Visualizzazione post con etichetta Trash Metal. Mostra tutti i post
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sabato 15 aprile 2017
lunedì 27 marzo 2017
sabato 25 marzo 2017
mercoledì 22 marzo 2017
martedì 21 marzo 2017
domenica 12 marzo 2017
giovedì 9 marzo 2017
domenica 5 marzo 2017
venerdì 3 marzo 2017
mercoledì 1 marzo 2017
HELL AWAITS
Hell Awaits is the second studio album by American thrash metal band Slayer, released through Metal Blade Records on March 1, 1985.
sabato 25 febbraio 2017
VULGAR DISPLAY OF POWER
Vulgar Display of Power is the second major label and sixth overall studio album by the American heavy metal band Pantera, released on February 25, 1992 through Atco Records.
giovedì 23 febbraio 2017
NECROSHINE
Necroshine is the tenth full-length album released by the thrash metal band Overkill in February 23, 1999 on CMC International records.
lunedì 30 gennaio 2017
FABULOUS DISASTER
Fabulous Disaster is the third album by Exodus. It was released on January 30, 1989 on the UK label Music for Nations, while the US version was released on Combat/Relativity Records.
venerdì 27 gennaio 2017
domenica 22 gennaio 2017
DYSTOPIA
Dystopia is the fifteenth studio album by American thrash metal band Megadeth. It was released on frontman and guitarist Dave Mustaine's Tradecraft label via Universal on January 22, 2016. The album was produced by Mustaine and Chris Rakestraw and features cover artwork by Brent Elliot White.
giovedì 19 gennaio 2017
SO FAR, SO GOOD... SO WHAT!
So Far, So Good... So What! is the third studio album by the American thrash metal band Megadeth, released on January 19, 1988 by Capitol Records.
venerdì 6 gennaio 2017
FISTFUL OF METAL
Fistful of Metal is the debut studio album by American thrash metal band Anthrax, released on January 6, 1984 by Megaforce Records in the US and Music for Nations internationally.
It includes a cover of Alice Cooper's "I'm Eighteen" which is the only Anthrax recording not to feature guitarist Scott Ian, as he refused to play the song in protest to the management decision to have the song on the album.
giovedì 9 ottobre 2014
BLACK SABBATH | SABOTAGE
"Eravamo continuamente distratti, e ci sentivamo sabotati su tutta la linea e attaccati da tutte le parti".
Erano i primi giorni del 1975 e in casa Black Sabbath le cose non andavano nella giusta direzione. Le problematiche legate agli aspetti economici stavano distogliendo il gruppo dal produrre nuovo materiale. Con Meehan, così come con Jim Simpson, l'alterco finì in un aula di tribunale. Cause che allungarono i tempi di realizzazione di quello che sarebbe dovuto diventare il sesto album in studio dei quattro ragazzi di Birmingham.
La quotidianità di quel periodo si intrecciava tra la ricerca di un nuovo management, i problemi legali con quello precedente e la composizione in studio delle nuove tracce.
Non c'era giorno che accanto ad un microfono non ci fosse un mandato di comparizione.
Le circostanze portarono la band a cementarsi ulteriormente, a guardare in un'unica direzione, a pensare di comporre musica. A far nascere "Sabotage".
Non è un caso che all'interno dell'opera sia stata inserita una traccia intitolata "The Writ" [mandato esecutivo], una sorta di esorcismo verso tutto ciò che in quel periodo stava accadendo.
Come non è un caso che l'album abbia avuto un risvolto decisamente più hard rispetto a "Sabbath Bloody Sabbath", e la prima versione assoluta di quello che successivamente sarebbe divenuto il genere Trash.
Divisa in due parti, "Symptom of the Universe" si fa pesante nella prima con chiari riferimenti heavy mentre acquista più melodicità nella seconda. L'ultima parte è poi stata creata in studio: "Abbiamo registrato il brano e poi abbiamo iniziato ad improvvisare. Ho iniziato con un riff, gli altri si sono uniti, abbiamo continuato a suonare ed è andata a finire che abbiamo tenuto tutto".
Così Tony Iommi descrive l'incisione del primo brano a chiaro contenuto Trash Metal, nel quale ha saputo anche aggiungere delle sovra-incisioni con la chitarra acustica.
Il testo della canzone è stato scritto dal bassista, Geezer Butler, ispirandosi ad un sogno che aveva fatto, con riferimenti e citazioni sulla cosmogonia, su Dio e sulle creature mitologiche.
L'improvvisazione è sempre stata una peculiarità della band, elemento che contraddistingue ancora oggi nella lunghezza dei brani lo stile dei Sabbath.
Ecco come nasce "Megalomania". Un continuo suonare fino al punto di far finire il tutto con una dissolvenza.
Tornando per un attimo alle problematiche non furono soltanto quelle legali a tenere su di una lama di rasoio i quattro componenti della band, ma anche noie tecniche legate allo studio di registrazione fecero dilatare i tempi di consegna del lavoro.
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