..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

lunedì 1 novembre 2010

E' FINALMENTE "ORSI MANGELLI"


Svanita la possibilità di vedere all’opera Nadir Kronos e Wishing Stone, l’Orsi Mangelli ha perso una fetta dei motivi che poteva proporre. Quest’anno, per fortuna, si era “larghi“, sicché il tradizionale appuntamento del primo novembre a San Siro regge ugualmente nonostante l’assenza del nostro Derbywinner e il forfait del vincitore del Kentucky Futurity, che ha preferito scendere in campo sabato 23 ottobre a Lexington scontrandosi (ha concluso al secondo posto) con un mostruoso Lucky Chucky in grado di esprimersi in 1.50.4 (media di 1.08.9) che è il miglior tempo assoluto della stagione.
L’Orsi Mangelli regge grazie alla presenza di un drappello di nordici, capeggiato da quello che al momento attuale va considerato - con Raja Mirchi - il più forte 3 anni in circolazione sulle piste europee, escludendo la Francia con la quale è sempre difficile fare comparazioni. Ci riferiamo a Muscles Wiking B.R., norvegese allenato in Svezia, già vincitore di due corse di Gruppo I, il Campionato Europeo dei 3 anni a Solvalla (il 18 agosto) e il Kriterium norvegese (a metà settembre) a Bjerke, l’ippodromo di Oslo. L’allievo di Olle Goop (Bjorn in sulky) nel citato “Europeo“ sui 2140 ha lasciato a debita distanza Noak Lb (terzo) e Nadir Kronos (np) potendo così contare su una linea, anche se indiretta, chiaramente a suo favore rispetto ai coetanei italiani con i quali incrocerà le armi lunedì a San Siro. E poco sotto Muscles Wiking, nelle valutazioni degli ospiti al via nell’OM, va inserito l’americano di Svezia Formula One, che non ha ancora il blasone del norvegese dei Goop, ma è soggetto di grandi attrattive: ha vinto 6 delle 8 corse alle quali ha preso parte; l’ultima volta, in particolare, ha battuto, e in maniera piuttosto netta, Raja Mirchi, e già questo riferimento è più che eloquente. Se si aggiunge che il suo allenatore è Stig H Johansson, il quadro è completo e fa presumere di essere alla presenza di un potenziale primattore. Ecco, sono questi, in prima istanza (non escludendo a priori altri “inserimenti“, di Deuxieme Picsous ad esempio) i cavalli con i quali i nostri dovranno fare i conti se vorranno imitare Mago d’Amore, straordinario vincitore lo scorso anno eludendo la minaccia di Explosive Matters che in Usa aveva mostrato grandi potenzialità sia nell’Hambletonian sia nel Kentucky Futurity terminando alle spalle del “dominante“ Muscle Hill. Peccato che, a parte Nando Font, i più titolati tra i nostri siano “raggruppati“ nella stessa eliminatoria, la seconda, sicché sussiste il serio rischio di assistere ad un depauperamento “preventivo“ delle forze indigene, a tutto vantaggio degli esteri. Ma anche questo fa parte del gioco. Il gioco di un confronto che nella sua unicità resta qualche cosa di speciale: l’Orsi Mangelli, soprattutto con l’attuale formula spettacolo in batteria e finale sul miglio, si è conquistato sul campo (anche per la caratura dei suoi vincitori) un posto di rilievo tra gli appuntamenti top del trotto internazionale. È un bene prezioso, da conservare e magari da valorizzare ulteriormente, sforando anche i budget che il momento difficile impone, perché è una vetrina e le vetrine per attirare devono sempre essere abbaglianti.
Prima eliminatoria
Entra subito in scena il pezzo forte, nelle previsioni, dell’Orsi Mangelli 2010: Muscles Wiking B.R., tra l’altro presentato come eccellente partitore, ha anche sorteggiato il numero in corda. Il norvegese sembrerebbe quindi in una botte di ferro: ha qualità e forma, posizione e guida. Unico dubbio: non ha mai affrontato coetanei di primissima fascia, a parte quelli strabattuti (tra i quali il nostro Derbywinner) nel Campionato Europeo dei 3 Anni. Il figlio di Muscles Yankee dà l’impressione di essere un primaserie, ma non ha ancora del tutto dimostrato il suo reale valore. Nella batteria è un favorito quasi scontato, poi si vedrà. Lo svedese Deuxieme Picsous, un