..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"
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venerdì 2 gennaio 2015

HAPPY NEW YEAR GOONERS

Morning Gooners,
prima di tutto doverosi son gli auguri di buon anno che pongo a tutti voi, sperando che i prossimi mesi, sportivi e non, possano essere quanto meno sereni.
A fine novembre avevo stilato un mini-calendario che c'avrebbe portato dopo otto gare a tirare una somma sulle nostre credenziali in campionato.
Otto match che hanno portato 16 punti, frutto di 5 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte. Al tempo stavamo all'ottavo posto in classifica distanti cinque punti dalla zona Champions, oggi sesti a soli tre punti dal Southampton quarto.
Allora si cercava la continuità di risultato, per risalire la classifica e aumentare la fiducia in se stessi. Gli impegni Champions venuti meno hanno agevolato il recupero, con conseguente fluidità di manovra e maggior dinamismo durante i novanta di gioco.
Purtroppo il continuo perdurare di assenze, infortuni e squalifiche ha fatto si che non tutti i match abbiano avuto uno svolgimento congruo alle nostre possibilità.
Vedere nello specifico le sconfitte di Stoke-on-Trent e di Southampton, che a prescindere ci possono stare ma che se avvenute dopo prestazioni che non meritavano quel risultato e con una line-up senza punte di ruolo nel match di ieri l'altro e senza centrali di ruolo in quella di inizio dicembre un po' di rammarico inevitabilmente lasciano.

lunedì 22 dicembre 2014

LA CIAMBELLA SENZA IL BUCO

Morning Gooners,
alla fine, e comunque con un po' di amaro in bocca, dobbiamo ammettere che il pareggio è stato risultato giusto, e solo uno strepitoso Szczesny c'ha permesso di giungere al novantaseiesimo minuto ancora in vantaggio. A castigarci ancora quella difesa a zona che ha impedito a Chambers, seppur vedendolo, di andare incontro a Skrtel, risultato come l'anno scorso decisivo nel match di Anfield.
Il non averla portata a casa, oltretutto in superiorità numerica, è sicuramente figlia di una condizione che non c'ha garantito quindici minuti finali di un certo livello, dove, come in occasione del definitivo pareggio, abbiamo lasciato troppo spazio ai nostri avversari.
Loro avevano poco da perdere, e solo grazie al cuore e ad un pubblico meraviglioso che non ha mai smesso di sostenerli sono riusciti a rimediarla.
L'occasione era ghiotta, diciamocelo, ma per quello che si è visto in campo uscire con una vittoria sarebbe stato oltremodo gratificante.
E pensare che al nono ed ultimo minuto di recupero Santino stava per metterla, ma la ciambella con il buco, almeno in Premier, quest'anno evidentemente non vuole venire.
La settimana scorsa invece, durante il sorteggio Champions, l'urna per gli ottavi di finale c'ha donato la doppia sfida con i Monaco. Un sorteggio a dir poco benevolo, seppur tutte le partite siano da disputare sempre e comunque all'interno di un rettangolo di gioco, che potrebbe garantirci l'inserimento tra le migliori otto d'Europa, dove tutto a quel punto diventa possibile.

sabato 6 dicembre 2014

NEXT STEP

Morning Gooners,
superato anche l'ostacolo Southampton ci dirigiamo verso Stoke-on-Trent, terzo impegno del nostro personalissimo calendario. Per ora lo score dice sei punti, due gol fatti e zero subiti. Una vittoria in casa e una vittoria in trasferta. Tra le righe è oggettivo trovarci diversi aspetti positivi.
La condizione fisica, già dimostrata nel match con lo United, ha trovato un suo equilibrio e conclusa questa settimana si entrerà in una fase dove le energie da spendere saranno fondamentali.
Da questo punto di vista l'ottimismo non manca.
Cosa ci continua ad ostacolare è la tematica infortuni, e per il match di questo pomeriggio non mancano i dubbi di formazione.
Szczesny s'è completamente ristabilito e sarà tra i convocati. Per un suo impiego si dovrà attendere la conferma della line-up. Non dovesse superare il test toccherà ancora all'ottimo Martinez.
In difese c'è emergenza. Monreal si può considerare out, toccherà quindi a Gibbs impossessarsi dell'out di sinistra, sempre che la nottata abbia portato buone nuove. Koscielny dopo l'ottima prova con i Saints ha rimediato un piccolo fastidio. Il suo impiego sarà valutabile ora dopo ora, di sicuro, come confermato da Wenger in conferenza stampa, non verranno presi rischi, vista l'importanza del giocatore e il periodo intenso a cui si andrà incontro. Mertesacker e Chambers saranno gli unici due sicuri a scendere in campo, con il secondo che potrebbe scalare centrale con Bellerìn a destra nel caso il nazionale francese non dovesse farcela.
Centrocampo e attacco dovrebbero ricalcare quanto visto in campo nelle ultime uscite. Flamini e Ramsey davanti alla difesa, Welbeck, Cazorla, Sanchez e Giroud (o The Ox) nel mettere a ferro e fuoco l'area dei Potters.

