Siamo nuovamente primi, e questo, a poche ore dall'inizio di un vero e proprio tour de force, è l'aspetto che più ci interessava, che più d'ogni altro era fondamentale per giungere a Natale guardando tutti (o quasi) dall'alto. Già, quasi. Il primo posto, a quota 36, lo dividiamo con il Liverpool. Loro con una migliore differenza reti, noi con lo scontro diretto a favore. Ieri sera al termine del match ho pensato proprio alle parole (scritte e dette) di questi ultimi giorni, dove veniva messo in evidenza come con le deboli siamo stati forti e con le forti siamo stati deboli. Inevitabile fare un ripasso di quanto accaduto in questi primi quattro mesi.
Il conto lo faccio con le prime sette della classe. Abbiamo vinto contro Liverpool e Tottenham (entrambe in casa), abbiamo pareggiato contro Everton e Chelsea (anche queste tra le mura amiche) e perso con le due di Manchester, entrambe fuori casa. Con il Newcastle ci giocheremo il 29.
Un bilancio, visto l'equilibrio che domina il campionato, che stride e non poco con le affermazioni sopra riportate. A questo ci si può tranquillamente aggiungere la doppia vittoria in Champions League contro Napoli e Dortmund, che è valsa la qualificazione agli ottavi.
Certo, si poteva fare qualche punticino in più, vedi soprattutto la sfida di ieri sera e la trasferta all'Old Trafford, ma questo non toglie il fatto che abbiamo retto alla grandissima negli scontri diretti e soprattutto raccolto punti pesanti nei match così detti, sulla carta, facili.
Alcuni fattori hanno sicuramente condizionato. La scelta di Chelsea di venire all'Emirates con l'intento di portare via un punto, le condizioni meteo che non hanno agevolato il gioco, il solito Mike Deen che per l'ennesima volta ha arbitrato in modo a dir poco pessimo, vista la mancata espulsione di Mikel e l'assurda decisione di non concedere il più clamoroso dei penalty quando Walcott è stato nettamente atterrato in piena area di rigore.
Nonostante questo l'avremmo comunque potuta vincere, e solo un errore di misura di Giroud ed un miracolo di Cech c'hanno impedito al termine dei regolamentari di metterci in tasca l'intera posta.
Nessun rammarico e men che meno alcuna recriminazione. Abbiamo dato tutto e dimostrato di valere il primo posto, ma soprattutto ci siamo ulteriormente convinti che questa Premier la possiamo vincere.
Negli ultimi dieci anni chi è giunto a Natale in testa al campionato ha sempre vinto il titolo. Tranne in due occasioni. Una a riguardato il Liverpool e l'altra noi, proprio le due squadre che festeggeranno il Natale davanti a tutte e che, inevitabilmente, cercheranno di mantenere inalterata la statistica che vede trionfare a maggio chi comanda a dicembre.
Ora, come sopra accennato, inizierà un periodo complicatissimo, dove dosare tutte le forme di energia sarà fondamentale per presentarsi nel 2014 con identiche chance di vittoria finale.
Si inizia il giorno di Santo Stefano, ed il turno, la giornata numero 18, potrebbe regalarci immediatamente soddisfazioni ed il primo posto in solitaria.
Ma entriamo nel dettaglio. Cinque squadre nell'arco di soli due punti spingono a valutare (quasi) tutti i match che si andranno a disputare. Senza ombra di dubbio il match che spicca più di altri è la sfida al vertice tra il City ed i Reds. All'Ethiad Stadium si affronteranno la prima e la terza della lega e gli uomini di Pellegrini avranno la possibilità, vincendo, di scavalcare il team di Rodgers. Comunque vada sarà una partita che consentirà alle altre di guadagnare punti e posizioni in classifica. Ne potrà approfittare il Chelsea, che ospiterà a Stamford Bridge lo Swansea, così come l'Everton, che a Goodison Park riceverà il Sunderland. A noi ci toccherà ancora un Derby, questa volta lontano da Islington. Ad Upton Park non sarà per nulla una passeggiata, ma non dovremo assolutamente farci scappare la possibilità di inanellare i tre punti e attendere il risultato di Manchester, seduti comodi sul divano con in mano una Guinnes.
Tre giorni dopo sarà nuovamente battaglia. I ragazzi di Rodgers saranno nuovamente chiamati ad affrontare un match complicato che gli metterà di fronte il Chelsea, ancora fuori casa. Un altro big-match che consentirà alle altre di approfittarne. Il City, ancora all'Ethiad, avrà di fronte un match (sulla carta) facile, contro il Cristal Palace, mentre l'Everton, anch'esso nuovamente di scena a Goodison Park, ospiterà il Southampton. Noi affronteremo un'altra trasferta, questa volta si nettamente più complicata che quella di Upton Park. Sarà il nord del Paese ad ospitarci, un St. James' Park che spingerà con tutta la passione che da sempre li contraddistingue i ragazzi di Alan Pardew.
Insomma, e per farla breve: queste prossime due giornate potrebbe stravolgere classifica e ambizioni, oppure offrire maggiori consapevolezze a chi ne uscirà con punti ed il mantenimento di una posizione ideale per affrontare il nuovo anno con intatte possibilità di lottarsela fino in fondo.
E poi ci sono quelli che potrebbero comunque rientrare. Come lo United, che si avrà due trasferte, ma contro Hull City e Norwich niente vieta di pensare che i 6 punti saranno abbondantemente alla portata.
Oppure gli Spurs, che si giocheranno molto nelle due gara ad White Hart Lane contro West Bromwich e Stoke. E perché no proprio i Magpies, che prima di affrontarci nella giornata del 29 avranno di fronte i Potters di Mark Hughes.
Il campionato più bello del mondo entra nella fase più incerta e spettacolare dell'intera stagione, e come nella sceneggiatura di un film giallo senza saper come andrà a finire.
Noi oggi siamo li, come non ci accadeva da anni, 2007-2008 l'ultima presenza in cima alla classifica nel periodo del Boxing Day, pronti a giocarci tutto, pronti a dare tutto.
Pronti a portare sul campo storia, classe e tradizione.
COYG!!!
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