..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 26 ottobre 2014

SMILE... WE'RE THE ARSENAL FOOTBALL CLUB

Morning Gooners,
nei due goal realizzati da Alexis Sanchez nel pomeriggio trascorso allo Stadiun Of Light ci sta tutta l'essenza di una squadra che prima ancora che essere un team di football è un gruppo di uomini che ha compreso perfettamente quali prerogative vanno tirate fuori in determinati periodi dell'anno.
Il secondo goal in particolare, siglato ancora una volta al novantesimo (e con questo diventano otto le marcature realizzate nei minuti finali), evidenzia in maniera chiara la nostra propensione a credere sempre che la vittoria di un match passi attraverso la dedizione, la concentrazione, il lavoro, l'abnegazione, lottando in ogni centimetro di campo, aggredendo qualsiasi pallone.
Nasce così l'importante vittoria contro i ragazzi di Poyet. Pressing, corsa, approccio.
Non li abbiamo lasciati crescere sotto l'aspetto emozionale, non abbiamo permesso ai quasi cinquantamila presenti di creare quell'atmosfera che sarebbe potuta diventare pericolosa, non abbiamo dato modo di creare quelle situazioni in cui si sarebbe potuto naufragare.
Non abbiamo accusato squalifiche e indisponibilità, portando sul rettangolo verde la mentalità di chi, nonostante in molti continuino esasperatamente a volerne il declino, di questo Club conosce alla perfezione qualità e lacune.
Tre punti d'oro che ci permettono, nel pomeriggio della sconfitta del City ad Upton Park e del match interno dei Reds impattato contro quelli dell'Hull (gli stessi che otto giorni si erano calati all'Emirates strappando identico pareggio), di guadagnare sensibilmente posizioni e distanze in classifica.
In attesa naturalmente del big-match di questo pomeriggio tra United e Blues.
Attualmente la table ci dice che siamo lontani due punti dal quarto posto occupato dagli Hammers, che il gap dal City s'è dimezzato a quota tre e che una non vittoria della banda di Mourinho questo pomeriggio all'Old Trafford ci permetterebbe di toglierci dalla doppia cifra di svantaggio dalla testa.
Il tutto con la consapevolezza che questi ragazzi, tra meno di tre mesi, saranno tutti disponibili per affrontare un finale di stagione che non vedo già l'ora di godermi.

sabato 25 ottobre 2014

WE'RE READY TO FIGHT

Morning Gooners,
tornati da Bruxelles con una vittoria che ha elevato oltremodo l'autostima, ci prepariamo ad affrontare una trasferta a dir poco complicata in quel di Sunderland.
Nella contea metropolitana di Tyne and Wear ci aspetterà un match dai contenuti bellici. I ragazzi di Gustavo Poyet dopo la disfatta di Southampton avranno più di un motivo per presentarsi davanti ai propri tifosi con l'intento di far dimenticare gli otto ceffoni presi nell'Hampshire.
Nonostante una rosa competitiva i Black Cats hanno iniziato la stagione con risultati altalenanti, relegandoli in una scomoda e inattesa quart'ultima posizione.
Fondamentale sarà dunque approcciare il match con la massima attenzione.
Indubbiamente superiori sotto tutti gli aspetti dovremmo essere bravi a contenere la voglia di riscatto che albergherà in ogni singolo elemento guidato dal tecnico uruguaiano. Altresì vero che noi calcheremo il rettangolo di gioco dello Stadium Of Light con il massimo della fiducia, questa elevatasi dopo l'incredibile uno-due rifilato all'Anderlecht.
Dall'infermeria le notizie che giungono continuano ad essere buone. Koscielny è sempre più sulla via del recupero e probabilmente lo rivedremo all'opera subito dopo l'ennesima pausa per i match delle nazionali. Walcott, dopo essere rientrato positivamente con l'Under 21, avrà ancora qualche settimana di rodaggio prima di tornare completamente disponibile. Il non forzare il suo rientro la trovo una scelta sensata e ponderata. Nel nord-est mancherà sicuramente Jackie Boy, fermo ai box per un turno di squalifica, mentre tra i pali tornerà Szczesny.

