..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 31 ottobre 2010

ESTORIL: LA GARA


Dalla pressione il muro che divide i due box del Fiat Yamaha Team rischiava di cadere. Ancora una volta in pista, e non a parole, Jorge Lorenzo Vs Valentino Rossi, il duello che ha condizionato e contraddistinto la top class del motociclismo nell’ultimo biennio. Inutile spiegare l’importanza di vincere questo confronto, anche per una sola gara, anche per soli 28 giri del Circuito di Estoril.

SU "FB" SI E' GIA' VOTATO

I repubblicani hanno 3,38 milioni di fan su Facebook contro gli 1,39 milioni dei democratici. Questo il primo risultato certo in attesa mercoledi mattina (in Italia) del risultato ufficiale delle elezioni di Midterm che vedono il rinnovo di tutta la Camera dei rappresentanti, 37 su 100 senatori e altrettanti governatori .

REPORT: ARSENAL 1-0 WEST HAM

I RECORD DA BATTERE SONO FINITI

sabato 30 ottobre 2010

ESTORIL: POLE POSITION


Con l’annullamento delle qualifiche ufficiali della MotoGP a Estoril la griglia di partenza del Gran Premio del Portogallo, penultimo atto della stagione 2010, è stata determinata dall’esito dei tre turni di prove libere. La “combinata” dei tempi ha così proposto Jorge Lorenzo in pole position, la 42° in carriera, 16° in MotoGP e settima stagionale. Il Campione del Mondo 2010 ha spiccato il miglior tempo in 1’48″522 nella seconda sessione di prove libere, il turno più “asciutto” del weekend.

DIVIDED GOVERNMENT

Lo scrive Christopher Caldwell, attraverso la copertina del Book review del New York Times di questa settimana.
Sarà dunque coabitazione tra la Casa Bianca guidata da un partito e il Congresso da un altro?
Camillo ce lo racconta.

50 ANNI


MATCH PREVIEW: ARSENAL - WEST HAM



venerdì 29 ottobre 2010

MEGLIO GLI ORACOLI

Quel quotidiano che con le sue inchieste ha garantito, ossigenato e sorretto l'intera Calciopoli, ha preferito, nel giorno dell'ennesima e noiosissima udienza presso l'aula 216 del Tribunale di Napoli, lasciare per diverse ore la notizia della scomparsa del polpo Paul, l'oracolo dei mondiali, censurando Calciopoli.

NOBEL PER LA PACE / 73

Terzo attacco missilistico obamiano in Pakistan nel giro di due giorni. Questa volta 7 morti, 2 i feriti.

giovedì 28 ottobre 2010

NE' ZUCCHE NE' RATTI

Leggo in un forum: "E' parecchio tempo che questa domanda mi frulla in testa. Perchè è chiaro che prima o poi si arriverà alla fatidica questione esplicitata o "sottobanco".
Sì lo so, i sogni son desideri cantava qualcuna (che però a mezzanotte si svegliava mezza nuda sopra una zucca con dei ratti a tirarla), e piacerebbe a tutti vedere la nostra bacheca con i 29 pargoli, il bilancio con una voce "entrate straordinarie" a 8 zeri e una certa "banda di malfattori" spedita a Caltagirone (per vedere che "magnifica esperienza è ritornare simpatici alla gente").
Ma voi, più realisti del re, cosa vi aspettate all'ultimo giro di pista?".
Non ho potuto fare a meno di scrivere. Niente!

ABBANDONATO E CRITICATO

Donne, cattolici, poveri e indipendenti, secondo un sondaggio del NYT, hanno abbandonato Obama. Il Daily Beast, invece, scrive che gli attacchi all'inquilino della Casa Bianca sono diventati oramai un businnes, infatti la conta dei libri critici nei suoi confronti è salita a 46, contro, nei primi 24 mesi di mandato, gli 11 di Bill Clinton e i soli 5 di George W. Bush.

REPORT: NEWCASTLE 0-4 ARSENAL

mercoledì 27 ottobre 2010

POI DICONO CHE CI FANNO LE BARZELLETTE

C'è chi indaga leggendo la Gazzetta e chi guardando il Chiambretti Night.

VERSO L'ORSI MANGELLI FILLY


NOBEL PER LA PACE / 72

Altri due attacchi missilistici obamiani in Pakistan. Sei le vittime. Nel primo 2, nel secondo, a dodici ore di distanza, 4.

LO STILE JUVENTUS, QUELLO VERO

"Una volta accertata la correttezza della società negli anni in questione potremmo avanzare la richiesta di riassegnazione dei titoli" (Andrea Agnelli).
Un concetto breve e preciso che non lascia spazio ad altre considerazioni, quello che l'attuale Presidente bianconero ha voluto esprimere apertamente durante la sua prima assemblea degli azionisti del club, un concetto che non fa una piega sul volere dell'attuale numero uno di Corso Galileo Ferraris. Parole che hanno un solo ed unico comune denominatore: difendere la storia. Niente nomi, e ci mancherebbe, semplicemente la correttezza della società, perché fino a prova contraria, in quelle aule dello stadio Olimpico di Roma, fu celebrato un aborto giuridico, utile a far retrocedere la Juventus e a spianare la strada a chi, onestamente, si dichiarava schifato per quanto era emerso.
Identici concetti che la nostra Associazione ha da sempre "sponsorizzato", senza falsi paladini pronti a vestirsi di bianconero per i propri scopi.
E all'assemblea, per il quinto anno consecutivo, eravamo presenti anche noi, con le parole del nostro Presidente, che ha ribadito, una volta di più, l'unico volere, e motivo di vita, della nostra Associazione: "Fino ad oggi, in totale assenza di un gruppo dirigente che avesse realmente a cuore i nostri colori ed i suoi tifosi, è toccato a noi - solo a noi - di Giùlemanidallajuve contrastare le inique sentenze sportive, ed avviare, quindi, azioni legali nei tribunali nazionali e comunitari.".
"Abbiamo sempre operato - ha proseguito Giuseppe Belviso -  nell’interesse dell’unico bene primario che ci accomuna: la Juventus. Giùlemanidallajuve non ha prime donne, non esiste alcuna smania di arrivismo o personalismo (fenomeno purtroppo molto diffuso), rappresentiamo solo la fulgida espressione di un agguerrito gruppo di persone perdutamente innamorate di una Vecchia Signora. Esprimiamo totale consenso nei confronti del nuovo management, con particolare riferimento al Dott. Agnelli. Il passato dissenso non è mai stato il risultato di semplici preconcetti: in realtà i fatti ci hanno dato sempre ragione. Sono stati sufficienti invece pochi mesi per poter apprezzare l’attuale competenza, la professionalità, ma soprattutto l’amore per quella maglia e quel blasone che tanto ci sono cari. In una sola parola, si può ben ribadire: è tornata la Juventus.".
Tutto questo è quello che qualcuno, inopinatamente, pensava di aver acquisito, tutto questo, invece, è qualcosa che si ha o non si ha. Noi, semplicemente, lo chiamiamo stile, lo stile Juventus, quello vero.

MENO 7

Oggi la Camera è composta da 255 Democratici, 178 repubblicani, 2 seggi vacanti. Il Senato oggi è composto da 59 democratici (2 indipendenti) e 41 repubblicani. I governatori oggi sono 26 democratici e 24 repubblicani.
Sondaggi e previsioni di oggi. Si vota il 2 novembre
In generale si prevede una triplice vittoria dei repubblicani, alla Camera, al Senato e negli Stati. I democratici dovrebbero perdere la maggioranza alla Camera e tenere il Senato nonostante la batosta. Gran ribaltone tra i governatori.

