..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 17 ottobre 2010

REPORT: ARSENAL 2-1 BIRMINGHAM CITY





L'Arsenal visto ieri pomeriggio all'Emirates Stadium è facilmente paragonabile a quello visto, quindici giorni fa, a Stamford Bridge: partenza a tutta, con occasioni da rete nei primissimi minuti di gioco. Ma, come capitato contro il Chelsea, è mancato quel pizzico di fortuna, quella giusta cattiveria che avrebbe potuto indirizzare il match a favore dei ragazzi di Wenger.
E come capitato contro i Blues, anche ieri, alla prima occasione, i Gunners si sono ritrovati sotto di un gol, immeritatamente. Ma la voglia, la determinazione e quel pizzico di fortuna che è mancato contro gli Ancellotti boy's, ha fatto si che l'esito finale del match si indirizzasse verso la vittoria. 
Lo scrivo ormai da tempo: questa squadra ha la possibilità di giocarsi qualunque competizione con tutti, alla pari, senza doversi preoccupare della forza dell'avversario, ma facendo semplicemente leva sulle qualità di un gruppo che, come ampiamente dimostrato ieri, si sacrifica per i colpi del singolo, si prodiga nel cercare sempre di giocare un buon football. La prestazione di Chamakh, ieri di gran lunga, insieme a Diaby, il migliore in campo, ne è l'esempio: corsa, sacrificio, aiuto costante al reparto di centrocampo, e il gol decisivo che ha permesso a Wenger di festeggiare l'ottocentesima panchina con un successo.
I pareggi di Chelsea e United, infine, hanno ridato alla classifica una fisionomia più precisa rispetto al gioco espresso in queste prime otto giornate. Ora sarà nuovamente Champions League, importante per consolidare il primo posto nel girone e affrontare con maggiore fiducia il proseguo di stagione; anche perché determinazione, classe e voglia di vincere, a questo gruppo, non mancano.

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