venerdì 5 dicembre 2014

ONE-NIL TO THE ARSENAL

Evening Gooners,
consapevole dello scrivere con il senno di poi, ma quando l'altra sera il cronometro dello stadio scriveva solo cinque minuti al triplice fischio finale mi sono sentito più tranquillo, quasi rilassato.
Stavamo in perfetta parità, dopo una gara giocata più che discretamente e contro un avversario che, nonostante il suo non migliore periodo di forma, ha dimostrato il perché di quella posizione in classifica. Ci stavamo decisamente stretti dentro a quello 0-0.
Foster aveva rispedito più volte al mittente tutto ciò che era giunto dalle sue parti. Con Danny la corrispondenza più movimentata.
Tutto faceva presagire ad un pareggio che comunque non avrebbe deluso nessuno, accontentato di più i Saints sicuramente. Ma il conto alla rovescia era inevitabilmente iniziato e da li a poco si sarebbe consumato ciò che per undici volte in stagione eravamo già riusciti a realizzare.
Bang! Sanchez score! 1-nil to The Arsenal!
Ancora una volta, per l'ennesima volta, numericamente l'undicesima, siamo stati in grado di segnare nei minuti conclusivi di un match, cambiando per l'undicesima volta l'esito dell'incontro.
Ricordo nitidamente le prime volte. La mancanza di uno storico faceva propendere a non misurare la temperatura ad una situazione che poteva essere stata figlia di coincidenze.
Oggi lo storico c'è, e racconta di un gruppo di ragazzi che evidentemente ha abbracciato il Boskov-pensiero, che inevitabilmente ha superato la soglia del caso.
Non molliamo mai e fino a che l'arbitro non ha fischiato la fine continuiamo a combattere.
Ieri usando l'esperienza quando non c'arrivava la condizione atletica, oggi esaltando le qualità grazie ad un ritmo partita sempre più costante.
Se tre indizi fanno una prova: Dortmund 2-0; WBA 0-1; Saints 1-0.

mercoledì 3 dicembre 2014

SECOND ACT

Morning Gooners,
il secondo atto del nostro personalissimo calendario è praticamente già in atto. Questa sera, all'Emirates Stadium, affronteremo senza discussione alcuna la squadra che più di ogni altra ha stupito osservatori e addetti ai lavori.
Contro i Saints non sarà una serata semplice. Affronteremo la loro tranquillità di classifica. il loro morale, la predisposizione tattica che Ronald Koeman ha saputo impartire, la qualità che Pellè e compagni hanno dimostrato di avere.
E' oggettivamente il big-match di giornata, la sfida che vedrà impegnate la terza e la settima in classifica.

domenica 30 novembre 2014

IN THE RIGHT WAY

Morning Gooners,
il primo atto degli otto delicatissimi match che andremo ad affrontare da qui ai primi di gennaio l'abbiamo meritatamente vinto. Da pronostico.
Gara ampiamente dominata fin dalle prime battute, grazie a quella condizione atletica che riesce a far muovere in trenta metri tutti i reparti. 
Il secondo non cartellino giallo consecutivo a Flamini una particolare lettura di quanto sto affermando.
Valido il rientro di Laurent, interessante la proposizione di Giroud, Welbeck e Alexis contemporaneamente.
Tolta l'occasione in cui Berainho ha centrato la traversa, non abbiamo praticamente mai subito i Baggies, lasciando così godere Martinez del secondo cleen sheat consecutivo.
Immenso nel pomeriggio del The Hawthorns è stato Santino Cazorla, migliore in campo a lunghezze.
Ha dispensato idee, qualità e quantità, oltre all'assist che ha permesso a Danny Welbeck di decidere l'incontro.
Aaron è ancora un po' indietro, lo vediamo soprattutto nei primi tempi. Poi il fondo di cui dispone lo fa venire fuori nella seconda frazione. A breve l'avremo in formato Fa Cup Final.
La squadra è piaciuta nuovamente. Si sono viste trame in cui s'è cercata e trovata quella velocità oggi determinante per decidere gli incontri. Il riuscire a stare più legati tra i reparti ha permesso l'ennesima prova di solidità difensiva. E per una volta anche dai calci piazzati non abbiamo subito in modo eccessivo.