gradino al di sotto come qualità complessiva rispetto al favorito, ma comunque è ben attrezzato, può sfruttare la posizione di lancio alle spalle di Muscles Wiking per “restarsene al caldo“ sino in fondo e guadagnarsi l’accesso alla finale senza un grande dispendio d’energia. Rischia di spendere, invece, Nando Font, che la seconda fila costringerà a muovere da posizione scomoda. L’allievo di Ehlert per contare, avrà bisogno che lo svolgimento non sia tattico, vale a dire che anche quelli davanti siano costretti a spremere in anticipo un po’ di energie. Norton Jet, nella nuova versione Gubellini-Rantanen, potrebbe “sparigliare le carte“ facendo partenza: il figlio di Crown’s Invitation (stallone che proprio nell’OM fece il suo esordio in Italia) è un affascinante punto interrogativo. Nel pronostico lo preferiamo a Vasterbo Face It, che non dà l’aria di essere un gran vincitore (solo 3 successi in 20 uscite) ma che fa parte dell’elite svedese quale vincitore di una eliminatoria della E3, nella cui finale è calato in arrivo dopo grande spesa iniziale. Negresco Milar negli ultimi mesi è progredito in maniera vistosa, trovando anche modo di mettersi in evidenza in prima categoria (secondo nel Marangoni). Ha quindi tutto il diritto di provarci, anche per la soddisfazione dei suoi proprietari che hanno riportato in auge una delle casacche storiche (quella della Scuderia del Bridge) del trotto milanese. Nashville Dancer, Nolimits di Pippo e Number One Italia sono tutti targati Gocciadoro e sono tutti in condizione più che apprezzabile. Resta il fatto che l’impegno è obiettivamente severo. Pare durissima, nonostante il buon numero di lancio, anche per Narkos Np.
Seconda eliminatoria
Secondo turno molto più difficile da pronosticare per il sostanziale equilibrio (almeno in teoria) dei valori in campo. Nesta Effe, per come ha corso il Derby (ultimi 800 in 55.5 trottati in mezzo alla pista, da ultimo a secondo) merita comunque prima considerazione, ma il numero dietro, sia pure alla corda dietro il veloce e in forma Nuage En Ciel, può essere un’insidia per la presenza di tanti buoni partitori in prima fila, sicché gli si può anche preferire Norton Ans o Non Solo Bar messi decisamente meglio. Il cavallo di Minnucci ha sostanzialmente fatto il suo nel Derby (terzo), al quale Non Solo non è approdato per il harakiri della batteria. L’allievo di Smorgon è incappato in un altro “colpo“ di sfortuna (è stato danneggiato sulla prima curva) nella Consolazione romana, sicché la carta attuale non rispecchia assolutamente le sue reali possibilità e se andrà davanti farà sicuramente una “gran misura“. In seconda fila, come Nesta Effe, ma anch’essi potenziali protagonisti, Formula One e Napoleon Bar saranno in agguato, in attesa di sfruttare la minima evenienza favorevole. L’americano di Stig Johansson, sei successi nelle otto uscite in carriera, è praticamente all’esordio in prima categoria, ma è soggetto sul quale in Svezia si crede molto, specie da quando è stato in grado di fermare Raja Mirchi, l’indiscusso leader della generazione. Napoleon Bar deve farsi perdonare una finale del Derby in ombra, nonostante fosse stato eletto favorito sul campo. L’allievo di Bellei ha avuto tre settimane di tempo per recuperare, sicché dovrebbe essere di nuovo competitivo. Non entra nel pronostico, ma non andrà sottovalutato Kaffir Face, che Kolgjini giudica la “punta“ della sua spedizione per l’OM. La sua “carta“ è buona ma non speciale, però il precedente del Derby (Andrea Guzzinati con un Kolgjini) sembra ritagliarsi meglio in questo contesto piuttosto che nella prima eliminatoria con AGuzzi impegnato con Vasterbo Face It. La sempre produttiva (e nel caso anche coraggiosa) Noriana Rosso sembra un po’ “stretta“ in questo contesto, al pari dell’altro americano in campo, Pretty Boy Lindy, che ha marchio (quello degli Antonacci/Meli) e record (1.53.3) importanti, ma deve ancora dimostrare di poter essere un fattore.

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