuperare un risultato negativo, riuscendoci, con un goal di Jack Wilshere.
L'abbiamo fatto senza farci prendere dall'agitazione, senza offrire troppo il fianco all'avversario, sfruttando quel poco che i ragazzi di Steve Clarke c'hanno concesso.
Per l'ennesima volta in stagione abbiamo saputo giocare con ritmi decisamente più lenti rispetto al nostro standard, ma per l'ennesima volta in stagione non abbiamo perso quelle accelerazioni che tante soddisfazioni hanno saputo regalarci.

domenica 6 ottobre 2013

STUPIRE, STUPIRCI, STUPIRSI

Ora tutti a chiedersi: vinceremo anche questa? Come biasimare una domanda come questa, come non aspettare l'inizio del match contro il WBA con l'attesa di vedere nuovamente in campo quel gruppo che fino ad oggi è stato capace di stupire, stupirci, stupirsi.
Inevitabile che il punto da cui partire sarà sempre il medesimo, che l'approccio al match, l'intensità che si riuscirà a dare, la voglia e la determinazione che si metterà in campo saranno i cardini su cui costruire la nostra partita, a prescindere, sempre, dal risultato finale.
E' questo più di ogni altra cosa che vogliamo.
Ci interessano i tre punti per tornare in testa al campionato, ci interessano i tre punti per rimettere a distanza City e United, ieri uscite vittoriose dai rispettivi match, ci interessano i tre punti per rispondere ad un convincente Liverpool tornato momentaneamente a comandare la Premier.
I tre punti ci interessano eccome, anche perché da qui al 19 ottobre, match casalingo contro il Norwich, sarebbe bello guardare la classifica dall'alto.

domenica 29 settembre 2013

E' TUTTO VERO?

Ho la sensazione che si stia giocando come quando il gatto gioca con il topo. Ho l'impressione, confermata dal match disputato al Liberty Stadium, che si riesca a comandare il ritmo del gioco a proprio piacimento e soprattutto a seconda delle proprie convenienze.
Non è mistero che la grandinata di infortuni a cui siamo andati incontro non ha permesso, in un periodo come questo, di far rifiatare elementi che giocano titolari dalla trasferta asiatica di quest'estate, eppure questo non ha influito minimamente sui risultati, sulle prestazioni, sulla sostanza.
Da tre partite, a Marsiglia, in casa con lo Stoke e ieri in terra di Galles, giochiamo decisamente a ritmi inferiori rispetto a quello che siamo abituati a vedere, e a fare. 
Questa, agli occhi, potrebbe sembrare la classica situazione in cui le energie sono ai minimi termini, dove delle necessità si debba fare virtù. 
Invece si scopre all'improvviso che la squadra cambia completamente faccia, aumenta i ritmi, soffoca l'avversario, lo mette sotto, non gli da scampo, travolgendolo con giocate da Playstation; il goal del vantaggio siglato da Gnabry l'esempio lampante.

sabato 28 settembre 2013

IN GALLES

Entriamo in una settimana a dir poco frizzante, dove due trasferte di Premier e la sfida al vertice dell'Emirates Stadium contro il Napoli nel gruppo F di Champions League ci terranno, ancora una volta, con il fiato sospeso.
Quella appena trascorsa, invece, c'ha regalato il primo posto in classifica e la qualificazione al turno successivo di Coppa di Lega, dove il sorteggio c'ha messo di fronte al Chelsea di Mourinho.
Oggi in Galles la speranza è quella di continuare sulla strada intrapresa, mantenendo in una giornata che sembra presentarsi a noi favorevole, il comando della Premier.
Lo Swansea non sarà avversario facile (ha fermato due settimane fa il Liverpool in casa e vinto in quella appena passata a Selhurst Park), vista l'ottima condizione psico-fisica ed un impianto di gioco che nelle ultime stagioni ha dato enormi soddisfazioni a dirigenza e tifosi, oltre a far scrivere elogi alla carta stampata.

