..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

martedì 31 luglio 2012

domenica 29 luglio 2012

MARSHGATE LANE / 37 | LONDON 2012

Ha vinto di tutto, scrivendo il suo nome nella storia della scherma, diventando la più forte schermitrice di ogni tempo.
Alla sua ultima (probabile) apparizione ai Giochi Olimpici ha cercato in tutti i modi di chiudere una carriera agonistica senza eguali con una vittoria. Sulla sua strada, però, ha incontrato in semifinale una grandissima Arianna Errigo, che gli ha interrotto il sogno. Poi ancora una finale, per il terzo posto, per la medaglia di bronzo, contro la Nam Hyun Hee. A soli nove secondi dal termine, Valentina Vezzali era sotto di quattro ( 4 ) stoccate, e qui è uscita la campionessa, il fenomeno, colei che in quasi vent'anni di carriera ha battuto tutte e tutto.
Quattro colpi in sequenza e parità assoluta. Nell'extra-time il colpo che l'ha consacrata ancora una volta campionessa, che gli ha permesso di aggiudicarsi la nona ( 9 ) medaglia olimpica, probabilmente la medaglia più bella di sempre.
Grazie Vale!!

MARSHGATE LANE / 36 | LONDON 2012













Elisa Di Francisca | ORO | Fioretto femminile

MARSHGATE LANE / 35 | LONDON 2012















Arianna Errigo | ARGENTO | Fioretto femminile

MARSHGATE LANE / 34 | LONDON 2012















Marco Galliazzo, Michele Frangilli e Mauro Nespoli | ORO | Tiro con l'arco a squadre

MARSHGATE LANE / 33 | LONDON 2012

Luca Tesconi | ARGENTO | Pistola ad aria compressa da 10 metri

sabato 28 luglio 2012

MARSHGATE LANE / 32 | LONDON 2012

London 2012 è ufficialmente iniziata, i Giochi Olimpici che ci terranno appiccicati ai teleschermi fino al 12 di agosto hanno dato il via nella serata di ieri sera con la più bella ed imponente cerimonia d'apertura che occhio umano abbia mai visto. Usare aggettivi per quanto visto all'interno (e non solo) dello stadio Olimpico sminuirebbe il valore, non solo simbolico, di una città intera che per oltre due anni ha lavorato per giungere alla fatidica data zero pronta a stupire il mondo.
Questo Blog iniziò oltre dodici mesi fa a presentare quella che da oggi è diventata la più bella ed importante Olimpiade di sempre (e che con molta probabilità lo rimarrà per svariati lustri), orgoglioso di aver offerto al proprio pubblico frammenti che rimarranno nella storia.
In questo momento le gare, molte gare, hanno preso il via, e lo spirito olimpico s'è già impadronito di tutti  noi.