sabato 29 novembre 2014

FIRST ACT

Morning Gooners,
nonostante l'aspetto infortunati continui a tenerci compagnia, nonostante la classifica ci dica che al momento siamo l'ottava forza del torneo e nonostante la trasferta al The Hawthorns nasconda ancora parecchi dubbi di line-up, sono fortemente convinto che quando gli altri inizieranno a giocare noi ci saremo già messi tre punti in tasca.
Szczesny si è allenato, ma probabilmente troverà posto solo in panchina, lasciando ancora il ruolo di titolare a Martinez. Yaya ha rimediato un problema al bicipite femorale e con molta probabilità non riuscirà a recuperare, Giroud è appena rientrato ed un suo impiego dal primo minuto pare ancora lontano. Laurent potrebbe finalmente rientrare, al posto di Monreal, che si contenderà una maglia con Kieran. Con Jackie Boy fuori tre mesi e Arteta out, a centrocampo c'arriviamo contati.
A grandi linee dovremmo riproporre l'undici che ha disputato il match di Champions con il Dortmund, con i soli Koscielny e Flamini possibili titolari dal primo minuto.
Riepilogando. Martinez, Chambers, Mertesacker, Koscielny, Gibbs, Flamini, Ramsey, Chamberlain, Cazorla, Sanchez, Welbeck.

domenica 23 novembre 2014

UNBELIEVABLE, ABSURD, GROTESQUE

Evening Gooners,
ci sono sconfitte che fai un enorme fatica a scrollarti di dosso e sconfitte che per come si sono concretizzate non riescono nemmeno a farti incazzare, a lasciarti sulla pelle ferite e lividi. Come quella di ieri. Incredibile, pazzesca, grottesca.
A memoria non ricordo l'ultima volta in cui abbiamo dominato così a lungo un avversario nei novanta di gioco. Schiacciato dal punto di visto del possesso palla, annichilito sotto l'aspetto delle conclusioni a rete. Non a caso al termine del match De Gea è stato eletto miglior uomo in campo.
Un match giocato con attenzione, concentrazione, al punto che elementi come van Persie, Rooney e Di Maria hanno interpretato il ruolo delle comparse per quasi tutta la durata dell'incontro.
Bene in difesa, benissimo a centrocampo, dove abbiamo approfittato dell'assenza di Blind per impadronircene, molto bene in attacco, perché quando si va per ventitre volte alla conclusione contro il Manchester United qualcosa di buono evidentemente si è fatto.
Il particolare per cui la sfera non sia entrata nemmeno una volta (prima del novantaquattresimo), la circostanza secondo la quale l'ex Atletico Madrid abbia sventato tutto ciò che abbiamo tirato nello specchio della porta, fa parte di quell'incredibile, pazzesca e grottesca capacità del football di non essere mai ciò che la logica vorrebbe.
Immagino che la caccia ai "colpevoli" sia già in atto.
Wenger vincerà per distacco, come se tutte le occasioni create e non concretizzate fossero colpa dell'alsaziano. Come immagino che le crociate su chi si sarebbe dovuto acquistare questa estate abbiamo ricominciato ad avanzare. 
Tutta rumenta che servirà solamente ad alimentare il fuoco della non cultura sportiva.
La filosofia invece impone (piacevolmente) di guardare il bicchiere mezzo pieno. 
Per la decima volta in stagione abbiamo segnato nei minuti finali, ennesimo aspetto che certifica la solidità mentale e vincente della squadra. Dopo una lunghissima assenza è tornato in campo, con un mese di anticipo, Olivier Giroud, segnando, tra l'altro, il goal che c'ha dato la speranza di una incredibile rimonta. La condizione fisica di molti ha permesso alla squadra di essere più continua durante le fasi di gioco, aspetto che in precedenza avevo messo all'attenzione. Ramsey non è ancora al top, ma sicuramente meglio di un mese fa. Sanchez e Chamberlain continuano a mantenere una forma super. Danny nonostante qualche acciacco risulta sempre presente. Insomma, i ragazzi stanno aumentando considerevolmente la qualità delle giocate nei novanta di gioco e su questa strada, disputando partite come quella con lo United, punti e posizioni in classifica guadagnati saranno la logica conseguenza.

