..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

domenica 10 novembre 2013

DALLA M1 ALLA REALTA' DI UN SOGNO

Siamo giunti al termine di una settimana incredibile, siamo giunti alla chiusura di un trittico di partite che per noi ha significato molto in termini di convinzione, quella che manca quando si tratta l'argomento Arsenal ad addetti ai lavori e stampa specializzata.
E' sempre così. Questa stagione continua a far nutrire dubbi a tutti coloro che non credono minimamente alla possibilità che l'AFC possa lottare il titolo, nonostante l'ottima partenza sia in campionato che in Champions League.
Nei vari talk-show d'oltre Manica si evidenzia l'ottimo lavoro fatto ma si continua a pensare che questo nostro inizio sia solo un fuoco di paglia, che prima o poi i nodi verranno al pettine (la difesa), che non siamo attrezzati per reggere sulla lunga distanza, che altri abbiano una rosa nettamente più completa della nostra. E' successo quando gli Spurs sono venuti a farci visita, si è ripetuto la settimana scorsa, quando i Reds hanno messo piede all'Emirates Stadium. In entrambe le circostanze, dubbi e perplessità sono state rispedite al mittente. 
E' successo anche in Champions League, subito dopo la composizione del gruppo F, quando in molti ci davano per spacciati, troppo deboli per affrontare squadre di livello internazionale come Dortmund e Napoli, quest'ultimo considerato migliore di noi per il semplice fatto di averci "rubato" Higuain durante la campagna acquisti estiva. Risultato: noi primi del girone, gli altri ad inseguire.
A Manchester si ripeterà la cantilena, a Manchester tutti aspetteranno la nostra disfatta.
A Manchester sarà come sempre match vero, con lo United pronto a farci lo sgambetto per rimettersi in corsa per qualcosa d'importante, con un van Persie che cercherà in ogni modo di far lievitare la bontà della scelta fatta un'anno fa, con un David Moyes chiamato a vincere il primo big-match stagionale.
Sarà durissima, questo è fin troppo chiaro.
Non facciamo punti all'Old Trafford dal 16 maggio del 2009 (0-0), non vinciamo in casa dei Red Devils dal 17 settembre del 2006 (0-1). Negli ultimi cinque match disputati a Manchester abbiamo subito altrettante sconfitte, segnando 4 goal e subendone 15, delle ultime 12 partite disputate lontano dall'Emirates ne abbiamo perse 10. A leggere i numeri verrebbe voglia di non prendere nemmeno la M1.
Invece la M1 la prenderemo, eccome.
Mai come in questa stagione, mai come in questo preciso momento della stagione, abbiamo la possibilità di "vendicare" i risultati negativi degli anni passati, di confrontarci con i campioni in carica ad armi pari, di provare seriamente a cancellarli dalla lotta al titolo.
Giungiamo a Nord dell'Inghilterra con ancora diversi dubbi di formazione, che riguardano in particolar modo la condizione di Flamini (inguine) e di Wilshere (caviglia), e con le sicure assenze di Walcott, The Ox, Sanogo, Podolski e Diaby. Però scenderemo sul rettangolo di gioco con la consapevolezza di non essere inferiori, con una formazione, probabilmente la stessa vista a Dortmund, capace di ribaltare pronostici, attrezzata per compiere l'ennesima impresa stagionale.
E se tutto questo accedesse, se espugnare l'Old Trafford si trasformasse da sogno in realtà, se la distanza dalla seconda in classifica rimanesse immutata, se lo United sprofondasse a -11 dalla testa, i dubbi rimarrebbero solo a chi i dubbi li ha per natura, a prescindere dai protagonisti.
La M1 ci sta conducendo verso il Teatro dei Sogni, accompagnati da una fede che mai cesserà di esistere, consapevoli che i sogni potrebbero trasformarsi definitivamente in realtà.