..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

martedì 2 novembre 2010

L'UGUAGLIANZA / 1

Il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, ha squalificato per una sola giornata ( il Codice prevederebbe - il condizionale quando si parla di Giustizia Sportiva serve come il pane - nei quattro casi di condotta gravemente antisportiva la sanzione minima di due giornate) Francesco Totti: "per avere, al 31' del secondo tempo, colpito con una manata al capo un avversario; per avere inoltre, al rientro negli spogliatoi, dopo la consequenziale espulsione, tenuto un atteggiamento platealmente aggressivo nei confronti di un calciatore avversario, senza ulteriori conseguenze per l'intervento dei presenti; infrazione quest'ultima rilevata dai collaboratori della Procura federale".
Non c'è stata invece, questa settimana come nelle precedenti tranne una, la prova televisiva. Nessuno, dall'arbitro Paolo Valeri e i suoi assistenti fino a Palazzi, ha sentito la bestemmia di Bovo durante Palermo-Lazio di domenica 31 ottobre. Nessuno tranne tutt'Italia, in diretta all'ora di pranzo.
E nessun giornalista sportivo, questa settimana come nelle precedenti tranne una, si è permesso di menzionare il fatto. Nessuna presa di posizione, nessuna gogna mediatica, niente di niente. E non me ne voglia il buon Cesare (Bovo).


Chiarisco subito un particolare. Cartellino rosso per le bestemmie in campo: la Federcalcio interverrà con una specifica previsione nelle "decisioni ufficiali della Figc" per punire a tutti i livelli, anche attraverso la prova tv, questo tipo di comportamento. Giancarlo Abete, presidente della Figc, precisò a suo tempo: "Interverremo sulle decisioni ufficiali per chiarire che all'interno di comportamenti offensivi e oltraggiosi rientra anche la bestemmia".
E poi ci vengono a raccontare che nell'era post-calciopoli la legge è uguale per tutti.

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