MATCH PREVIEW: NEWCASTLE - ARSENAL


martedì 26 ottobre 2010

VINCENNES - MEETING D'HIVER 2010 - 2011

Si parte, il Meeting d'Hiver parigino è alle porte, di seguito le date più importanti.

20-11-2010 Bretagne 4-9 anni
11-12-2010 Bourbonnais 4-9 anni
12-12-2010 Criterium 3 anni
26-12-2010 Criterium Continental 4 anni
02-01-2011 Bourgogne 4-10 anni
16-01-2011 Belgique 4-10 anni e Tenor de Baune 6 anni
23-01-2011 Cornulier 4-10 anni montato
29-01-2011 Luxembourg 5-10 anni
30-01-2011 Amerique 4-10 anni
13-02-2011 France 4-10 anni
20-02-2011 Paris 4-10 anni
27-02-2011 Criterium des Jeunes 3 anni
05-03-2010 Prix de Selection 4-6 anni

ITALIA, DI TERRA BELLA E UGUALE NON CE N'E'

Milos Krasic salterà le gare contro il Milan e il Cesena, squalificato dal giudice sportivo perché ritenuto responsabile di simulazione in relazione all'episodio che l'ha visto protagonista domenica sul terreno del Dall'Ara di Bologna.
Per arrivare a tutto questo, come detto, sono bastate alcune ore di violenza mediatica, citate anche da un Presidente che si è messo a difendere la Juventus.
Ora, però, faccio una domanda, perché proprio non ci arrivo: Giampaolo Tosel, il giudice che fa ricorso alla prova tv, si muove, per svolgere il proprio lavoro, in autonomia oppure a seconda di cosa, diplomaticamente, dicono in televisione?

PRIMA O POI

"Prima o poi si dovrà fare luce su questo modo di condurre le indagini". Con queste parole, l'Avv. Prioreschi legale della difesa Moggi al processo dei "ventiquattro", ha definito inspiegabile la non trascrizione delle telefonate, per le gare indagate, contenute nei cd.
Prima o poi si dovrà fare luce anche su come sia stato possibile, sulla base del niente, retrocedere la Juventus in serie B; prima o poi si dovrà fare luce su come si sia mossa la linea difensiva juventina all'interno delle aule dello stadio Olimpico di Roma, e perché.
Prima o poi si dovrà fare luce. Io ci metterei un bel "si dovrebbe", a un condizionale non ci si rinuncia mai.
Celermente, invece, sarà squalificato Krasic, perché reo di simulazione, all'interno di un'area di rigore. E prima o poi, questa "regola", sarà applicata anche agli altri. Lo compriamo un altro condizionale?

ASSEGNATELO AD ASAMOAH GYAN

E' uscito l'elenco, stamane, dei giocatori che parteciperanno alla prossima elezione del Pallone d'Oro stagione 2010. I capitani e i ct delle nazionali, più una giuria di giornalisti internazionali selezionata da France Football, eleggerà il miglior giocatore del 2010, assegnandogli il Pallone d'Oro. La cerimonia è in programma a Zurigo il 10 gennaio 2011 e nella stessa serata si assegneranno il Premio FIFA/FIFPro World XI, il Premio Puskas e Premio Fair Play della Fifa. Il 6 dicembre la Fifa e France Football, in una conferenza stampa in programma a Parigi, ridurranno la lista dei 23 candidati a soli tre giocatori.
La lista comprende, tra gli altri, Diego Forlan (attaccate dell'Atletico Madrid), Philipp Lahm (difensore del Bayern Monaco), Mesut Özil (centrocampista del Werder Brema ora al Real Madrid) e Asamoah Gyan, attaccante del Sunderland.

FANTAPRESIDENTE

Heilemann, l'analista del New York, scrive di tre scenari: Il primo è l'elezione di Bloomberg alla Casa Bianca, se la crisi dovesse durare e l'America decidesse di affidarsi a un tycoon dell'informazione finanziaria. Il secondo, come ai tempi della vittoria di Bill Clinton, è il successo di Obama, perché la base democratica resterebbe comunque solida intorno al 40 per cento, così come quella repubblicana, lasciando a Bloomberg le briciole del centro.
Il terzo scenario è il più probabile, il più scandaloso, il più drammatico. Sarah Palin manterrebbe gli stati del sud conservatore. Il fascino di Bloomberg, finanziato da un patrimonio personale senza fondo, potrebbe prevalere a New York e in California, in New Jersey e in Florida. Obama perderebbe i collegi elettorali necessari all'elezione. Nessuno dei tre candidati arriverebbe al quorum di 270 grandi elettori. La palla passerebbe alla Camera, quella che dopo le elezioni di metà mandato della settimana prossima quasi certamente sarà controllata dai repubblicani. Buongiorno, presidente Palin.

lunedì 25 ottobre 2010

THE OWNERS TROPHY 2010

VERSO L'ORSI MANGELLI


Batterie e numeri completati per l'Orsi Mangelli edizione 2010. Noi ci siamo, anche grazie a parecchie defezioni dell'ultimo momento, e all'estrazione dei numeri, la Dea bendata ci ha offerto uno splendido numero 1, utile, visto il campo partenti, per accedere alla finale e poter dire: io c'ero. In cabina di regia il "mio" numero 1. Della serie: cosa volere di più dalla vita? Un Gubellini, naturalmente.

GUERRA CULTURALE

La ridicolizzazione continua. Gli intellettuali liberal, ma anche molti conservatori, non vogliono credere che l’era della stupidità, come la chiamano loro, abbia preso il sopravvento nel paese. Sicché reiterano le accuse, complici le straordinarie inadeguatezze di alcuni candidati dei Tea Party. I comici Jon Stewart e Stephen Colbert hanno organizzato per sabato 30 a Washington la manifestazione Restore Sanity, ristabilire il buonsenso contro le stravaganze dei Tea Party. Ma dare di stupidi agli avversari non è detto che funzioni.

FIGHETTI / 1

Adesso è chiaro: non gli stiamo simpatici. Non è bastato nemmeno un 3-0 tra le mura del City of Manchester a chiarirgli le idee, non è bastato nemmeno mettere sotto una della "grandi" della Premier Legue per convincerlo che questa supersquadra moderna ha tutte le credenziali per lottare il titolo.
All'improvviso, il Manchester City, secondo Lui, non è una "big" (forse quel gol di Tevez lo deve aver reso insonne per alcune notti), perché in campo, ieri pomeriggio, non ha mostrato nulla di ambizioso, nulla di realmente competitivo, giungendo a questo appuntamento, da seconda in classifica, sfruttando solamente episodi e anche con un grosso aiuto delle decisioni arbitrali. Ecco spiegata, sempre secondo Lui, la vittoria dei Gunners, che si conferma ampiamente una squadra da primi tre posti, ma piena di difetti: assenza di cinismo (ieri, secondo Lui, un Chelsea, tanto per fare un esempio a caso, avrebbe segnato almeno il doppio dei gol), una manovra che si specchia troppo in se stessa, e una difesa capace di sbandare da sola anche in partite dominate come questa.
Però tre bei gol da "fighetti" li abbiamo fatti anche ieri.

