Siamo arrivati, oggi è il gran giorno. Dopo una lunga settimana d'attesa eccoci finalmente all'evento, evento da scrivere a caratteri cubitali, vista la presenza sia di Lisa America che di Torvald Palema, i due prima serie che hanno dominato la stagione internazionale e che, proprio con la corsa di oggi, potranno fregiarsi del titolo del Circuito Uet. Un occhio alla gloria dunque, ma anche un occhio ai quattrini, Jerry Riordan punta a vincere il Nazioni e la graduatoria finale del Circuito Uet. Facciamo due calcoli: Lisa ha un punto di vantaggio su Torvald Palema, 15 contro 14, l'unico avversario che può insidiarla nel Circuito Uet. A premio vanno i primi quattro con questo punteggio: 5 al primo, 3 al secondo, poi 2 e 1 al terzo e al quarto. Ciò significa che se uno dei due vince il Nazioni si porta a casa anche il premio quale vincitore del circuito. E ai 160 mila euro del vincente del Nazioni si possono aggiungere i 78 mila dell'Uet. «Se vinci il Nazioni fai game, set, match - specifica Jerry -. In Italia come si dice? Gioco, partita, incontro? Non lo sapevo, comunque il succo è questo».
Ma Jerry è soprattutto un pragmatico e sa che se puoi vincere tutto, c'è anche la possibilità di non vincere nulla. L'imperativo, almeno per salvare uno degli obiettivi, potrebbe allora essere arrivare comunque davanti a Torvald Palema. «Sì, ma non credo che a fare calcoli ci si possa guadagnare. Il Nazioni è una corsa importante, con un buon premio al traguardo e con almeno quattro o cinque cavalli in grado di puntare al successo. Mi basterebbe che Lisa avesse conservato la forma dell'Aby Stora Prix. In questo caso sarei quasi tranquillo». In effetti, rivedendo su youtube i due heat del 18 agosto a Stoccolma, è impressionante la potenza sprigionata dalla femmina di Lou Guida. «Nel primo heat mi ha veramente impressionato perché lei è in terza ruota quando viaggiano da 1.08 scarso e alla fine guadagna tre lunghezze su Torvald Palema e lo batte sul palo. Nel secondo gira tutta strada scoperta e passa in retta controllando il finale ancora di Torvald Palema, che aveva agito sempre all'interno. Due prestazioni monstre, che non so quanti altri cavalli possano fare e che personalmente ho visto fare da suo papà, mister Varenne». E che Jerry Riordan parli con tanto entusiasmo di un suo cavallo è davvero raro, non per scarsa convinzione quanto per spontanea prudenza. «Credo che Lisa America, senza ombra di dubbio, sia il cavallo più forte che mi sia mai capitato. In questi ultimi 12 mesi ha avuto una crescita fantastica e ora è una cavalla completa, matura, fortissima». La settimana scorsa è scesa in pista per un lavoro pubblico a Milano e sappiamo che sei rimasto molto soddisfatto. «Certo. Ho impiegato Lisa con i ferri normali da lavoro e lei, senza che le chiedessi nulla, ha fatto 1.53.2. È piaciuta per grinta, voglia di andare, andatura. Nel Nazioni naturalmente le alleggerirò la ferratura e quindi dovrei averla ancora più veloce». Quante reali chance ci sono di vincere il Nazioni? «Mi auguro solo che non resti scoperta. Se può correre un chilometro coperto, allora punto su di lei. Gli avversari comunque non mancano». Chi temi di più? «Vanno forte Lana de Rio, Lover Power, Olga du Biwetz ma quello che temo è Torvald Palema». Il futuro di Lisa? «Abbiamo intenzione di affrontare il meeting d'hiver. Faremo alcune corse di preparazione in vista dell'Amerique. Se Lisa risponde bene correremo la grande classica. In caso contrario ci prenderemo un po' di riposo fino a primavera».
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