..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 21 novembre 2010

LA COLONNA PORTANTE

Scrivo di Juventus, quella che scende in campo. Un terzo del campionato alle spalle, per una squadra definita qualitativamente ai livelli della prima delle provinciali, con un mercato pasticcione e un tecnico che ha avuto l'ardire di fare dichiarazioni gravissime, è un buon motivo per vedere a che punto stanno le cose.
I numeri, che sono comunque lo specchio di quel che si è riuscito a realizzare sul rettangolo di gioco, non mi interessano, mi basta leggere miglior attacco del torneo, nonostante la mancanza reale di una prima punta, per capire quello che la squadra riesce a portare a casa al termine dei novanta minuti. Differente è lo sguardo sulla colonna portante dell'intero impianto di gioco. Lo dico in maniera più semplice: quando nella formazione titolare leggete i nomi di Chiellini, Bonucci, Melo, Marchiso, Krasic e Aquilani, potete stare certi che la Juventus uscirà dal campo con un risultato positivo, il più delle volte.
La creatura di Delneri, rimanendo in tema di semplicità, ha preso forma, e tutti, nessuno escluso, sanno quel che devono fare, al meglio delle proprie possibilità. Innegabile, però, che il duo difensivo della nazionale s'è preso le misure, e ora superarlo comincia a diventare ostico per chiunque. Quel biondo che corre come un matto, e mai a vuoto, sulla fascia destra è diventato a tutti gli effetti il chiavistello che scardina qualunque cosa gli si pari davanti. Ma il vero cuore pulsante, da dove tutto nasce e dove tutto finisce, sono quei due a centrocampo. Il brasiliano non sbaglia più una partita: un qualunque pallone che rimbalzi da quelle parti diventa suo, un qualunque avversario provi a puntare nel mezzo diventa un suo personale problema, il più delle volte risolvibile, e l'affiatamento con il ragazzo romano ha ormai raggiunto livelli elevatissimi. Il romano, appunto, è l'olio dell'intero ingranaggio: da quando è entrato in circolo la fluidità di manovra ha fatto cambiare passo all'intera squadra. Detto in pillole: che un qualunque Dio lo perseveri, questo ragazzo può portare la Juventus a giocarsi tanto. Da non dimenticare, come sopra accennato, il jolly che Delneri prima ha disegnato, e poi, con coraggio, ha tirato fuori dal mazzo mettendolo sul tappeto verde, inventandosi un'arma micidiale sia in fase di copertura, sia negli inserimenti senza palla, quella palla che il romano fa girare a meraviglia.
L'evoluzione di tutto questo sarà una naturale conseguenza, l'aggiunta a questo blocco di elementi qualitativamente superiori sarà quel che chiederà il prossimo anno la Champions League. Per ora, la Juventus, sta esprimendo il miglior football del campionato, e questo ogni singolo tifoso bianconero se lo deve godere, magari dando un'occhiata alla colonna portante.

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