..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 11 aprile 2013

NOTIZIE DA DIETRO L'ANGOLO

Il 2 marzo scorso oltre un milione e mezzo di cittadini portoghesi (+ del 15% del totale demografico della nazione) hanno manifestato contro le misure di austerità imposte dal governo di Passos Coelho, quest'ultimo definito "allievo modello" dall'Fmi e dalla Bce. Nella giornata di ieri la Corte Costituzionale portoghese ha dichiarato incostituzionali quattro dei nove articoli presentati dal governo Coelho per la finanziaria 2013, riguardanti: dipendenti pubblici, disoccupati, pensionati e lavoratori. Da questi, e con le misure presentate, si sarebbero prelevati un miliardo e trecento milioni di euro, in ossequio alle direttive della Troika. Immediate le razioni. Il ministro tedesco della Finanze Wolfgang Schäuble ha subito ricordato al primo ministro portoghese che devono essere rispettati gli obiettivi di bilancio e gli impegni presi con Bruxelles. Nessun ritardo, nessuna delazione. Ora la palla passa alla riunione che l'Eurogruppo svolgerà questa settimana a Dublino, dove si dovrà valutare ed eventualmente approvare ogni nuova azione economica introdotta dal governo di Passos Coelho. L'obbiettivo sempre lo stesso: approvare la prossima tranche di aiuti, che è subordinata al giudizio di Ue, Bce e Fmi.

Intanto da Lisbona è Carlos da Silva Costa, numero uno della Banca centrale nazionale, a far sapere che la situazione del debito portoghese è sempre più precaria e che senza un'estensione dei termini per il rientro del deficit, Lisbona potrebbe essere costretta a richiedere un altro pacchetto di aiuto.