..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

martedì 9 novembre 2010

PROCESSI STANCHI

Si va avanti per inerzia, continuando nell'arte dello sperpero, nonostante i procedimenti in corso continuino a raccontare quello che si sapeva, che si è saputo e che, alla fine di tutto, ci sarà chi dirà: "erano cose evidenti fin dall'inizio".

A Roma, la Corte d'Appello ha rinviato a febbraio 2011 la sentenza del processo Gea (che era attesa in serata). Caduta l'accusa di associazione a delinquere durante la sentenza di primo grado (un'accusa messa in piedi sulla base di un fantomatico controllo di 5 società tra serie A e B su 132 totali e di ben 151 giocatori su 3000), rimane, nei confronti degli imputati, un 513bis per le presunte violenze private nei confronti di Amoruso (il giocatore è passato al Perugia perchè lui ha accettato di trasferirsi, ha firmato e ha firmato perchè avrebbe preso un milione in più a stagione), Blasi (Moggi non rinnovava il contratto di Blasi perché veniva da una brutta stagione e dal caso doping: nella stagione successiva gioca bene e si merita il rinnovo), Ilyas Zetulaiev e Victor Budiansky (Alessandro Moggi dice al primo: ”se firmi per me fai bene”, poi non si parlano più. L’altro non parlava neanche bene l’italiano e ha incontrato Moggi solo poche volte, di rado).
A Napoli, invece, nell'aula 216, orfana di Moggi e del suo collegio difensivo ad eccezione dell'Avv. Trofino, si rinvia, dopo aver ascoltato Dino Zoff come teste, il tutto a martedì prossimo, dove, e dopo che Cipriani si è avvalso della facoltà di non rispondere perché imputato nel processo Telecom, il Tribunale, a richiesta dell'Avv. Morescanti, autorizza la citazione di Tavaroli che sarà obbligato a comparire.
E mentre Napoli attende l'esito di Roma, molto importanti le conseguenze che potrebbero scaturire dalla piena assoluazione dal processo Gea, nella capitale si decide di allungare, continuando nell'arte dello sperpero e portando avanti, per inerzia, una storia vecchia, consumata e oramai stanca.

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