venerdì 21 novembre 2014

ONE MORE DAY

Evening Gooners,
ventiquattro ore e sarà ancora una volta Premier League, sarà nuovamente tempo di concentrarsi sulla fuga del Chelsea, sarà soprattutto Arsenal vs Manchester United.
Il match che ha infiammato decadi di english football.
Ci si arriva dopo la sconfitta patita in quel di Swansea, prima del match decisivo contro il Dortmund in Champions League, con il solito numero di indisponibili che terranno incerta la line-up fino a pochi minuti dall'inizio dell'incontro.
Radio Arsenal ci comunica che Danny con molta probabilità sarà in the pitch. Contro il fastidio muscolare che l'ha colpito nel match contro la Scozia, contro quei colori che l'hanno prima cresciuto come ragazzo e poi come professionista.
Dietro, purtroppo, mancherà ancora una volta Koscielny, lasciando di fatto invariata la linea a quattro che ha disputato gli ultimi match. A centrocampo finalmente avremo la possibilità di scelta. Probabile che si opti per il duo Arteta-Wilshere a schermare la difesa con Sanchez, Ramsey e una maglia disponibile tra The Ox e Santino a formare il trio che supporterà Welbeck.
In panchina ci sarà Theo Walcott, ed un suo eventuale impiego non è assolutamente da escludere.
Lo scorso torneo, con tutte le problematiche che la fine dell'era Ferguson aveva riversato in casa United, non fummo capaci, come invece riuscirono gli altri, ad approfittare dell'anno sabbatico dell'allora gruppo guidato da Moyes. Anzi, dei sei punti avuti a disposizione riuscimmo a portarne a casa solamente uno, con l'aggravante di aver realizzato zero marcature nel corso dei 180 minuti di gioco. Riprendere il discorso campionato con una vittoria e proprio sui Red Devil sarebbe l'ideale per mettere benzina nelle gambe e fiducia nella testa, all'inizio di un periodo che ci vedrà super impegnati fino alla prima settimana del nuovo anno.

martedì 11 novembre 2014

WE ALWAYS LOOK FORWARD TO THE NEXT MATCH

Morning Gooners,
ieri pomeriggio a tutto pensavo, tranne che ad una sconfitta. Dopo la meravigliosa realizzazione di Sanchez, scaturita da una perfetta transizione cestistica che ha permesso di andare a segno dopo un'azione partita dai piedi di Chamberlain, il grosso sembrava fatto. Noi avanti di uno sotto un autentico diluvio.
Non stavamo giocando la nostra migliore partita, questo era evidente, nonostante un'occasionissima capitata allo scadere della prima frazione sui piedi di Danny, ma non stavamo nemmeno subendo le avanzate degli Swans. Il pomeriggio inoperoso di Szczesny stava a certificare la nostra capacità di attenzione. Poi il black-out. In cinque minuti, in quei soli cinque minuti, abbiamo subito la seconda sconfitta stagionale. E la seconda rimonta nell'arco di appena quattro giorni.
Gli ingressi di Jackie Boy e Theo non hanno cambiato volto al risultato e oggi, con ora davanti quindici giorni di sosta, tiriamo una riga.
Il sesto posto in classifica non è certo ciò che ad inizio stagione immaginavamo. Assaggiate con gusto e piacere le due coppe nazionali più prestigiose, l'appetito consigliava di puntare in alto, di pensare di essere una delle squadre da battere. Per diversi aspetti a ragione.
Varie circostanze c'hanno impedito di essere protagonisti.

domenica 9 novembre 2014

THE BEST IS YET TO BEGIN

Morning Gooners,
archiviata, seppur non matematicamente, la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League ci rituffiamo in pieno clima campionato.
La trasferta di questo pomeriggio in terra di Galles ci chiederà, ancora una volta, un solo risultato utile, quello che obbligatoriamente dovremmo conseguire per non vedere aumentare lo svantaggio dal Chelsea capolista ieri corsaro in quel di Anfield. Tre punti che serviranno a scavalcare il West Ham ora quarto e avvicinare sensibilmente il Manchester City ieri fermato a Loftus Road.
Insomma, dal Liberty Stadium, prima della sosta per gli impegni delle nazionali, potrebbe giungere un risultato che certifichi la nostra corsa alla vittoria finale.
Con Jackie Boy ancora out, Theo Walcott che sta gradatamente riprendendo confidenza con il ritmo partita e la serie di lungodegenti ancora fermi ai box, ci presenteremo a Swansea con la stessa formazione con cui abbiamo pareggiato internamente il match di Champions.
Szczesny sarà tra i pali, Chambers e Gibbs agiranno sulle corsie laterali, mentre Mertesacker e Monreal formeranno ancora una volta la coppia di centrali.
A centrocampo con l'assenza forzata di Arteta toccherà alla coppia Flamini-Ramsey far girare a dovere il gioco della squadra.
Welbeck, sempre a segno contro i gallesi, agirà da prima punta, con Chamberlain, Cazorla e Sanchez a completare il pacchetto offensivo.

