..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 28 aprile 2013

L'OPPOSIZIONE DEGLI ALLEATI

Terminata la partita delle nomine per la composizione del neonato Governo Letta, ed in attesa del giuramento che si terrà in mattinata al Quirinale, spostiamo il focus sulle rimanenti nomine di un certo rilievo. Entro martedì, dopo le varie cerimonie che vedranno le consegne tra Monti e Letta e il primo Cdm a Palazzo Chigi, ci sarà il passaggio delle fiducie di Camera e Senato. E vediamo dunque come si comporteranno le forze politiche interessate. Pd, Pdl e Scelta Civica hanno apertamente dichiarato la loro piena fiducia al Governo, anche se nel Partito Democratico i mal di pancia non saranno pochi. All'opposizione, invece, si dovrebbero presentare ai blocchi di partenza il Movimento di Grillo, la pattuglia di Sinistra Ecologia e Libertà, Fratelli d'Italia e la Lega. 
I motivi sono tre, e si chiamano Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, la presidenza della commissione di vigilanza sulla Rai e la presidenza della Convenzione per le riforme. 
Ma vediamo nel dettaglio come si potrebbero comportare le forze d'opposizione.
I rappresentanti del Movimento 5 Stelle non hanno mai fatto mistero di ambire alle prime due, sia per aprire quella scatoletta di tonno tanto sponsorizzata in campagna elettorale, ma soprattutto per avere la giusta gratificazione per i quasi nove milioni di voti portati dentro le urne elettorali. 
Il partito di Vendola continua a mantenere un certo riserbo, rimanendo in attesa del voto di fiducia e prendendo atto che una loro deputata, la Boldrini, ha già assunto la Presidenza della Camera.
Il Carroccio, con Giorgetti (membro del comitato dei saggi istituito da Napolitano), non sembra orientato ad occupare la poltrona più alta dell’organo che controlla i servizi segreti, sia perché il capogruppo dei deputati leghisti ha già smentito l’indiscrezione "la questione non si pone né per me né per la Lega", sia perché è trapelato che alla Lega dovrebbe andare la presidenza della Convenzione per le riforme.
Con la Lega e il Sel che dovrebbero essere fuori dai giochi, per le due poltrone di controllo rimangono il Movimento 5 Stelle e Fratelli d'Italia. Questi ultimi, proprio perché dichiaratisi "misteriosamente" all'opposizione, potrebbe toccare il Copasir. Ignazio La Russa, già Ministro della Difesa, sembrerebbe il candidato numero uno per l'organo che controlla i servizi segreti. Non è un segreto invece, il gioco di parole è consequenziale, che in parlamento c’è un asse che vuole evitare a tutti i costi che il controllo degli 007 finisca nelle mani del Movimento di Grillo; le dichiarazioni dello stesso La Russa e l'outing di Lamberto Dini pubblicato da Repubblica sono li a testimoniarlo. Rimarrebbe la presidenza della Vigilanza Rai.
Precisando che quest'ultima non è garantita da una legge per una sua assegnazione all'opposizione, mentre per il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica la competenza ad una forza di non-governo viene stabilita dall’articolo 30 della Legge 124 del 3 agosto 2007, c'è la possibilità che Viale Mazzini venga assunto dal Pd, offrendo al partito del Premier una poltrona decisamente più importante rispetto a quelle assegnate nella giornata di ieri.
Alla fine della conta sembrerebbe proprio il Movimento 5 Stelle a rimanere con il cerino in mano (lo constateremo molto presto), così dopo essersi visto rifiutare un ruolo di questore alla Camera sembra essere sulla strada di non ottenere nemmeno una posizione apicale sulle Commissioni di vigilanza. Se questo accadrà dovremmo ringraziare queste "nuove" correnti d'opposizione, che all'improvviso, e proprio nell'anno della salita in Parlamento dei pentastellati, hanno pensato bene di opporsi ad un governo di cui faranno parte i loro alleati, di ieri e di domani.