OPINIONI TELEVISIVE

Krasic? Pensavo fosse una persona seria, invece è solo serbo” , queste sono parole di Maurizio Pistocchi, opinionista televisivo.
Questo è il mediocre livello del giornalismo italiano; questo è il motivo per cui la critica televisiva non può rappresentare una crescita culturale del mondo calcistico.
Non si tratta di un semplice far notare “un rigore che non c’era”, si tratta di alimentare la polemica e mettere in evidenza l’odio che da sempre il telecronista mostra verso i colori bianconeri.
E’ necessario affidare un lavoro di comunicazione che raggiunge così tanti tifosi e appassionati, a uomini che sappiamo distinguere il professionismo dal proprio tifo.
Un’altra brutta pagina di civiltà, alimentata anche da chi non pone un veto a certi modi di fare giornalismo sportivo.

domenica 24 ottobre 2010

IL FUTURO E' LI'

Tre corse e tre vittorie, il primo centro classico, a Napoli nel Criterium Partenopeo. Anche oggi ha fatto tutto con molta semplicità, Owen's Club, partendo con gradualità, presentandosi al termine della prima curva e arrivando a traguardo con Pietro a gustarsi questo figlio di Duke of York. E' l'inizio, ci mancherebbe, a due anni si può essere tutto e niente, ma la prospettiva fa già sognare.
Nella stessa giornata è andato in scena il Freccia d'Europa, vinto da una superlativa Lover Power, in versione "tu dimmi quello che devo fare e io lo faccio!".


REPORT: MANCHESTER CITY 0-3 ARSENAL



THE ALLERAGE FARMS OPEN TROT 2010

BROGLIACCI

I nuovi brogliacci (war logs) pubblicati da Wikileaks raccontano che...

RECORD MACHINE


Mi ricorda, per quello fatto vedere nelle sue due prime uscite, un certo Viking Kronos, colui che, fino all'avvento di Varenne e prima del grave infortunio che ne compromise la carriera, aveva fatto innamorare milioni di appassionati. Oggi sarà nuovamente in pista, a Napoli, dopo il debutto record di San Siro e la conferma in quel di Padova. Il futuro è lì che lo attende.

MATCH PREVIEW: MANCHESTER CITY - ARSENAL


sabato 23 ottobre 2010

LA COSTRUZIONE DI UNA SUPERSQUADRA MODERNA

Arsènal non è un libro "ufficiale", ma si basa su un accesso alle informazioni che in passato non era mai stato concesso a nessun altro autore e inoltre comprende alcune interviste esclusive ad Arsène Wenger. Vi si descrive con dovizia di particolari la trasformazione del club in una superpotenza planetaria. Quella che un tempo era conosciuta come "boring boring Arsenal" ora è la più divertente squadra di giovani che esista sulla faccia della terra, nonché la terza società calcistica più ricca al mondo, e gioca le sue partite casalinghe in un nuovissimo stadio ultramoderno, regolarmente esaurito in ogni ordine di posti. Il racconto arriva fino ad una stagione nella quale la squadra ha incantato sul campo e, fuori dal campo, ha raggiunto un volume d'affari di 200 milioni di sterline. Il guru del calcio Alex Fynn ed il direttore della fanzine The Gooner Kevin Whitcher sviscerano gli eventi che portarono all'arrivo di Wenger ed analizzano i suoi dodici anni alla guida del club, mettendo in luce quanto la sua influenza, dal campo di allenamento fino all'ufficio del consiglio di amministrazione, sia stata determinante nel dare forma all'Arsenal che conosciamo oggi. Pur essendo estranei al club, Flynn e Whitcher esaminano la filosofia calcistica di Wenger, i suoi metodi di allenamento, le sue speranze, le sue paure e le sue ambizioni per la squadra e la società - senza peraltro tralasciare i suoi fallimenti - come nessun altro aveva mai saputo fare.

L'EMOZIONE NON HA VOCE

Quando l'emozione non ha voce, e ci manca un po' il respiro, veniamo travolti da una luce che si spande dentro l'anima, che ci fa ricordare di essere vivi, che sprigiona attimi che difficilmente resteranno ma che lasceranno dentro di noi il ricordo. Un ricordo che già stamane sembra lontano, ma che vive ancora intensamente degli attimi vissuti ieri pomeriggio. Mai un metro di corda, mai una schiena su cui contare per poter risalire la china, nessuna condizione tattica favorevole. Nel mezzo, invece, tanta fiducia, una corsa sincera, a prescindere da quello che sarebbe stato l'esito finale. Quest'ultimo si è preso la briga di raccontare una storia a lieto fine, nel modo, ippicamente parlando, più emozionante. Nessun parziale da commentare, nessun cronometro da guardare, è bastato soffermarsi sul coraggio, sulla voglia di voler arrivare primo a tutti i costi, è bastato guardarlo negli occhi.
Il primo pensiero è andato a Lui, all'amico geloso che ha vissuto tutto questo da solo, in un angolo di mondo dove l'attimo ha deciso di fermarsi, per raccogliere quel ricordo che mai potrà andare via. Un amico che ha legato dentro un'amore, l'amore per un Cavallo che nessuno mai dividerà.

giovedì 21 ottobre 2010

ANCORA IN RIBASSO

Per il settimo trimestre consecutivo, Barack Obama perde consensi, e così, a quindici giorni dal voto di metà mandato, il Presidente del "Yes We Can" ha toccato il punto più basso da quando è salito in carica: 44,7%.

mercoledì 20 ottobre 2010

NON SARA' FACILE

A quindici giorni dal voto di metà mandato, Barack Obama è tornato a fare quello che sa fare meglio: la campagna elettorale. Gli americani non sono soddisfatti della sua presidenza, credono che il paese stia andando nella direzione sbagliata, non vedono tornare i posti di lavoro promessi. 

FIGHETTI

Ci ha dato dei patetici, quando a Stamford Bridge, nonostante una netta superiorità in fatto di gioco, abbiamo perso, immeritatamente, definendoci incapaci di capire e stupidi.
Ieri sera, invece, dopo la roboante vittoria contro gli ucraini dello Shakhtar, ha preferito definirci dei "fighetti", aprendo così: "In tanti casi nello sport e nella vita vale il detto “quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare”. Per l’Arsenal invece il detto è “quando il gioco si fa morbido, i Gunners iniziano a giocare”.". Rincarando la dose su di un aspetto ben preciso: "..alla squadra di Wenger manca la dote importantissima della determinazione".
Naturalmente, e non so se per tifo o per un pre-concetto, ha accostato la gara del Chelsea in terra di Russia con quella dei Gunners all'Emirates Stadium. Per i Blue ha usato terminologie divinatorie "..si sono mostrati solidi e molto difficili da affrontare, colpendo poi al momento giusto", mentre per l'Arsenal ha preferito usare il solito sarcasmo: "I Gunners vincono nuovamente di goleada travolgendo uno Shakhtar Donetsk sceso in campo con un atteggiamento poco chiaro".
Silvio Di Fede, blogger che si occupa del calcio inglese (in maniera (quasi) impeccabile), definisce le sconfitte dell'Arsenal patetiche, perché figlie di una crescita, mentale e tecnica, pari allo zero, mentre quando vince non capisce l'atteggiamento di chi, surclassato sul piano del gioco e della corsa, subisce gol come se grandinasse.
Non è una sfida, ci mancherebbe, d'altronde mettere a confronto la storia dei due club sopra indicati sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, ma un confronto che andrà avanti per tutta la stagione: da una parte quelli solidi, efficaci e pronti a colpire al momento giusto, dall'altra quelli patetici e stupidi, che in tre partite di Champions League hanno realizzato 14 gol, di cui uno con una "rabona" di Song.
Una roba da fighetti.