domenica 19 ottobre 2014

THE SHOW MUST GO ON

Morning Gooners,
il mio personalissimo commento a caldo dopo il triplice fischio finale del match contro i ragazzi di Steve Bruce è stato il seguente: "Mi avete fatto rimanere in trance agonistica fino al novantaseiesimo minuto. E anche oltre. C'avete messo tutto quello che avevate, e, probabilmente, anche quello che non avevate".
A freddo, dopo che la nottata è passata, non cambio una sola virgola di quanto pensato ieri.
Oggi però, nel guardare la classifica, l'ottimismo fatica a prevalere sul pessimismo. 
In una giornata dove si sarebbe potuto guadagnare qualcosa sugli avversari diretti per la conquista del titolo è accaduto l'esatto l'opposto. Il City ha travolto il Tottenham, mentre la banda di Mourinho è andata ad espugnare Selhurst Park. Il divario adesso comincia ad assomigliare sempre più ad una voragine: -11 dai Blues e -6 dai Citizen.
Colmabile? La logica mi dice di no, nonostante la data reciti metà ottobre 2014.
Difficile pensare che sia al Chelsea che al City capitino un numero considerevole di infortunati e indisponibili come capitato a noi in questo terribile inizio di stagione. Ma si sa, la speranza sarà sempre e comunque l'ultima a morire.
Pensarci adesso ha poco senso. Caricarsi nella testa alibi e scuse ancora meno.
Tutto deve andare avanti, e noi per primi dobbiamo metterci nella testa che mercoledì sera ci sarà l'impegno di Champions e sabato prossimo saremo ospiti allo Stadium of Light, con di fronte un Sunderland che dovrà dare risposte concrete ai propri tifosi dopo gli otto ceffoni presi ieri in quel di Southampton.
Ieri scrivevo che non può piovere per sempre, oggi mi rendo perfettamente conto che al momento continua pesantemente a piovere sul bagnato.
Stamane però è giunta un'ottima notizia. Si tranquilli, sto sempre scrivendo di AFC. Jackie Boy sarà disponibile per il match contro l'Anderlecht, non avendo riportato nulla di serio dopo lo scontro avvenuto con Gaston Ramirez.
Tornando al match di ieri. Dopo l'iniziale vantaggio scaturito con la marcatura di Alexis, tutto faceva presagire ad un pomeriggio che avremmo trascorso in tranquillità. Ma così non è andata.
Il pareggio irregolare di Diamé ha riportato tutti noi sulla terra e l'inizio shock della seconda frazione di gara direttamente all'inferno. Lo score era impietoso. Noi quattordici conclusioni e un solo goal, loro tre tiri e due reti.
Con zero alibi e ancor meno scuse si doveva alzare la testa per rimediare al vantaggio dei Tiger conseguito con la terza realizzazione in campionato di un sempre più convincente Abel Hernadez. Qui, nonostante tutto, è uscita fuori la squadra, quella con la "s" maiuscola.

sabato 18 ottobre 2014

FINANZIARIA

Una manovra che non si basa sui 3 punti che un Paese normale dovrebbe mettere davanti ad ogni cosa: ISTRUZIONE, SANITA', LAVORO.
Il resto, tutto il resto, è mera campagna elettorale.

IT CAN'T RAIN FOREVER

Morning Gooners,
ci ritroviamo a distanza di due settimane con una situazione che definire grottesca difficilmente rende l'idea. Il numero di infortuni e di indisponibilità che si presentano dopo la sosta per le nazionali è da far impallidire. In ordine sparso: Olivier Giroud, ankle, three months; Mesut Ozil, knee injury, three months; Mathieu Debuchy, ankle, two months; Laurent Koscielny, achilles, three weeks; Aaron Ramsey, hamstring, two weeks; Yaya Sanogo, hamstring, close to return; Mikel Arteta, calf strain, close to return; Serge Gnabry, knee, close to return; Theo Walcott, knee, close to return; Nacho Monreal, back, close to return.
Per farla breve: a quelli del Titanic gli ha detto culo.
Con chi scenderemo in campo contro l'Hull City solo Dio lo sa.
Di sicuro mancherà anche Chambers, fuori per squalifica, e questo comporterà una linea difensiva che non solo giocherà insieme per la prima volta (e speriamo comunque l'ultima) ma dove i ruoli saranno forzati.
Ad ora pare che la corsia di destra sarà occupata da Bellerìn, la sinistra da Gibbs, mentre la coppia di centrali, con il possibile e speranzoso recupero di Monreal, dovrebbe essere formata dall'ex Malaga e da Mertesacker.
A centrocampo tutto sommato non ci si può lamentare. Davanti alla difesa toccherà ancora una volta a Flamini, mentre i quattro che dovrebbero supportare Danny Welbeck (con quest'ultimo ancora in dubbio, giusto per non farci mancare niente) saranno The Ox a destra, Sanchez a sinistra, Jackie Boy e Santino centrali.
Ah! Dimenticavo. Tra i pali ci sarà Wes. O almeno si spera.

giovedì 9 ottobre 2014

BLACK SABBATH | SABOTAGE

"Eravamo continuamente distratti, e ci sentivamo sabotati su tutta la linea e attaccati da tutte le parti".

