Lo rileva Unioncamere, con dati che definire preoccupanti si rischia l'eufemismo. Nei primi tre mesi 2013 il saldo tra aperture e chiusure di imprese e' negativo per 31.000 unita' (-0,51%), dato peggiore dal 2004, inizio della serie storica, con quasi 10.000 aziende "sparite" nel solo settore del commercio. A determinare il record negativo, spiega Unioncamere, sono stati un'ulteriore diminuzione delle iscrizioni rispetto allo stesso periodo del 2012 (118.618 contro 120.278) e un ancor più sensibile balzo in avanti delle cessazioni (149.696 contro 146.368). A pagare il prezzo più caro sono stati, ancora una volta, gli artigiani: le 21.185 imprese artigiane che tra gennaio e marzo sono mancate all'appello rappresentano, infatti, oltre due terzi (il 67,6%) del saldo negativo complessivo del trimestre.