domenica 22 luglio 2012

QUESTA E' LA NOSTRA VITA


Passano gli anni, le stagioni, i campionati, ma ogni estate sembra ripetersi sempre la solita storia, quella brutta storia legata ai soldi che con il calcio nulla hanno (avrebbero) a che fare.
E così anche quest'anno ci si ritrova a dover fare i conti con i vizi e le "necessità" di uno dei giocatori più rappresentativi del nostro recente passato, uno di quelli amati dalla gente, dal popolo dell'Arsenal, dal bambino che sogna di strappargli un autografo, un sorriso, un gesto d'affetto.
La storia di Robin van Persie, come furono quelle dello scorso anno di Fabregas e Nasri, sembra giunta definitivamente all'epilogo, e non è un caso che nella lista dei convocati per il Tour asiatico non compaia il suo nome. Qualche settimana fa, al termine del campionato europeo, il giocatore olandese dichiarò apertamente che il suo legame con l'Arsenal era praticamente giunto al capolinea, con il rifiuto del prolungamento del contratto. In queste ore che precedono la partenza verso la Malesia l'ennesimo indizio: la non volontà del giocatore di partire con la squadra. Un segno evidente di poco rispetto nei confronti di chi, per otto lunghi anni, ha fortemente creduto in lui: dai tifosi a Wenger, al Club, regolamenti e contratti inclusi.
Ora che rimanga, detto molto sinceramente, non avrebbe alcun senso, nemmeno dovesse guardare l'intera stagione di Premier dalla tribuna o dal salotto di casa. Certo, sotto il profilo dell'esempio sarebbe la cosa più giusta da fare, ma alla fine a rimetterci sarebbe solo e comunque l'AFC, che in un solo anno perderebbe il valore del cartellino e i tanti pound che da contratto spettano settimanalmente all'ex capitano.
Sostengo fortemente che questa ennesima dimostrazione di poca cultura sportiva da parte di uno dei giocatori più rappresentativi segni profondamente il futuro del calcio moderno e ci offra la possibilità, proprio come quando eravamo bambini, di renderci conto che alla fine l'unica cosa che veramente conta è la maglia, il Club, e tutte quelle persone (spesso "invisibili") che lavorano 365 giorni all'anno per la nostra squadra del cuore.
In questi giorni sono andato a riprendermi un video dedicato ai tifosi dell'Arsenal, un video che mischia le prodezze dei campioni del presente e del passato con le speranze, i sogni e le emozioni di ogni persona che porta e porterà per sempre l'Arsenal con se.
Un video che blocca il respiro, che ci fa sentire orgogliosi di uno stemma conosciuto in tutto il mondo, accompagnato da una colonna sonora (So Far Away | Staind) che racconta come la vita possa sempre offrire un'altra possibilità, come il dolore possa essere allontanato, come un sorriso, un giorno di felicità possa finalmente tornare nei nostri cuori. 
E allora vi sprono a guardarlo, ad ascoltarlo, accantonando le prodezze di Henry, quelle di Fabregas, di Nasri e di Ljungberg, ma soffermandovi sui volti dei Gooner, sulle loro espressioni, sul loro entrare con anima e corpo all'interno di una storia magica chiamata Arsenal.
Dal ragazzo che con orgoglio alza al cielo la sciarpa, dagli applausi scroscianti del pubblico pagante sotto una pioggia torrenziale, dalle preghiere di una signora di mezza età al tenero riposo di una tifosa che ha visto tanto Arsenal quanto la storia stessa del Club.
E poi ancora i pianti, la gioia di alzarsi tutti in piedi ad abbracciarsi per la realizzazione di un goal, braccia al cielo che riempirebbero uno, due, cento mari. Guardate la fede che ogni Gooner ripone sugli striscioni che capeggiano all'interno dell'Emirates, il sorriso del bambino che con un semplice gesto di positività vi strapperà un'emozione, il sarcasmo e l'ironia tipica di un Paese che ha saputo rendere questo sport meraviglioso e unico. Guardate la rabbia, la disperazione, il pianto di un giovane che vive di Arsenal ogni secondo della propria esistenza, e poi ancora le mani tra i capelli per una sconfitta in una maledetta notte parigina.
Tutto questo, per noi, è semplicemente l'Arsenal, con o senza il van Persie di turno; è la nostra vita, e per favore non scuoteteci, non svegliateci, noi vogliamo solo continuare a vivere questo magico sogno

venerdì 13 luglio 2012

L’AFC TORNA IN CAMPO

Ci siamo: domani ci sarà la prima uscita stagionale dei ragazzi, non ufficiale, solo amichevole, contro l’Anderlecht, ma dopo cinquanta e passa giorni senza l’AFC, notizie (se così le vogliamo chiamare) che hanno riguardato il calcio mercato, sarà nuovamente il campo, seppur in maniera leggera, a dare il suo responso.
Nel Memorial Cup Markus Liebherr, Wenger porterà un mix di gioventù e di esperienza nel torneo che si svolgerà a Southampton. I Gunners si troveranno ad affrontare i nuovi arrivati in Premier League e padroni di casa del ​​Southampton e la squadra belga dell’Anderlecht, in un contesto di 45 minuti per incontro. Si inizierà contro l’Anderlecht alle 6:45pm, prima di concludere la giornata contro i padroni di casa alle 8:00pm. Arsène Wenger ha nominato una squadra giovane per le partite del St Mary, anche se del calibro di Gervinho, Johan Djourou, Marouane Chamakh, Andre Santos, Francis Coquelin e Kieran Gibbs, tutti inclusi nei venti tre che prenderanno parte alla competizione. Nessuno dei giocatori del club che hanno presenziato a Euro 2012 faranno parte della rosa. Le novità che si presenteranno in quel di Southampton si chiamano Kyle Bartley, Vito Mannone e Henri Lansbury, tutti che torneranno a vestire la prestigiosa maglietta rossa dopo le esperienze fatte rispettivamente con i Rangers, l’Hull City e il West Ham. Ci sarà anche la possibilità di vedere alcune delle stelle nascenti del Club, come ad esempio il centrocampista olandese Kyle Ebecilio, l’adolescente svedese Kristoffer Olsson e la star tedesca Thomas Eisfeld.
Ma domani la cosa più importante sarà tornare a vedere giocare al football l’AFC.