Ancora indietro nel tempo, ancora storie di un'Ippica che fu. Era il 1957, e a San Siro trionfò Crevalcore, guidato con maestria da William Casoli, mai come in quella occasione degno dell'appellativo "il Professore", che la gente di San Siro gli aveva affibbiato. Crevalcore, cavallo dalla mole possente, con i nastri partiva piano per via di una faticosa giravolta, ma con la macchina invece scattava benissimo. "Qui - sentenziò Casoli alla vigilia - ci giochiamo la partenza con Tornese e se vado in testa dovranno batterci". La mossa riuscì, Tornese vista la decisa opposizione si adeguò secondo e Casoli in testa si mise a giocare con l'andatura, ammassando il gruppo alle spalle, con la francese Gelinotte che navigava al largo. Rievoca Casoli: "Sul finire dell'ultima curva Brighenti mi dava dei gran colpi sulla schiena con Tornese e urlava come un pazzo: Vai via se no ti vengo addosso. Ma io tergiversavo ancora e solo quando vidi profilarsi al largo la sagoma di Gelinotte, diedi il via a Crevalcore liberando Tornese. Il quale uscì come una furia ma non fece più a tempo a battermi concludendo secondo davanti a Gelinotte".
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