REPORT: ARSENAL 5-1 SHAKHTAR DONETSK

lunedì 18 ottobre 2010

CAMPIONE D'EUROPA


Ne scrivono in Finlandia, in Svezia, in Francia e anche in Germania, quattro Paesi che per cultura e tradizione vivono l'Ippica a 360°, mettendo in risalto i grandi appuntamenti, i cavalli e i protagonisti di questo meraviglioso mondo. In Italia, invece, nonostante una tradizione che ha radici lontane, si preferisce altro, e su Enrico Bellei, un driver con 14 titoli nazionali, oltre 6000 vittorie e Gran Premi nazionali ed internazionali vinti, nemmeno una riga, nessuna considerazione.
Io invece ne scrivo, pur non essendo un suo tifoso (la stima, quella, invece è immensa), perché quando il "Figlio del Vento" sale in sulky lo spettacolo è assicurato.

LO STILE JUVENTUS / 13

C'avrei scommesso, e da allibratore la quota non avrebbe superato un quinto della posta: "La qualità di Krasic e quella di Aquilani dimostra che per vincere nel calcio servono acquisti che fanno la differenza.". E' proprio vero: lo "stile" non si compra, né si impara, quello o c'è o non c'è. Infatti "spara" ancora a zero: "Se questa estate invece di comprare 11 giocatori avessero aggiunto altri 2-3 acquisti di qualità ai due sopra citati probabilmente la squadra bianconera lotterebbe per lo scudetto sin da questa stagione. La quantità non ha mai fatto la differenza nella storia del calcio.". La quantità intesa come Storari? Ieri autore dell'ennesima, ottima prestazione? Di Bonucci? Migliorato sensibilmente da inizio stagione e compagno di reparto di una fra le coppie centrali più forti, in prospettiva, d'Europa? Quagliarella? Quel ragazzo napoletano che svaria da sinistra alla mediana, che attira sempre almeno due avversari su di se, che non sbaglia mai una sponda e che ha già siglato 3 gol in 6 partite? Se questa è quantità che ben venga, sempre.
Chiusura. "Violenza negli stadi? Servono leggi severe per copiare il modello inglese!". No! Servirebbe la cultura sportiva, quella inglese. Invece qui da noi ci si interroga su chi ha detto "metti Collina". Ma anche qui è questione di stile.

domenica 17 ottobre 2010

178

LO STILE JUVENTUS / 12

Manca qualità, lo si vede a occhio nudo. La Juventus è condannata ad aggrapparsi ad un 36enne palesemente finito e ad un mercato da provinciale, con un brasiliano ingestibile, un italiano sempre rotto e un serbo che non voleva nessuno.
Bah signori, bah! Non appartengo (come scrive l'amico Carlo da cui traggo spunto per buttare giù il dodicesimo appuntamento con lo stile Juventus) alla categoria dei "ve l'avevo detto" (anche se la goduria per quanto sta accadendo sulle sponde del Po è immensa), ma visto e considerato che il deprofundis rimbombava ancora nelle orecchie, è giusto che ogni bianconero si goda una volta di più una squadra che gioca a pallone dopo tre mesi d'assieme, e che non si vedeva dai tempi d'oro di Marcello.
Una freschezza atletica invidiabile, un Melo che esce in standing ovation, un Krasic che per fermarlo dovranno probabilmente assoldare dei cecchini e sistemarli sulle tribune, un Aquilani che per sapienza tattica e qualità è il giocatore che la Juventus aspettava da quattro anni. E poi quel gol, un gol che per chi conosce Alberto non è niente di nuovo, ma il semplice gesto di un ragazzo che di questo passo non avrà nulla da invidiare a gente come Xavi e Iniesta.
La più forte delle provinciali è ora quinta, e, vista la mancanza di qualità, si ritrova a capeggiare la classifica dei gol realizzati; però era evidente che mancava una punta come Ibrahimovic. 

PHILLIP ISLAND: LA GARA


La gara della MotoGP a Phillip Island si è conclusa, di fatto, alla prima curva. Doverosa correzione: non è mai iniziata. Sul circuito di casa Casey Stoner vince da assoluto dominatore, completa il “poker” di successi sull’isola di Victoria nei quattro anni trascorsi con Ducati (2007-2010) spaventando popolazione e fauna locale nell’arcipelago alla confluenza delle tre correnti oceaniche, impressionata dal ritmo impresso dal Campione del Mondo 2007. In pochi giri il suo vantaggio è salito vertiginosamente: 1″5 già al primo passaggio sul traguardo, cresciuto a 2″, 2″3, 2″7, 3″1, 3″5 su Jorge Lorenzo, l’unico a tratti a non sfigurare nel confronto cronometrico con il missile rosso.

REPORT: ARSENAL 2-1 BIRMINGHAM CITY



sabato 16 ottobre 2010

NOBEL PER LA PACE / 70

Altri due attacchi missilistici di Obama in Pakistan. Sedici morti, questa volta.

PHILLIP ISLAND: POLE POSITION


A 10 minuti dalla bandiera a scacchi Casey Stoner ha dimostrato perchè ha vinto le ultime tre edizioni del Gran Premio di casa a Phillip Island. Jorge Lorenzo, con un guizzo, si era portato al comando in 1′30″775: implacabile arriva a compimento la risposta del Campione del Mondo 2007, spazzando via il riferimento cronometrico del rivale di mezzo secondo. Abbastanza? Certo che no: arriva all’1′30″107 giusto prima dell’arrivo della pioggia nei conclusivi 2 minuti di attività conseguendo la terza pole position stagionale dopo Losail e Aragon, la terza consecutiva a Phillip Island, la quarta negli ultimi 7 anni sul circuito di Victoria.

MATCH PREVIEW: ARSENAL - BIRMINGHAM CITY



venerdì 15 ottobre 2010

NESSUN RITIRO

La differenza geostrategica della guerra obamiana rispetto ai piani di Bush consiste nell'allargamento del conflitto al Pakistan per negare rifugio a talebani e jihadisti e per costringere l'alleato pakistano a smetterla con i doppi giochi. Obama ha triplicato le truppe impiegate sul campo, ha convinto gli alleati Nato ad aumentare l'impegno militare, ha affidato alla Cia la guerra segreta con i droni che bombardano senza tregua i villaggi pakistani al confine con l'Afghanistan e ha rafforzato i legami politici e militari con il governo di Islamabad.
Christian Rocca ci fa sapere che la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti resterà a Kabul.

giovedì 14 ottobre 2010

CE S'E' ROTTO ER ...FAX

Blatter dice che in Inghilterra non sarebbe successo ( e con molta probabilità gli si deve dare ragione), perché leader per quanto riguarda la sicurezza negli stadi; che sono di proprietà, mai dimenticarlo. Maroni, visto che anche la Fifa ha criticato l'operato italiano, ribadisce il concetto dell'aver arginato i buoi (dopo aver lasciato la stalla aperta) ed evitato di rischiare un secondo Heysel, prima, durante e dopo, e sottolinea il prima, che anch'io voglio sottolineare: prima quando?
In televisione e sui quotidiani, da due giorni ci raccontano delle atrocità avvenute nei Balcani, riconducendo quanto accaduto al Ferraris alla cultura di un popolo e al suo volersi dichiarare indipendente, che, per dovere di cronaca, risale a otto secoli fa.
Decine di testimonianze, ascoltate con queste orecchie, raccontano di bambini che per la prima volta sono entrati in uno stadio, per vedere una partita, per vestirsi d'azzurro e tifare Italia, in compagnia di amichetti e genitori, e che invece hanno visto Ivan, il terribile uomo nero che sta facendo il giro del web e di tutti i telegiornali, impresso sulle pagine dei quotidiani come l'icona che ha dato fuoco definitivamente alla tessera del tifoso; e non vorrei che domenica, in qualche angolo di stadio, capeggiasse la scritta "onore a Ivan".

