..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 24 ottobre 2010

REPORT: MANCHESTER CITY 0-3 ARSENAL





Era importante, vincere al City of Manchester, per una serie di motivi: a) dimostrare a se stessi che quest'anno si può vincere; b) rimanere, anche se cinque punti non sono pochi, nella scia del Chelsea; c) battere, a casa loro, una delle formazioni che in questa stagione si giocherà molto. 
Oggi gli episodi hanno sicuramente condizionato (a ragione) l'esito della partita; espulsione e rigore sono solari. Ma è anche vero che, pur considerando la difficoltà del match, non è stato vero Arsenal, soffocato fin troppo a centrocampo (l'assenza di Wilshere ha confermato il valore del ragazzo), e messo in difficoltà sul possesso palla; nei primi venti minuti della ripresa, con il City in dieci, la percentuale pendeva verso gli uomini di Mancini. Però, e nonostante un penalty sbagliato, i ragazzi di Wenger sono stati cinici, buttando alle spalle di Hart ben tre palloni.
Vittoria meritata, senza se e senza ma, con i punti esclamativi di Nasri, Fabregas e Fabianski. 
Samir è oramai una realtà: salta l'uomo con facilità irrisoria, crea geometrie, attacca e difende in ogni zona del campo, e il gol è roba da "fighetti". Il Capitano, nonostante il rigore sbagliato, è stato autore dell'ennesima prova fatta di sostanza e qualità. Il portierone polacco sta giocando davvero bene, e questo aumenta la fiducia a tutta la squadra.
Mercoledì sarà tempo di Carling Cup, utile per dare minuti a chi è rimasto indietro, e fiato a chi oggi ha dimostrato a se stesso che quest'anno si può vincere.

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