Erano i primi giorni del 1975 e in casa Black Sabbath le cose non andavano nella giusta direzione. Le problematiche legate agli aspetti economici stavano distogliendo il gruppo dal produrre nuovo materiale. Con Meehan, così come con Jim Simpson, l'alterco finì in un aula di tribunale. Cause che allungarono i tempi di realizzazione di quello che sarebbe dovuto diventare il sesto album in studio dei quattro ragazzi di Birmingham.
La quotidianità di quel periodo si intrecciava tra la ricerca di un nuovo management, i problemi legali con quello precedente e la composizione in studio delle nuove tracce.
Non c'era giorno che accanto ad un microfono non ci fosse un mandato di comparizione.
Le circostanze portarono la band a cementarsi ulteriormente, a guardare in un'unica direzione, a pensare di comporre musica. A far nascere "Sabotage".
Non è un caso che all'interno dell'opera sia stata inserita una traccia intitolata "The Writ" [mandato esecutivo], una sorta di esorcismo verso tutto ciò che in quel periodo stava accadendo.
Come non è un caso che l'album abbia avuto un risvolto decisamente più hard rispetto a "Sabbath Bloody Sabbath", e la prima versione assoluta di quello che successivamente sarebbe divenuto il genere Trash.
Divisa in due parti, "Symptom of the Universe" si fa pesante nella prima con chiari riferimenti heavy mentre acquista più melodicità nella seconda. L'ultima parte è poi stata creata in studio: "Abbiamo registrato il brano e poi abbiamo iniziato ad improvvisare. Ho iniziato con un riff, gli altri si sono uniti, abbiamo continuato a suonare ed è andata a finire che abbiamo tenuto tutto".
Così Tony Iommi descrive l'incisione del primo brano a chiaro contenuto Trash Metal, nel quale ha saputo anche aggiungere delle sovra-incisioni con la chitarra acustica.
Il testo della canzone è stato scritto dal bassista, Geezer Butler, ispirandosi ad un sogno che aveva fatto, con riferimenti e citazioni sulla cosmogonia, su Dio e sulle creature mitologiche.
L'improvvisazione è sempre stata una peculiarità della band, elemento che contraddistingue ancora oggi nella lunghezza dei brani lo stile dei Sabbath.
Ecco come nasce "Megalomania". Un continuo suonare fino al punto di far finire il tutto con una dissolvenza.
Tornando per un attimo alle problematiche non furono soltanto quelle legali a tenere su di una lama di rasoio i quattro componenti della band, ma anche noie tecniche legate allo studio di registrazione fecero dilatare i tempi di consegna del lavoro.

lunedì 6 ottobre 2014

WE NEED PATIENCE

Morning Gooners,
due episodi, due giocate di livello tecnico e qualitativo sopra la media, hanno determinato il risultato finale di un match giocato a buonissimi ritmi da parte di entrambe le squadre. Hazard s'è calato nei panni di Diego Armando Maradona (poi se qualcuno vuole trovare le colpe in Koscielny s'accomodi pure, risulterà meschino e privo di conoscenze calcistiche) e al ventisettesimo del primo tempo ha prima conquistato e poi realizzato il penalty concesso da Martin Atkinson. Cesc Fabregas e Diego Costa hanno disegnato il contropiede perfetto, l'azione da far vedere e rivedere in ogni angolo del mondo in cui si insegni football.
Bravi loro. Perché quando si viene sconfitto da due grandi giocate non si può far altro che applaudire l'avversario.
Ma bravi anche noi. Perché siamo rimasti sempre in partita, perché non siamo mai crollati sotto il piano del gioco, perché l'abbiamo giocata senza paura.
Il non aver segnato fa parte di quelle giornate dove la stoccata finale presenta sempre delle problematiche, e se questo ti capita contro il Chelsea l'essere rimasti al'asciutto è stata la più logica delle conseguenze.
Ciò però non ha impedito di creare, di rendersi pericolosi, di mettere per diversi tratti del match il Chelsea in difficoltà. Come loro, d'altronde, hanno fatto con noi.
Al triplice fischio finale il pareggio sarebbe stato risultato buono e giusto per entrambe; l'inoperosità di Szczesny, Courtois e Cech stanno li a tetimoniarlo. Due squadre che hanno confermato di essere tra le protagoniste assolute del torneo, due team che hanno messo in campo tattica, determinazione, qualità e solidità.
I conti però, dopo il 2-0, bisogna purtroppo farli. Alla settima giornata i punti di distacco dalla testa sono nove. Tanti, ma forse non troppi. Indubbio che da adesso in poi si dovrà cercare di usufruire favorevolmente del calendario. Dopo uno start-up che c'ha visto giocare contro Everton, Chelsea, Tottenham, Manchester City e il comunque sorprendente Aston Villa, il calendario ci vedrà andare incontro ad impegni meno complicati, con le sole due eccezioni, da qui ad inizio anno nuovo, di Manchester United (22 novembre) e Liverpool (20 dicembre).

