New York Times, Guardian e Der Spiegel potrebbero nelle prossime ore pubblicare il materiale, dopo averlo visionato e selezionato, che WikiLeaks avrebbe loro passato. Intanto anche il Dipartimento di stato di Hillary Clinton si è sentito in dovere di contattare le proprie controparti, cioè i governi stranieri, avvertendole dell'imminente pubblicazione di suoi documenti scritti per uso interno che potrebbero contenere informazioni riservate o politicamente sensibili. Tra gli interessati dalla fuga di notizie potrebbero esserci, guarda caso, anche i quotidiani italiani.
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