E' il vincere queste partite che fa tutta la differenza del mondo. E' lo stare sempre nella zona alta della classifica che ti permette di attraversare un periodo difficoltoso per poi ritrovarsi nuovamente in testa alla League grazie ad una vittoria come quella conseguita ad Upton Park. Una vittoria che ha fatto la differenza.
Nel pomeriggio ad est di Londra la differenza l'hanno fatta i "nuovi arrivati": Theo & Lukas.
Ad un certo punto sembrava tutto stregato. Noi padroni di ogni genere di cose ma incapaci di mettere dentro qualunque pallone che attraversava l'area degli Hammers; e da quelle parti di palloni ne sono passati tanti. Loro che al primo nostro svarione hanno fatto centro, andando sopra, mettendoci sotto nel punteggio. Differenze volute dai centimetri. Quelli che oggi sembrano prendersi gioco di Giroud e che ieri hanno castigato Szczesny.
Poi tutto è mutato, tutto è rientrato nella logica delle cose, a favore di chi, in campo, ha dimostrato di essere superiore, il migliore della League.
Perché capaci di sopperire a tutto, perché consapevoli di avere a disposizione una rosa che sarà in grado di arrivare fino in fondo.
Non segnano Ramsey, Ozil o Giroud? Coloro che fino ad oggi sono stati gli artefici della posizione che ci compete? Bene. Ed ecco che allora è la volta di Walcott e Podolski, sotto l'attenta regia di un Cazorla tornato prepotentemente quello dello scorso anno. E come in una sorta di staffetta il gruppo è stato capace di ricompattarsi, di ritrovare la determinazione, di proseguire un meraviglioso cammino costruito con il lavoro e la passione.
L'intervista post-partita rilasciata da Walcott è lo specchio di quello che oggi siamo. La risposta con sorriso alla domanda sullo spirito che aleggia a London Colney è quello che ci fa comprendere al meglio la differenza che c'è tra noi e tutti gli altri.
Arsenal 39; Manchester City 38; Chelsea 37; Liverpool 36.
Tutto il meglio del calcio inglese racchiuso in quattro punti. Questo si il più grande spettacolo dopo il Big Ben.
E si andrà avanti così, statene certi, per ancora molto, moltissimo tempo. Fino a quando qualcuno sarà in grado di fare la differenza.
Ma non facciamoci prendere da facili entusiasmi. Poche ore e andremo nuovamente in campo, tutti.
Questa volta spalmati nelle giornate del 28 e 29. Un turno che potrebbe vedere tutto ribaltato, un turno che potrebbe vedere scappare qualcuno, un turno, ancora una volta, da vivere con il cuore in gola.
Il City si giocherà una bella chance di pressione verso tutti gli altri nel pomeriggio di sabato, quando all'Ethiad Stadium ospiterà il Crystal Palace. Fare tre punti, inanellare la decima vittoria consecutiva tra le mura amiche, significherà per i ragazzi di Pellegrini primo posto in classifica, con un bel +2 su di noi e conseguenti vantaggi su tutte le altre.
Poi arriverà domenica. Chelsea-Liverpool avrà lo stesso ed identico valore del match disputato ieri tra Citizen e appunto Reds. Qualunque risultato favorirà qualcuno e automaticamente penalizzerà qualcun'altro. Ma prima del big-match della diciannovesima toccherà a noi, in quel di Newcastle.
Avremo tempi e modi di approfondire la sfida con i Magpies, così come di tutta la giornata, perché difficile, complicata, in un contesto dove uscirne vittoriosi significherebbe davvero tanto.
Intanto stamane ci godiamo ancora una volta il primo posto in classifica, in solitaria. Ci godiamo la possibilità di essere padroni del nostro destino. Viviamo indubbiamente con apprensione gli esiti che daranno gli esami a cui si sottoporrà Aaron Ramsey, uscito ieri anzitempo per un probabile stiramento alla coscia sinistra.
Ci accingiamo, però, a proseguire questo cammino con tutti coloro che sono rientrati e che nella sfida contro gli Hammers hanno saputo portare avanti tutto il buono fatto da chi, da agosto, ha saputo mettere in campo fatica e sudore.
Differenze che scrivono a chiare lettere il perché noi siamo ancora la squadra da battere.
COYG
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