lunedì 23 settembre 2013

...E C'ERA MIKE DEAN

Primi della classe, stavolta reali, secondo miglior attacco della lega, ancora in goal Aaron Ramsey (il quinto in sei gare disputate), che al limite dell'incredulità sorride divertito ad un inizio di stagione che continua a regalargli momenti meravigliosi, settima vittoria consecutiva tra campionato e coppa, nuovamente in goal nei primi venti minuti di match (5 su 5 in campionato), una solidità difensiva che non si vedeva dai tempi di Adams e compagni, tre goal tre segnati da calcio piazzato allo Stoke City, loro che ne fanno il principale punto di forza... e c'era Michael Leslie Dean, il nostro arbitro "portafortuna", quello delle 3 vittorie nelle ultime 21 partite disputate.
Dopo cinque giornate di campionato la classifica recita così: +2 su City, Chelsea e Liverpool e addirittura +5 sullo United, gli Spurs non li prendo nemmeno in considerazione, tanto, anche se a pari punti, stanno dietro (per la differenza reti), la loro collocazione naturale da sempre.
In mezzo a tutto questo c'è stato anche il rientro in squadra di Arteta, giusto dieci minuti per riprendere confidenza con l'agonismo, il premio al termine della gara come MOTM a Flamini, l'essere usciti indenni da infortuni vari nonostante lo Stoke di fronte.

domenica 22 settembre 2013

GUARDIAMO LA CLASSIFICA

Sarebbe importante non guardare la classifica, fare finta che i risultati giunti dal pomeriggio di sabato non siano veri, che anche al termine di questa domenica tutto rimarrà immutato, stabile, senza grandi sconvolgimenti.
Invece di risultati il sabato di Premier ne ha portati, alcuni scontati, come la vittoria del Chelsea nel derby con il Fulham, altri incredibili, come la rimonta dell'Everton ad est di Londra, altri ancora fuori dalle logiche della carta, perché come si sa è sempre il campo e quei novanta minuti a dire chi è stato più bravo, fortunato, capace e meritevole di portarsi a casa il risultato.
Questo è quanto è accaduto ad Anfield ieri pomeriggio, dove i Saints si sono portati a casa l'intera posta, lasciando tutto l'ambiente Reds con la delusione appiccicata su volti e pensieri.

domenica 15 settembre 2013

SEMBRA UNA SQUADRA DI "INVINCIBILI"

Sembra che i tempi in cui si sognavano coppe e campionati con in squadra i vari Fabregas, Nasri, Song e van Persie siano lontani un secolo. Sembra che tutte quelle parole spese a denigrare una volta Ramsey e l'altra Giroud abbiano trovato posto nell'oblio, perché ora tutti quelli che sapevano tutto in anticipo devono stare zitti, anzi, gli tocca pure esultare per il quarto goal in quattro partite del francese e per la doppietta del centrocampista gallese che se andrà avanti così, al termine del campionato, costerà più o meno 150mln di sterline, e sarà "felicemente" destinato a vestire la maglietta numero 10 delle Merengues.

martedì 3 settembre 2013

O ZIL TO THE ARSENAL


Finalmente è finito il calciomercato... finalmente!... non lo sopporto proprio, lo trovo effimero e privo di reali valori calcistici... d'altronde è seguito da chi il calcio lo vede un po' così.
Noi ci siamo assicurati un vero top player, e questo, perlomeno, da la dimensione di chi la campagna acquisti la fa con senso logico, prendendo chi serve, spendendo per chi merita davvero, inserendo in un contesto già importante la pedina che potrà fare la differenza.
Avrei voluto l'acquisto di un'esterno sinistro d'attacco, il player che con Walcott e Cazorla avrebbe formato il tridente dietro Giroud, il tridente davanti a Ramsey e Wilshere... Mata e Di Maria erano le mie preferenze, è arrivato invece Ozil... a cui non avevo minimamente pensato credendo che Ancelotti, uno così, non l'avrebbe mai fatto partire.
E invece si, Mesut oggi è un Gunner e non più un Merengues, e vista la sua duttilità nel poter giocare sia centrale che a sinistra il colpo è di quelli sensazionali, e l'intercambiabilità con Santino, prima e durante il Match, non fa altro che aumentare la stima per aver operato così bene.

