..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

martedì 30 aprile 2013

SWEET THE WORLD WITHOUT YOU

Il 25 maggio 2013 esce su iTunes, Amazon, Spotify e tutti i portali di musica in digital download a pagamento, il singolo d’esordio di Ramon Gabardi dal titolo “Sweet The World Without You”.
Una canzone elettronico/rock,in stile “british” anni ’60, con una base di basso e batteria big beat e trip hop.
Il brano (che sarà disponibile anche una b-sides remix in chiave dub step) è prodotto dallo stesso Ramon Gabardi e distribuito dalla L.M. European Music, in collaborazione con due ottimi musicisti della scena imperiese: Emanuele Rossi (chitarra solista) e Keyo (beat & scratch) membri della band Place to Be.
Ramon è un chitarrista ligure nato nel 1973. Da anni è protagonista nei vari locali del ponente ligure dove dal vivo, esprime al meglio le sue performance. Le influenze musicali alle quali si ispira spaziano dagli Smiths, U2, John Mayer e Ryan Adams fino ad arrivare ai cantautori di casa nostra come Daniele Silvestri, Roberto Vecchioni.

lunedì 29 aprile 2013

IL DITO E LA LUNA

Agosto 2012, un uomo si da fuoco davanti alla Camera dei Deputati. Originario di Forlì, vedovo, in gravi difficoltà finanziarie perché disoccupato aveva detto al figlio che sarebbe andato nella capitale, ma il giovane non sospettava minimamente che avesse intenzione di compiere un gesto simile. Angelo Di Carlo, otto giorni dopo il disperato gesto, è deceduto all'ospedale Sant'Eugenio di Roma, lasciando dietro di se la disperazione in cui era caduto. Non era stato il primo a compiere un gesto così estremo, e purtroppo non fu nemmeno l'ultimo. Pochi i mezzi d'informazione che allora diedero risalto alla notizia, nessuno (o quasi) dal mondo della politica che si interrogò seriamente sul disagio sociale che gli Angelo della penisola stavano vivendo per mancanza di un lavoro, per la morsa dei debiti, per una dignità umana che stava pian piano scomparendo, giorno dopo giorno. 

RATINGS: ARSENAL 1-1 MANCHESTER UNITED

Wojciech Szczesny 6.5: compie su van Persie un intervento al limite del possibile, sul rigore nulla può.

Bacary Sagna 5.0: e pensare che ha giocato un buon match, ma il doppio errore commesso a pochi istanti dalla fine del primo tempo è di un paio di livelli inferiore alla Premier.

Laurent Koscielny 7.0: cancella letteralmente dal campo van Persie, anticipandolo sistematicamente e perdendolo in una sola occasione.

Per Mertesacker 6.5: anche lui gioca una buona gara, concedendo il minimo sindacale.

Kieran Gibbs 6.0: bellissima la sfida di fascia con Rafael, un match che per corsa e voglia finisce giustamente pari.

Aaron Ramsey 6.5: ha il merito di essere cresciuto in maniera esponenziale in questa stagione, ha il demerito che alcune sue scelte hanno permesso allo United di rimanere a galla. 

Tomas Rosicky 7.0: migliore in campo nel primo tempo, per distacco. Cala un po' nella ripresa.

Mikel Arteta 6.5: si trova in mezzo ad un gruppo che vuole mordere tutto quello che incontra, e nel suo habit naturale gioca un match da protagonista. 

Santi Cazorla 6.5: oggi bene, molto bene. Gran primo tempo, vicino all'ennesimo goal stagionale, se l'abbiamo così anche nelle ultime tre possiamo ben sperare. 

Theo Walcott 6.5: è tornato brillante, e lo aspettavamo. Una manciata di secondi e piazza, in fuorigioco, la rete del vantaggio. Poi si fa trovare nel posto giusto al momento giusto, peccato che non è stato servito a dovere.

Lukas Podolski 6.0: gioca un match fumoso, senza riuscire mai ad incidere. Il ruolo l'ha sicuramente condizionato, la voglia però non gli è mancata.

 Jack Wilshere s.v 

Alex Oxlade-Chamberlain s.v 


Arsène Wenger 6.5: sabato prossimo servono i tre punti, oggi andava bene anche uno..

domenica 28 aprile 2013

MATCH REPORT: ARSENAL 1-1 MANCHESTER UNITED

E' un buon punto, preso all'interno di un match giocato per un'ora in maniera eccezionale. L'Arsenal del primo tempo è stato qalcosa di meraviglioso, giocato si contro una squadra che giungeva all'Emirates con qualche sbornia di troppo per il titolo appena conquistato, ma pur sempre determinata a giocare come meglio sa fare. Ecco perché il pareggio deve essere visto come risultato importante, utile a muovere ulteriormente la classifica, ponendoci nella condizione di affrontare le ultime tre di campionato con la giusta tensione.

Certo, l'inizio c'aveva fatto credere di poter vivere una giornata trionfale, e gran parte del primo tempo abbiamo giocato un gran calcio, fatto soprattutto di voglia. E' mancato solo il colpo che con molta probabilità avrebbe messo la parola fine sull'esito finale, e forse senza la perdità di lucidità di Sagna si sarebbe anche potuto terminare con il musicale One nil to the Arsenal.

E' andata così, e tra la costante dei fischi a van Persie e gli applausi a scena aperta verso molti dei nostri, la giornata si archivia positivamente, visto che il Tottenham non è andato oltre il pari in casa del Wigan. Solo il Chelsea ha goduto di un turno decisamente positivo, guadagnando punti e avendo ancora una giornata in più da giocare.

Sabato prossimo, verso sera, ci giocheremo il primo vero match point, in casa di un QPR che in caso di risultato positivo dei Villans di domani sera giocheranno da matematicamente retrocessi, e li dovremmo fare vedere di meritare la qualificazione alla prossima Champions League.

GESTI ESTREMI

Nel genovese un artigiano si tolse la vita impiccandosi dopo che Equitalia gli aveva pignorato la casa, nel bolognese un uomo di cinquantotto anni si diede fuoco davanti all'Agenzia delle Entrate, a Chianciano un ristoratore si suicidò lasciando una lettera con su scritto: per motivi economici. Alcune storie come tante, troppe, succedute nel corso di questi anni, che hanno raggiunto numeri da bollettino di guerra negli ultimi diciotto mesi. Tutte figlie della propria soggettività, tutte collegate ad un unico comune denominatore: la percezione della mancanza del mezzo è stata la discriminante che ha portato a scegliere il gesto estremo.
La mancanza del mezzo è risultato fatale anche questa mattina, nel mentre i ministri del Governo Letta si trovavano al Colle a firmare il giuramento. I colpi esplosi dal cinquantenne a Piazza Colonna, davanti a Palazzo Chigi, sono stati ancora una volta l'estremo gesto di un disagio sociale che ha radici lontane e che, inevitabilmente, ha un pedigree ben definito.

ULTIM'ORA: SPARATORIA DAVANTI A PALAZZO CHIGI

Governo: CDM anticipato alle 13 causa sparatoria a Palazzo Chigi.

ULTIM'ORA: SPARATORIA DAVANTI A PALAZZO CHIGI


SkyTg24: i due carabinieri non sono sarebbero in condizioni gravissime, ricoverato anche l'attentatore.

ULTIM'ORA: SPARATORIA DAVANTI A PALAZZO CHIGI

L'attentatore sarebbe italiano. Secondo SkyTg24 sarebbe stato ferito anche un passante.

ULTIM'ORA: SPARATORIA DAVANTI A PALAZZO CHIGI

Fermato un uomo, feriti due carabinieri.
SkyTG24: "potrebbe trattarsi di un attentato".

MATCH PREVIEW: ARSENAL - MANCHESTER UNITED

Ne avevamo scritto abbondantemente nelle settimane passate, prevedendo la discesa dello United a Londra con il titolo di Campione d'Inghilterra. Così è stato, così accadrà. I ragazzi di Ferguson nella notte di lunedì si sono consacrati per la ventesima volta campioni, superando con una tripletta di Robin van Persie l'Aston Villa. Inutile nascondere che questo sarà un buon viatico per affrontare un gruppo che volente o nolente, e senza impegni europei, avrà più che giustamente festeggiato per tutta la settimana la conquista del titolo. Questo non deve indurci a sottovalutare le potenzialità dei Ferguson's boy, ma è altresì veritiero che la chance a nostra disposizione bisogna coglierla al volo. Nel pomeriggio di ieri il City ha allungato, vincendo tra le mra di casa la sfida contro il West Ham, un risultato che ci mette nella condizione di valutare ormai solo due posti per accedere alla prossima Champions League, a prescindere dai risultati di Chelsea e Tottenham. Ma veniamo allo stato di salute della squadra. Eccetto Giroud (squalifica), Fabiansky (indisponibile) e Diaby (out per l'intera stagione), Wenger ha reso noto che l'intera rosa sarà a disposizione per il match contro il Manchester, e di conseguenza avrà un'ampia gamma di soluzioni per mettere in campo la miglior line-up possibile. 
In porta ci sarà dunque Szczesny, mentre davanti al portiere polacco si schiereranno Sagna a destra, Mertesacker e Koscielny in mezzo e Gibbs a sinistra, con il solito ballottaggio che lo vedrà contrapporsi a Nacho Monreal. A centrocampo toccherà ancora ad Arteta in coppia con Ramsey, che svolgeranno il ruolo di mediani, con Wilshere e Cazorla ad agire dietro i due che comporranno l'attacco. Questi verosimilmente saranno posti occupati da Podolski e Walcott, con il nazionale inglese che dopo alcuni mesi riprenderà il posto di prima punta.
La vittoria ci proietterebbe senza dubbio alcuno in una posizione di forte garanzia per l'acquisizione di uno dei due posti rimanenti per l'Europa che conta, ma anche un pareggio, oltrettuto con i neo-campioni, non sarebbe da buttare, essendo lo stesso in linea con la tabella di marcia su queste pagine più volte promossa.
Ad oggi ci troviamo con 5 vittorie ed un pareggio con ancora quattro partite da disputare, con una tabella che ci voleva vedere vincitori in 7 occasioni e uscire imbattutti nelle restanti 3, nelle ultime dieci di campionato. Manchester, Qpr, Wigan e Newcastle saranno giudici di questo cammino, e se domani dovessero arrivare i tre punti... COYG!!!

