Ha vinto la concretezza, su tutto, e quel solito modo di intendere football, di quella mentalità in continua crescita, capace di offrire spettacolo per ottanta minuti e ritrovarsi in vantaggio di soli due gol, nonostante le innumerevoli occasioni avute. Ha vinto la concretezza e la capacità di Fabiansky di chiudere ogni spiraglio nei dieci conclusivi, con tre parate che hanno di fatto annullato i sogni di rimonta dei Toffees, capaci, comunque, di realizzare il gol della bandiera a tempo praticamente scaduto.
Ha vinto una squadra che per larghi tratti mi è sembrata quella degli invincibili: cinica e spietata nel portare il risultato dalla sua parte; operaia e "sporca" nel difenderlo, senza tanti fronzoli, a volte anche con un gioco ruvido.
Da questo spazio lo ripeto da tempo: questo Arsenal è in grado di costruire un ciclo, vincente.
Il gruppo, dopo anni di assemblaggio, è pronto, le qualità, fisiche e mentali dei singoli, lo stanno dimostrando, nonostante qualche amnesia. Ora è permesso, siamo ancora all'inizio, sarà quando arriveranno le partite che contano che dovrà essere dimostrata la capacità di reggere le pressioni, di scendere in campo con la giusta concentrazione, cattiveria e fame di vittoria.
Questo gruppo ne è capace, ha i numeri per poterlo fare. Il futuro è lì che attende, bisognerà essere capaci di prenderlo, il futuro, e renderlo vincente.
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