..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 18 ottobre 2014

IT CAN'T RAIN FOREVER

Morning Gooners,
ci ritroviamo a distanza di due settimane con una situazione che definire grottesca difficilmente rende l'idea. Il numero di infortuni e di indisponibilità che si presentano dopo la sosta per le nazionali è da far impallidire. In ordine sparso: Olivier Giroud, ankle, three months; Mesut Ozil, knee injury, three months; Mathieu Debuchy, ankle, two months; Laurent Koscielny, achilles, three weeks; Aaron Ramsey, hamstring, two weeks; Yaya Sanogo, hamstring, close to return; Mikel Arteta, calf strain, close to return; Serge Gnabry, knee, close to return; Theo Walcott, knee, close to return; Nacho Monreal, back, close to return.
Per farla breve: a quelli del Titanic gli ha detto culo.
Con chi scenderemo in campo contro l'Hull City solo Dio lo sa.
Di sicuro mancherà anche Chambers, fuori per squalifica, e questo comporterà una linea difensiva che non solo giocherà insieme per la prima volta (e speriamo comunque l'ultima) ma dove i ruoli saranno forzati.
Ad ora pare che la corsia di destra sarà occupata da Bellerìn, la sinistra da Gibbs, mentre la coppia di centrali, con il possibile e speranzoso recupero di Monreal, dovrebbe essere formata dall'ex Malaga e da Mertesacker.
A centrocampo tutto sommato non ci si può lamentare. Davanti alla difesa toccherà ancora una volta a Flamini, mentre i quattro che dovrebbero supportare Danny Welbeck (con quest'ultimo ancora in dubbio, giusto per non farci mancare niente) saranno The Ox a destra, Sanchez a sinistra, Jackie Boy e Santino centrali.
Ah! Dimenticavo. Tra i pali ci sarà Wes. O almeno si spera.

Di fronte avremo l'Hull City, che non meno di quattro mesi fa superammo nella finale di FA Cup. Davanti, invece, la necessità di mettere in classifica altri tre punti, confidando in un turno (e da qui al Boxing Day non sarà l'unico) a noi favorevole.
Stringere forte i denti in questo momento è l'unica cosa a cui siamo chiamati a rispondere.
Per non perdere altre posizioni, per non dilatare ulteriormente lo svantaggio dalla testa della classifica, per mandare un messaggio forte e chiaro alle nostre concorrenti.
Per renderci conto che non potrà piovere per sempre.

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