..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 29 novembre 2010

FOTO DEL GIORNO


Nuvole spinte dal vento nel mare tra Spagna e Marocco in una ripresa del satellite Aster del 21 agosto 2002

MA DI COSA STIAMO PARLANDO?

M'ha strappato una risata, anche se ci sarebbe da piangere, Maurizio Beretta, presidente della Lega calcio, quando, a parere suo, ha detto che "Nel complesso è un bel campionato, con ottimi riscontri per ascolti Tv e presenza negli stadi...". Passino le prime due constatazioni, soprattutto la seconda, ma dire che negli stadi italiani si registrano degli ottimi riscontri è quanto meno surreale. I "buchi" che si notano sugli spalti in ogni partita (comprese quelle di Champions League, per non parlare dell'Europa League) è sotto gli occhi di tutti.
Ma il vero problema, sempre secondo il numero uno della Lega intervenuto a Radio Anch'io, sono gli impianti sportivi, gli stadi. "Purtroppo non è una novità, abbiamo il parco stadi più obsoleto d'Europa e non è più accettabile.". E, prendendo a riferimento il rinvio di Bologna-Chievo, aggiunge: "Il telone c'era, anche se nel 2010 sarebbero necessari campi riscaldati e stadi con architetture diverse. È un salto di qualità che va fatto. Speculazioni edilizie? Questi argomenti vengono utilizzati da chi è nemico del calcio, da chi non vuole gli stadi nuovi. Non ci sono villini o speculazione, l'idea è chiara. Negli altri paesi gli stadi sono stati finanziati con molto denaro pubblico, noi invece pensiamo che in questo momento sarebbe più giusto non togliere un euro ai cittadini, ma le risorse da qualche parte devono arrivare e una potrebbe essere legata ad altre iniziative che possano dare sviluppo e occupazione ma le chiavi dell'approvazione dei progetti sarebbero tutte nelle mani delle amministrazioni comunali, questo consentirebbe di avere impianti nuovi, sicuri con nuove tecnologie e senza gravare sulla finanza pubblica.".
Qui la risata si è fatta amara, e la domanda è sorta spontanea: ma lo sa quel che dice?
Prendiamo ad esempio un Paese, l'Inghilterra, e una società calcistica, l'Arsenal, e vediamo da dove giungono i proventi per costruire una "casa" in cui fare football, e non solo.

LO STILE JUVENTUS / 19

Scrive che la Juventus non ha giocato da Juventus, non approfittando di una Fiorentina rimaneggiata, e che, alla fine, il pareggio è risultato giusto.
Non mi perdo in chiacchiere, e non commento nemmeno la parte in cui scrive "non essendo una squadra che può lottare per lo scudetto", la Juventus sia chiaro, ma scrivo numeri e dati dell'incontro dell'altra sera.
Tiri totali: Juventus 26; Fiorentina 9.
Tiri nello specchio della porta: Juventus 6; Fiorentina 1 (uno, one, 1!!).
Corner: Juventus 9; Fiorentina 6.
Possesso palla: Juventus 62%; Fiorentina 38%.
Parate decisive: Juventus 1; Fiorentina 5.
Migliore in campo: Artur Boruc, portiere della Fiorentina.
In una gara dai contenuti tecnici mediocri il pareggio, numeri alla mano, è effettivamente giusto. O no?

domenica 28 novembre 2010

FA CUP DRAW


Arsenal have been drawn at home to Leeds United in the FA Cup Third Round. Ties will take place over the weekend of January 8 and 9.

NOBEL PER LA PACE / 83

Altro attacco missilistico obamiano. Questa volta nella zona del Mir Ali.
Quattro le vittime.

sabato 27 novembre 2010

UN MONDO CHE TORNA A MUOVERSI

Il sogno di un'estate ormai lontana ritorna. 
Ridà luce a noi, navigatori di mari di seta, fragili esseri di un'altra realtà. 
Le nostre ombre intrise di nostalgia, rinchiuse in una favola di follia, cambiano i colori di giorni immobili che abbiamo lasciato qui. 
Bruciamo le frasi gelide, apriamo i veli di una notte incantata. 
L'anima di Rossomargot è pronta nuovamente a graffiare, in un mondo che torna a muoversi

UN SINDACO MODERNO

Viviamo, ormai da anni, nel Paese delle parole. Le fa la politica, e il più delle volte rimangono tali, le fanno i signori dell'informazione, fornendo verità di comodo, le fanno anche coloro che con un libro pensano di avere scoperto l'acqua calda, fornendo, questa volta, verità a comando.
Ha fare parole c'ha pensato anche il Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, diventando protagonista per un giorno.
Il primo cittadino del capoluogo toscano ha usato il calcio per diventare famoso, ha usato la Juventus per riempirsi la bocca di morali e giudizi.
Secondo il Renzi la partita con la Juventus è speciale: "Vincere a Torino sarebbe non soltanto un atto sportivo, ma un atto di giustizia storica e culturale per tutti i furti che siamo stati costretti a subire nella nostra storia, l'unica partita che veramente interessa è quella di domani contro quella squadretta con i colori bianchi e neri a bande verticali."

REPORT: ASTON VILLA 2-4 ARSENAL

MATCH PREVIEW: ASTON VILLA - ARSENAL


venerdì 26 novembre 2010

NOBEL PER LA PACE / 82

Altro attacco missilistico statunitense in Pakistan, 4 le vittime.

487 NO LIMITS


Narniz gli ha fatto superare il record di 486 vittorie in un anno: va in testa, lascia via libera a Nolimits di Pippo, si fa superare da Negresco Milar al mezzo giro finale. In retta d’arrivo si infila in open stretch superando con il figlio di Ganymede il battistrada, vincendo a media di 1.13.9. Vittoria numero 487 e quindicesimo scudetto oramai ad un passo. Enrico Bellei, driver no limits.

SCENARI / 2

New York Times, Guardian e Der Spiegel potrebbero nelle prossime ore pubblicare il materiale, dopo averlo visionato e selezionato, che WikiLeaks avrebbe loro passato. Intanto anche il Dipartimento di stato di Hillary Clinton si è sentito in dovere di contattare le proprie controparti, cioè i governi stranieri, avvertendole dell'imminente pubblicazione di suoi documenti scritti per uso interno che potrebbero contenere informazioni riservate o politicamente sensibili. Tra gli interessati dalla fuga di notizie potrebbero esserci, guarda caso, anche i quotidiani italiani.

DAVANTI AD UNO SPECCHIO

Hanno aperto un procedimento disciplinare, quelli dell'Uefa, contro il Real Madrid. La condotta, definita impropria, del tecnico più grande di ogni epoca non è passata inosservata. Un passo indietro. All'Amsterdam Arena, durante in penultimo turno dei raggruppamenti di Champions League, sul risultato di 0-4 per le "merengues", l'allenatore lusitano ha dato ordine a Xabi Alonso e a Sergio Ramos (già ammoniti nel corso del match contro l'Ajax ed entrati quindi in diffida) di perdere tempo sprecando una trentina di secondi abbondanti per battere due calci di punizione.
Risultato: l'arbitro ha ammonito per la seconda volta entrambi, con conseguente espulsione. Le conseguenze? I due salteranno l'ultima partita del girone contro l'Auxerre (il Real Madrid è già qualificato come primo del girone), ma saranno immacolati da diffide alla ripresa del torneo, quando a febbraio le partite cominceranno ad essere o dentro o fuori.

giovedì 25 novembre 2010

SCENARI

Lo dice il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Philip Crowley, lasciando intendere che l'ulteriore fuga di notizie potrebbe rivelare dossier riservati riguardanti rapporti diplomatici non solo americani, ma anche di altri Paesi.
Crowley ha ribadito che l'iniziativa di Wikileaks è deplorevole, in grado di nuocere alla sicurezza nazionale. Dice di non sapere cosa sarà pubblicato ma che Wikileaks è in possesso di file del Dipartimento di Stato. Si tratta di messaggi e comunicazioni interni alla diplomazia, comprese discussioni con responsabili governativi e con cittadini privati.