domenica 2 novembre 2014

EL ARSENAL MARAVILLA

Morning Gooners,
era da un po' che attendavamo un pomeriggio come quello a cui abbiamo assistito nella giornata di ieri. Due ore da attraversare il relativa tranquillità, un turno interno di campionato dove non soffrire fino al novantesimo in cerca del goal del pareggio o della vittoria.
Così è andata, anche se fino a venti dalla fine il risultato è rimasto in equilibrio.
Ma questo non deve trarre in inganno. La squadra ha giocato un ottimo football per tutti i novanta di gioco, ha messo sotto pressione la difesa dei Claret, presentando Sanchez, Cazorla e Welbech più e più volte davanti ad un mostruoso Heaton.
Sembrava il classico pomeriggio dove tutto funzionava ma niente entrava. 
Il nostro grande merito è stato quello di non spazientirci, di attendere il momento giusto di creare quella condizione che ci avrebbe aperto le porte del trionfo.
C'ha pensato il giocatore che da ieri, ma non solo da ieri, vive di luce propria nell'immaginario di ogni tifoso Gunners. Quel colpo estivo di mercato che tanto aveva fatto sognare nel giorno del suo acquisto. Quella meraviglia di dinamicità, agonismo, qualità tecnico/tattiche che dopo aver infilato due reti ai Black Cats ha avuto il merito e l'abnegazione di siglarne due anche al Burnely, facendoci volare in solitaria al quarto posto.
Nel meraviglioso pomeriggio di Alexis hanno trovato posto anche altre news che tanto bene hanno fatto a morale e fiducia.

sabato 1 novembre 2014

BELIEF

Morning Gooners,
prima di addentrarci nel match di questo pomeriggio diamo uno sguardo all'infermeria e a come proseguono i recuperi di molti dei nostri. Le good news riguardano sicuramente Olivier Giroud, in netto anticipo sui tempi di recupero e probabilmente arruolabile in prima squadra già dopo la prossima sosta per le nazionali. Walcott sarà tra i convocati del match di quest'oggi, mentre Wilshere dovrà saltare l'impegno. Il calcio rimediato al ginocchio lo vuole precauzionalmente fuori, sia per il match odierno che per quello di martedì sera in Champions League. Lo rivedremo contro lo Swansea.
In dubbio per la line-up rimane il solo Gibbs, ma le percentuali che lo vogliono in campo dal primo minuto sono lievitate nelle ultime ore.
Contro il Burnley, attualmente fanalino di coda del torneo, prenderà posto tra i pali Szczesny, la linea difensiva sarà composta da Chambers a destra, Mertesacker e Monreal centrali con appunto Kieran sulla sinistra. Davanti ai quattro si posizionerà Arteta, indispensabile per il suo costante giro-palla. Ad innescare Welbeck prima punta ci saranno The Ox e Sanchez sugli esterni con Ramsey e Cazorla centrali.