L'OPPOSIZIONE DEGLI ALLEATI

Terminata la partita delle nomine per la composizione del neonato Governo Letta, ed in attesa del giuramento che si terrà in mattinata al Quirinale, spostiamo il focus sulle rimanenti nomine di un certo rilievo. Entro martedì, dopo le varie cerimonie che vedranno le consegne tra Monti e Letta e il primo Cdm a Palazzo Chigi, ci sarà il passaggio delle fiducie di Camera e Senato. E vediamo dunque come si comporteranno le forze politiche interessate. Pd, Pdl e Scelta Civica hanno apertamente dichiarato la loro piena fiducia al Governo, anche se nel Partito Democratico i mal di pancia non saranno pochi. All'opposizione, invece, si dovrebbero presentare ai blocchi di partenza il Movimento di Grillo, la pattuglia di Sinistra Ecologia e Libertà, Fratelli d'Italia e la Lega. 

sabato 27 aprile 2013

UN VOLONTARIO ERRORE

E’ un momento storico che sarà ricordato e che un domani troverà grossi spazi all’interno dei libri di storia. Decido di “guardare avanti” facendo il punto sul presente Oggi s’è assistito a qualcosa che nemmeno Roy Batty di fronte all’impietrito Deckard. L’appena nominato Presidente del Consiglio, Enrico Letta, sottosegretario del Pd, ha dato incarico al sottosegretario del Pdl, Angelino Alfano, di insediarsi al Viminale. Aggiungere un qualunque commento, per chi realizza che cosa sia il Ministero dell’Interno, è decisamente superfluo. E ora? 

IL "GOVERNO" LETTA

Premier: Enrico Letta
Vice Premier: Angelino Alfano

IL MOVIMENTO 5 STELLE RESTITUISCE 4 MILIONI L'ANNO

Il M5S ha già restituito metà del primo stipendio: sono più di 4 milioni di euro l'anno. A questa cifra vanno aggiunti gli oltre 40 milioni dei rimborsi elettorali. I dati giungono direttamente dalle pagine on-line de La Stampa, a firma di Marco Malagutti, e dalla controinformazione a 5 Stelle.
Deputati e Senatori a 5 Stelle hanno cominciato a pubblicare con assoluta trasparenza le prime buste paga, relative alle mensilità di Marzo ed Aprile, come fatto dal Deputato Giuseppe D'Ambrosio, dove si potranno osservare le Indennità (stipendio) ed i Rimborsi (forfettari), e di conseguenza il totale, che formerà la somma delle due cifre.
Sul Movimento 5 Stelle si potrà dire tutto ed il contrario di tutto, ma oggi è andata in atto una rivoluzione morale e moralizzatrice contro la casta, e vedremo se da domani questa rivoluzione, che non ha eguali nella storia repubblicana e mondiale, contagerà o meno anche i moralizzatori e soprattutto i "colleghi".

venerdì 26 aprile 2013

L'EFFICACIA INTEMPESTIVA

Saggiamente, in un periodo in cui la nostra politica attraversava lo stallo e in cui il nostro Capo dello Stato stava terminando il proprio mandato, colui che oggi è divenuto nuovamente Presidente della Repubblica diede mandato a dieci saggi di redarre un catalogo di proposte che potessero portare fuori l'Italia dalle difficoltà. A distanza di poche settimane, e passati i dieci giorni in cui i saggi diedero il meglio di se, riprendo il capitolo che ha interessato le relazioni di Violante (Ds), Onida (Sel), Quagliariello (Pdl) e Mauro (Scelta civica), sul tema della giustizia, relazioni che, come proposto dall'ex e nuovo inquilino del Quirinale (cioè lo stesso) faranno parte dell'agenda del neonato (terremoti metaforici a parte) governo Letta.

HE IS A GOOD MAN

REMARKS BY PRESIDENT BARACK OBAMA AT DEDICATION OF THE GEORGE W. BUSH PRESIDENTIAL LIBRARY Bush Presidential Center Dallas, Texas 10:42 A.M. 
CDT PRESIDENT OBAMA: 

giovedì 25 aprile 2013

DALLA SEDIA TI ALZAVI PRIMA TE

Queste si chiamavano consultazioni per avere la fiducia. Punto. Stefano Rodotà, Ignazio Marino, i numeri degli iscritti, le metafore ...non c'azzeccano niente. 
Si doveva entrare con 2/3 punti, lo si lasciava parlare, poi si usava l'idea, entrando a gamba tesa.

SCENARI

Ore di consultazioni tra il candidato Premier e le varie forze politiche. Nella giornata in corso sono giunti i primi no da parte di Sel, Fratelli d'Italia, Lega Nord e Movimento 5 Stelle, tutti sicuri di poter fare un'opposizione seria. L'incontro tra Letta e la delegazione del Pdl (sono rimasti oltre due ore dentro, poi magari qualcuno s'interroga ancora chi comanda), ufficialmente non ha fatto trapelare nulla, salvo, a nome di Alfano, evidenziare che l'incontro, seppur lungo, non ha trattato le tematiche inerenti le poltrone e le cariche; e gli asini volano. Con Pd e Scelta Civica le cose sembrano andate bene.

EFFETTO FINANZA

In questi giorni le televisioni nazionali, e diversi quotidiani, hanno affermato che il momento a dir poco stabile dello spread è dipeso dalla nuova elezione del Capo dello Stato, dal ritorno ad una certa compattezza del governo italiano. C'è chi ha titolato "Effetto Giorgio". Facciamo i seri? Lo spread è andato a scendere per tutto il periodo post elettorale, il grafico lo testimonia, e proprio nella giornata di ieri in tutta l'area euro il segno positivo ha contagiato Spagna, Francia, Irlanda e appunto Italia.

mercoledì 24 aprile 2013

E POI L'IMBROGLIONE SAREBBE GRILLO

Dopo giorni in cui si discuteva sul pareggio di bilancio e su eventuali correzioni da apportare al documento di economia e finanza, il governo ha riscritto il destino dell'Imu, dichiarando permanente (e non più triennale) il tributo applicato sulla componente immobiliare del patrimonio. Da Palazzo Koch è arrivato il benestare sulle modifiche apportate, seguito a ruota dalla Corte dei Conti (il taglio dell'Imu avrebbe comportato una perdita di gettito di 11 miliardi di euro), e ora sarà necessaria una legge che lo confermi. Ma non solo. 

martedì 23 aprile 2013

DEMOCRAZIA

Ritengo importante a poche ore dal termine delle consultazioni al Quirinale porre in evidenza la tematica della democrazia, questa sconosciuta. Democrazia: il concetto di democrazia non è cristallizzato in una sola versione o in un'unica concreta traduzione, ma può trovare ed ha trovato la sua espressione storica in diverse espressioni ed applicazioni, tutte caratterizzate per altro dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare. Ripetiamo tutti insieme: "una modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare.
La prima classificazione della democrazia può essere tra democrazia diretta e democrazia indiretta. 

IL VECCHIO E IL NUOVO

Oggi accadrà qualcosa di singolare, dove i protagonisti della scena saranno gli stessi, identici. Oggi il "nuovo" Capo dello Stato riceverà per le consultazioni. Si troverà davanti gli stessi personaggi a cui il "vecchio" Capo dello Stato non diede il mandato. Le motivazioni: a) non c'erano i numeri; b) sarebbe stato impossibilitato a sciogliere le Camere. Viene interessante capire domani cosa diranno, è curioso comprendere se abbracci e applausi si tradurranno nuovamente in cazzotti. Ma addentriamoci negli scenari. Il governissimo non lo vuole nessuno, l'elettorato va difeso, il Paese può aspettare. La figura terza è legata ai voti, e qui iniziano i problemi. Da destra a sinistra non c'è sintonia, all'interno della sinistra ardono i focolai. Il semestre bianco non c'è più, così come "un vulnus costituzionalmente rilevante", e allora potrebbero nuovamente richiamarci al dovere, quello calpestato nemmeno sessanta giorni fa. 

lunedì 22 aprile 2013

ESTRATTO

...La prova è nel fatto che, con sempre maggiore chiarezza, i responsabili parlamentari e lo stesso Grillo hanno esplicitamente detto che la mia elezione li avrebbe resi pienamente disponibili per un via libera a un governo. Questo fatto politico, nuovo rispetto alle posizioni di qualche settimana fa, è stato ignorato, perché disturbava la strategia rovinosa, per sé e per la democrazia italiana, scelta dal Pd. E ora, libero della mia ingombrante presenza, forse il Pd dovrebbe seriamente interrogarsi su che cosa sia successo in questi giorni nella società italiana, senza giustificare la sua distrazione con l'alibi del Movimento 5Stelle e con il fantasma della Rete...