mercoledì 24 novembre 2010

"I DON'T THINK ABOUT SARAH PALLIN"

HA ESPULSO IL SISTEMA


Quando uscirò da questo equilibrio che sta sopra la follia potrò dire di averlo visto, di averne apprezzato lo stile, le qualità mediatiche. Perché Lui è il più bravo, il più vero, quello che rischia sempre in prima persona, mettendoci la faccia, allenando squadra, presidenti, direttori sportivi, stampa, tifosi, togliendo pressione a tutto e tutti. Tutti vivono in silenzio, e bene, Lui vive sotto i riflettori, e benissimo.
Ieri sera, all'Amsterdam Arena, ha compiuto quello che nessun'altro al mondo avrebbe avuto solo il coraggio di pensare: ha dato ordine a Sergio Ramos e a Xabi Alonso (già ammoniti nel corso del match ed entrati quindi in diffida) di perdere tempo sprecando una trentina di secondi abbondanti per battere due calci di punizione. Risultato: espulsi entrambi.

CI SONO RIMASTI I CANI

Doveva riaprire l'asta del Mercato dei Fiori di Sanremo, a metà novembre, quella che, secondo alcuni, dovrebbe simulare il modello olandese, e che secondo altri si è affermata nei suoi due anni di attività.
Però, precisa il presidente di Uciflor, subiamo le conseguenze del mercato globale, la recessione ha stroncato le aziende meno robuste, la superficie coltivata si è ridotta di oltre 20 punti percentuale. Ci raccontano che i prezzi nel mese di settembre e ottobre sono stati buoni. Mi piace porre quesiti: buoni per chi? Ci dicono che per combattere i "grandi", noi che siamo piccoli, brutti e neri, dobbiamo puntare sulla qualità, anche qui la domanda mi viene spontanea: da vendere a chi? Però si precisa che è il meccanismo che dovrebbe attirare la domanda, rispettando le regole e premiando chi offre i prodotti migliori.
L'asta, ad oggi, non è partita. Ufficialmente per la mancanza dei software che dovrebbero controllare il conferimento della merce dei produttori e l'acquisto da parte dei commercianti. Ufficiosamente non partirà, per problemi legati al deficit dell'Uciflor e alla reale mancanza di un programma che, nel breve periodo, possa riportare la città dei fiori a quello che era.

NOVEMBRE NERO

Stiamo attraversando un periodo davvero brutto, i risultati, nonostante il gioco espresso in campo, sono impietosi, il tutto cominciato con un mese che definire nero è davvero poco.
Le cinque vittorie consecutive del mese di ottobre, non a caso arrivate dopo la sosta, facevano presagire ad un reale cambio di passo degli uomini di Wenger, una sterzata decisiva rispetto al passato, in cui i ragazzi terribili assumevano definitivamente la figura di uomini esperti e cinici, pronti, dopo anni di crescita, a raccogliere l'eredità di quella che fu la squadra degli invincibili.
Novembre ha detto che così non è, ma aggiungo: ancora non è.
Lo scorso anno fu sempre novembre ad allontanare i Gunners dai sogni di gloria, quella doppia sconfitta in Premier contro Sunderland e Chelsea (che si sommarono a quelle con il City in Carling e a quella con l'Olympiakos in Champions) allungò il gap dalla testa del torneo, gap che risultò decisivo alla fine dei giochi, quando, dopo aver recuperato diverse lunghezze dal Chelsea, ci si trovò senza uomini e con il fiato corto a giocarsi il titolo, poi, inevitabilmente, perso.
In quel novembre del 2009, però, i punti di distanza dal Chelsea capolista erano undici (a sei dal Manchester United secondo), dopo la sconfitta all'Emirates proprio con gli uomini di Ancelotti, mentre oggi, nonostante la doppia sconfitta interna patita contro Newcastle e Tottenham, la distanza è di soli due punti, sia dal Chelsea che dal Manchester, che comandano la classifica.
I punti raccolti nelle prime quattordici giornate dello scorso campionato furono 25, oggi 26. Un ruolino di marcia praticamente identico. In Champions, invece, la qualificazione arrivò con una giornata di anticipo, da primi del gruppo, oggi è ancora in ballo, con il primo posto praticamente perso (lo Shaktar dovrebbe perdere in casa contro il Braga), ma con la gara interna contro il Partizan per accedere comodamente agli ottavi.
Un anno fa fu dicembre a dare la svolta, a dare inizio a quella fantastica rincorsa che si interruppe dolorosamente al White Hart Lane nel mese di Aprile, otto giorni dopo la sconfitta a Barcellona nei quarti di Champions, tre giorni prima la sconfitta di Wigan, che mise definitivamente la parola fine sul titolo 2010.
Dicembre sta per cominciare, lasciandosi ancora una volta alle spalle il novembre nero dei Gunners.

REPORT: SPORTING BRAGA 2-0 ARSENAL


martedì 23 novembre 2010

MATCH PREVIEW: SPORTING BRAGA - ARSENAL


COLLEGAMENTI LOGICI

Giornata d'udienza, l'ennesima, nell'aula 216 del Tribunale di Napoli. Oggi quasi tutti presenti; tutti no, altrimenti si accorcerebbero i tempi. In esame ne prendo uno in particolare: l'ingegnere De Falco.
Chiarisce subito alcuni dati sulle telefonate realmente attribuibili a Fabiani. "Oggettivamente non si può dire che ci sia un riscontro reale, non solo con la persona ma anche proprio con la zona". Inoltre, continua De Falco, la scheda svizzera assolutamente "non è segreta" come volevano farci credere. E "i telefonini sono tutti intercettabili se si conosce il numero del telefonino". E aggiunge: "Quando c’è una telefonata il gestore non segna solo il numero della sim ma anche il numero del telefonino. Sarebbe stato interessante vedere se questi numeri erano associati anche ad altri numeri cellulari ma non è stato fatto. Non vi è collegamento tra zona e persona ma anche in termini di zona e abitazione della persona siamo a percentuali molto basse, al di sotto del 5%.".
In soldoni: chi ha effettuato le indagini ha fatto solo un collegamento logico; gli stessi che leggevano la Gazzetta dello Sport.

AARON IS BACK

AVANTI COSI'

Il Giudice Sportivo ha squalificato per tre giornate Samuel Eto'o, reo, nella gara di domenica pomeriggio allo stadio Bentegodi di Verona, di aver colpito con una testata al petto il giocatore del Chievo, Cesar.
Squalifica sacrosanta, nulla da eccepire. La prova televisiva documenta il fatto.
Nella stessa gara, ma questa volta a parti invertite, gli stessi di cui sopra si sono resi protagonisti di un altro episodio violento: il difensore clivense che colpisce il camerunense al collo con una manata.
Nella lista degli squalificati di giornata, però, non compare. Nel comunicato ufficiale, però, si legge: "..questo Giudice rileva che le allegate riprese televisive documentano esclusivamente il comportamento tenuto dai due calciatori in occasione del fallo commesso dal Cesar ossia, come in precedenza descritto, in un momento antecedente l’episodio in esame. E poiché tale comportamento è stato insindacabilmente valutato dal Direttore di gara ne consegue l’irrilevanza della documentazione prodotta, se non sotto il profilo di un rapporto meramente occasionale con la condotta violenta di cui successivamente si è reso responsabile il calciatore Eto'o."