domenica 26 ottobre 2014

SMILE... WE'RE THE ARSENAL FOOTBALL CLUB

Morning Gooners,
nei due goal realizzati da Alexis Sanchez nel pomeriggio trascorso allo Stadiun Of Light ci sta tutta l'essenza di una squadra che prima ancora che essere un team di football è un gruppo di uomini che ha compreso perfettamente quali prerogative vanno tirate fuori in determinati periodi dell'anno.
Il secondo goal in particolare, siglato ancora una volta al novantesimo (e con questo diventano otto le marcature realizzate nei minuti finali), evidenzia in maniera chiara la nostra propensione a credere sempre che la vittoria di un match passi attraverso la dedizione, la concentrazione, il lavoro, l'abnegazione, lottando in ogni centimetro di campo, aggredendo qualsiasi pallone.
Nasce così l'importante vittoria contro i ragazzi di Poyet. Pressing, corsa, approccio.
Non li abbiamo lasciati crescere sotto l'aspetto emozionale, non abbiamo permesso ai quasi cinquantamila presenti di creare quell'atmosfera che sarebbe potuta diventare pericolosa, non abbiamo dato modo di creare quelle situazioni in cui si sarebbe potuto naufragare.
Non abbiamo accusato squalifiche e indisponibilità, portando sul rettangolo verde la mentalità di chi, nonostante in molti continuino esasperatamente a volerne il declino, di questo Club conosce alla perfezione qualità e lacune.
Tre punti d'oro che ci permettono, nel pomeriggio della sconfitta del City ad Upton Park e del match interno dei Reds impattato contro quelli dell'Hull (gli stessi che otto giorni si erano calati all'Emirates strappando identico pareggio), di guadagnare sensibilmente posizioni e distanze in classifica.
In attesa naturalmente del big-match di questo pomeriggio tra United e Blues.
Attualmente la table ci dice che siamo lontani due punti dal quarto posto occupato dagli Hammers, che il gap dal City s'è dimezzato a quota tre e che una non vittoria della banda di Mourinho questo pomeriggio all'Old Trafford ci permetterebbe di toglierci dalla doppia cifra di svantaggio dalla testa.
Il tutto con la consapevolezza che questi ragazzi, tra meno di tre mesi, saranno tutti disponibili per affrontare un finale di stagione che non vedo già l'ora di godermi.

sabato 25 ottobre 2014

WE'RE READY TO FIGHT

Morning Gooners,
tornati da Bruxelles con una vittoria che ha elevato oltremodo l'autostima, ci prepariamo ad affrontare una trasferta a dir poco complicata in quel di Sunderland.
Nella contea metropolitana di Tyne and Wear ci aspetterà un match dai contenuti bellici. I ragazzi di Gustavo Poyet dopo la disfatta di Southampton avranno più di un motivo per presentarsi davanti ai propri tifosi con l'intento di far dimenticare gli otto ceffoni presi nell'Hampshire.
Nonostante una rosa competitiva i Black Cats hanno iniziato la stagione con risultati altalenanti, relegandoli in una scomoda e inattesa quart'ultima posizione.
Fondamentale sarà dunque approcciare il match con la massima attenzione.
Indubbiamente superiori sotto tutti gli aspetti dovremmo essere bravi a contenere la voglia di riscatto che albergherà in ogni singolo elemento guidato dal tecnico uruguaiano. Altresì vero che noi calcheremo il rettangolo di gioco dello Stadium Of Light con il massimo della fiducia, questa elevatasi dopo l'incredibile uno-due rifilato all'Anderlecht.
Dall'infermeria le notizie che giungono continuano ad essere buone. Koscielny è sempre più sulla via del recupero e probabilmente lo rivedremo all'opera subito dopo l'ennesima pausa per i match delle nazionali. Walcott, dopo essere rientrato positivamente con l'Under 21, avrà ancora qualche settimana di rodaggio prima di tornare completamente disponibile. Il non forzare il suo rientro la trovo una scelta sensata e ponderata. Nel nord-est mancherà sicuramente Jackie Boy, fermo ai box per un turno di squalifica, mentre tra i pali tornerà Szczesny.