FOTO DEL GIORNO

mercoledì 13 ottobre 2010

RESPONSABILITA'

Ci sono responsabilità, gravi, per quanto accaduto ieri sera allo Stadio Luigi Ferraris di Genova, responsabilità da attribuire a chi, colpevolmente, non ha preso in considerazione diversi aspetti.
Un punto mi sembra chiaro: lo sport, il calcio nel particolare, non ne ha. Quel che è successo è figlio di anni di lotte fratricide, dell'estremizzazione della politica, dell'odio fra popoli, fra religioni. Un rapporto riservato della polizia serba inviato a Roma via fax nel pomeriggio di lunedì avvertiva i colleghi italiani dell´arrivo in pullman a Genova di 300-400 ultrà di estrema destra con l´obbiettivo di confondersi tra gli altri tifosi e creare tafferugli. A questi si sarebbe unito un numero imprecisato di cani sciolti, appartenenti al noto gruppo dei Grobari (i "becchini") che già in passato ha sporcato di sangue le curve di mezza Europa. Se a questo si aggiunge: a)  pochi giorni fa a Belgrado si è scatenato l'inferno contro la parata del Gay Pride: 249 fermi e 157 feriti; b) il 23 dicembre è stato abolito l´obbligo di visto per uscire dalla Serbia; rimane evidente che la prevenzione era necessaria, che si doveva prendere alla lettera quanto comunicato dalla polizia serba.
Ed è proprio intorno a questo rapporto che, a disastro consumato, è scoppiato un caso diplomatico tra Italia e Serbia. Gli italiani a dare la colpa ai colleghi stranieri: "Ci avevano avvertito del numero dei tifosi ma non della loro pericolosità: gente così non doveva nemmeno arrivarci, qui", Roberto Massucci, responsabile per la sicurezza della nazionale; e gli stranieri a rimpallare sugli italiani: "Avevamo avvertito che sarebbero arrivati gli ultrà di estrema destra", Tomislav Karadzic presidente della Federcalcio serba.
Stamane il Ministro degli Interni italiano ha replicato: "Nessuna responsabilità della polizia italiana, abbiamo evitato una strage"; dimenticando che non ci si doveva trovare ad evitare una strage.  
Le responsabilità ci sono, e tante, soprattutto nei confronti di una città che voleva semplicemente assistere ad una partita di pallone.

DIFFIDA AD AGIRE

A seguito di specifico atto di diffida della nostra Associazione del 3 giugno 2010, la F.I.G.C, con risposta del 6 luglio 2010, ha rappresentato ancora una volta la palese volontà, come ente di diritto pubblico, di non informare la sua azione e condotta ai principi di trasparenza, efficacia, imparzialità e pubblicità, nonchè di buon andamento dell’azione amministrativa codificata a livello costituzionale, ex art. 97 cost. e nella legislazione ordinaria dagli artt. 1 e segg. della L. n. 241 del 1990.
In data 07/10/10 l’Associazione Gùlemanidallajuve ha rinnovato le sue richieste, associandosi peraltro all’esposto della Juventus del 10 maggio 2010. Giùlemanidallajuve intende inoltre conoscere, ai sensi della L. 241 del 1990, l’orientamento giuridico per i fatti nuovi venuti alla luce e se questi ultimi siano eventualmente da dichiarare prescritti secondo il vigente ordinamento sportivo. La F.I.G.C, in ordine ai fatti sopravvenuti, emersi nel procedimento penale rg. n.43915/02 pendente presso il Tribunale di Napoli, evincibili secondo l’ordinaria diligenza e comunque conoscibili dalla F.I.G.C, in qualità di parte civile nel citato processo penale, non può trascurarli e non considerare la loro rilevanza nell’ordinamento sportivo rispetto ad altre squadre, tanto in ossequio al principio di parità di trattamento e lealtà sportiva; neppure può assumere degli atteggiamenti omissivi che causerebbero l’eventuale prescrizione in sede di giustizia sportiva. Tali atteggiamenti, è bene ricordarlo, potrebbero sfociare in fatti penalmente rilevanti, nonché dare adito ad azioni di risarcimento danni cagionato per l’inosservanza dolosa o colposa.

martedì 12 ottobre 2010

ORA E' UFFICIALE

In vista dell’Assemblea degli Azionisti Juventus, convocata per il giorno 27 ottobre 2010, l’azionista EXOR S.p.A., condividendo quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione in merito alla conferma di Andrea Agnelli quale Amministratore della Società per la restante parte del mandato consigliare, propone di aumentare da 7 a 11 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione e di nominare Amministratori della Società, per la restante parte del mandato consigliare, i signori: Michele Briamonte, nato a Torino il 13 ottobre 1977, cittadinanza italiana; Giuseppe Marotta, nato a Varese il 25 marzo 1957, cittadinanza italiana; Aldo Mazzia, nato a Torino il 14 agosto 1956, cittadinanza italiana; Pavel Nedved, nato a Cheb (CZE) il 30 agosto 1972, cittadinanza ceca, tutti in possesso dei requisiti di legge e di statuto.

SEMPRE E SOLO SMENTITE

Il Tenente Colonnello Auricchio affermò, in Tribunale, che De Santis, avendo appreso di essere indagato, si era sdoganato dalla “cupola”, arbitrando alcune partite contro la Juve, al fine di depistare le indagini sul suo conto indicando come periodo quello compreso tra marzo-aprile 2005.
L’associazione a delinquere tra l’arbitro Massimo De Santis e Luciano Moggi, ipotizzata dal Colonnello Auricchio, non ha trovato conferme ma solo smentite. Il metodo Auricchio non regge più.

DE VULGARIS ELOQUENTIA

Avrei voluto battezzare questo articolo con un termine della lingua napoletana, ma poi in omaggio al pubblico dei lettori ho dirottato la scelta altrove. Vorreste sapere a quale "napoletanismo" avevo pensato? Lo scriverò alla fine.
Invero il titolo che ho scelto, de vulgaris eloquentia appunto, non nasconde alcuna pretesa di emulare "padre Dante". Come fece il "ghibellin fuggiasco" mi soffermerò solo sull'eloquenza di un paio di personaggi dei giorni nostri.
Nell'udienza del 01/10/2010 del processo calciopoli, ad un certo punto, dopo un uso volgare dell'ufficio da parte dei pubblici ministeri, si è aperta una piccola disputa sull'uso della letteratura nelle aule di tribunale. A chi reclamava di muoversi nel solco di quella che è la letteratura giuridica, qualcuno ha replicato: «... lasci la letteratura a casa!». Il tutto è arrivato al culmine di un'udienza in cui i pm sono andati più volte sopra le righe. Tanto che uno dei legali presenti (Bonatti), seppur non impegnato nell'interrogatorio, ha sentito il dovere di alzarsi per “chiedere alla Procura della Repubblica di usare minor veemenza”.