NOBEL PER LA PACE / 81

Ennesimo attacco missilistico statunitense in Pakistan, cinque le vittime.

lunedì 22 novembre 2010

MENTALITA' VINCENTE

INFORMAZIONI POSITIVE

Ne ho scritto qui, raccontando i gesti di Lisa America nel Prix de Bretagne, andato in scena sabato pomeriggio.
Ci si attendevano risposte, che la pista ha ampiamente dato, ma anche il pensiero di chi gestisce la figlia di Varenne, di chi sta guidando la giumenta della Guida Italia ad una carriera che potrebbe diventare leggendaria.
La parola l'ha presa Tobjörn Jansson, il driver che la sta interpretando. "All'inizio ho preferito non prendere alcun rischio, volevo una corsa tranquilla dopo Milano. Ci siamo mossi a metà della salita, e sul traguardo ho avuto le risposte che mi attendevo: Lisa America può tranquillamente correre, e gestire il suo straordinario motore, sulle distanze più lunghe". Il driver svedese ha fatto il punto sui prossimi appuntamenti di Lisa. "Correrà ancora, sempre a Vincennes, decideremo se farla partecipare il 4 dicembre ad una corsa per pari età, oppure se dirigerci direttamente al Prix du Bourbonnais dell'11 dicembre". La figlia di Zagabria Dei nel frattempo è ritornata in Italia, su volere di Jerry Riordan, e Tobjörn fa il punto su quello che sarà il grande appuntamento. "Mi chiedete se Lisa America sarà pronta per l'Amérique? Non ci sono più dubbi, le informazioni che volevamo sono arrivate puntali, e positive. Lisa è in grado di gestire sia quella tipologia di partenza sia la distanza. E' chiarissimo che non sarà una corsa semplice, non potrebbe essere diversamente, ma Lei sarà in grado di lottare con i migliori, per le posizioni che contano".

LA LEGGENDA DI KINCSEM VIVE ANCORA


L'ippodromo di Budapest è immerso in un parco, entrambi, ippodromo e parco, portano il nome di Kincsem, la leggendaria giumenta ungherese che vinse tutte e 54 le corse disputate, tra cui il GP. di Deauville in Francia alla fine del 1870.

FOTO DEL GIORNO

PRIX DE BRETAGNE / 2

LO STILE JUVENTUS / 18

Dice che non bisogna parlare di scudetto, quello che secondo Lui è già in sede a Milano, perché chi ha Ibra vince, e domando: qualcuno ha mai parlato di scudetto?
Sulla partita, invece, vuole precisare: "Ballardini ha consegnato il centrocampo alla Juventus". Ma quando mai. La Juventus, e nella fattispecie il duo Aquilani-Melo, si sono impossessati del centrocampo, comandandolo a piacimento, perché, e qui in molti se ne devono fare una ragione, la completezza del reparto bianconero, al momento, non ha eguali in Italia; se ne faccia una ragione anche Lui.
"La Juventus sta facendo meglio di quello che si pensava", dice. Altro quesito: che pensava chi? Da queste parti, quando le bocce erano ferme, è stato scritto a più riprese, che quella squadra provinciale, con un mercato pasticcione e un tecnico sparlante, aveva la possibilità di fare grandi cose, come adesso sta facendo.
Chiusura: "Roma e Palermo giocano il calcio più bello del campionato". Sarà, ma l'ha visto lo stile della Juventus?

domenica 21 novembre 2010

LA COLONNA PORTANTE

Scrivo di Juventus, quella che scende in campo. Un terzo del campionato alle spalle, per una squadra definita qualitativamente ai livelli della prima delle provinciali, con un mercato pasticcione e un tecnico che ha avuto l'ardire di fare dichiarazioni gravissime, è un buon motivo per vedere a che punto stanno le cose.
I numeri, che sono comunque lo specchio di quel che si è riuscito a realizzare sul rettangolo di gioco, non mi interessano, mi basta leggere miglior attacco del torneo, nonostante la mancanza reale di una prima punta, per capire quello che la squadra riesce a portare a casa al termine dei novanta minuti. Differente è lo sguardo sulla colonna portante dell'intero impianto di gioco. Lo dico in maniera più semplice: quando nella formazione titolare leggete i nomi di Chiellini, Bonucci, Melo, Marchiso, Krasic e Aquilani, potete stare certi che la Juventus uscirà dal campo con un risultato positivo, il più delle volte.
La creatura di Delneri, rimanendo in tema di semplicità, ha preso forma, e tutti, nessuno escluso, sanno quel che devono fare, al meglio delle proprie possibilità. Innegabile, però, che il duo difensivo della nazionale s'è preso le misure, e ora superarlo comincia a diventare ostico per chiunque. Quel biondo che corre come un matto, e mai a vuoto, sulla fascia destra è diventato a tutti gli effetti il chiavistello che scardina qualunque cosa gli si pari davanti. Ma il vero cuore pulsante, da dove tutto nasce e dove tutto finisce, sono quei due a centrocampo. Il brasiliano non sbaglia più una partita: un qualunque pallone che rimbalzi da quelle parti diventa suo, un qualunque avversario provi a puntare nel mezzo diventa un suo personale problema, il più delle volte risolvibile, e l'affiatamento con il ragazzo romano ha ormai raggiunto livelli elevatissimi. Il romano, appunto, è l'olio dell'intero ingranaggio: da quando è entrato in circolo la fluidità di manovra ha fatto cambiare passo all'intera squadra. Detto in pillole: che un qualunque Dio lo perseveri, questo ragazzo può portare la Juventus a giocarsi tanto. Da non dimenticare, come sopra accennato, il jolly che Delneri prima ha disegnato, e poi, con coraggio, ha tirato fuori dal mazzo mettendolo sul tappeto verde, inventandosi un'arma micidiale sia in fase di copertura, sia negli inserimenti senza palla, quella palla che il romano fa girare a meraviglia.
L'evoluzione di tutto questo sarà una naturale conseguenza, l'aggiunta a questo blocco di elementi qualitativamente superiori sarà quel che chiederà il prossimo anno la Champions League. Per ora, la Juventus, sta esprimendo il miglior football del campionato, e questo ogni singolo tifoso bianconero se lo deve godere, magari dando un'occhiata alla colonna portante.

NOBEL PER LA PACE / 80

Altro attacco missilistico obamiano in Pakistan, questa volta nella zona di Miramshah.
Sei le vittime.

MYSTERY

If Tottenham had dominated the game and created 10 chances and they won the game, you would say, ‘okay, we have lost against the better team today.’ Today we were always in the position where we could win the game and we didn’t win it. And that is something that is difficult to swallow.

sabato 20 novembre 2010

CONCETTI NUOVI

Ecco il documento, che come aveva annunciato il Sole24 a firma di Christian Rocca, cambia la natura della Nato.
Ieri, Obama, ha annunciato a El Pais la stessa cosa, con le stesse parole.

PRIX DE BRETAGNE / 1


Ha vinto Olga, avrebbe vinto Ready Cash, di galoppo nei pressi del palo quando niente e nessuno sarebbe riuscito a batterlo. Lisa è terminata quarta, la prima non ferrata dei sei primi a traguardo, venendo via ad un chilometro dal termine, quando era ultima in pariglia esterna. Un rotolo, con partenza da fermo, cronometrato in 3'17"58, a media di 1'13"2, spingendo bene nella salita, arrivando cattiva sul finire dell'ultima curva, recuperando su Brioni il quarto posto e ancora bella, molto bella, dopo il palo. Ora toccherà a Jerry dare il responso, commentare quanto fatto dalla figlia di Varenne, dichiarare se la dimensione di Lisa è di quelle che la possono portare al grande appuntamento. Il mio taccuino personale recita meno di 1'10 l'ultimo chilometro, con i ferri, tutti e quattro, una dimensione che la dice lunga sul valore della portacolori della Guida Italia.

