..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 17 ottobre 2010

LO STILE JUVENTUS / 12

Manca qualità, lo si vede a occhio nudo. La Juventus è condannata ad aggrapparsi ad un 36enne palesemente finito e ad un mercato da provinciale, con un brasiliano ingestibile, un italiano sempre rotto e un serbo che non voleva nessuno.
Bah signori, bah! Non appartengo (come scrive l'amico Carlo da cui traggo spunto per buttare giù il dodicesimo appuntamento con lo stile Juventus) alla categoria dei "ve l'avevo detto" (anche se la goduria per quanto sta accadendo sulle sponde del Po è immensa), ma visto e considerato che il deprofundis rimbombava ancora nelle orecchie, è giusto che ogni bianconero si goda una volta di più una squadra che gioca a pallone dopo tre mesi d'assieme, e che non si vedeva dai tempi d'oro di Marcello.
Una freschezza atletica invidiabile, un Melo che esce in standing ovation, un Krasic che per fermarlo dovranno probabilmente assoldare dei cecchini e sistemarli sulle tribune, un Aquilani che per sapienza tattica e qualità è il giocatore che la Juventus aspettava da quattro anni. E poi quel gol, un gol che per chi conosce Alberto non è niente di nuovo, ma il semplice gesto di un ragazzo che di questo passo non avrà nulla da invidiare a gente come Xavi e Iniesta.
La più forte delle provinciali è ora quinta, e, vista la mancanza di qualità, si ritrova a capeggiare la classifica dei gol realizzati; però era evidente che mancava una punta come Ibrahimovic. 

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