ALLORA NON E' IL MIO PRESIDENTE

In momenti come questi, il più grande servizio che un intellettuale e un giurista possono rendere al loro Paese è spiegare cosa sta succedendo. L’altra sera ero a cena con Stefano Rodotà, il candidato e l’uomo limpido che mi onora della sua amicizia.

IL GARANTE CON GLI OCCHI VISPI

L'Istat continua a battere dati drammatici sulla situazione sociale che sta vivendo il Paese, numeri che dovrebbero far scattare piani d'emergenza nazionale e invece in Parlamento si fa crocchio e si ride alle barzellette. Sono un milione le famiglie che non possono contare su nessun reddito, e la percentuale 2012 è inquietante, +32,5% rispetto al 2011. Nello specifico quasi il 50% dei nuclei famigliari è composto da coppie con figli. Anche dalla Caritas i campanelli d'allarme non cessano di suonare. Il calcolo in un anno del numero di persone che si rivolgono ai centri d'aiuto è aumentato del 20%, con una forte incidenza dei residenti: +35% contro il +29% del 2011. C'è anche il dato della Coldiretti, che riassume tutta la drammaticità: 3,7 milioni di persone sono state assistite alle mense del piano istituito da Agea, anche qui rispetto al 2011 la percentuale è andata aumentando: +9%. 

domenica 21 aprile 2013

"NON MI CONVINCERANNO A RESTARE"

Il discorso integrale del colloquio tenuto dal Presidente Napolitano con il direttore de La Stampa pubblicato dal sito della Presidenza della Repubblica.

RE GIORGIO II

Cerchiamo anzitutto di riassumere quanto è accaduto negli ultimi mesi. Il successo elettorale conseguito dal MoVimento 5 Stelle è andato al di là di ogni realistica previsione: 163 parlamentari per una nuova forza politica rappresentano di per sé una vittoria. Il MoVimento avrebbe voluto cominciare a lavorare seriamente nel Parlamento, ma questo non è stato possibile. Si è tentato di costringerlo a un voto di fiducia ad un governo a guida Bersani che con il senno di poi avrebbe implicato lo strangolamento dello stesso MoVimento. Il PD era già sull’orlo del precipizio e il MoVimento sarebbe finito nel baratro insieme a lui. Ecco perché la linea di non accettare l’accordo, un accordo finto perché mirante soltanto agli interessi del PD, era del tutto condivisibile. Tuttavia si sarebbe potuto cominciare a operare e lavorare costruttivamente nel Parlamento e invece si è voluto impedire il funzionamento di quello che è il cuore della nostra democrazia. E così un movimento che mira alla democrazia diretta ha dovuto farsi paladino della stessa democrazia rappresentativa tradita dagli altri partiti. La crisi continuava e si avvitava su se stessa. Il governo era in carica, ma il Parlamento paralizzato. 

NAPOLITANO, ERA TUTTO STUDIATO

C’è un filo rosso che porta allo sconcertante bis di Giorgio Napolitano, parte da lontano e si chiama governo delle larghe intese con Berlusconi. È una lampante verità che sul Colle delle bugie e dei nastri cancellati nessuno può negare, scolpita sui moniti che d’ora in poi saranno legge. Quel filo del Quirinale, nel dicembre 2011 dopo la disastrosa caduta del governo B., impedisce le elezioni anticipate. Come mai? Forse era chiaro che, con il crollo annunciato della destra, il Pd vincitore avrebbe potuto imporre senza problemi il proprio capo dello Stato?

UN POPOLO CHE HA IL DOVERE DI UNIRSI

In momenti come questi serve lucidità, capacità di lasciarsi scivolare addosso gli attacchi che giungono da ogni dove, soprattutto da quella parte d'Italia connivente con quanto accaduto nella tre giorni di votazioni appena passata. Rimarcare come golpistica la scelta di Napolitano è un dovere per gli schietti, quali noi siamo, evidenziarne gli orrori un passaggio fondamentale. Girarsi dall'altra parte è mestiere di molti, e le letture di questa domenica mattina sono lì a testimoniarlo. I passi a ritroso oggi servono più che mai. Per cinquanta giorni ci siamo assorbiti il teatro del rinnovamento, uomini e donne di destra e sinistra a ripetere quotidianamente la necessità di offrire un cambiamento, l'urgenza di dare una svolta, il diktat della responsabilità. Tutto questo s'è frantumato miserabilmente al via dell'elezione del Capo dello Stato: prima Marini, poi Prodi, per chiudere con Napolitano; c'avessero detto che non volevano cambiare niente almeno avrebbero evitato l'ipocrisia, ma un quadrato non potrà mai essere tondo. A distanza di diciotto mesi, e con un'elezione in bacheca, ci ritroviamo con lo stesso Governo e identico Capo dello Stato.

PIAZZA DEI SS.APOSTOLI, ORE 15:00

Per dire basta a questa vergogna.

RATINGS: FULHAM 0-1 ARSENAL

Wojciech Szczesny 6.5: giornata tutto sommato tranqilla, anche se nel finale qualche preoccupazione gli viene creata.

Bacary Sagna 6.0: altro match in cui ha saputo mettere tutta la sua esperienza. 

Laurent Koscielny 7.0: è suo l'assist che risulta decisivo al termine dell'incontro.. 

Per Mertesacker 7.5: regala con un colpo di testa a pochi minuti dalla fine del primo tempo i tre punti.

Nacho Monreal 6.0: sempre più convinto che questo ragazzo possa dare nettamente di più.

Aaron Ramsey 6.5: un filino meno concreto rispetto all'ultimo periodo, ma pur sempre combattivo e dentro al match. 

Tomas Rosicky 6.0: con lui in campo speravo in maggiore qualità, cosa che alla fine è mancata. 

Mikel Arteta 6.5: partita di grande sacrificio, come sempre.
 
Santi Cazorla 6.5: paradossalmente ho trovato la sua partita tra le migliori dell'ultimo periodo. 
 
Theo Walcott 6.5: che gli manca brillantezza l'avevamo sottolineato e oggi, ancora una volta, s'è visto. Mette però nel mezzo il pallone decisivo.
 
Olivier Giroud 6.0: l'espulsione è inventata, lui nei novanta minuti fa troppo poco, soprattutto nel momento in ci si rimane in vantaggio numerico. 

Lukas Podolski s.v

Jack Wilshere s.v

Tomas Vermaelen s.v


Arsène Wenger 7.0: stavolta gli appunto il non aver cercato di chiudere prima il match con diverse sostituzioni, i tre punti sono comunque in bacheca.

sabato 20 aprile 2013

MATCH REPORT: FULHAM 0-1 ARSENAL

Servivano i tre punti, e i tre punti sono arrivati. Soffrendo, nonostante la superiorità numerica, lasciando in piedi un match che si sarebbe potuto e dovuto chiudere con largo anticipo, ma al tempo stesso mettendo in campo una gara attenta, dove al tirar delle somme siamo usciti vincitori con pieno merito.
Continua la nostra marcia di risultati utili, continua imperterrita la voglia di terminare la stagione tra le prime quattro, prosegue un periodo che dovrà essere utile per capire che se si vorrà tornare a lottare per il titolo dovrà tradursi per un'intera stagione. 
Domenica prossima arriverà all'Emirates lo United, molto probabilmente campione, visto che domani sera, e con la sconfitta odierna del City, avrà a disposizione il match point contro l'Aston Villa. Un buon viatico per affrontare i neo-campioni con la seria opportunità di vincere, portandosi avanti nella tabella di marcia.

BEPPE GRILLO: TUTTI A ROMA

"Ci sono momenti decisivi nella storia di una Nazione. Oggi, 20 aprile 2013, è uno di quelli. Sto andando a Roma. Sarò davanti a Montecitorio stasera. Rimarrò per tutto il tempo necessario. Dobbiamo essere milioni. Non lasciatemi solo o con quattro gatti. Di più non posso fare. Qui o si fa la democrazia o si muore come Paese"

IL BUNKER DELLA PARTITOCRAZIA

La candidatura di Giorgio Napolitano, 87 anni, alla presidenza della Repubblica certifica il comatoso delirio di onnipotenza in cui si trovano i partiti. Di fronte alla decomposizione economica e sociale del Paese una classe politica di nominati è capace solo di replicare lo status quo. In molti gridano al golpe. E in fondo non hanno torto.

14/04/2013

"Non mi convinceranno a restare. Mia elezione non è soluzione e sarebbe al limite del ridicolo"
Giorgio Napolitano

DALLA TERRA DI COLOMBO E' ARRIVATO IL SI

"Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalità finora sottopostesi al voto per l'elezione del nuovo Capo dello Stato, ritengo di dover offrire la disponibilità che mi è stata richiesta. Naturalmente, nei colloqui di questa mattina, non si è discusso di argomenti estranei al tema dell'elezione del Presidente della Repubblica. Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un'assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità".

ORA CHIEDONO ANCHE IL BIS

Stanno chiedendo ad un novantenne di fare il bis. Si stanno genuflettendo ad un "nonno" che prima gli ha chiesto di consultare il circolo delle bocce e l'associazione della scopetta, non mandandoli alle Camere ma giusto per prendere tempo, e poi ha tirato fuori dal cilindro 10 maghi, sperando che poi un Marini, un Amato, un D'Alema o un Prodi gli salvasse capra e cavoli.
Alle 15 esatte sapremo se: a) per sette anni abbiamo avuto alla presidenza dello Stato una persona seria; b) il due di picche li farà definitivamente macerare; c) avremo un Presidente che garantirà i cittadini o un Presidente che garantirà i partiti.