REPORT: THE NORTH LONDON DERBY


PIM, PAM, PUM


Fa sempre parlare di se, nel bene e nel male: perché è un vincente, uno che non le manda a dire, un personaggio politicamente scorretto che ovunque ha messo piede è arrivato per primo, lasciando agli altri la seconda pagina. In pillole: uno juventino perfetto.
Ora lo sanno anche in Spagna, lo sanno i suoi avversari che lo guardano dal basso verso l'alto, perché Lui, lo "special-one", è riuscito a far diventare una squadra che gioca al football una società che soli pochi mesi fa doveva guardare i cugini alzare al cielo un'Europa League e una Supercoppa Europea.
La Commissione spagnola contro la violenza agisce sul caso Mou-Preciado chiedendo delle sanzioni disciplinari per entrambi. Preciado chiede scusa, Mourinho si chiude in silenzio stampa. Marca, invece, titola a tutta pagina la foto di Mourinho, a braccia larghe, davanti ad una schiera di fucili come nel celebre quadro "Le fucilazioni del 3 maggio" di Goya. Ancora una volta ha vinto Lui, prendendosi la prima pagina. 

PRIX DE BRETAGNE


Si parte, oggi sarà Prix de Bretagne. In diciotto si presenteranno al via per i 2700 metri del tracciato dalla carbonella nera di Vincennes. Ready Cash partirà da favorito (attualmente è il più giocato oltre confine), mentre Oyonnax, Olga du Biwetz e Première Steed  saranno le logiche, e validissime, alternative. Ci sarà anche Lisa America, come qui accennato, con evidenti chance, anche se correrà ferrata. In Francia, come da tradizione, ci snobbano un po', anche se ammettono la classe della cinque anni figlia di un certo Varenne. 

UN'AGENDA SPINOSA

Sei mesi fa, all'ultimo vertice tra Stati Uniti e Unione Europea di Madrid, Barack Obama non si presentò. L'Europa si sentì snobbata dal giovane presidente e iniziò a sospettare che Obama non fosse quel gran ricucitore dei rapporti transatlantici che il mondo attendeva dopo gli otto tormentati anni di George W. Bush. Oggi, a Lisbona, Obama invece ci sarà: riduzione delle testate nucleari, la questione israelo-palestinese, gli interventi militari in Medio Oriente, la guerra antiterrorismo, Guantanamo, i sequestri clandestini della Cia, la corte penale Onu, la data del ritiro dall'Afghanistan i  temi, spinosi, nell'agenda di politica estera.

MATCH PREVIEW: THE NORTH LONDON DERBY


giovedì 18 novembre 2010

VOLERE E POTERE

Dice convinta, Sarah Pallin, di poter battere il presidente Barack Obama qualora si candidasse alle presidenziali del 2012. L'esponente del Tea Party (sconfitti un po' ovunque), in un'intervista con la tv Abc, ha detto di stare seriamente considerando la possibilita' di una candidatura alle prossime elezioni.

VAGUE DEFINITION / 2

Avevo scritto che Obama, dall'Afghanistan, non si ritirerà nell'anno in corso e nemmeno in quello successivo. Anche se vagamente, non più di tanto, nemmeno nel 2014. Ora, un alto funzionario della Nato ha fatto sapere: "realistic, but not guaranteed, and the transition could last into 2015 or beyond."

NUMERI PESANTI

Camillo puntualizza: a) i repubblicani americani hanno conquistato un altro seggio. Ora sono 61 quelli strappati ai democratici; b) nel 2012, assieme al presidente, si cambierà come al solito la Camera dei deputati e un terzo dei senatori. La brutta notizia, per i democratici, sta nei numeri.

SERVE UN PRIMA B(uona)


Stamane è arrivata in Francia, a Grosbois, un comune francese di 191 abitanti situato nel dipartimento del Doubs nella regione della Franca Contea. Mentre ieri, in Italia, ha lavorato con Jerry Riordan: "La sua prima volta, ed unica a Vincennes, (Prix Marcel Laurent) era accompagnata da un forma non comparabile a quella di adesso. Sabato sarà nuovamente in pista (Prix de Bretagne), ferrata. Non faccio del Prix d'Amérique una fissazione, lavoro di corsa in corsa e di conseguenza aspetterò sabato per valutare la dimensione di Lisa. Se non avrò le risposte che mi aspetto, la figlia di Varenne, dopo un 2010 intenso, andrà a riposarsi."

CAMBIAMENTI

La Nato ha vinto la Guerra Fredda senza sparare un colpo, successivamente ha accolto tra i suoi membri gli ex nemici del Patto di Varsavia, poi è intervenuta nel cuore dell'Europa contro la politica nazionalista della Serbia di Slobodan Milosevic e subito dopo l'attacco all'America dell'11 settembre ha esteso le attività militari fino all'Afghanistan, fuori dal teatro europeo, applicando l'articolo 5 del trattato di Washington (un attacco a un paese membro è un attacco a tutti gli alleati). Ora siamo nell'era post dopoguerra fredda, le minacce alla sicurezza transatlantica sono nuove, differenti, globali. Magari non tutti ne sono convinti, a cominciare dalle ex repubbliche sovietiche ancora sospettose nei confronti di Mosca, ma 9 anni dopo l'11 settembre, 6 dopo l'attacco a Madrid e 5 dopo la strage di Londra, il cambiamento è in atto e la decisione è presa.

FASTIDI

Il pubblico ministero in Svezia Marianne Nye ha firmato un mandato di arresto per violenza e molestie sessuali nei confronti del fondatore del sito Wikileaks, Julian Assange, che nei mesi scorsi ha rivelato migliaia di documenti segreti sulla guerra in Iraq e su sei anni di conflitto in Afghanistan.

DETTAGLI

Quando le prime luci illuminarono il caso, e il personaggio, qualcosa di distorto mi parve immediato. Ma come, mi domandai, ora un semplice cittadino, sicuramente dotato di voglia di verità e giustizia, se ne esce con un libro per denunciare quello che è sotto gli occhi di molti, da anni? Non mi piacquero, né i tempi né tanto meno quella sorta di reality televisivo messo in piedi per denunciare la malavita.
Pensai:  vuoi vedere che qualcuno da fastidio a qualche altro? Vuoi vedere che si sta usando la televisione per mettere fine a qualcosa di comunque criminale? E chi di dovere cosa fa? Perché un personaggio come Saviano ha preso il posto di chi dovrebbe indagare, di chi dovrebbe ammanettare, e giustamente processare?
Il pensiero, immediato, è tornato indietro di quattro anni, a quel'11 aprile del 2006. Il caso, altrettanto malavitoso, è stato precursore di quanto si è svolto ieri: l'arresto, nessuna resistenza, nessun'arma, forse un po' meno sorridente, in un'ubicazione spartana, da "invisibile". Dalla Polizia, non dai Carabinieri.
Ieri: Iovine arrestato, da "invisibile", a Casal di Principe, in una villa, disarmato e sorridente. 
Ma ancora una volta dalla Polizia, non dai Carabinieri. Un "dettaglio", per quel che mi riguarda, di non poco conto.

martedì 16 novembre 2010

NOBEL PER LA PACE / 79

Altri sei attacchi missilistici statunitensi hanno colpito la zona del Nord Waziristan.
Oltre 20 le vittime, tra cui diversi "foreigners" (stranieri).

