..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 7 aprile 2013

UN MODELLO

Ricordate vagamente chi disse questa frase: è un modello per l'Eurozona? L'olandese Jeroen Dijsselbloem, il nuovo presidente dell’Eurogruppo, dichiarò in data 25 marzo che il modello adottato per Cipro sarebbe stato il piano da adottare anche per gli stati membri in difficoltà, cioè quelli che avrebbero avuto bisogno del così detto salvataggio. La sua retromarcia non convinse, almeno coloro che seguono i "movimenti" all'interno delle stanze di Bruxelles, e la conferma giunge puntuale proprio in queste ore.

Il Parlamento Europeo sta per votare una legge per la risoluzione delle banche in difficoltà la cui bozza è stata presentata dalla Commissione Ue il 6 giugno 2012, basata su uno schema di bail-in, che include la confisca dei depositi al di sopra della quota garantita di centomila euro. 
Per dirla in termini più spartani e per non cadere nella semplificazione dell'esenzione dei conti sotto i centomila euro, il mirino è puntato verso le liquidità delle piccole e medie imprese, e cioè l'economia reale. Il relatore della legge, Gunnar Hokmark, ha dichiarato alla Reuters il 20 marzo che probabilmente la legge passerà così come è stata scritta: "Dovremo essere in grado di eseguire il bail-in anche attingendo ai depositi. Quelli sotto i centomila euro sono protetti, quelli sopra i centomila non sono protetti e dovranno essere trattati come parte del capitale che può essere usato per il salvataggio".

Non a caso la legge è all'esame del Parlamento Europeo, riprova che l'attuazione adottata per la cavia Cipro non era un caso isolato ma bensì un'operazione a lungo pianificata dalla Commissione, anzi, verrebbe quasi da dire, un modello.