..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

martedì 11 novembre 2014

WE ALWAYS LOOK FORWARD TO THE NEXT MATCH

Morning Gooners,
ieri pomeriggio a tutto pensavo, tranne che ad una sconfitta. Dopo la meravigliosa realizzazione di Sanchez, scaturita da una perfetta transizione cestistica che ha permesso di andare a segno dopo un'azione partita dai piedi di Chamberlain, il grosso sembrava fatto. Noi avanti di uno sotto un autentico diluvio.
Non stavamo giocando la nostra migliore partita, questo era evidente, nonostante un'occasionissima capitata allo scadere della prima frazione sui piedi di Danny, ma non stavamo nemmeno subendo le avanzate degli Swans. Il pomeriggio inoperoso di Szczesny stava a certificare la nostra capacità di attenzione. Poi il black-out. In cinque minuti, in quei soli cinque minuti, abbiamo subito la seconda sconfitta stagionale. E la seconda rimonta nell'arco di appena quattro giorni.
Gli ingressi di Jackie Boy e Theo non hanno cambiato volto al risultato e oggi, con ora davanti quindici giorni di sosta, tiriamo una riga.
Il sesto posto in classifica non è certo ciò che ad inizio stagione immaginavamo. Assaggiate con gusto e piacere le due coppe nazionali più prestigiose, l'appetito consigliava di puntare in alto, di pensare di essere una delle squadre da battere. Per diversi aspetti a ragione.
Varie circostanze c'hanno impedito di essere protagonisti.
La realtà ci dice che i dodici punti di distanza dal Chelsea sono quasi incolmabili.
Il bicchiere mezzo pieno evidenzia il non aver perso punti nei confronti del City, ora terzo con quattro di vantaggio, e l'essere comunque rimasti in zona Champions, con un punto di ritardo.
Nella sconfitta di ieri non c'è una ragione specifica in cui trovare i perché del risultato. Una partita che stavamo vincendo è stata capovolta da una magia di Sigurdson e da un numero (ripetuto più volte) di Moreno. Poi ognuno può cercare dove vuole.
Della squadra esprimo un'idea che si ripete ogni volta che la guardo: troppe differenze di preparazione non amalgamano per buona parte del match la line-up.
Ieri la stessa sensazione. Sanchez che girava a 100 con Ramsey (forse) a 40. Questo, costante dall'inizio del torneo, non ci fa mai "scappare" via dal match. Alterniamo momenti di esaltazione a periodi aridi ed inefficaci. Questo dovuto principalmente alla mancanza di continuità agonistica di molti dei nostri.
Una lettura che aumenta il dissapore per una stagione che a questo punto avrebbe davvero potuto raccontare altro.
Alla ripresa delle operazioni troveremo tra le mura amiche il Manchester United, un match, una sfida, che non avrà bisogno di particolari stimoli per giungerci carichi e determinati.
Il match migliore, prima della decisiva sfida con il Dortmund per la matematica qualificazione Champions, per riprendere confidenza con la vittoria e con le parti alte della classifica.
Abusare di quanto accaduto ieri un'operazione che troppo toglie e niente offre. Con ancora una coda di tristezza guardiamo al domani, il prossimo match ci farà capire ancora una volta perché amiamo questo Club.

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