ALIENI

Giuliano Tavaroli doveva essere presente in aula quest'oggi, doveva. Non è venuto, nessuna traccia. Si dice, tanto per rimanere in linea con la tematica del processo, che aveva fatto sapere di volersi avvalere della facoltà di non rispondere.
In udienza doveva anche essere ascoltato Riccardo Bigon, chiamato a deporre da Lillo Foti, ai tempi di Calciopoli ds della Reggina ma anche lui avrebbe avuto un problema di notifica.
Ha deposto il solo Bertini, spontaneamente: "Quando mi hanno accusato non s'è preso in considerazione che nel 2004-2005 per aver arbitrato 5 partite, 3 delle quali della Juventus, la Juve con me ebbe una media punti inferiore, con me meno punti che con gli altri arbitri. Con me il Milan, il competitore, ottenne più punti della Juve e più punti della sua media punti. Per essere uno dell'associazione ci sono dati che non tornano. Non ho mai fatto parte di alcuna associazione a delinquere, mi è suonato alieno essere accostato ad una fattispecie così.".
Poco prima di pranzo la Casoria ha tolto l'udienza, ricordando ai "presenti" che questo processo deve finire, alieni permettendo.

LO STILE JUVENTUS / 17

I canali televisivi e l'informazione cartacea non ne ha fatto grande menzione. C'è chi ha scritto di contatto in area dubbio, ma senza esporsi più di tanto, c'è chi ha detto che l'intervento è stato sul pallone, ma anche in questo caso senza soffermarsi troppo.
Lui, invece, ha calcato la mano: "alla Roma manca un rigore, per il fallo di Chiellini su Mexes".
Qui, giustamente, si ricorda che del braccino di Boateng non ha scritto nemmeno una parola, mentre qui insiste nel dire che qualunque squadra affronti la Juventus, fosse pure una provinciale, è tecnicamente superiore.
Riporto testuale, considerato che il pensiero è comune: "forse mentre mangia dovrebbe ricordare di avere sotto i denti quanto comprato con i soldi della Juventus. Un po' di rispetto!". Almeno quello, dello stile ormai sappiamo.

lunedì 15 novembre 2010

sabato 13 novembre 2010

JUVENTUS-ROMA 2-0

Si scriverà sulla partita: dell'assist di Alberto Aquilani, del tiro dai 35 metri di Fabio Quagliarella, del gol di Vincenzo Iaquinta e del pareggio di Francesco Totti, come naturale che sia.
Tutte cose fin troppo banali, per chi le ha viste, tutte situazioni che lasceranno un'emozione, per chi le ha vissute.
Anche Fausto, stasera, le voleva vivere. Erano giorni che aspettava questa partita, l'arrivo dei "nemici" romani, il poter sbeffeggiare Totti. Si è spento, invece, a pochi minuti dall'inizio della gara.
Il silenzio ha preso il posto dell'ironia che ha sempre contraddistinto il racconto della sua partita, delle partite della Juventus, di quel dire: "e uno", ad ogni gol della Vecchia Signora; e di qualunque squadra del globo terrestre che lo faceva all'Inter, facendo in modo che il figlio Claudio, interista, potesse ben udire: "e unooooooo".
Se n'è andato uno juventino che ha visto Charles, Sivori, Boniperti, Platini e Del Piero, se n'è andato nella sera di  Juventus-Roma, una delle sue partite più attese, più sentite.
Le cronache racconteranno di una bella partita, giocata bene da entrambe le squadre, con la possibilità, per entrambe, di vincerla. Fausto questo mai lo saprà, ma stasera è stato l'unico ad aver visto la Juventus vincere 2-0, con il "suo" Del Piero autore di una doppietta.
Ciao Fausto.

NOBEL PER LA PACE / 77

Altro attacco missilistico obamiano in Pakistan. Stavolta 6 vittime.

venerdì 12 novembre 2010

GLI DICONO DI NO

Il G20 ha respinto la proposta di Obama di fare pressioni sulla Cina per rivalutare la sua moneta e nel documento finale ha chiesto ai paesi con una politica monetaria un po' così (cioè all'America) di essere vigile contro l'eccesiva volatilità della moneta.

giovedì 11 novembre 2010

LO STILE JUVENTUS / 16

Non ha toccato la Juventus, almeno fin'ora non ho trovato nulla dopo il pareggio nella serata di ieri (10/11 ndr), ma si scaglia contro Benitez, che, da appassionato, e tifoso, del calcio inglese, un po' conosco. Dice testuale: "Ma cosa ha fatto Benitez in carriera? Campa su quel 3-3 di Istanbul in finale di Champions... E al Liverpool ha fatto solo spendere un sacco di soldi". Dunque, questo è Rafael Benitez, cinquantenne tecnico da Madrid: 2 campionati spagnoli, e si badi bene, con il Valencia, mica Real o Barcellona, e una Coppa Uefa, sempre con la formazione iberica. Veniamo all'esperienza inglese. Al primo anno, nonostante un quinto posto finale in Premier, i  Reds si aggiudicano la Uefa Champions League, battendo nella storica finale di Istanbul il Milan, e pochi mesi più tardi si aggiudicarono anche la SuperCoppa Europea, battendo in finale i russi del CSKA Mosca. Nelle stagioni successive i trionfi si ampliarono: una Coppa d'Inghilterra contro il West Ham, una Community Shield contro il Chelsea e ancora una finale di Champions League, questa volta persa proprio contro il Milan. In Premier ha stabilito due record storici per i Reds: nel 2005/06 raggiunse il terzo posto collezionando 82 punti, e nella stagione 2008/09 si piazzò al secondo posto con 86, che è ancora oggi il maggior numero di punti conquistati dal Liverpool nel campionato inglese.
Sul consiglio a Moratti ("Avrebbe dovuto prendere Arsene Wanger che era sul punto di lasciare l'Arsenal") preferisco glissare, ad Ashburton Grove usiamo un certo stile.

PRIMI PASSI


ALL'ONU LE COMICHE

Rispetto agli standard occidentali, le donne saudite subiscono forti discriminazioni in molti aspetti della loro vita, compresa la famiglia, l'educazione, l'occupazione e il sistema giudiziario. Sulle strade pubbliche alle donne non è permesso di portare una bicicletta o di andarci. È inoltre proibito loro di guidare autoveicoli. La polizia religiosa fa rispettare la modestia del vestito e a volte chiede alle donne delle Forze Armate Americane di rivedere la loro acconciatura. Le donne non possono avere accesso ad alcune cariche, come quella di Ministro degli Esteri, né lavorare nel settore petrolifero. È permesso loro di studiare, dalla scuola primaria fino all'università, ovviamente in istituti separati rispetto ai ragazzi. Vengono, però, citate nei proverbi: "una ragazza non possiede altro che il suo velo e la sua tomba."

REPORT: WOLVERHAMPTON 0-2 ARSENAL


mercoledì 10 novembre 2010

BE A GOONER, BE A GIVER

the Gunners are supporting Centrepoint which gives homeless young people a future

UN GUNNERS NON SI PRESTA



“He is making surprising progress with the team so no [we won’t loan him]. Though there might be some clubs who want a good player like him on loan. At the end of the month he should be alright to play in the Reserves. That is the target.”

VAGUE DEFINITION

The new policy will be on display next week during a conference of NATO countries in Lisbon, Portugal, where the administration hopes to introduce a timeline that calls for the withdrawal of U.S. and NATO forces from Afghanistan by 2014, the year when Afghan President Hamid Karzai once said Afghan troops could provide their own security, three senior officials told McClatchy, along with others speaking anonymously as a matter of policy.

MATCH PREVIEW: WOLVERHAMPTON - ARSENAL


martedì 9 novembre 2010

PROCESSI STANCHI

Si va avanti per inerzia, continuando nell'arte dello sperpero, nonostante i procedimenti in corso continuino a raccontare quello che si sapeva, che si è saputo e che, alla fine di tutto, ci sarà chi dirà: "erano cose evidenti fin dall'inizio".