domenica 19 ottobre 2014

THE SHOW MUST GO ON

Morning Gooners,
il mio personalissimo commento a caldo dopo il triplice fischio finale del match contro i ragazzi di Steve Bruce è stato il seguente: "Mi avete fatto rimanere in trance agonistica fino al novantaseiesimo minuto. E anche oltre. C'avete messo tutto quello che avevate, e, probabilmente, anche quello che non avevate".
A freddo, dopo che la nottata è passata, non cambio una sola virgola di quanto pensato ieri.
Oggi però, nel guardare la classifica, l'ottimismo fatica a prevalere sul pessimismo. 
In una giornata dove si sarebbe potuto guadagnare qualcosa sugli avversari diretti per la conquista del titolo è accaduto l'esatto l'opposto. Il City ha travolto il Tottenham, mentre la banda di Mourinho è andata ad espugnare Selhurst Park. Il divario adesso comincia ad assomigliare sempre più ad una voragine: -11 dai Blues e -6 dai Citizen.
Colmabile? La logica mi dice di no, nonostante la data reciti metà ottobre 2014.
Difficile pensare che sia al Chelsea che al City capitino un numero considerevole di infortunati e indisponibili come capitato a noi in questo terribile inizio di stagione. Ma si sa, la speranza sarà sempre e comunque l'ultima a morire.
Pensarci adesso ha poco senso. Caricarsi nella testa alibi e scuse ancora meno.
Tutto deve andare avanti, e noi per primi dobbiamo metterci nella testa che mercoledì sera ci sarà l'impegno di Champions e sabato prossimo saremo ospiti allo Stadium of Light, con di fronte un Sunderland che dovrà dare risposte concrete ai propri tifosi dopo gli otto ceffoni presi ieri in quel di Southampton.
Ieri scrivevo che non può piovere per sempre, oggi mi rendo perfettamente conto che al momento continua pesantemente a piovere sul bagnato.
Stamane però è giunta un'ottima notizia. Si tranquilli, sto sempre scrivendo di AFC. Jackie Boy sarà disponibile per il match contro l'Anderlecht, non avendo riportato nulla di serio dopo lo scontro avvenuto con Gaston Ramirez.
Tornando al match di ieri. Dopo l'iniziale vantaggio scaturito con la marcatura di Alexis, tutto faceva presagire ad un pomeriggio che avremmo trascorso in tranquillità. Ma così non è andata.
Il pareggio irregolare di Diamé ha riportato tutti noi sulla terra e l'inizio shock della seconda frazione di gara direttamente all'inferno. Lo score era impietoso. Noi quattordici conclusioni e un solo goal, loro tre tiri e due reti.
Con zero alibi e ancor meno scuse si doveva alzare la testa per rimediare al vantaggio dei Tiger conseguito con la terza realizzazione in campionato di un sempre più convincente Abel Hernadez. Qui, nonostante tutto, è uscita fuori la squadra, quella con la "s" maiuscola.

sabato 18 ottobre 2014

IT CAN'T RAIN FOREVER

Morning Gooners,
ci ritroviamo a distanza di due settimane con una situazione che definire grottesca difficilmente rende l'idea. Il numero di infortuni e di indisponibilità che si presentano dopo la sosta per le nazionali è da far impallidire. In ordine sparso: Olivier Giroud, ankle, three months; Mesut Ozil, knee injury, three months; Mathieu Debuchy, ankle, two months; Laurent Koscielny, achilles, three weeks; Aaron Ramsey, hamstring, two weeks; Yaya Sanogo, hamstring, close to return; Mikel Arteta, calf strain, close to return; Serge Gnabry, knee, close to return; Theo Walcott, knee, close to return; Nacho Monreal, back, close to return.
Per farla breve: a quelli del Titanic gli ha detto culo.
Con chi scenderemo in campo contro l'Hull City solo Dio lo sa.
Di sicuro mancherà anche Chambers, fuori per squalifica, e questo comporterà una linea difensiva che non solo giocherà insieme per la prima volta (e speriamo comunque l'ultima) ma dove i ruoli saranno forzati.
Ad ora pare che la corsia di destra sarà occupata da Bellerìn, la sinistra da Gibbs, mentre la coppia di centrali, con il possibile e speranzoso recupero di Monreal, dovrebbe essere formata dall'ex Malaga e da Mertesacker.
A centrocampo tutto sommato non ci si può lamentare. Davanti alla difesa toccherà ancora una volta a Flamini, mentre i quattro che dovrebbero supportare Danny Welbeck (con quest'ultimo ancora in dubbio, giusto per non farci mancare niente) saranno The Ox a destra, Sanchez a sinistra, Jackie Boy e Santino centrali.
Ah! Dimenticavo. Tra i pali ci sarà Wes. O almeno si spera.