VENDERE PER NON COMPRARE


Tre giorni dopo gli scontri di piazza Tianamen, l'America vietò la vendita delle armi alla Cina; era il 1989.
Venerdì Obama ha rimosso il divieto: al governo di Pechino si potranno vendere i cargo C-130. La vendita di armi alla Cina potrebbe essere un modo per ridurre il deficit commerciale con Pechino (scrive il Time), e di conseguenza gli Stati Uniti non dovrebbero prendere in prestito un'ingente quantità di denaro dalla stessa Repubblica Popolare per sviluppare armi per la prossima guerra di potere.

lunedì 11 ottobre 2010

NOBEL PER LA PACE / 69

Altro attacco missilistico: questa volta sette le vittime, tre i feriti.

LXXXIII DERBY DEL TROTTO ITALIANO / 2



Premio Oaks del Trotto 2010 -Nausica Fp
Premio Gaetano Turilli 2010 -Italiano
Consolazione Derby del Trotto 2010 -Nosaka Prav
Premio Tor di Valle Sfollamento 2010 -Nashville Dancer

COVER RIUSCITE

Uno degli aspetti meravigliosi della musica è il poter "scambiare" ogni tipo di ascolto con le persone, amanti a loro volta delle sette note. Stamane sulle pagine di Camillo mi si è aperto un mondo. Peter Gabriel è uscito con Scratch my back, raccolta di canzoni rock dei Radiohead e dei Talking Heads, di Bon Iver e di Paul Simon, di David Bowie e di Lou Reed. Non ci sono strumenti rock, ma archi e fiati. Le canzoni sembrano di Peter Gabriel, del Peter Gabriel vero, non quello stanco degli ultimi tempi. Il progetto è proseguito con gli autori originali che hanno ricambiato il favore, cimentandosi con i brani dell’ex leader dei Genesis (belle Come talk to me rifatta da Bon Iver e I don’t remember in versione Talking Heads).
Bettie LaVette, regina del soul, con Interpretations ha affrontato con coraggio i Pink Floyd (Wish you were here), i Led Zeppelin (All my love), i Traffic (No time to live) e George Harrison (Isn’t It A Pity).
E poi ancora Antony & the Johnson. Il loro nuovo disco sta per uscire, ma è stato anticipato da un mini ellepì che si intitola Thank you for your love. A parte la canzone che dà il titolo all’album, e un paio di altre gemme, al cantante transgender riesce una doppia capriola carpiata. Canta la canzone più uncoverable della storia, Imagine di John Lennon. E ci riesce, con un inquietante sottofondo di treno della periferia americana. In natura non c’è nulla di più distante della sua voce celestiale dalla raucedine di Bob Dylan. Eppure ascoltate Pressing on (oppure la Knockin’ On Heaven’s Door del film I’m not there). Sembrano altre canzoni, nuove, sorprendenti, vitali.

domenica 10 ottobre 2010

LXXXIII DERBY DEL TROTTO ITALIANO / 1

VII Corsa - Derby
Partenza volante di Nadir Kronos, che va davanti respingendo Napoleon Bar. Bellei non trova posto, per la presenza di Norton Ans, e rimane di fuori.
Lancio in 15.1, primo quarto in 30.1
Si va piano, Nando Font ne approfitta e supera Napoleon, ma senza colpo ferire. I 600 transitano in 45.5. Nessuno muove e Andrea traccheggia, fermando le lancette del primo mezzo miglio in 1.01 e qualche linea. Si prosegue di conserva e il primo chilometro si rifinisce in 1.16.3, dove probabilmente Nadir vince la corsa.
Si va di fronte e dal fondo muove Nuage En Ciel, che con volo in terza corsia appariglia il leader sul finire dell'ultima curva.
Si entra in retta, con Nadir che stacca la compagnia, giungendo in solitaria sul traguardo. Nesta Effe è ottimo secondo, con finale incisivo, mentre Norton Ans, nonostante percorso ad hoc, può solo fare terzo.
Nephenta Lux e Norton jet chiudono il podio. Solo sesto uno straordinario, impagabile e meraviglioso Nuage En Ciel, che se solo avesse avuto altra posizione ed un primo giro da Gruppo I avrebbe potuto raccogliere molto di più. Fuori quadro Napoleon, New Stars e Nando.

Le altre corse...

BREEDERS CROWN


Breeders Crown 3Y Trot 2010 -Break The Bank K
Breeders Crown 3Y Filly Trot 2010 -Impressive Kemp
Breeders Crown 2Y Trot 2010 -Manofmanymissions
Breeders Crown 2Y Filly Trot 2010 -Martiniontherocks

GIUSTIFICAZIONI

Adesso stai a vedere che richiedere il numero uno (Collina) è gesto di saggezza, giustificato dal fatto che la casualità non consentiva la designazione di fischietti all'altezza di determinate partite. Facchetti avrebbe voluto Collina, solo perché era il migliore della categoria, invece gli toccò Rodomonti. E menomale che il Signor Ivan Zazzaroni, attraverso le pagine di Eurosport, ha deciso di riflettere con maggior attenzione sul testo della telefonata del novembre 2005.
Ma questo, Lui dice, è materiale per il Tribunale di Napoli. Appunto. E allora sposta l'aspetto, definito più interessante, sulla questione riguardante il riassetto degli equilibri politico-mediatici ipotizzato da Panorama: "Guerra Juventus-Inter anche sui media. Gli Agnelli vogliono ribilanciare il trattamento della Gazzetta dello sport e in parte del Corriere della Sera, ritenuti troppo vicini all'Inter, di cui il gruppo Rcs è media partner. John Elkann, consigliere Rcs, ha manifestato il malumore agli altri azionisti. E il presidente juventino, Andrea Agnelli, ha fatto giungere un messaggio al direttore della Gazzetta, Andrea Monti".
Lui dice di conoscere personalmente Andrea Monti, il direttore della Gazzetta del Sport, e ha la certezza che non si presterà ad alcun gioco. Ma perché, c'è qualche Direttore di giornale che si presta a fare giochi? E conclude: "nel 2006 fu proprio la Gazzetta che da sempre insegue l'equidistanza e l'obiettività a 'provocare' l’esplosione di Calciopoli attraverso la pubblicazione delle intercettazioni più scabrose".
Speriamo che l'equidistanza e l'obbiettività, da oggi, non diventino giustificazioni.