DESMO 46



BYE BYE BABY


lunedì 8 novembre 2010

LO STILE JUVENTUS / 15

Questa non me la sarei mai aspettata. Mentre la Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport (Tuttosport non vale) celebrano la Juventus, titolando entrambi "la Juve rimonta e vola" (insieme al Napoli), con il 3-1 inflitto ieri al Cesena si è portata al quarto posto in classifica a soli 4 punti dalla vetta, Lui parla di vittoria stentata e di un pareggio (i bianconeri erano andati sotto di un gol) arrivato solo grazie ad un rigore inesistente. Un rigore talmente solare che nessuno, e dico nessuno, si è preso la briga di nutrire il ben che minimo dubbio. Sulla preparazione atletica non corretta non commento, sarebbe come superare di gran lunga lo stile.

NOBEL PER LA PACE / 76

Altri due raid aerei statunitensi su territorio Pakistano. Nove le vittime del primo attacco, cinque nel secondo.

PREMIO DELLE NAZIONI 2010

Ha vinto Olga, nonostante pista piatta e "solo" 2000 metri non siano le sue corse. Ha vinto sfruttando una corsa che le è venuta bene, ha vinto da cavalla che in questi contesti ci bazzica da tempo. Lisa America, una stratosferica Lisa America, si è presa un secondo (dopo 50 e passa giorni di assenza dall'agonismo) che le è valso il primo posto nel Gran Circuit, di una stagione corsa da protagonista su tutte le piste del Nord Europa, vincendo Gruppi I in Norvegia, Finlandia e Svezia. Di Lana del Rio ("perdonali tutti") ne ho già scritto.

PERDONALI TUTTI

E' da ieri pomeriggio, appena finita la corsa, che cerco di capire il perché. E ancora oggi, passata la nottata, non trovo risposte. Mi rifaccio allo storico, di Lana del Rio, e alle impressioni avute dal vivo e attraverso le immagini televisive. Premio Pienza: corre gli ultimi 700 metri, su pista pesante e per seconde, terze e quarte ruote, chiudendo in 57 con classe e cuore. Premio Emilia: esce dalla schiena di Lovely Bi ai 150 finali, fa i buchi per terra e vince facile. Premio Tino Triossi: la "perla"; chiude facile vincitrice con 700 metri finali di pura potenza e classe, dopo corsa d'attesa in terza pariglia esterna. Escluso il Giovanardi (primo giro di comodo e chiusa facile),  Lana arriva sempre al limite, in apnea, spendendo troppo su tutto il percorso (strappo a partire annesso).

REPORT: ARSENAL 0-1 NEWCASTLE


domenica 7 novembre 2010

VALENCIA: LA GARA


Questo Jorge Lorenzo si merita tutto l’oro e i diamanti del mondo, più di quelli presenti nel prorpio casco. In una gara sofferta, in salita, persino spettacolare in controtendenza con l’abitudine consolidata della top class, il Campione del Mondo 2010 ne è uscito fuori a testa alta con una vittoria, la nona stagionale, sgretolando le aspirazioni degli avversari ed il precedente record di punti conquistati in un solo campionato. Partito male “Porfuera” ha perso tempo, troppo tempo nei primi giri, duellando alacremente con Marco Simoncelli: due contatti “al limite”, non abbastanza per piegare le proprie ambizioni.

VERSO IL NAZIONI / 6

Siamo arrivati, oggi è il gran giorno. Dopo una lunga settimana d'attesa eccoci finalmente all'evento, evento da scrivere a caratteri cubitali, vista la presenza sia di Lisa America che di Torvald Palema, i due prima serie che hanno dominato la stagione internazionale e che, proprio con la corsa di oggi, potranno fregiarsi del titolo del Circuito Uet. Un occhio alla gloria dunque, ma anche un occhio ai quattrini, Jerry Riordan punta a vincere il Nazioni e la graduatoria finale del Circuito Uet. Facciamo due calcoli: Lisa ha un punto di vantaggio su Torvald Palema, 15 contro 14, l'unico avversario che può insidiarla nel Circuito Uet. A premio vanno i primi quattro con questo punteggio: 5 al primo, 3 al secondo, poi 2 e 1 al terzo e al quarto. Ciò significa che se uno dei due vince il Nazioni si porta a casa anche il premio quale vincitore del circuito. E ai 160 mila euro del vincente del Nazioni si possono aggiungere i 78 mila dell'Uet. «Se vinci il Nazioni fai game, set, match - specifica Jerry -. In Italia come si dice? Gioco, partita, incontro? Non lo sapevo, comunque il succo è questo».

MATCH PREVIEW: ARSENAL - NEWCASTLE


ESPORTARE STABILITA'

L'editoriale di Barack Obama sul New York Time di oggi.

VALENCIA: POLE POSITION


Per questa ragione molti Ducatisti già lo rimpiangono. Casey Stoner si conferma mattatore a Valencia, dove da tre stagioni puntualmente apre lo schieramento di partenza con la conquista della pole, la 27° in carriera, la 22° in MotoGP, ma soprattutto la 21° ed ultima con Ducati. Quattro anni che non si dimenticano e che cercherà di regalare a tutta la squadra e al popolo in rosso una prestazione d’autore domani in gara, un pò per farsi perdonare gli errori di Sepang e Valencia, un pò per presentarsi nel miglior modo possibile martedì al primo test con la Honda ufficiale che ha fortemente voluto nel maggio scorso.

sabato 6 novembre 2010

VERSO IL NAZIONI / 5

E' del 1952 l'istituzione della più illustre corsa di San Siro: il Gran Premio delle Nazioni. La formula, abbattendo ogni steccato di protezionismo, recitava: "per cavalli di 3 anni ed oltre di ogni Paese, distanza metri 2100". Alla prima edizione si verificò un episodio storico, che resta unico nei gran premi di San Siro. La scuderia Orsi Mangelli presentava Hit Song, tre anni americano di alto rango, che era stato secondo nell'Hambletonian, ma la favorita era Cancanniere, sontuosa francese che aveva vinto due volte l'Amérique e che passava da dominatrice sulle piste europee. E Cannaniere e Hit Song risposero all'attesa balzando in primo piano in retta d'arrivo: la transalpina in testa sembrò avere partita vinta ma, aggredita negli ultimi metri  con violenza da Hit Song, perse il passo e ruppe sul palo. Pochi istanti dopo però anche Hit Song si confuse e sbottò di galoppo. Casoli sostenne: "Avevo vinto io, Cannoniere ruppe prima del mio. Poi Hit Song, che non sapeva sbagliare, fu contagiato dalle luci e si mise di galoppo. Ma aveva già passato il traguardo". In linea teorica, Casoli può anche avere ragione. Ma onestamente come poteva in una circostanza come quella il giudice d'arrivo, che era il Colonnello Antonini, soprannominato "occhio di lince", perché a suo dire sapeva anche distinguere la parità, dare la vittoria al nostro portacolori? Così ci fu la squalifica e il successo andò allo svedese Frances Bulwark, che aveva in sulky il vecchio maestro Soren Nordin, il papà di quel Jan che a lungo è stato il supervisor della cavalleria dei Biasuzzi. Casoli, come ricordato ieri, si rifece nel 1957 vincendo con il mangelliano Crevalcore, che a 4 anni colse il più alto traguardo della sua pur luminosa carriera.
A chiusura di questa attesa per quello che sarà il Nazioni 2010, ripropongo l'ultima edizione, andata a Opal Viking, precedendo Triton Sund e Torvald Palema, con la speranza (concreta) che domani sarà un indigeno a far urlare la tribuna del "Trotter".

venerdì 5 novembre 2010

IL MONDO TORNA A MUOVERSI

VERSO IL NAZIONI / 4

Ancora indietro nel tempo, ancora storie di un'Ippica che fu. Era il 1957, e a San Siro trionfò Crevalcore, guidato con maestria da William Casoli, mai come in quella occasione degno dell'appellativo "il Professore", che la gente di San Siro gli aveva affibbiato. Crevalcore, cavallo dalla mole possente, con i nastri partiva piano per via di una faticosa giravolta, ma con la macchina invece scattava benissimo. "Qui - sentenziò Casoli alla vigilia - ci giochiamo la partenza con Tornese e se vado in testa dovranno batterci". La mossa riuscì, Tornese vista la decisa opposizione si adeguò secondo e Casoli in testa si mise a giocare con l'andatura, ammassando il gruppo alle spalle, con la francese Gelinotte che navigava al largo. Rievoca Casoli: "Sul finire dell'ultima curva Brighenti mi dava dei gran colpi sulla schiena con Tornese e urlava come un pazzo: Vai via se no ti vengo addosso. Ma io tergiversavo ancora e solo quando vidi profilarsi al largo la sagoma di Gelinotte, diedi il via a Crevalcore liberando Tornese. Il quale uscì come una furia ma non fece più a tempo a battermi concludendo secondo davanti a Gelinotte".