domenica 5 ottobre 2014

UN MATCH IMPORTANTE

Morning Gooners,
non è decisiva e fondamentale come scrive chi deve vendere per campare, non è la sfida tra Arsène e Josè e non è nemmeno la rivincita di ciò che dodici mesi fa accadde proprio sul terreno dei Blues.
E' Chelsea vs Arsenal, il big-match della settima giornata di campionato.
Un incontro importante, perché vedrà di fronte le uniche due formazioni di Premier ancora imbattute.
Molte, addirittura troppe, sono state le risposte positive giunte dal match di Champions League. Soluzioni che potrebbero offrire quella qualità per rimanere il più a lungo nelle zone alte della classifica e che dovranno essere tirate fuori proprio nella gara contro i ragazzi di Mourinho.
In pre-stagione gli arrivi di Diego Costa e Cesc Fabregas avevano indicato il team guidato dallo special-one come squadra da battere. In questo inizio di stagione, collimato con la vena realizzativa dell'ex Colchoneros e la ritrovata posizione da regista dell'ex capitano dei Gunners, il Chelsea ha confermato le previsioni. 
Uscirne con un risultato positivo certificherebbe la nostra candidatura per la corsa al titolo. Moralmente.

sabato 4 ottobre 2014

CALCISTICAMENTE SUPERIORE

Calcisticamente è di un livello talmente superiore, per tecnica e visione, che ogni eventuale critica rischierebbe seriamente di risultare provocatoria.
I soldi e tutto ciò che li genera hanno cancellato leggende e miti, bandiere e pilastri.
Se le strade non avessero nome, probabilmente, vestirebbe ancora la 4!

venerdì 3 ottobre 2014

UN SANTO A CENTROCAMPO

L'ho riguardata, giusto per provare a capirci qualcosa in più...
Agli occhi m'è rimbalzata per tutti i novanta di gioco una conferma, che ho da tempo.
Welbeck per numeri a referto il migliore in campo, indiscutibile.
Ozil e Sanchez molto, ma molto bene, così come The Ox.
Ma chi ha decisamente fatto una prestazione sopra le righe è stato Santino... da centrale.
Sull'out non mi ha mai convinto, non ha, secondo me, le caratteristiche. Centrale diventa un player di enorme importanza.
Il modulo dell'altra sera ha esaltato le qualità dei nostri trequartisti puri.
A Stamford Bridge secondo me c'andiamo con la convinzione di far bene.

MISSION BRIEF

28 - 55 1/5 - 1:23 (27 4/5 third quarter) - 1:50 3/5
The 2-year-old trotting filly put on a show and set a new world record in one of four divisions of the International Stallion Stakes on Thursday afternoon at the Red Mile.

mercoledì 1 ottobre 2014

IN ATTESA DI RISPOSTE

Morning Gooners,
iniziamo con oggi una cinque giorni di fondamentale importanza per il proseguo della nostra stagione agonistica. Come già accennato nei giorni precedenti, Galatasaray e Chelsea saranno due match da dove uscire con dei risultati positivi per guardare al domani con maggiore fiducia.
E se con i ragazzi di Mourinho potrebbe bastare anche un pareggio, lasciando invariate le distanze dal primo posto, con i turchi di Cesare Prandelli la vittoria, dopo la sconfitta nel match d'esordio contro il Dortmund, sarà risultato pressoché obbligatorio.
In campo, quindi, dovrà scendere la miglior formazione possibile, per mettere in classifica i primi tre punti del girone e posizionarsi dove più ci compete.
Mancheranno, purtroppo, sia Arteta che Ramsey, entrambi fermi ai box rispettivamente per tre e sei settimane. Probabile, invece, il recupero di Wilshere, dato ieri disponibile. Difficile valutare se sarà schierato o meno. La ragione, anche in vista del match contro i Blues, consiglierebbe che il nazionale inglese venga risparmiato per non cadere in eventuali peggioramenti della situazione.
La line-up di questa sera potrebbe quindi vedere Szczesny in porta, Chambers e Gibbs sugli out con Koscielny e Mertesacker centrali. A centrocampo potrebbe essere la volta di Chamberlain nel ruolo di centrale, affiancato da Flamini. Con Welbeck punta centrale i tre uomini a supportare la fase offensiva potrebbero essere Sanchez e Cazorla larghi con Ozil in veste di trequartista.
Insomma, nonostante gli infortuni (tanti e sempre troppi) patiti nell'ultimo scorcio di stagione, Wenger ha ancora a disposizione un buon numero di elementi per offrire qualità e continuità di rendimento.