MATCH PREVIEW: FULHAM - ARSENAL

Dobbiamo vincere! E' un imperativo pesante, lo so, e scendere in campo con questa spada di damocle potrebbe giocare brutti scherzi, ma se al novantesimo avremo tre punti da portare ad Ashburton Grove le pressioni vere cadrebbero su coloro che disputeranno le rispettive gare nella giornata di domenica: il Chelsea a Liverpool, il Tottenham in casa contro il City. E' una di quelle occasioni da non farci scappare, l'occasione che potrebbe definitivamente segnare la stagione, la nostra stagione.
Mancherà ancora Fabiansky, mentre la presenza di Rosicky è legata ad un test che sosterrà in queste ore. Per il resto tutti disponibili, Diaby escluso.
Avendo giocato martedì sera potrebbe esserci una rotazione, e da queste pagine proviamo ad entrare nella testa di Wenger. Detto di Szczesny in porta la linea a quattro si potre comporre con Sagna, Mertesacker, Koscielny e Gibbs, con Monreal pronto a subentrare. A centrocampo, oltre a "Mozart", ha un piccolo problema Cazorla, e provo ad escluderlo. Con Arteta, Wilshere e Ramsey, titolari fissi, potrebbe prendere posto dal primo minuto Chamberlain, proprio nel ruolo dello spagnolo, mentre in avanti si potrebbe formare la coppia Walcott e Giroud. Tra qualche ora vedremo. COYG!!!

LA POSSIBILITA'

Ora c'è una seria possibilità, una grande possibilità, la possibilità. Quello che è accaduto in questa due giorni di votazioni quirinalizie segna indelebilmente un momento storico, facendo emergere alla luce del sole quanto accaduto negli ultimi vent'anni. Faccio caso solo ad un particolare, ad un dettaglio, che magari è lì, davanti a noi, grande come una casa, ma non si vede, hanno provato a non farcelo vedere, hanno cercato di sminuirne il valore, riuscendo invece ad ingigantirlo come di più non si poteva. Faccio caso a come dopo vent'anni di bipolarismo si sia bloccato tutto, non si riesce più a fare niente, tutti gli accordi finiti, e non perché non si voglia farli, ma perché non si può, perché un'elezione del Capo dello Stato (quello che garantirà per sette anni) ha fatto saltare il banco. 

venerdì 19 aprile 2013

HANNO PROPOSTO

A cinquanta giorni dalle lezioni, nei cinquanta giorni post-elezioni, quel Movimento ha portato avanti una delle cose più belle del mondo: la coerenza. Tutto ciò che è stato detto e gridato nelle piazze italiane per avere il voto degli italiani è stato ribadito dopo il 26 febbraio, pari pari, confermando la linea, non uscendo di un solo centimetro dal seminato. Quel Movimento, nei giorni seguenti al voto ha proposto questo:

PRIMO TRIMESTRE DA INCUBO

Lo rileva Unioncamere, con dati che definire preoccupanti si rischia l'eufemismo. Nei primi tre mesi 2013 il saldo tra aperture e chiusure di imprese e' negativo per 31.000 unita' (-0,51%), dato peggiore dal 2004, inizio della serie storica, con quasi 10.000 aziende "sparite" nel solo settore del commercio. A determinare il record negativo, spiega Unioncamere, sono stati un'ulteriore diminuzione delle iscrizioni rispetto allo stesso periodo del 2012 (118.618 contro 120.278) e un ancor più sensibile balzo in avanti delle cessazioni (149.696 contro 146.368). A pagare il prezzo più caro sono stati, ancora una volta, gli artigiani: le 21.185 imprese artigiane che tra gennaio e marzo sono mancate all'appello rappresentano, infatti, oltre due terzi (il 67,6%) del saldo negativo complessivo del trimestre. 

BUCHI TEDESCHI

Partiamo da una valutazione oggettiva sulle agenzie di rating e sul loro modello di businnes. Moody's, ad esempio, è una importante agenzia di rating mondiale con attività in ogni paese del mondo, la cui quota di mercato sfiora il 40%, così come S&P (che detiene il 39%) e Fitch (con il 16%). Tutte e tre vengono pagate per i servizi resi dalle società che emettono azioni ed obbligazioni, e che saranno oggetto di quotazione sui mercati, un po' come le società di revisione, che incassano le parcelle dalle società oggetto della revisione stessa.

QUESTO NON E' BALLARO'

Il disegno lo vedo abbastanza chiaro. Non si vuole un settennato (come precedentemente un governo) proposto da Grillo. Non si vuole assolutamente un Presidente che per sette anni sarà ricordato come quello proposto da Grillo, oltretutto giurista e comunista. Sia mai che un comico (come il frocio) possa avere la soddisfazione di avere la prima carica dello Stato. Sia mai. Perché come ci ripetono da cinquanta giorni ci vuole responsabilità. Alla faccia. La logica di una formica brasiliana avrebbe partorito l'idea di sposare il nome di Rodotà, perché appartenete a quell'area da tempo immemore, perché acclamato a gran voce dagli elettori (quelli a cui la Finocchiaro esclama: ma cosa vogliono questi?), perché persona che avrebbe indiscutibilmente offerto quel cambiamento che tanto si dice di cercare e di volere. Invece Bersani (quello che diceva/dirà che con Berlusconi mai!) che ti fa? Fa scegliere a Berlusconi un nome su di una rosa di papabili, e chi ti viene fuori? Marini, l'uomo perfetto, per Berlusconi.

giovedì 18 aprile 2013

LA MASCHERINA E' CADUTA

Bersani perde ancora una volta, pesantemente. Propone Marini insieme a Berlusconi e il quorum dice di no (521 su 627). In Piazza Montecitorio esplode il boato, dopo che in giornata si sono bruciate tessere e alzato cartelli con su scritto: "No all'abbraccio mortale col Caimano", "Bersani sicario del Pd", "Pd vota Rodotà". Quest'ultimo è stata la scelta dei 5 stelle (240 voti) con i quali hanno votato parecchi dello stesso Pd, e proprio il nome del giurista avrebbe dovuto portare Bersani a seguire il consiglio di Grillo.

UNA COMICA PAGINA

Sono ore di votazioni per eleggere il futuro Capo dello Stato ed il formicaio composto da senatori e deputati è in piena attività. Dopo il presunto accordo conclusosi ieri sera tra Pd e Pdl l'implosione del Partito Democratico è fatto ormai conclamato. Berlusconi ha dato mandato per l'elezione di Marini, e qui le comiche alzano il sipario: Berlusconi che chiede ai suoi di votare sì un cattolico, ma anche un uomo di centro-sinistra e legato ai sindacati. Dopo questa penso di aver visto davvero tanto. Bersani s'allea, e chiede alla corrente degli apparati di seguirne le orme. Il secondo capitolo delle comiche è presto narrato: Bersani non è uno stupido, è semplicemente un prestanome messo li dai poteri veri, perché se ancora si crede che possa decidere qualcosa con la sua testolina è giunta l'ora che gli elettori del Partito Democratico si sveglino. Non sarà certo un caso che chi attacca cartellini sulla schiena della gente può al tempo stesso far tacere i mass media sul "pacco" di Siena.

LA STAMPA IN ITALIA E' UNA COMICA

E' comico come i giornali di partito puntano il dito sul comico dei figli delle stelle, molto comico. Dopo la candidatura di Stefano Rodotà da parte dei pentastellati (con voto espresso democraticamente da 50mila iscritti al MoVimento, che sarà un dettaglio ma fa la differenza) e la sponsorizzazione di Beppe Grillo, impazzano nei titoli dei quotidiani alcuni commenti del comico genovese (identici a quelli espressi nella giornata di ieri e l'altro ieri in Trentino Alto Adige) espressi contro le pensioni che superano di gran lunga il buon gusto. 

ECCO PERCHE' RODOTA' SARA' MESSO DA PARTE

Proprio ieri avevamo scritto dell'articolo 81 della Costituzione, della scelta (di larghe intese, queste comode a seconda della convenienza) di Pd, PdL e Terzo Polo di riformare con voto unanime lo stesso, una misura che fu necessaria ad evitare il referendum popolare confermativo. Dopo le quirinarie dei figli delle stelle i nomi "utili" da presentare erano sommabili al tre: Gabanelli, Strada e Rodotà. La Milena ha rinunciato, Strada ha dato strada al giurista, divenuto ufficialmente il nome pentastellato per il Quirinale. Oggi ho trovato un suo articolo, da Repubblica del 20 giugno del 2012, titolato "Lo scippo della Costituzione". Un pezzo che più di ogni altra parola fa comprendere perché oggi sarà messo da parte.

mercoledì 17 aprile 2013

SPRING BLOSSOMS

Pretty spring blossoms are starting to emerge in Central Park. Hooray!

RATINGS: ARSENAL 0-0 EVERTON


Wojciech Szczesny 6.5: con Fabiansky out tocca a lui prendere posto tra i pali, e con sicurezza porta a termine la serata.

Bacary Sagna 6.5: nella prima frazione tende a non incidere, nella ripresa cresce a dismisura, facendo sua la fascia destra.

Laurent Koscielny 7.5: non ho più aggettivi per le prove di questo ragazzo francese, e anche stasera cancella dal campo i suoi avversari.

Per Mertesacker 6.5: riprende il suo posto in campo disputando un'ottima gara, nettamente migliore alle sue ultime uscite.

Kieran Gibbs 6.5: discorso praticamente simile a quello fatto per Bacary, esce nel finale probabilmente per manifesta stanchezza. 