TEA PARTY

Una delle grandi stupidaggini dette e scritte sui Tea Party era questa: sono razzisti, bianchi, maschi. Tra gli eletti dei Tea Party però ci sono due afroamericani, una governatrice di origine indiana, la prima governatrice latina del New Mexico, il primo governatore ispanico del Nevada per non parlare di Marco Rubio in Florida, un’altra donna senatrice in New Hampshire, la prima governatrice donna dell’Okhlaoma
I Tea Party hanno fatto vincere le elezioni ai repubblicani. Entusiasmo, partecipazione, mobilitazione sono stati gli ingredienti fondamentali del successo conservatore di metà mandato. Senza i Tea Party non ci sarebbe stato niente di tutto ciò. I Tea Party, però, hanno anche fatto perdere il Senato ai repubblicani e chissà quanti altri seggi alla Camera a causa di candidati inadeguati, incapaci, talvolta impresentabili.
Il dato più impressionante di midterm pare sia quello del numero dei seggi statali conquistati dai repubblicani. Il Gop ha vinto in 680 collegi occupati dai democratici, il numero più alto dell’era moderna. Nel 1994, il Gop ne aveva conquistati 472. Il record precedente era quello post Watergate, quando i democratici presero 628 seggi ai repubblicani .

giovedì 4 novembre 2010

SI E' "MONTATO" LA TESTA


Commander Crowe, nel Prix Reynolds (gruppo 2 euro 110 mila) con in sella Abrivard, 1.11.4 sui 2175 alla prima, con il training di Fabrice Souloy, al montato.

REPORT: SHAKHTAR DONETSK 2-1 ARSENAL


VERSO IL NAZIONI / 3

Altro Nazioni, altri tempi. Era il lontano 1959, il 29 di novembre, quando Sergio Brighenti, detto "Il Pilota", si aggiudicò il prestigioso Gran Premio con Tornese (con tanto di record della corsa), replicando la vittoria del 1956, quando il "Sauro Volante" vinse il suo primo Nazioni con alle redini Mario Santi. Tornese e Brighenti scrissero pagine indelebili di un'Ippica che fu. Nelle 221 apparizioni, Tornese si aggiudicò 130 corse piazzandosi in altre 71 e portando nelle casse del suo proprietario l'allora cifra record di £ 341 milioni. Non vinse mai il Prix d'Amérique, nonostante le cinque partecipazioni, ma ebbe il merito di far sognare un intero Paese.

IN DIFFICOLTA'

Nella conferenza stampa post voto di metà mandato, Barack Obama risponde in modo vago, la tira in lungo, cambia discorso oppure va nel dettaglio di emendamenti della riforma sanitaria.

STRADE IMPERVIE

Nelle prossime settimane vedremo che cosa farà Obama per rilanciare la sua presidenza. Se giudicasse l'elezione di due anni fa come una ridefinizione in senso progressista dei connotati sociali dell'America ci dovremmo aspettare una battaglia frontale alla Truman. Se invece cercasse di andare incontro ai repubblicani, sarebbe probabilmente il segnale che nemmeno Obama crede più nella redenzione e nei tratti messianici della sua elezione 2008.

mercoledì 3 novembre 2010

NOBEL PER LA PACE / 75

Altri 3 attacchi missilistici obamiani in Pakistan, 13 le vittime.

MATCH PREVIEW: SHAKHTAR DONETSK - ARSENAL


UNA TELEFONATA ALLUNGA IL MANDATO


Il presidente americano Barack Obama tende la mano ai repubblicani che hanno sconfitto il suo partito democratico alla Camera e conquistato nuovi seggi al Senato. Subito dopo i primi risultati, il capo della Casa Bianca ha telefonato a John Boehner, probabile nuovo speaker della Camera e a Mitch McConnell, principale repubblicano in Senato, esortandoli a trovare un terreno comune per lavorare assieme.

VERSO IL NAZIONI / 2

Secondo appuntamento sulla storia agonistica del Nazioni. In questa puntata la sfida che ha lanciato definitivamente Varenne nell'elite dei più grandi di ogni epoca, contro la grandissima Moni Maker, nel cui palameres si possono annoverare l'Hambletonian Oaks, le Breeders Crown, il Nat Ray Trot, il Prix d'Amérique, il Prix de France, l'Elitloppet, il Trot Mondial e due Gran Premii delle Nazioni, vinti consecutivamente nel 1997 e nel 1998.

LA NOTTE DI MIDTERM

I repubblicani conquistano ampiamente la Camera (una sessantina di seggi), guadagnano almeno 6 seggi al Senato (max 8), ma non la maggioranza. Grande vittoria repubblicana anche tra i governatori. Il Grand Old Party ha vinto in tutti gli stati decisivi della mappa elettorale americana: Florida, Ohio, Pennsylvania, Missouri e ha vinto anche in Illinois (seggio di Obama) e Michigan. Nancy Pelosi non sarà più la Speaker della Camera. L’uomo nuovo è John Boehner. Harry Reid resta leader del Senato. L’entusiasmo dei Tea Party è stato decisivo, ma alcuni candidati impresentabili del movimento di protesta sono costati al Partito repubblicano la maggioranza anche al Senato.

martedì 2 novembre 2010

IL SUCCO DEL VOTO

Il voto in corso negli USA avrà effetti notevolissimi in tutti i Paesi avanzati. Riequilibrerà l’eccesso di debito pubblico e di politiche delle banche centrali volte a monetizzarlo. O almeno questa è la nostra esplicita speranza, dopo due anni di illusione keynesiana che ha portato nei fatti il tasso di crescita USA a rallentare fortemente dopo l’apparente forte ripresa, e l’Europa a incagliarsi nella crisi dell’eurodebito e relativo dibattito tra rigoristi e deficisti. Qui una suggestiva maniera rappata di rappresentare l’eterno confronto tra Hayek e Keynes, dopo il fortunatissimo video che in qualche mese è stato scaricato da oltre due milioni di internauti.

L'UGUAGLIANZA / 1

Il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, ha squalificato per una sola giornata ( il Codice prevederebbe - il condizionale quando si parla di Giustizia Sportiva serve come il pane - nei quattro casi di condotta gravemente antisportiva la sanzione minima di due giornate) Francesco Totti: "per avere, al 31' del secondo tempo, colpito con una manata al capo un avversario; per avere inoltre, al rientro negli spogliatoi, dopo la consequenziale espulsione, tenuto un atteggiamento platealmente aggressivo nei confronti di un calciatore avversario, senza ulteriori conseguenze per l'intervento dei presenti; infrazione quest'ultima rilevata dai collaboratori della Procura federale".
Non c'è stata invece, questa settimana come nelle precedenti tranne una, la prova televisiva. Nessuno, dall'arbitro Paolo Valeri e i suoi assistenti fino a Palazzi, ha sentito la bestemmia di Bovo durante Palermo-Lazio di domenica 31 ottobre. Nessuno tranne tutt'Italia, in diretta all'ora di pranzo.
E nessun giornalista sportivo, questa settimana come nelle precedenti tranne una, si è permesso di menzionare il fatto. Nessuna presa di posizione, nessuna gogna mediatica, niente di niente. E non me ne voglia il buon Cesare (Bovo).

