..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

venerdì 12 aprile 2013

DISOCCUPAZIONE, NEL SUD EUROPA PERO'

Hanno ancora la faccia tosta di affermare che i punti percentuali di aumento sono ascrivibili a un incremento della disoccupazione strutturale. La Bce non conosce vergogna. I dati lo confermano: sono pochi i paesi in cui la disoccupazione è cambiata, vedi Belgio, Austria e Paesi Bassi, in Germania manco a dirlo è diminuita, mentre coloro che sono stati colpiti dalla crisi, ovvero Irlanda, Grecia, Spagna, Cipro e Portogallo, stanno vivendo una situazione senza precedenti. Inoltre le previsioni a breve-medio termine non rassicurano per niente. Per il 2014 le stime della Commissione europea, dell’Fmi e dell’Ocse oscillano tra il 9 e l’11%, con livelli particolarmente elevati per i paesi sopracitati.
E in Italia? Secondo l’Istat negli ultimi 5 anni l'aumento delle persone in cerca di lavoro ha superato il 50%, mentre nel solo 2012 gli inattivi hanno raggiunto quota 2 milioni 975 mila, più numerosi quindi dei disoccupati in senso stretto. In tutto i senza lavoro sono dunque 5,7 milioni.
Nonostante tutto questo ci continuano a dire che l'importante è mantenere gli accordi sottoscritti.