Nacho Monreal s.v
 
Aaron Ramsey 7.5: mi devo mettere a contare quanti chilometri percorre questo gallese, risultando comunque brillante e lucido in ogni sua giocata. Il ragazzo è definitivamente entrato nei meccanismi di questa squadra.

Jack Wilshere 6.0: decisamente meglio rispetto al match di sabato pomeriggio, avanti così.

Lukas Podolski 6.0: entra a quindici dalla fine e prova a risulatare decisivo, la voglia non gli manca mai.

Theo Walcott 6.0: gli manca brillantezza, e questo manca tantissimo all'Arsenal, ma potrebbe crescere da qui al termine della stagione. 

Alex Oxlade-Chamberlain 6.0: piace, e molto. Sembrava che Wenger l'avesse tolto dalle rotazioni, invece ora è chiamato in causa e lui risponde presente.
 
Mikel Arteta 6.5: partita di grande sacrificio in un centrocampo dove stasera servivano i guerrieri, e lui a fare il guerriero non si tira indietro mai. 

Santi Cazorla 6.5: non ha fatto la partita eccezionale dal punto di vista tecnico, anche se certe giocate fanno sempre innamorare, ma agonisticamente è stato decisivo come non mai.

Olivier Giroud 6.0: che stasera avrebbe avuto problemi lo si sapeva, con quei lungagnoni dei Toffees non è mai facile andare a fare sportellate, ma lui esce a testa alta, come sempre. 


Arsène Wenger 7.0: partita perfetta sotto il punto di vista della preparazione, ha portato i ragazzi ad entrare in campo consapevoli di cosa avrebbero trovato.

martedì 16 aprile 2013

MATCH REPORT: ARSENAL 0-0 EVERTON

E' stata una partita fantastica, sotto tutti i punti di vista, un match dal quale si traggono elementi positivi per tutta la squadra, dai singoli al collettivo. Era nel preventivo che l'Everton avrebbe messo in campo grinta e determinazione, era nei numeri affrontare una squadra in grossa salute, come per tutti i novanti minuti hanno dimostrato. Qui siamo entrati in scena noi, arrivando prima sulle palle vaganti, buttando in mezzo al campo fisico e voglia, dimostrando una crescita esponenziale sul piano tattico e caratteriale. 
Partite così le abbiamo sempre patite, perché un certo modo di fare football veniva messo sotto da palloni alti e gioco all'inglese. Oggi no. Vuoi per la posta in palio, ma soprattutto per la maturità del gruppo. Il pareggio di stasera va visto con molta positività. La tabella di marcia prosegue senza intoppi, 4 vittorie e 1 pareggio (lo score da portare al termine, visto il pari di stasera, è di 7 vittorie e 3 pareggi), e a cinque giornate dal termine (Fulham, Utd, Qpr, Wigan e Newcastle) ci godiamo questo terzo posto in classifica.
Il match è terminato giustamente in parità e i complimenti ai ragazzi di Moyes ci stanno tutti, per averci fatto godere una splendida serata di football onesto. Ora qualche giorno per recuperare le energie, fisiche e mentali, e poi nuovamente in campo, a pochi passi da casa nostra, in casa del Fulham, per trovare quell'ennesimo risultato positivo che ci spinga verso la conquista del piazzamento Champions. COYG!!!

E SE MILENA GABANELLI...

MATCH PREVIEW: ARSENAL - EVERTON

Nuovamente in campo dopo poche ore di riposo, in un match che in un modo o nell'altro deciderà molto di questa stagione. Dal match vinto sabato pomeriggio contro il Reading non giungono bad news, e questo è già positivo, anche se Lukas Fabiansky potrebbe non essere disponibile per un problema riscontrato ad una costola. Potrebbe invece essere disponibile Tomas Rosicky, completamente recuperato dall'infiammazione patite al tendine del ginocchio. Anche Mertesacker dopo lo stop per squalifica è nuovamente disponibile, ma vediamo nel dettaglio quale potrebbe essere la formazione che scenderà in campo contro i Toffees.
In porta rimane appunto il dubbio Fabiansky, con Szczesny pronto a subentrare. La linea a quattro si dovrebbe comporre con Sagna a destra (non è esclusa comunque la presenza di Jenkinson), Koscielny e Vermaelen al centro (sono convinto che Wenger opterà per questa soluzione) e Monreal a sinistra. A centrocampo potrebbe essere la volta di un turno di riposo per Cazorla, con Arteta, Rosicky e Ramsey partenti dal primo minuto. In attacco, e dopo il buon finale di match contro il Reading, potrebbe toccare a Walcott, Podolski e Giroud. Domani nel pomeriggio ne sapremo sicuramente di più. Domani sera, invece, sarà ancora una volta Arsenal time, per concretizzare quanto fatto nell'ultimo scorcio di stagione. COYG!!!

LA SVEGLIA DELLA RABBIA PRODUCE VELENO

Seguo Camillo da anni (e giusto per precisare lo seguirò ancora per molto), ma questa volta non m'è proprio piaciuto, e non tanto per le scelte quanto per il giudizio. Il partito di Grillo può anche non piacere, può anche non soddisfare le proprie esigenze elettorali, lo si può trovare inesperto e lacunoso, ma tacciare quasi nove milioni di italiani come "bambini in gita scolastica a Montecitorio accompagnati da Rocco Casalino del Grande Fratello e così supponenti nella loro nullità e ignoranza piena di risentimento" non va bene, ma proprio per niente. 

UN GIORNO STORICO

Ci sono giorni che passano inosservati, senza una memoria, lontani dalla storia. Questo perché eventi di media-grande importanza non hanno sensibilizzato le coscienze, non hanno creato un dubbio, ci sono stati ma s'è preferito non parlarne, per non disturbare. Rimetterli invece nella storia, posizionandoli nel loro incastro, fa in modo che il passato torni a galla; un tempo si diceva che le bugie hanno le gambe corte. Il passo è breve, si fa presto a riavvolgere la pellicola: 18 aprile del 2012 (dopodomani facciamo il compleanno). Il Senato approva in seconda lettura il ddl costituzionale di riforma dell'art. 81 (quando vogliono come la toccano la Costituzione), che introduce il pareggio di bilancio, raggiungendo col voto unanime di Pd, PdL e Terzo Polo, il quorum di 214 voti su 321 aventi diritto, misura necessaria ad evitare il referendum popolare confermativo. Allora, un passo alla volta. Libro della Costituzione in mano, articolo 138, secondo comma: le leggi costituzionali, qualora non siano approvate al secondo passaggio con una maggioranza dei due terzi dei componenti in ciascuna delle due Camere, "sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali."

GLI AUTOREFERENZIALI

Di Fiscal Compact e Mes ne abbiamo scritto abbondantemente, tracciando le indemocratiche linee con cui sono stati concepiti e soprattutto l'incostituzionalità con cui sono stati sottoscritti. Oggi, e grazie all'averlo riportato all'attenzione da "Vincitori e Vinti", è il turno del Two Pack, "cancellato" dai partiti nei giorni pre-elezioni e soprattutto "nascosto" dai media, giusto per far comprendere una volta di più la connivenza tra politica ed editoria.

lunedì 15 aprile 2013

EXPLOSIONS ROCK BOSTON MARATHON


LA TRUFFA

Nel 2011 la Bce alzò i tassi d'interessi nonostante una situazione di forte disoccupazione, oggi la Bce, è notizia di quindici giorni fa, ha rassicurato (?) i mercati mantenendo inalterati i tassi, quando invece, vista la drammatica recessione che sta colpendo l'Europa, avrebbe dovuto quanto meno tagliarli; portarli a zero avrebbe significato il pieno rilancio dell'economia reale.

domenica 14 aprile 2013

RATINGS: ARSENAL - NORWICH

Lukas Fabiansky 7.0: la sua partita è racchiusa in quell'intervento a pochi istanti dal termine, che vale una stagione intera.

Bacary Sagna 6.5: ci mette tanto di suo nel goal del vantaggio Norwich, ma nella prima frazione mette in mezzo un buon quantitativo di palloni.

Alex Oxlade-Chamberlain 7.0: entra e cambia la partita, con un'azione fantastica che determinerà il risultato finale.

Laurent Koscielny 7.0: continua nella serie di partite perfette.

Thomas Vermaelen 6.5:oggi insieme a Laurant non lascia un solo centimetro agli avversari.

Kieran Gibbs 6.0: era al rientro dal primo minuto. Nella prima frazione è stato timido, nel finale del match c'ha messo grinta.

Aaron Ramsey 7.5: il migliore in campo, perché gioca un grande primo tempo, perché si prende le responsabilità, perché chiude da terzino destro.

Jack Wilshere 6.0: non è stato il vero Jack Wilshere, ma questo era nel preventivo.

Theo Walcott 6.5: serve a Podolski la palla del 3-1.

Mikel Arteta 7.0: va sul dischetto a calciare un pallone che definirlo pesante è vermanete poco. Lo trasforma e con lui trasforma tutto l'Arsenal.

Santi Cazorla 6.0: non gioca la sua migliore partita, la seconda consecutiva sottotono, però non smette mai di lottare.

Gervinho 6.0: buon primo tempo, dimostrando discreta condizione atletica.

Lukas Podolski 6.5: chiude il match con un bellissimo goal.

Olivier Giroud 7.5: migliore in campo al pari di Ramsey, perché si procura il rigore del pareggio, perché mette dentro la palla del 2-1, perché confezziona per Walcott la sponda che poi manda in goal Podolski.