lunedì 6 ottobre 2014

WE NEED PATIENCE

Morning Gooners,
due episodi, due giocate di livello tecnico e qualitativo sopra la media, hanno determinato il risultato finale di un match giocato a buonissimi ritmi da parte di entrambe le squadre. Hazard s'è calato nei panni di Diego Armando Maradona (poi se qualcuno vuole trovare le colpe in Koscielny s'accomodi pure, risulterà meschino e privo di conoscenze calcistiche) e al ventisettesimo del primo tempo ha prima conquistato e poi realizzato il penalty concesso da Martin Atkinson. Cesc Fabregas e Diego Costa hanno disegnato il contropiede perfetto, l'azione da far vedere e rivedere in ogni angolo del mondo in cui si insegni football.
Bravi loro. Perché quando si viene sconfitto da due grandi giocate non si può far altro che applaudire l'avversario.
Ma bravi anche noi. Perché siamo rimasti sempre in partita, perché non siamo mai crollati sotto il piano del gioco, perché l'abbiamo giocata senza paura.
Il non aver segnato fa parte di quelle giornate dove la stoccata finale presenta sempre delle problematiche, e se questo ti capita contro il Chelsea l'essere rimasti al'asciutto è stata la più logica delle conseguenze.
Ciò però non ha impedito di creare, di rendersi pericolosi, di mettere per diversi tratti del match il Chelsea in difficoltà. Come loro, d'altronde, hanno fatto con noi.
Al triplice fischio finale il pareggio sarebbe stato risultato buono e giusto per entrambe; l'inoperosità di Szczesny, Courtois e Cech stanno li a tetimoniarlo. Due squadre che hanno confermato di essere tra le protagoniste assolute del torneo, due team che hanno messo in campo tattica, determinazione, qualità e solidità.
I conti però, dopo il 2-0, bisogna purtroppo farli. Alla settima giornata i punti di distacco dalla testa sono nove. Tanti, ma forse non troppi. Indubbio che da adesso in poi si dovrà cercare di usufruire favorevolmente del calendario. Dopo uno start-up che c'ha visto giocare contro Everton, Chelsea, Tottenham, Manchester City e il comunque sorprendente Aston Villa, il calendario ci vedrà andare incontro ad impegni meno complicati, con le sole due eccezioni, da qui ad inizio anno nuovo, di Manchester United (22 novembre) e Liverpool (20 dicembre).

domenica 5 ottobre 2014

UN MATCH IMPORTANTE

Morning Gooners,
non è decisiva e fondamentale come scrive chi deve vendere per campare, non è la sfida tra Arsène e Josè e non è nemmeno la rivincita di ciò che dodici mesi fa accadde proprio sul terreno dei Blues.
E' Chelsea vs Arsenal, il big-match della settima giornata di campionato.
Un incontro importante, perché vedrà di fronte le uniche due formazioni di Premier ancora imbattute.
Molte, addirittura troppe, sono state le risposte positive giunte dal match di Champions League. Soluzioni che potrebbero offrire quella qualità per rimanere il più a lungo nelle zone alte della classifica e che dovranno essere tirate fuori proprio nella gara contro i ragazzi di Mourinho.
In pre-stagione gli arrivi di Diego Costa e Cesc Fabregas avevano indicato il team guidato dallo special-one come squadra da battere. In questo inizio di stagione, collimato con la vena realizzativa dell'ex Colchoneros e la ritrovata posizione da regista dell'ex capitano dei Gunners, il Chelsea ha confermato le previsioni. 
Uscirne con un risultato positivo certificherebbe la nostra candidatura per la corsa al titolo. Moralmente.

mercoledì 1 ottobre 2014

IN ATTESA DI RISPOSTE

Morning Gooners,
iniziamo con oggi una cinque giorni di fondamentale importanza per il proseguo della nostra stagione agonistica. Come già accennato nei giorni precedenti, Galatasaray e Chelsea saranno due match da dove uscire con dei risultati positivi per guardare al domani con maggiore fiducia.
E se con i ragazzi di Mourinho potrebbe bastare anche un pareggio, lasciando invariate le distanze dal primo posto, con i turchi di Cesare Prandelli la vittoria, dopo la sconfitta nel match d'esordio contro il Dortmund, sarà risultato pressoché obbligatorio.
In campo, quindi, dovrà scendere la miglior formazione possibile, per mettere in classifica i primi tre punti del girone e posizionarsi dove più ci compete.
Mancheranno, purtroppo, sia Arteta che Ramsey, entrambi fermi ai box rispettivamente per tre e sei settimane. Probabile, invece, il recupero di Wilshere, dato ieri disponibile. Difficile valutare se sarà schierato o meno. La ragione, anche in vista del match contro i Blues, consiglierebbe che il nazionale inglese venga risparmiato per non cadere in eventuali peggioramenti della situazione.
La line-up di questa sera potrebbe quindi vedere Szczesny in porta, Chambers e Gibbs sugli out con Koscielny e Mertesacker centrali. A centrocampo potrebbe essere la volta di Chamberlain nel ruolo di centrale, affiancato da Flamini. Con Welbeck punta centrale i tre uomini a supportare la fase offensiva potrebbero essere Sanchez e Cazorla larghi con Ozil in veste di trequartista.
Insomma, nonostante gli infortuni (tanti e sempre troppi) patiti nell'ultimo scorcio di stagione, Wenger ha ancora a disposizione un buon numero di elementi per offrire qualità e continuità di rendimento.