lunedì 2 settembre 2013

ONE NIL TO THE ARSENAL


One nil to The Arsenal e ci siamo portati a casa il Derby... strameritatamente, anzi... qualche centimetro in più (o in meno) non c'ha consentito di vincere con maggior distacco.
Buona squadra gli Spurs, soprattutto a centrocampo, ma niente hanno potuto contro la nostra voglia, determinazione e condizione fisica... con Lamela in campo saranno sicuramente più pericolosi.
Dei nostri elogi a tutti. A partire dal match winner, che con ieri ha siglato il 4 goal in 5 match disputati (ma qualcuno continua a chiedere il top player offensivo)... sono stagioni che nascono così, e quella di Olivier è nata segnando e per questa stagione dovremmo "accontentarci" di vederlo continuare a segnare.
Grande prestazione anche di Cazorla, rivisto pimpante come lo scorso torneo... Santino dovrà solo trovare quella continuità che è mancata l'anno scorso in alcuni momenti della stagione.
Bene dietro, dove s'è concesso poco e giocato bene... Laurent il suo in negativo l'ha dato alla prima... ora fino alla 38à come ieri, e nessuno si lamenterà.

domenica 1 settembre 2013

NORTH LONDON DERBY... IS RED!!!

Ci siamo, oggi c'è il Derby, e tutto quanto viene messo in soffitta: qualificazione Champions, mercato, infortuni, tutto.
Quando c'è il Derby l'alone prende il sopravvento e superare gli Spurs diventa inevitabilmente l'obbiettivo stagionale. C'arriviamo con molte defezioni, ma questo non toglierà la voglia, c'arriviamo con una qualificazione in tasca, ma questo non distoglierà l'attenzione, c'arriviamo con un mercato a dir poco povero, ma questo non condizionerà i presenti in campo.
Seconda casalinga dopo la sconfitta all'esordio contro i Villans, nuovamente in casa dopo le belle vittorie contro Fulham e Galatasaray.
Forma a freccia decisamente in su, condizione psicologica abbondantemente positiva.
Siamo pronti ancora una volta a tingere di rosso il pomeriggio londinese.

sabato 17 agosto 2013

CHE BELLA E' PRINCESS GRIF

Quegli ultimi 600 metri volati in quarta ruota sono ancora negli occhi, nel cuore, nella mente. Averla vista mangiare metri su metri ad una giumenta che ha dato spettacolo collezionando il record del mondo sui duemila metri in pista da chilometro per femmine di 4 anni ed oltre, la chicca che supera di gran lunga ciò che le lancette sono state capaci di farci leggere. Queste ultime, per la Grif, hanno snocciolato 600 metri finali in 41! (Quarantuno!), a media di 1.08.5, e non fatti lungo la corda dopo chilometro in 1.18, ma in curva, al largo di tutte, in quarta ruota.
Insomma, una prestazione che non è stata gratificata dalla posizione finale, terza, ma che lascia enormi spazi per il futuro, che fa rimanere integra, nel fisico e nella testa, una delle campionesse che il trotto mondiale può avere il piacere di osservare e godere.
Bravi tutti. Da Souloy ad aver fatto ulteriormente crescere la figlia di Varenne, a Örjan Kihlström che ha saputo leggere fin dalle prime fasi la corsa in questione senza lasciare segni in una femmina di 4 anni, roba pericolosa che si sarebbe potuta trascinare nel proseguo di una carriera che ora appare rosea e solo all'inizio.