Arsène Wenger 7.0: terzo in classifica, aspettando il recupero con l'Everton.

sabato 13 aprile 2013

MATCH REPORT: ARSENAL 3-1 NORWICH

Sono stati gli undici minuti più belli, intensi, emozionanti della stagione, undici minuti finali in cui abbiamo non solo ribaltato l'esito del match contro il Norwich ma raggiunto uno strameritato, attuale, terzo posto in classifica, in barba a tutte le critiche e agli scettici. Il finale di gara è l'unico argomento su cui spendere parole, anche perché nei precedenti settantacinque minuti di gioco eravamo stati poco aggressivi, poco incisivi, non determinati come avremmo dovuto, anche se nel conto c'erano due traverse che avevano lasciato il nostro score a zero. Poi la rinascita, grazie ad un rigore sacrosanto (non ne avevamo avuto a favore uno cinque minuti prima su fallo ai danni di Walcott) che Mikel Arteta con fredezza ha depositato in fondo al sacco portandoci sulla parità.
Ad essere sinceri anche il risultato di 1-1, in un pomeriggio piovoso e difficile, avrebbe potuto accontentarci, nonostante il dominio territoriale, nonostante il desiderio di vittoria, perché diciamocelo chiaro: quante volte c'è capitato di vivere partite simili e uscire dal campo con un pugno di mosche? E invece no, questa volta no. Dopo il pareggio si sono aperte le porte del paradiso, della voglia di dire ancora una volta la nostra, di ergerci ad essere per il sedicesimo anno consecutivo tra le migliori quattro d'Inghilterra. Ed ecco che The Ox s'inventa l'azione della vita, penetrando da sinistra, chiedendo e chiudendo l'uno-due con Podolski, mettendo in mezzo un pallone che un sontuoso Giroud ha infilato in fondo al sacco. Pandemonio all'Emirates. Tutti sotto la North Bank a seppellire sotto urla e abbracci il giovane Chamberlain, Wenger impazzito e bagnato come un pulcino, Fabiansky, visto con la coda dell'occhio, a correre in mezzo al campo felice come un bambino la mattina di Natale. Poi il brivido, giusto per non farci mancare ninete, ma proprio Fabiansky a fare il miracolo, cacciando un pallone filtrato potente in calcio d'angolo. I sei minuti di recupero c'hanno messo ansia, preoccupazione, fatto ricordare come lo scorso anno, esattamente all'Emirates, e dopo aver ribaltato il risultato proprio contro i Canaries, eravamo stati raggiunti nei minuti di recupero sul 3-3. Ma questa volta no. Le ansie e le preoccupazioni sono svanite sull'asse Giroud-Walcott-Podolski, con il tedesco a chiudere definitivamente il match, siglando il 3-1.
Martedì ci rigiocheremo tanto, tantissimo, nel recupero interno contro l'Everton (oggi vincente), ma stasera è giusto godere, sbronzarci, perché questo Arsenal non smetterà mai di farci battere il cuore. C'mon!!!

QUIRINARIE

Il MoVimento 5 Stelle ha indicato i suoi nomi per il Quirinale nella giornata di ieri. Avevano diritto al voto 48.282 persone iscritte al M5S al 31 dicembre 2012 con documenti digitalizzati. I dieci candidati scelti sono, in ordine alfabetico:

MATCH PREVIEW: ARSENAL - NORWICH

Di fronte i Canaries, davanti la prospettiva seria di incassare tre punti e proseguire l'obbiettivo, l'unico, rimasto di questa stagione: la qualificazione Champions. Da Ashburton Grove giungono notizie buone, ed una cattiva. Partendo dall'aspetto negativo è quasi certo che questo pomeriggio non prenderà parte al match Tomas Rosicky, fermo ai box per un problema al bicipite femorale. Un vero peccato per il pianista di Praga, visto il suo rendimento dell'ultimo periodo agonistico. Le good news invece toccano sia Jack Wilshere che Theo Walcott. I due nazionali inglesi, rispettivamente con problematiche legate alla caviglia e alla coscia, dovrebbero essere in campo per offrire il loro apporto al rush finale di questa stagione. Mancherà Per Mertesacker, out per il rosso rimediato nel match contro i Baggies, tornerà titolare dal primo minuto Thomas Vermaelen, con Koscielny che vestirà nuovamente il ruolo di centrale di destra.

Formazione possibile. In porta dovrebbe toccare nuovamente a Fabiansky, con fiducia incondizionata viste le sue ultime prestazioni più che positive, in difesa, come detto, si riformerà la coppia centrale Koscielny-Vermaelen, con Sagna e Monreal sugli out. A centrocampo saranno Arteta, Wilshere e Cazorla a partire dal primo minuto (con Ramsey sempre pronto ad eventali cambiamenti dell'ultimo minuto), mentre l'attacco sarà presumibilmente composto da Gervinho, Walcott e Giroud.
Le condizioni meteo di questa mattina non promettevano nulla di buono, speriamo che questo pomeriggio si possa disputare un match a pieno sole. COYG!!!

MO' ME LO SEGNO

Oggi il ragionamento esula da tutti quei tecnicismi da addetti ai lavori, dai numeri, da quel fiume di parole che da mesi, per non dire anni, ci sentiamo ripetere. Oggi mi domando semplicemente: ma se da quando è stata "voluta" la moneta unica, s'è fatta immaginare un'Europa diversa, migliore, con pari opportunità e via dicendo, le cose sono andate come vediamo e viviamo tutti i giorni, perché insistere ad inseguire una chimera? Perché continuare a farci vivere un'esistenza come questa? Magari lo sto sognando, magari lo stiamo solo immaginando, ma dal 2008 (ad essere buoni) ad oggi c'è stata un'involuzione sociale senza precedenti e allora mi chiedo: fino a quando sarà necessario farci passare per buono un progetto che continua a fare acqua da tutte le parti?

17,9%

Sono giorni in cui l'argomento principale è la corsa al Quirinale, una toto-nomina che sta investendo quotidiani e televisioni, come se questo (e per certi versi può anche esserlo) fosse il principale problema di un Paese che sta bene economicamente, non ha problemi di disoccupazione e tutto viaggia a gonfie vele. Ma così non è. I problemi ci sono e sono tanti, e quella percentuale scritta nel titolo fa parte di questi. Detta in miliardi di euro la cifra è di centoventicinque, 125 miliardi di euro, la quota italiana pari al 17,9%, che dovremmo versare nelle casse dell'Esm con un anticipo di 15 miliardi. Ma questi soldi dove verranno presi?

venerdì 12 aprile 2013

DISOCCUPAZIONE, NEL SUD EUROPA PERO'

Hanno ancora la faccia tosta di affermare che i punti percentuali di aumento sono ascrivibili a un incremento della disoccupazione strutturale. La Bce non conosce vergogna. I dati lo confermano: sono pochi i paesi in cui la disoccupazione è cambiata, vedi Belgio, Austria e Paesi Bassi, in Germania manco a dirlo è diminuita, mentre coloro che sono stati colpiti dalla crisi, ovvero Irlanda, Grecia, Spagna, Cipro e Portogallo, stanno vivendo una situazione senza precedenti. Inoltre le previsioni a breve-medio termine non rassicurano per niente. Per il 2014 le stime della Commissione europea, dell’Fmi e dell’Ocse oscillano tra il 9 e l’11%, con livelli particolarmente elevati per i paesi sopracitati.

giovedì 11 aprile 2013

IL CRIMINE DEL SUPERAMENTO DEL QUINTO PIGNORABILE

Ha detto a più riprese che il suo compito è finito, che non vede l'ora di andarsene e che, nonostante tutto, il frutto del suo lavoro e dei suoi collaboratori lo vedremo nel tempo. Anche se a noi viene difficile capire di quale periodo stia parlando. Però, prima di andarsene, il più tedesco degli economisti italiani, c'ha lasciato questo: 

C'ANDREBBE UNO BRAVO

Lo spread scende, la borsa sale, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Francia, Malta, Ungheria, Olanda, Finlandia, Svezia e Regno Unito (si avete letto bene, Olanda e Regno Unito) hanno equilibri definiti seri, Spagna e Slovenia eccessivi, Grecia, Irlanda, Portogallo e Cipro hanno già dovuto chiedere aiuti, la Germania rimane intoccabile per il ragionamento fatto ieri, però...

UNA GUERRA DI SECESSIONE

Lo scriviamo da tempo, perché di fronte all'evidenza viene difficile raccontare altro, far finta che il momento è di passaggio, farsi ancora vendere quell'idea di solidarietà e comunità, dove l'Unione avrebbe consentito benessere e ricchezza, competitività e senso di appartenenza.
Qui di senso di appartenenza non è rimasto nemmeno l'ideale, e la divisione tra Nord e Sud è ormai un fatto tristemente consolidato. Ogni paese procede per fatti propri, con i propri debiti e le proprie speculazioni, privilegiando gli interessi nazionali senza credere troppo al pericolo che la caduta di uno o più stati possa impattare negativamente su tutti gli altri, ricchi compresi.

