La cattedrale dei motori l'ha incoronato nuovamente Re, dopo 2 anni 8 mesi e 19 giorni dalla sua ultima vittoria, quella conseguita nel GP della Malesia del 2010. Una vittoria bella, solare, contro i più forti di questa new generation, una vittoria a discapito di tutti coloro che l'avevano definito finito, bolso, senza più il coraggio. Valentino al termine della gara è stato sincero e vero come sempre è stato, dichiarando che con un Lorenzo al 100% sarebbe andata diversamente. Lui lo sa, se ne rende conto, perché altrimenti non si diventa campioni del mondo per nove volte.
Però le gare sono queste. C'è chi sta meglio e chi sta peggio, chi ha problemi e chi meno. Valentino ne ha avuti tanti nei due anni in Ducati, spiegati, discussi, messi alla luce. Non sono mai stati alibi della sua tornata sulla terra, ma anche in quel caso non s'è nascosto, mentre altri, facendolo, gli attribuivano la fine di un'epoca.