L'UGUAGLIANZA

La bestemmia, al pari di un fallo, può essere oggetto di prova-tv. Riporto un estratto dal sito della FIGC: Cartellino rosso per le bestemmie in campo. La Federcalcio interverrà con una specifica previsione nelle "decisioni ufficiali della Figc" per punire a tutti i livelli, anche attraverso la prova tv, questo tipo di comportamento. "Interverremo sulle decisioni ufficiali per chiarire che all'interno di comportamenti offensivi e oltraggiosi rientra anche la bestemmia": lo ha dichiarato il presidente della Figc Giancarlo Abete, al termine del Consiglio federale che si è tenuto oggi a Roma (09/02/2010 ndr).
Abete specifica che "l'arbitro può sanzionare con il cartellino rosso un comportamento del genere. Se tale comportamento non verrà rilevato dal direttore di gara, sarà possibile intervenire attraverso la prova tv con una sanzione successiva".

VERSO IL NAZIONI / 1

Tra sei giorni sarà nuovamente Gran Premio delle Nazioni. Aspettando l'evento di domenica 7 novembre voglio ripercorrere i 5 gran premi che hanno scritto la storia di questa corsa.
Questa prima puntata sarà dedicata a Indro Park (Sharif di Jesolo - Fontola), vincitore dell'edizione del 1989, con il tempo di 1.14.2, con in sulky Lorenzo Baldi. Un'edizione che sarà ricordata per le presenze di Mack Lobell, di Napoletano e di Jef's Spice. Un'edizione che vide esplodere di gioia, tifo e passione la gremitissima tribuna del "Trotter".

VERSO IL NAZIONI

Milano- domenica 7 novembre

G.P. Delle Nazioni – gruppo 1 – euro 407.000 – m. 2100

1 Lana del Rio (Santo Mollo)
2 Lisa America (T. Jansson)
3 Lover Power (A.Guzzinati)
4 Geox ( P.Gubellini )
5 Olga du Biwetz (R. Andreghetti)
6 Looney Tunes (M. Esper)
7 Opal Viking (D. Nuti)
8 Million Flying (P. Romanelli)
9 La Dany Bar (M. Smorgon)
10 Italiano (E. Bellei)
11 Irving Rivarco (R. Vecchione)
12 Torvald Palema (E. Svanstedt)

2010 U.S. ELECTION RATINGS

Si fa un gran parlare di Tea Party, di Sarah Palin, di candidati radicali ed estremisti, ma una delle novità delle elezioni americane di metà mandato di oggi è l'avvento di una nuova pattuglia di leader repubblicani centristi, moderati e credibili.

lunedì 1 novembre 2010

ORSI MANGELLI - LA FINALE

Eravamo fuori dai parametri, per partecipare all'evento, ma grazie ad una serie di defezioni ci siamo entrati. Poi è arrivato il giorno dell'estrazione dei numeri, nella batteria "B", quella di Formula One e Napoleone Bar, e abbiamo pescato un fantastico e insperato numero 1. Alla conferma dei partenti in sediolo è stato scelto Pietro Gubellini, il numero uno della piazza milanese. 
In corsa, e che corsa, abbiamo voluto fare la voce grossa, spingendo la macchina e rimanendo in testa, provandoci da protagonisti. Abbiamo tenuto bene per 1200 metri, poi, un ottimo Formula One ha dato la bordata. Abbiamo dovuto subire, rimanendo comunque in quota e finendo sul podio (terzi), condizione essenziale per approdare alla finalissima. Con Pietro impegnato con Norton Jet (finalista dalla batteria "A") abbiamo avuto il piacere e l'onore di essere guidati dal "Fenomeno", il "Cannibale", il "Figlio del Vento", al secolo Enrico Bellei, dopo aver scelto (Christian Rizzo) il numero 9. 
La finale doveva essere un discorso a due, in lingua svedese, e così è stato fino ai 1200. Poi sono arrivati i nostri: Nesta Effe per travolgere tutto e tutti in retta d'arrivo; Nuage en Ciel, la passione di Christian Rizzo, le mani fatate di Enrico Bellei per terminare terzi, finendo forte, fortissimo, battendo Formula One e arrivando ad un niente da Muscles Wiking, il favoritissimo della corsa. 
In una giornata che ha visto la pioggia farla da padrone, il fato ha deciso che un'altra "Nuvola", questa volta a quattro zampe, dovesse essere protagonista anche in pista, salendo sul podio di un Gruppo I internazionale.

MIDTERM, MENO 1

Sondaggi e previsioni di oggi. Si vota domani. Situazione peggiorata per i democratici di Obama
I giornali non parlano più di indata repubblicana, ma di uragano, di tsunami, di massacro. Sono aumentati i seggi sicuri per i repubblicani, alla Camera. Ora sarebbero più di 60. Sono aumentati anche i seggi in bilico, con i democratici in difesa. Al Senato la vittoria repubblicana si ferma a due seggi dalla maggioranza, dicono i sondaggi. Gran ribaltone a favore dei repubblicani anche tra i governatori.

E' FINALMENTE "ORSI MANGELLI"


Svanita la possibilità di vedere all’opera Nadir Kronos e Wishing Stone, l’Orsi Mangelli ha perso una fetta dei motivi che poteva proporre. Quest’anno, per fortuna, si era “larghi“, sicché il tradizionale appuntamento del primo novembre a San Siro regge ugualmente nonostante l’assenza del nostro Derbywinner e il forfait del vincitore del Kentucky Futurity, che ha preferito scendere in campo sabato 23 ottobre a Lexington scontrandosi (ha concluso al secondo posto) con un mostruoso Lucky Chucky in grado di esprimersi in 1.50.4 (media di 1.08.9) che è il miglior tempo assoluto della stagione.

AUGURI JUVENTUS

1 novembre 1897

LO STILE JUVENTUS / 14

Ora la Juventus è ad immagine e somiglianza del suo tecnico, Luigi Delneri, e se non si monterà la testa (Dias ed Hernanes permettendo) potrà ambire ad arrivare nelle prime posizioni, quelle valide per la Zona Champions.
In pratica: quella squadra qualitativamente ai livelli di una Sampdoria e definita la prima delle provinciali, che ha un tecnico che fa dichiarazioni gravissime e un uomo mercato che ha fatto un pasticcio comprando undici giocatori, ora ha un'identità.
Bene. Aggiungo: quella stessa squadra che sabato sera ha battuto quell'altra squadra che dalla cintola del centrocampo in su non ha eguali o quasi nel mondo, e che era, perché stamane serve uno come Seedorf, la probabile vincitrice dello scudetto.

NOBEL PER LA PACE / 74

Altro attacco missilistico obamiano in Pakistan. Due i missili lanciati dai Predator, 6 le vittime.
L'Express Tribune, intanto, rende noto che nel raid del 4 ottobre sono stati uccisi 8 tedeschi facenti parte del gruppo della Jihad islamica.

FALLIMENTI E ACCUSE

Queste le parole di Frank Foer, direttore di New Republic, la rivista liberal che dal 1914 è il termometro della sinistra americana.
A preoccupare Foer, però, c’è un’altra cosa: «Se si guardano i cambiamenti nello staff, si nota che Obama si sta affidando a gente che conosce da molto tempo, non chiama forze nuove. Il timore è che la sua presidenza sia già dentro una campana di vetro, isolata dal resto del mondo. Tra l’altro, questa era l’accusa che Obama faceva a Bush».