Ore di consultazioni tra il candidato Premier e le varie forze politiche. Nella giornata in corso sono giunti i primi no da parte di Sel, Fratelli d'Italia, Lega Nord e Movimento 5 Stelle, tutti sicuri di poter fare un'opposizione seria. L'incontro tra Letta e la delegazione del Pdl (sono rimasti oltre due ore dentro, poi magari qualcuno s'interroga ancora chi comanda), ufficialmente non ha fatto trapelare nulla, salvo, a nome di Alfano, evidenziare che l'incontro, seppur lungo, non ha trattato le tematiche inerenti le poltrone e le cariche; e gli asini volano. Con Pd e Scelta Civica le cose sembrano andate bene.
Scenari possibili sul prossimo governo. Per quel che riguarda il Copasir e la Vigilanza Rai sembra ormai tutto scritto. Nonostante il maggior numero di eletti del Movimento 5 stelle (163) rispetto al Carroccio (36) e a Sinistra e Libertà (44), che darebbe di conseguenza la prima parola al partito dei cittadini, si fanno insistenti, viste le volontà di opposizione (che strano!), le voci di una possibile presidenza del Copasir a Giorgetti (Lega); roba troppo potente per metterla in mano ai non allineati. Mentre per quel che riguarda la Vigilanza Rai i vendoliani sarebbero interessati ad ottenerne la presidenza. In pillole: il Movimento aveva chiesto, legittimamente, due commissioni: il Copasir e la Rai, risultato: nada.
Entriamo invece nei meandri del possibile governo Letta. Come detto Sel, Lega, Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle si muovono in opposizione, quindi il no è certo, mentre Scelta Civica, Pdl e Pd (quest'ultimo va sempre preso con le molle) dovrebbero garantirne la nascita. Ma come? Dato per scontato che Scelta Civica e Partito Democratico hanno a cuore per diversi motivi la nascita di un governo, la bilancia sarà inevitabilmente spostata dal Popolo delle Libertà. Il Pdl porta avanti con convinzione alcune tematiche, come l'Imu, come la defiscalizzazione. La prima, con la mossa correttiva apportata ieri al documento del Def sembra tramontata, la seconda, con un'Iva facente già parte della legislazione vigente, una chimera; non hanno saputo trovare un Presidente della Repubblica figuriamoci se trovano due miliardi in un mese. Berlusconi da oltre oceano ha pensato bene di mettere le mani avanti: "Non dipenderà da una singola misura, ma dall'equilibrio complessivo degli interventi che verranno decisi". Gli scenari possibili sono due: 1) faranno nascere un governo di minoranza, uscendo dall'aula, salvando capra (governo) e cavoli (elettorato); 2) faranno la dichiarazione di fiducia sottolineando la "riserva", evitando di metterci la faccia; sia mai che dopo che non esistevo più mi mangio un paio di punti percentuale. Comunque vada, per loro, sarà un successo.