LXXXIII DERBY DEL TROTTO ITALIANO


7 Corsa - ore 17:45 Metri 2100 / tris/V7
Premio LXXXIII Derby Ital. Trotto-Finale (Gr. I) [AutoStart]
Premi E. 322.292,73; 154.140,00; 84.076,36; 42.038,18; 28.025,45 e E.140.127,27

1Norton Ans 2100 14,0 14,0 G. Minnucci
all. La Nuova Sbarra - g. e man. blu-celeste a rombi J. Turja
2Napoleon Bar ap 2100 13,8 14,3 E. Bellei
Federico Stecca - g. verde, carre' e bret. nere E. Bellei
3New Star Fks ap 2100 14,7 14,8 R. Andreghetti
Alessandro Ansaloni - g. e b. bianchi H.J.W. Grift
4Nadir Kronos ap 2100 13,9 14,3 A. Guzzinati
Lutfi Kolgjini Ab - g. nera, triangolo bianco-verde L. Kolgjini
5Nieves Vl 2100 14,8 14,9 Fr. Facci
az. agr. Villa Liana - g. gialla, bande blu, b. rosso B. Lindblom
6Nadal di Jesolo ap 2100 13,5 15,1 Lor. Baldi
Ettore Berno - g. giallo-nero-fucsia, man. fucsia L. Baldi
7Nando Font 2100 13,4 15,6 L. Becchetti
Luigi Colasanti - g. grigia, dis. rosa H. Ehlert
8Nesta Effe 2100 14,8 0,0 R. Vecchione
sc. Nuova Conca d'Oro - g. blu, scacchi rosso-blu dorso H. Ehlert
9Nephenta Lux ap 2100 13,7 14,5 P. Gubellini
Leila Osti - g. e b. azzurri, man. arancioni Gubellini
10Norton Jet ap 2100 14,4 14,4 P. Romanelli
Valentina Vinti - P. Romanelli & C.
11New York Real ap 2100 14,0 14,7 G. Di Nardo
Angelo Guarino - g. bianca, man. e b. neri Vinc. Tufano
12Nuage En Ciel ap 2100 14,8 14,8 A. Farolfi
Alessandro Russo - g. e cerchio sul dorso verde-blu C. Rizzo

SEPANG: LA GARA


Il gran giorno di Jorge Lorenzo rovinato da Valentino Rossi: manco a farlo apposta. Esattamente 127 giorni dall’incidente del Mugello, 182 dall’ultimo successo a Losail, Rossi torna alla vittoria sul tracciato dove vinse il suo ultimo titolo mondiale, quasi a testimoniare un passaggio di consegne “iridate” con Lorenzo, il quale si è fatto bastare il terzo posto per celebrare un trionfo inseguito da una carriera.
Rossi è stato protagonista di una gara… delle sue: partito male si era ritrovato 11° al primo giro, rimontando sorpasso dopo sorpasso, fino a completare la “missione” con un preciso attacco al tornantino nei confronti di Andrea Dovizioso, avversario più ostico. Bella notizia per Valentino, bella notizia per tutto il motociclismo, che ha rivisto il 9 volte Campione del Mondo nella migliore condizione (e forma) possibile quasi scordandosi dei problemi alla spalla.
Al “Dottore” la gara, a Jorge Lorenzo il campionato celebrato con il cartello “Game Over”, quasi come un gesto di liberazione per un successo fortemente voluto e costruito in tre anni di duro lavoro passando sopra le difficoltà. “Porfuera” ha preceduto sul traguardo Ben Spies, ottimo quarto (3 Yamaha nella top-4), seguito da Alvaro Bautista in crescita con la Suzuki lasciandosi alle spalle Nicky Hayden ed un positivo Hiroshi Aoyama. Ottavo e nono i due piloti Honda Gresini, Simoncelli e Melandri, mancano all’appello Casey Stoner (scivolato al primo giro) e Loris Capirossi (fermato da un problema tecnico) con 12 piloti sul traguardo, 1 campionissimo tornato protagonista, ma soprattutto con un nuovo Campione del Mondo.

PERCENTUALI IN DISCESA

Barack Obama e piu' popolare del suo predecessore, George W. Bush, solo per il 2% degli americani. Secondo un sondaggio Cnn il 47% degli intervistati giudica l'attuale inquilino della Casa Bianca mentre il 45% rimpiange Bush junior. Un anno fa Obama staccava Bush di 23 punti. Il tutto a meno di un mese dalle elezioni di Midterm del 2 novembre.

46 VICTORIES


A Sepang, Jorge Lorenzo diventa per la prima volta campione del mondo della classe regina, Valentino Rossi vince il Gran Premio, mettendo fine ad un digiuno durato ben nove gare ed inanellando la vittoria numero 46 con la casa nipponica.

sabato 9 ottobre 2010

SEPANG: POLE POSITION


Non c’è miglior modo di preparare la festa. Jorge Lorenzo torna (ed è proprio il caso di dirlo: mancava da 5 gare) in pole position, la sesta stagionale dopo il filotto di cinque consecutive da Silverstone a Laguna Seca, la 15° in carriera nella classe regina. In un turno da dimenticare per gli attesissimi Casey Stoner e Valentino Rossi relegati in seconda fila, “Porfuera” non ha avuto particolari problemi nella personale ultima uscita ai box a cogliere questo risultato dando seguito al passo-gara costante e competitivo mostrato nelle prove. Suo il miglior tempo in 2′01″537, grandi possibilità domani di festeggiare nel migliore dei modi la (probabile) conquista del titolo mondiale: basterà un 9° posto, ma punterà alla vittoria nella gara in programma alle 16:00 locali, le 10:00 in Italia.

giovedì 7 ottobre 2010

NOBEL PER LA PACE / 68

Altro attacco missilistico obamiano in Pakistan. Due i missili sparati, quattro le vittime, due i feriti.

86 A 150

Il 10 maggio 2010, a quasi 4 anni dallo scoppio dello scandalo Calciopoli, la Juve ha presentato un esposto alla Federcalcio, firmato dal presidente Andrea Agnelli, nel quale si chiede in modo circostanziato e motivato che la giustizia sportiva analizzi i nuovi e fondamentali elementi emersi durante il processo penale di Calciopoli. Secondo la Juventus, sulla base delle nuove intercettazioni, 40 delle quali riguardano i dirigenti dell’Inter, si può rivedere la decisione che il 27 luglio 2006 assegnò lo scudetto proprio ai nerazzurri e valutare un’even­tuale revisione dell’intero processo. Da allora sono passati 150 giorni, quasi il doppio di quelli che ce ne vollero per condannare la Juve alla B, e la Procura Federale non si è mossa. Dov’è finita la fretta di fare chiarezza del 2006? Dov’è finita la proverbiale celerità della giustizia sportiva? Perché ci vuole così tanto a leggere 40 intercettazioni e provare a trarne una conclusione?

martedì 5 ottobre 2010

LA VECCHIA, TRADIZIONALE E AFFIDABILE POLITICA AMERICANA

Attraverso le pagine del Washington Post, Robert Kagan (l’intellettuale neoconservatore ora approdato al centro studi liberal Brookings Institution), descrive la politica di Obama come un ritorno dell'America a guidare il mondo (abbandonando per sempre l'era del globo post-americano), a dettare l’agenda, a far squadra con gli alleati democratici di sempre. 
Kagan la chiama “fase 2”, quella che sostituisce la "fase 1" in cui si cercava di ricostruire l’immagine dell’America dopo gli anni di George W. Bush. Camillo semplicemente così.

lunedì 4 ottobre 2010

LO STILE JUVENTUS / 11

Lo immaginavo, ma sinceramente non credevo che si spingesse a tanto. Il pareggio della Juventus targata Marotta-Delneri in quel di San Siro è merito suo. Si, avete letto bene, Lui dice che in settimana aveva consigliato alla Juve di mettercela tutta in campo per colmare il gap qualitativo con l’Inter; quest'ultima carente nella voglia di vincere, dice. E i giocatori bianconeri l'hanno ascoltato. Solo così, prosegue, questa squadra può competere per le prime posizioni. In pratica è passato, nell'arco di appena sei giornate sei, nel considerare la Juventus prima un "pasticcio", in base ad una campagna acquisti che Lui mai avrebbe fatto, poi alla prima delle provinciali, e poi ancora ad una squadra che può lottare per un posto in Champions. Oggi, però, e grazie a Lui, la squadra bianconera può competere per le prime posizioni. Che poi consideri, sempre oggi, il Milan come favorita per lo scudetto e, udite udite, la Lazio lottare per un posto nell'Europa che conta, perché per Lui la squadra di Lotito non è una sorpresa, sono dettagli che preferisco glissare, sempre con stile, si intende.

