Si scriverà sulla partita: dell'assist di Alberto Aquilani, del tiro dai 35 metri di Fabio Quagliarella, del gol di Vincenzo Iaquinta e del pareggio di Francesco Totti, come naturale che sia.
Tutte cose fin troppo banali, per chi le ha viste, tutte situazioni che lasceranno un'emozione, per chi le ha vissute.
Anche Fausto, stasera, le voleva vivere. Erano giorni che aspettava questa partita, l'arrivo dei "nemici" romani, il poter sbeffeggiare Totti. Si è spento, invece, a pochi minuti dall'inizio della gara.
Il silenzio ha preso il posto dell'ironia che ha sempre contraddistinto il racconto della sua partita, delle partite della Juventus, di quel dire: "e uno", ad ogni gol della Vecchia Signora; e di qualunque squadra del globo terrestre che lo faceva all'Inter, facendo in modo che il figlio Claudio, interista, potesse ben udire: "e unooooooo".
Se n'è andato uno juventino che ha visto Charles, Sivori, Boniperti, Platini e Del Piero, se n'è andato nella sera di Juventus-Roma, una delle sue partite più attese, più sentite.
Le cronache racconteranno di una bella partita, giocata bene da entrambe le squadre, con la possibilità, per entrambe, di vincerla. Fausto questo mai lo saprà, ma stasera è stato l'unico ad aver visto la Juventus vincere 2-0, con il "suo" Del Piero autore di una doppietta.
Ciao Fausto.
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