NOTIZIE DA DIETRO L'ANGOLO

Il 2 marzo scorso oltre un milione e mezzo di cittadini portoghesi (+ del 15% del totale demografico della nazione) hanno manifestato contro le misure di austerità imposte dal governo di Passos Coelho, quest'ultimo definito "allievo modello" dall'Fmi e dalla Bce. Nella giornata di ieri la Corte Costituzionale portoghese ha dichiarato incostituzionali quattro dei nove articoli presentati dal governo Coelho per la finanziaria 2013, riguardanti: dipendenti pubblici, disoccupati, pensionati e lavoratori. Da questi, e con le misure presentate, si sarebbero prelevati un miliardo e trecento milioni di euro, in ossequio alle direttive della Troika. Immediate le razioni. Il ministro tedesco della Finanze Wolfgang Schäuble ha subito ricordato al primo ministro portoghese che devono essere rispettati gli obiettivi di bilancio e gli impegni presi con Bruxelles. Nessun ritardo, nessuna delazione. Ora la palla passa alla riunione che l'Eurogruppo svolgerà questa settimana a Dublino, dove si dovrà valutare ed eventualmente approvare ogni nuova azione economica introdotta dal governo di Passos Coelho. L'obbiettivo sempre lo stesso: approvare la prossima tranche di aiuti, che è subordinata al giudizio di Ue, Bce e Fmi.

mercoledì 10 aprile 2013

C'MON JACK

 

 Jack Hoffman scores a 69 yard touchdown in the 2013 Nebraska Spring Game.

ANTROPOLOGIA

Tra un'ipotesi rassicurante ed una terrorizzante un articolo su cui riflettere.

martedì 9 aprile 2013

OCCUPYPARLAMENTO

Il pd insieme al pdl ha votato per l'ampliamento dei poteri della commissione speciale bloccando di fatto le commissioni permanenti. È davvero una vergogna! Il pd non è uguale al pdl, il pd è il pdl. Il movimento cinque stelle ha votato contro perché vuole le commissioni permanenti. Che il parlamento torni ad essere luogo centrale per legiferare. Per questi motivi non usciremo dall'aula a fine seduta ma rimarremo fino a dopo la mezzanotte leggendo la costituzione e lavorando divisi per commissioni. 
Loro non si arrenderanno mai, noi neppure!

QATAR RACE 2013


MotoGP™ Qatar 2013

NUMERI


L'Istat ha fatto sapere che, nel comunicato "Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società", è crollato ulteriormente il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici, ridotto del 4,8%. Nel quarto trimestre del 2012 il calo è stato ancora più accentuato, pari al 5,4% su base annua. 

IS UNFIT TO LEAD ITALY

Obama e Prodi sulla morte di Margaret Thatcher.

SEMPRE PER PURA CURIOSITA'

Ma i saggi dove sono? Cosa fanno? Quali stratagemmi stanno mettendo in piedi per risolvere le questioni così dette d'urgenza? Magari ne parleranno questa settimana a "Chi l'ha visto".

domenica 7 aprile 2013

IS BACK

Osannato, idolatrato, ricercato. Poi il salto nel buio, per problemi di comunicazione per la voglia di sperimentare, per sentirsi, oltre che campione, campione a strisce tricolori. Un salto finito nel vuoto, dove molti sarebbero rimasti, dove tutti, anche leggendosi la carta d'identità, avrebbero detto basta, stop, quel che dovevo scrivere gli altri non smetteranno mai di leggerlo. Ma lui è sempre stato un diverso, uno che con un sorriso ha risolto mille sfide, mettendoci del suo, rimettendoci di tasca sua, sempre. E allora via, nuova avventura, dejavu in sella alla giapponese meno attraente. Ancora in sella, a piegare, sudare, guardando il cronometro per tutto l'inverno, senza farsi troppo influenzare, perché l'obbiettivo era altro, ambito. Pronti via ed è di nuovo lui, se mai non lo fosse stato, settimo, quinto, barra a dritta per risalire la china, come non gli accadeva da tempo.

ORA TUTTO DIPENDE DA NOI

Sette gare al termine, e tante, molte possibilità di farcela, per il sedicesimo anno consecutivo. I risultati di questo week-end sono stati ancora una volta benevoli, con momenti in cui stavano diventando deliranti. Alla nostra vittoria ha fatto seguito l'ottimo pareggio tra Spurs e Toffees, riuscendo a guadagnare dalla stessa partita ben due punti, su entrambe. Purtroppo il Sunderland non è riuscito a fare il miracolo, e nonostante il vantaggio è stata rimontata dai due goal casuali del Chelsea.
Ora la classifica recita: 3° Chelsea a quota 58 con 31 gare; 4° Tottenham a quota 58 con 32 gare; 5° Arsenal a quota 56 con 31 gare. Seguono l'Everton 6° a quota 52 con 31 gare e il Liverpool, 7° a quota 49 con 32 gare giocate. Quelli dietro, con i pareggi di oggi, ce li siamo definitivamente levati da mezzo, ora è il momento di cambiare marcia. I nostri ultimi 7 incontri ci vedranno impegnati contro: il Norwich; il recupero contro l'Everton, in casa del Fulham,; poi Manchester United, all'Emirates; QPR, ancora Londra, fuori; Wigan in casa; e gran finale a Newcastle. Che detta più semplice vuol dire rimanere a Londra fino al 19 maggio, giocando all'Emirates 4 delle ultime sette. Se a questo ci uniamo che incontreremo lo United già campione, Norwic, Fulham e probabilmente Newcastle ormai salve, ed un QPR praticamente spacciato, le possibilità di fare punti aumentano considerevolmente.
D'accordo che senza l'oste non si fanno mai i conti, ma la carte potrebbe davvero darci una grande mano.
Inoltre, superando l'Everton nel match di recupero si otterebbe un doppio, anzi triplo risultato: affondare definitivamente le velleità dei ragazzacci di Liverpool; superare il Tottenham; metterci definitivamente nella situazione dove tutto dipende da noi.

PER PURA CURIOSITA'

Ma tutta quella storia, raccontata come la scoperta del secolo, riguardante i segreti dei paradisi fiscali, denominata "offshoreleaks" (in inglese fa più cool), dove ci sarebbero implicate più di duecento persone con passaporto italiano in un database che conterebbe oltre 100 società create in due paradisi fiscali, che fine ha fatto? Così, per curiosità.

W L'EUROPA

Si è anche stizzito, indignato (quello che si vantava d’essere il più tedesco degli economisti italiani), perché, secondo lui, gli sono state mosse critiche sui tempi che ha impiegato il Governo per approvare il decreto per il pagamento dei debiti contratti dalla Pubblica Amministrazione; tre giorni. Ma mi sa che si è perso il passaggio che il ritardo e quantificabile in mesi, non certo in giorni. Ha anche voluto precisare che l'autunno scorso non sarebbe stato possibile, perché bisognava dar conto all'Europa, nel mentre morivano migliaia di imprese. Ha aperto dicendo che questa sarà con molta probabilità la sua ultima presenza, con soddisfazione. Entrando nel merito questo sblocco tanto decantato sa soltanto di problemi, e nemmeno pochi. Punti su ci muoversi molti, tanto vale andare random.

SHHHHHHH... CI SONO I NEGRITA!

Intimo. Questo è stato l'aspetto che ho maggiormente assorbito dalle due ore passate in compagnia dei Negrita. Era nelle previsioni, visto il contesto, ma il feeling prodotto tra lampade, sedie e tavolini è stato immediato. Nel pre-tour si era avvertita la necessità di tornare al passato (i "miei" Negrita, tanto per intenderci), un tuffo in quel mare di note che avevano aperto la strada ad una delle maggiori realtà musicali del panorama nazionale. Così è stato.
L'apertura ha stimolato, e non poco. "Bonanza" ha fluidificato la platea, collante che si trascinerà per l'intera opera.

VITE CANCELLATE

A quanto ammonta, in vite umane, il "disegno" economico del sig. Monti e dei partiti che l’hanno appoggiato? Dov'è, mi chiedo, lo sdegno, la rabbia, l’indignazione, la condanna per ciò che sta accadendo?

RATINGS: WBA 1-2 ARSENAL




Lukas Fabiansky 7.0: mette nei minuti finali tanta sicurezza e altrettanto coraggio, consentendo alla squadra di giocare con fiducia.
 
Bacary Sagna 6.0: nella prima frazione gioca un'ottima gara e ad inizio ripresa va anche vicino al goal. Poi entra Lukaku ed iniziano i problemi.
 
Per Mertesacker 4.5: in dieci minuti le combina tutte. Prima commette un errore di valutazione che costringe Koscielny a farsi ammonire, poi stende Long in piena area di rigore, facendosi espellere da ultimo uomo e rimettendo in piedi la partita.
 
Laurent Koscielny 6.5: menomale che c'è lui, che sbroglia ed evita guai maggiori. Altra prestazione di ottima levatura.

Nacho Monreal 6.0: sono convinto che potrebbe fare molto di più. In questa sua prima esperienza si sta limitando a fare il compito richiesto.

Kieran Gibbs s.v

Aaron Ramsey 6.5: un giocatore completamente ritrovato, che aggiunge qualità e sostanza ad un gruppo che sta crescendo. Peccato per quel goal (divorato) che avrebbe meritato.
 
Tomas Rosicky 8.0: la settimana scorsa ne avevamo elogiato la crescita, prevedendo una sua presenza costante in questo finale di torneo. Oggi ha confermato queste sensazioni, con una doppietta d'autore. Il pianista c'è!
 
Mikel Arteta 6.5: tatticamente ci mette tutta la sua esperienza nei minuti finali, e se le sofferenze sono state limitate il merito è soprattutto suo.
 
Santi Cazorla 5.5: anonimo, opaco, fuori gara dal primo all'ultimo minuto. Capita.
 
Gervinho 7.0: è in condizioni fisiche straripanti e quando parte palla al piede diventa praticamente inarrestabile. Ai due assist della settimana scorsa ne fa seguire un altro quest'oggi, che sblocca il match.