domenica 3 ottobre 2010

YES, WE WIN IT


Non seguo molto il galoppo, già non è semplice il trotto, ma quando i grandi appuntamenti accendono gli entusiasmi non posso esimermi: l'Ippica è qualcosa che si ha dentro.
E oggi era il giorno di Longchamp, della corsa più prestigiosa d'Europa, se non del mondo; oggi era il giorno dell'89esima edizione dell'Arc de Triomphe.
Ha vinto Workforce, montato magnificamente dal jockey inglese Ryan Lee Moore, già trionfatore al Derby di Epson lasciando la compagnia a distacco. Oggi in sella con Ryan Lee Moore c'erano in tanti, ed io fra loro; e l'entusiasmo ha avuto la meglio.

REPORT: CHELSEA 2-0 ARSENAL

MATCH PREVIEW: CHELSEA - ARSENAL


MOTEGI: LA GARA


… Che gara! Anche se soltanto per per pochi minuti, il tempo di percorrere gli ultimi 3 giri del Twin Ring di Motegi, la MotoGP è tornata a vivere un bello spettacolo, con tanti aspetti a rendere la corsa più interessante del solito nonostante ci sia stato poco (o nulla) in palio. Casey Stoner, sul tracciato dove vinse il suo primo titolo mondiale, è salito nuovamente sul gradino più alto del podio dopo Alcaniz, autore di una gara semplicemente perfetta dove ha relegato in seconda posizione Andrea Dovizioso. La fuga nell’ultima parte di gara gli ha consentito di stare lontano da eventuali “bagarre” con il pilota che andrà a sostituire l’anno prossimo in HRC, esattamente l’opposto del duello che ha visto protagonisti i due alfieri Fiat Yamaha.
Tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo un duello intenso dove si sono lasciati da parte muri all’interno di un box, dati della telemetria, motori nuovi o vecchi, infortuni recenti o passati. Si sono ritrovati l’uno contro l’altro e non si sono risparmiati, con la giusta cattiveria agonistica che ha obbligato tutti a vivere senza respiro gli ultimi due giri a Motegi. Rossi, per sua stessa ammissione senza problemi alla spalla infortunata, è parso “quello di una volta” (virgolettato), rispondendo colpo su colpo a ciascun attacco dell’ormai campione 2010 della top class. Dal canto suo Lorenzo, che poteva benissimo accontentarsi dei 13 punti che gli consentiranno tra 7 giorni a Sepang di vincere in anticipo il mondiale, non si è risparmiato, rischiando l’impossibile per passare un Valentino in condizione.

sabato 2 ottobre 2010

NOBEL PER LA PACE / 67

Doppio attacco missilistico obamiano in Pakistan, il primo nel mese di ottobre: 14 le vittime.

MOTEGI: POLE POSITION


Se doveva scegliere un circuito, probabilmente Andrea Dovizioso in questo periodo avrebbe sicuramente puntato su Motegi per conquistare la prima pole position in carriera nella MotoGP. Troppo importante in questo delicato presente, con le scelte Honda che lo vogliono fuori dal team ufficiale Repsol “prestato” al Gresini Racing, con la necessità di cogliere un bel risultato in un weekend dove l’assenza di Dani Pedrosa si fa sentire. Lavorando con la solita metodicità l’ex iridato della 125cc è riuscito in un sol colpo a ottenere la prima pole stagionale ed in carriera nella MotoGP, un prestazione che gli mancava addirittura da Estoril 2007 nella classe 250cc.

OWEN'S CLUB

Una leggerissima incertezza al via, appena la macchina ha staccato. Poi via, in testa, da un capo all'altro.
Le misure cronometriche sono indubbiamente significative (credo record indigeno per un due anni al debutto), ma è il modo che ha destato grande impressione: un coast to coast senza essere richiesto, da solo, lasciando il resto della compagnia a 50 metri.
Figlio di Duke of York e  Duse Tab, Owen's Club è partito con il botto, lasciando intravedere grandi mezzi... il futuro è li che lo aspetta.

venerdì 1 ottobre 2010

UN PRESIDENTE

E poi c'è qualcuno che chiede ancora perché siamo meno critici con Andrea “vogliodire”!
Difficile esserlo quando “a domanda risponde”. Difficile quando, finalmente, dopo 7 anni, rivediamo un vero Presidente juventino.
Nelle nostre pagelle del II trimestre avevamo chiesto ad Andrea una seconda lettera, «in virtù del successo riscosso dalla prima», ed è arrivata. Più bella della prima. Più significativa.
Avevamo chiesto anche il «pugno di ferro contro critiche ingiustificate provenienti da opinionisti o gente ingrata» e, nella lettera stessa, il riferimento non manca.

STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE / 1

Al processo GEA, Franco Baldini dichiarò di non aver mai incontrato il Maggiore dei Carabinieri Attilio Auricchio. Oggi, invece, dice che in quel momento era concentrato sullo sviluppo del caso fidejussioni, ma conferma: "Si è vero l'ho incontrato.".
Mentre sul caso delle cessioni al Messina dice: "Se il trasferimento è avvenuto in mero e puro prestito e non con riscatto obbligatorio non ho altro da dire, se non che mi sono sbagliato." S'è sbagliato.

STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE

I sorteggi arbitrali erano regolari: nessun colpo di tosse, nessuna pallina fredda o calda, nessuna pressione da parte di nessuno, anzi, magari fosse accaduto, per qualcuno sarebbe stata l'occasione di svoltare, di denunciare tutto e diventare famoso.
Ricordo, per chi ancora avesse dei dubbi, che questo "film" va avanti a spese nostre ormai da cinque anni; a qualcuno evidentemente conviene così, piaccia o non piaccia.

LO STILE JUVENTUS / 10

Dice che è l'impianto di gioco (quello della Juventus) che deve mettere Krasic nelle condizioni di rendere ai livelli che può toccare. E chi se no? Dice anche che manca un centrocampista capace di dettare i tempi, e Aquilani perché è stato comprato? Dice che manca un centrocampista che sia in grado di difendere la difesa e di aiutarla a non prendere tutti questi gol, e Felipe Melo (da Lui definito un mediano) cosa ci sta a fare? Dice che non sono mancanze temporanee, dovute al fatto che "la Juventus è un cantiere", come sente dire in continuazione, no, purtroppo no, la Juve, secondo Lui, non è altro che una squadra discreta con un giocatore eccezionale a livello agonistico come è appunto Krasic. Aridaje con la solfa della squadra discreta (non più, però, la prima delle provinciali), però adesso Krasic è diventato eccezzziunale, a livello agonistico si intende, perché mai potrà essere come Nedved, per evidenti limiti personali.
Eppure sostiene che domenica sera, alla scala del calcio, se la Juve gioca da Juve può anche pensare ad un risultato positivo, contro l'Inter. Ci vediamo lunedì...