..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 14 dicembre 2013

L'ONORE DI ESSERCI, L'ONERE DI CREDERCI

Inizia una settimana importante, otto giorni che ci diranno molto in chiave titolo, due match che ci metteranno di fronte le squadre che più d'ogni altra dovremo temere per la conquista della Premier.
Si inizia da Manchester, all'Etihad Stadium, a poche ore dalla sconfitta patita in quel di Napoli.
E da Napoli voglio ripartire. Abbiamo perso una partita che potevamo perdere. Il Napoli non aveva altri risultati, noi ci siamo accomodati sulla possibilità che solo tre reti di scarto c'avrebbero spedito in Europa League. Per ottanta minuti abbiamo giocato una gara sontuosa, ricca di personalità e soprattutto senza andare mai in sofferenza. Abbiamo disputato un match maturo, come da anni non se ne vedeva.
Il primo tempo è stato a dir poco perfetto. Un maestoso Koscielny ha letteralmente cancellato dal campo Higuain e compagni, Flamini ha fatto la voce grossa nella zona nevralgica del gioco e Giroud ha costantemente fatto rifiatare la squadra impadronendosi di ogni pallone che giungeva dall'alto.
Abbiamo concluso poco, questo è vero, ma niente ce lo chiedeva, il pari c'avrebbe portato direttamente agli ottavi come prima del girone. E poi c'erano loro, i partenopei, vogliosi comunque di provarci, anche perché da Marsiglia il risultato di parità tra francesi e tedeschi consentiva ai ragazzi di Benitez di crederci.
S'è perso per un autentico capolavoro di tecnica di Higuain, non s'è recuperato per un enorme errore di valutazione di Arteta, che ha lasciato la squadra in dieci.
Giungiamo a Manchester con una sconfitta che non ha fatto male, ma soprattutto con un match che ha dimostrato la maturità acquisita, e questo deve fare ben sperare per i novanta minuti caldi che si andranno a disputare.
Probabile che mancherà ancora Sagna (si valuterà in queste ore la sua disponibilità), così come Podolski, oggi idoneo ma secondo Wenger non ancora pronto per disputare un match come quello con il City.
Quasi certi saranno i cambi a centrocampo, con Ramsey e Wilshere pronti ad iniziare dal primo minuto dopo la panchina del San Paolo.
I Citizen giungono a questo big match dopo aver seppellito di goal chiunque sia passato dall'Etihad Stadium: 7 match disputati e altrettante vittorie, 29 goal fatti e solo 2 subiti. E tra le vittime illustri si possono annoverare: lo United (4-1), l'Everton (3-1) e il Tottenham (6-0). Senza contare che i ragazzi di Pellegrini sono stati capaci nella notte di martedì, e sotto per 2-0, di rimontare e vincere contro i campioni d'Europa del Bayern Monaco, all'Allianz Arena.
Bisognerà essere bravi? Assolutamente. Bisognerà prestare attenzione? Assolutamente. 
Dovremo giocare una grande partita per portare via un risultato positivo, per mantenere le distanze inalterate, per dare un'ulteriore risposta ad un campionato che fino ad oggi c'ha visto dominanti.
Sarà durissima, ma giochiamo per questo. Disputare match che un Club come il nostro ha l'onore di esserci e l'onere di crederci.
COYG

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