Thomas Vermaelen s.v

Olivier Giroud 5.0: oggi, assist per Ramsey a fine primo tempo escluso, non è mai entrato in partita.
 
Fabrice Coquelin s.v


Arsène Wenger 7.0: dopo il Derby non ha più sbagliato una mossa.

UN SILENZIO ASSORDANTE

Mafia, minacce anonime (o quasi), Digos, Ros, comici e froci.

UN MODELLO

Ricordate vagamente chi disse questa frase: è un modello per l'Eurozona? L'olandese Jeroen Dijsselbloem, il nuovo presidente dell’Eurogruppo, dichiarò in data 25 marzo che il modello adottato per Cipro sarebbe stato il piano da adottare anche per gli stati membri in difficoltà, cioè quelli che avrebbero avuto bisogno del così detto salvataggio. La sua retromarcia non convinse, almeno coloro che seguono i "movimenti" all'interno delle stanze di Bruxelles, e la conferma giunge puntuale proprio in queste ore.

sabato 6 aprile 2013

MATCH REPORT: WBA 1-2 ARSENAL

Terza vittoria consecutiva, ancor più importante perché sofferta, portata a casa dopo aver giocato gli ultimi venti minuti di gioco in inferiorità numerica, indubbiamente un segnale che ci fa ben sperare per il futuro, ora più che mai roseo. Per oltre un'ora abbiamo disputato un match attento, concreto, sbloccando il risultato nel primo tempo e ampliando il divario ad inizio ripresa, entrambe le volte con Tomas Rosicky, il migliore, non solo per i goal, dei nostri. 
Poi lo svarione, del nostro peggiore, Mertesacker, ed in un solo minuto ci siamo ritrovati con un uomo in meno ed un rigore contro, puntalmente realizzato da Morrison. Lì è iniziata inevitabilmente un'altra partita e, anche se con un po' di fortuna (ogni tanto capita anche a noi) siamo riusciti ad arrivare al 96' con il goal di vantaggio. Decisamente valide le prove di molti, a partire da Fabiansky, che alla sicurezza c'ha aggiunto quel pizzico di coraggio che è stato fondamentale nei minuti conclusivi. Molto bene il centrocampo, da Ramsey ad Arteta, oltre al sopraccitato Rosicky, un po' meno Cazorla, oggi al di sotto del suo standard ideale. Benissimo Gervinho, in condizioni fisiche eccellenti.
Usciamo da questa giornata con la convinzione che un posto nelle prime quattro è oggi più di una convinzione, e la pressione che avranno Chelsea e Tottenham nella giornata di domani potrebbe portarci buone nuove in vista della 33à giornata, dove all'Emirates Stadium ospiteremo il Norwich.
Ora la classifica recita: noi al quarto posto, con 56 punti, uno in meno del Tottenham ma con una gara in più da giocare, e avanti al Chelsea di un punto, ma con i Blues che domani ci raggiungeranno in fatto di partite giocate.
Domani i ratings della gara odierna, lunedì il punto della situazione dopo la conclusione della 32à giornata.
COYG!!!

CI FOSSE STATO UNO

Ci fosse stato un politico e/o un'autorità di Stato che abbia proliferato parola su quanto accaduto.
Ci fosse stato un giornale e/o una televisione (di Stato e non) che abbia dato risalto alla notizia.
In compenso, però, i giornali non hanno perso occasione di informare che il PG della Cassazione Gianfranco Ciani ha appena promosso un’azione disciplinare contro Di Matteo (telefonate tra Mancino e Napolitano), e il Ministro della Giustizia, Paola Severino, ha inviato al Procuratore Generale un elogio per l’azione prodotta.

MATCH PREVIEW: WBA - ARSENAL

Cinque vittorie nelle ultime sei gare disputate, undici goal segnati e solo quattro subiti, questi numeri testimoniamo ampiamente l'ottimo stato di salute che sta attraversando la squadra, e se si aggiunge la vittoria in terra di Germania non si può far altro che apprestarsi al match odierno con tanta fiducia. Il cammino che su queste pagine avevamo delineato per la conquista di un posto utile per approdare alla prossima Champions League prosegue a vele spiegate. 
Era il 3 di marzo, domenica, e pochi minuti dopo la sconfitta patita ad White Hart Lane scrivemmo che nelle ultime dieci gare avremmo dovuto infilare una serie di risultati utili, tradotti in: 7 vittorie e 3 pareggi e/o 8 vittorie e 2 sconfitte. Da quel giorno abbiamo infilato due vittorie, e anche grazie ai passi falsi di Tottenham e Chelsea ci ritroviamo alla vigilia della gara contro il West Ham Bromwich a soli 2 punti (virtualmente 1) dal sedicesimo anno consecutivo tra le prime quattro d'Inghilterra.
Certo, vincere anche oggi sifnificherebbe molto, in virtù delle sfide difficili che attendono le altre due di Londra, ma non deluderebbe nemmeno un pareggio, visto che il calendario continuerà ad offrirci la possibilità di recupere i punti che ci mancano.
Sulla formazione che scenderà in campo questo pomeriggio non ci sono grandi dubbi. In porta potrebbe nuovamente toccare a Fabiansky, mentre la linea a quattro difensiva dovrebbe essere la stessa di sette giorni fa, con Sagna e Monreal sugli esterni (per lo spagnolo rimane ancora qualche dubbio) e Mertesacker e Koscielny al centro. Centrocampo praticamente fatto con Arteta, Ramsey, Rosicky e Cazorla e attacco, vista l'assenza di Walcott e Podolski, con Gervinho e Giroud.

venerdì 5 aprile 2013

TUTTO STALLA

Quando si posero le basi per la moneta unica europea, l'euro, le politiche e la filosofia che l'accompagnarono furono legate ad un un disegno di libertà e progresso, tradotte in un incremento dell'interdipendenza economica e una facilitazione del commercio tra stati membri, che avrebbe dovuto portare benefici a tutti i cittadini dell'eurozona, in quanto l'incremento dei commerci è storicamente una delle forze guida della crescita economica. Inoltre, con la moneta unica, si prospettava un piano a lungo termine di un mercato unico all'interno dell'Unione. 

TEMPO (abbondantemente) SCADUTO

Gli scenari del prossimo futuro, in tema di economia, pur cercando di guardare il bicchiere mezzo pieno, pendono verso la continuazione di minore crescita, maggiore disoccupazione, maggiori disuguaglianze, il tutto condito più di recente dalla salsa indigesta dell’austerità espansiva.
Poco da fare, i numeri quelli sono. E anche se i tassi d'interesse sono stati bloccati allo 0,75% dalla Bce di Mario Draghi, è impossibile negare che il tempo è abbondantemente scaduto.

giovedì 4 aprile 2013

150, 40, 20 ...ORA 7, FORSE

Sono 150 i miliardi di euro di debito dalla PA verso le aziende;
Erano 40 i miliardi di euro che si erano paventati per venire incontro alle stesse;
Poi sono scesi a 20 i miliardi di euro dati disponibili per l'anno 2013;
Ora sono rimasti 7 i miliardi di euro che, forse, entro fine settimana o al più tardi lunedì prossimo saranno disponibili ...farlo ieri sembrava male.

mercoledì 3 aprile 2013

MA NON FINISCE QUI

Ieri avevo chiuso come da titolo: ma non finisce qui. Infatti la situazione greca, seppur dimenticata dai massimi mezzi d'informazione nazionale, continua a precipitare e sembra non trovare più una fine. Detto della privatizzazione della rete ferroviaria e dei principali aeroporti regionali, ora l'austerità, se così vogliamo chiamarla, si dirige verso una fascia consistente di impiegati presso il settore pubblico, che, entro la fine dell'anno, dovrebbe portare alla disoccupazione venticinquemila persone. 

AUTISM DAY FROM MANHATTAN


martedì 2 aprile 2013

SVENDESI

La Grecia vende le sue ferrovie (oggi al 100% statale), il ministero per lo Sviluppo, guidato da Costas Hatzidakis, ha annunciato il lancio della procedura di dimissione della Trainose, che dovrebbe essere completata entro l'inizio del 2014. Ma non finisce qui. 

THE AUTISM'S DAY

Each April 2, Autism Speaks celebrates "Light It Up Blue" along with the international autism community. Light It Up Blue is a unique global initiative that kicks-off "Autism Awareness Month" and helps raise awareness about autism. In honor of this historic day, you also illuminates blue on your Facebook profile. Autistic people will give you a smile. 
Thanks!

lunedì 1 aprile 2013

COSTITUZIONALMENTE ILLEGITTIMO

E' un periodo storico-politico in cui si tratta l'argomento della Costituzione, della riforma del Titolo V, quello riguardante le Regioni, le Province, i Comuni. Disegni di legge atti ad una gestione delle finanze pubbliche con maggiori e responsabili controlli sulle stesse. Ineccepibile. Ma c'è anche tutta quella parte della Costituzione riguardante la regolarizzazione della sovranità e i rapporti/valori socio-economici che andrebbe quanto meno rispettata, fatta rispettare, basarci il nostro futuro. Più che riformare oggi il Titolo V sarebbe bastato attenersi al Titolo III. E invece? E invece tutto quel percorso di riforme in materia di lavoro, di sistema monetario europeo, di finanza, di globalizzazioni, di privatizzazioni, di liberalizzazioni, è costituzionalmente illegittimo perché va esattamente e sopratutto intenzionalmente contro quelle norme costituzionali e contro lo stesso impianto della Costituzione.