Hanno aperto un procedimento disciplinare, quelli dell'Uefa, contro il Real Madrid. La condotta, definita impropria, del tecnico più grande di ogni epoca non è passata inosservata. Un passo indietro. All'Amsterdam Arena, durante in penultimo turno dei raggruppamenti di Champions League, sul risultato di 0-4 per le "merengues", l'allenatore lusitano ha dato ordine a Xabi Alonso e a Sergio Ramos (già ammoniti nel corso del match contro l'Ajax ed entrati quindi in diffida) di perdere tempo sprecando una trentina di secondi abbondanti per battere due calci di punizione.
Risultato: l'arbitro ha ammonito per la seconda volta entrambi, con conseguente espulsione. Le conseguenze? I due salteranno l'ultima partita del girone contro l'Auxerre (il Real Madrid è già qualificato come primo del girone), ma saranno immacolati da diffide alla ripresa del torneo, quando a febbraio le partite cominceranno ad essere o dentro o fuori.
Tutto questo non è piaciuto all'Uefa, le espulsioni di Xabi Alonso e Sergio Ramos non sono andate giù al governo del calcio europeo, e oggi pomeriggio (25/11 ndr) la Uefa ha ufficializzato l'apertura di un procedimento disciplinare nei confronti di Josè Mourinho e dei quattro giocatori coinvolti nel finale di Ajax-Real Madrid: i due espulsi Xabi Alonso e Sergio Ramos e i due portieri Jerzy Dudek e Iker Casillas.
È probabile, secondo le prime indiscrezioni, che i 5 tesserati del club "blanco" coinvolti paghino con un'ammenda per il loro comportamento.
In pratica: l'Uefa multerebbe i tesserati del Real Madrid, perché il loro tecnico ha fatto uso, lecito, del regolamento.
Ne ho già scritto, ma lo ribadisco: il più grande tecnico di ogni epoca ha superato l'obbiettivo, andando oltre il suo modello di vita: il limite. Ma con il regolamento in tasca ha espulso un sistema obsoleto e ignorante.
Oggi quello stesso sistema grida vergogna, davanti ad uno specchio.
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