MATCH PREVIEW: ARSENAL - ASTON VILLA

Si ricomincia, questa volta sul serio. Ritorna la Premier League, si riapre il campionato più bello del mondo. Con il suo fascino, il suo spettacolo, quell'atmosfera che in nessuna altra parte del globo è possibile trovare.
Si apre un torneo che si preannuncia più incerto che mai, per una serie di combinazioni che tra il maggio di quest'anno e questa fine di agosto hanno rivoltato in lungo e in largo le ambizioni di molti.
Le nostre, come sempre, rimangono intatte. Facenti parte di una tradizione e di un blasone che ci metteranno ancora una volta a dover competere per i traguardi più ambiziosi, cercando in tutti i modi di venirne a capo.
Parecchi sono gli anni in cui non vinciamo, trascorsi a soffrire e gioire, ma sempre anni in cui la passione per i nostri colori non è mai sopita, anzi, proprio questa voglia di tornare nell'olimpo dei migliori c'ha anno dopo anno spronato ancor di più.

E così sarà oggi, alla prima, in casa, contro un ostico Aston Villa. 
Mancheranno alcuni elementi di fondamentale importanza come Arteta, e forse Sagna, ma questo non deve assolutamente condizionare una prima di campionato che non ci vede vincitori da ormai tre stagioni, ed iniziare con i tre punti sarebbe il miglior viatico per aprire le danze, per posizionarsi subito in pole position a dire: "quest'anno ci siamo anche noi!".
Questa la probabile line-up per il matchday contro i ragazzi di Lambert: Szczesny, Sagna, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Ramsey, Wilshere, Cazorla; Walcott, Podolski, Giroud.

martedì 13 agosto 2013

EUROPEAN CHAMPIONSHIP FOR MARES AND JUBILEUMSPOKALEN

Domani sera Solvalla sarà nuovamente protagonista del Trotto che conta, con una riunione che si preannuncia spettacolare e ricca di gesti tecnici.
Due le corse che faranno da faro alla riunione: la European Championship For Mares e il Jubileumspokalen.
Di una delle due voglio parlare in particolare, laddove parteciperà Princess Grif.
Il campionato femminile europeo per soggetti di 4 anni ed oltre sui 2140 metri dell'anello svedese, in una sfida che promette spettacolo e sicuramente emozione.

giovedì 8 agosto 2013

GENERAZIONE 2010

Ci troviamo di fronte ad una delle generazioni di trottatori che potrebbe segnare la storia dei prossimi lustri, una classe che a soli 3 anni ha già dimostrato di avere i mezzi e le capacità di seguire le orme dei grandi del passato.
Ora sarà fondamentale non perdersi, programmare bene il futuro, scegliere con accuratezza gli impegni, dosare le forze e sperare che la fortuna sia dalla propria parte.
Nello specifico l'elenco degli equini che fino ad oggi hanno dimostrato di poter far parte dei grandi della generazione 2010.
Partiamo naturalmente dagli italiani. Che tra i nostri confini non si sia ancora visto niente di speciale è principalmente dovuto al fatto che quelli forti corrono all'estero, preferendo di gran lunga affrontare impegni con maggiori dotazioni di denari e di maggior prestigio internazionale.

CASSON HA RAGIONE (e basta)

Ci manca solo che la Giunta del Senato si trasformi in un quarto grado di giudizio, che si apra un dibattito surreale sulle conseguenze di una sentenza confermata due volte, e che riguarda un leader politico che intende passare per statista.

