..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 6 aprile 2013

CI FOSSE STATO UNO

Ci fosse stato un politico e/o un'autorità di Stato che abbia proliferato parola su quanto accaduto.
Ci fosse stato un giornale e/o una televisione (di Stato e non) che abbia dato risalto alla notizia.
In compenso, però, i giornali non hanno perso occasione di informare che il PG della Cassazione Gianfranco Ciani ha appena promosso un’azione disciplinare contro Di Matteo (telefonate tra Mancino e Napolitano), e il Ministro della Giustizia, Paola Severino, ha inviato al Procuratore Generale un elogio per l’azione prodotta.
Il tutto infischiandosene altamente di: a) Il giorno 2 aprile 2013 arriva al Tribunale di Palermo una lettera di minaccia rivolta al PM Di Matteo tanto esplicita che la Questura si preoccupa subito di raddoppiare la scorta e le difese a protezione dei giudici del capoluogo di Sicilia; b) Il giorno 3 aprile 2013, su Il Fatto Quotidiano, s'è potuto leggere proprio in prima pagina il testo di un messaggio intimidatorio spedito a firma di Cosa Nostra ai giudici antimafia di Palermo. L’avviso centrale inviato da un personaggio che si firma "un uomo d’onore della famiglia trapanese" è esattamente questo: "Niente comici e froci al governo".