domenica 4 agosto 2013

ROBERT BI, UN CRACK SENZA PRECEDENTI

La meraviglia sta nel guardarlo, un tre anni già capace di comportarsi come un adulto, un motore in grado di generare una potenza che al momento non ha eguali in Europa, un modello che meriterebbe l'Oscar per la bellezza, una testa che permette di svolgere qualunque tipo di azione, senza il minimo problema.
Il "vestiario" la cartina tornasole: briglia sparocchiata; imboccaturina spezzata; due stivaletti; barbino di cuoio; nemmeno il filettino come freno.
Ieri tutto questo s'è trasformato in vittoria, la seconda francese dopo Vincennes, lasciando gli altri (nessun fenomeno) a distanza siderale, trottando concentrati gli ultimi 200 metri, in cui ha aperto un divario imbarazzante.
Non scrivo nemmeno di parziali e tempo finale, non serve, non ce n'è bisogno. E' il modo, l'azione, la meccanica, la spensieratezza, quell'andare a vedere se in giro ci sono le farfalle che impressiona.

HAMBLETONIAN 2013

Doveva essere Royalty for Life e Royalty for Life è stato. Dominante in batteria, inavvicinabile in finale. E seppur in un'edizione poco qualitativa l'allievo di Sears ha destato ottima impressione, scendendo in pista con il piglio del più forte. 
Nella serata americana è stata però Bee A Magician (ancora Sears autore di una doppietta d'autore) a destare la migliore impressione nella prova per sole femmine. Autrice di un giro in 1.51.4 (1.09.5), che tra l'altro è risultato di gran lunga il miglior tempo nel confronto coni maschietti (non a caso Nitty Norman aveva precedentemente affermato che la cavalla avrebbe potuto tranquillamente competere nella prova open), la figlia di Kadabra ha espresso una condizione davvero al top e una modalità di vittoria che la pone sicuramente tra le migliori femmine di tre anni in circolazione.

giovedì 1 agosto 2013

JAGERSRO INCORONA COMMANDER

Bella vittoria nell’Hugo Abergs Memorial di Commander Crowe, scivolato in breve al comando e dominante dal primo all'ultimo metro del gruppo I svedese.
Il match tanto atteso con Sebastian K. non c'è stato, l'allievo di Svansted, per motivi sicuramente da appurare, non ha preso parte al via, ritraendosi e in retta d'arrivo non è riuscito minimamente a dare un senso ai suoi 1600 metri.
Tempo totale al chilometro 1.10.6, che conferma il periodo decisamente ritrovato da parte del castrone svedese.

COMUNQUE VADA E' UN COMPLOTTO

Ieri ero collegato con La7 per lo speciale di Enrico Mentana sull’imminente sentenza del processo Mediaset in Cassazione. A un certo punto è giunta in studio la notizia di una manifestazione del Pdl fissata per oggi alle ore 17 dinanzi a Palazzo Grazioli, in contemporanea o subito prima o subito dopo la lettura del verdetto. In men che non si dica, l’onorevole Pdl Osvaldo Napoli ha aderito entusiasta all’iniziativa, negando però che si trattasse di un’intimidazione alla Corte chiamata a giudicare il suo capo. Anzi, si trattava di un’innocua “presenza” sotto le finestre dell’Augusto, peraltro improntata al proverbiale “rispetto” che lui e il suo partito nutrono verso la magistratura tutta. Alla manifestazione-presenza ha subito aderito, e non poteva essere altrimenti, il celebre “Esercito di Silvio”, anch’esso noto per la sua devozione verso l’ordine togato. Poi il coordinatore del Pdl, Denis Verdini ha comunicato che la notizia della manifestazione-presenza era destituita di ogni fondamento. Purtroppo il Napoli si era nel frattempo allontanato, ma siamo certi che avrebbe immantinente preso le distanze da quell’incauto, anzi diciamo pure demenziale annuncio che tanto l’aveva entusiasmato solo pochi minuti prima. Viva le manifestazioni-presenza, ma anche assenza. Vedremo oggi se la notizia vera era l’annuncio o la smentita (probabilmente suggerita dall’avvocato Coppi, che fatica sette camicie a mettere la museruola ai rottweiler berlusconiani, tutti lì schiumanti a mordere il freno dietro la rete).