Sembra che i tempi in cui si sognavano coppe e campionati con in squadra i vari Fabregas, Nasri, Song e van Persie siano lontani un secolo. Sembra che tutte quelle parole spese a denigrare una volta Ramsey e l'altra Giroud abbiano trovato posto nell'oblio, perché ora tutti quelli che sapevano tutto in anticipo devono stare zitti, anzi, gli tocca pure esultare per il quarto goal in quattro partite del francese e per la doppietta del centrocampista gallese che se andrà avanti così, al termine del campionato, costerà più o meno 150mln di sterline, e sarà "felicemente" destinato a vestire la maglietta numero 10 delle Merengues.
Tutto questo "sembra".
Quello che invece "è", è la classifica: 1° posto con 9 punti, 8 goal fatti e 3 subiti. A pari punti con gli Spurs (che per loro destino devono starci dietro anche quando hanno gli stessi punti), e un bel +2 su City, United e Chelsea, quelle che avrebbero dovuto, secondo la stampa specializzata, e i vari conoscitori del futuro dell'essere umano in anticipo, starci tutto l'anno davanti.
Sembra anche che questo pomeriggio i Reds andranno in Galles, ad affrontare uno Swansea bisognoso di punti, ad affrontare un match che potrebbe vederli per la prima volta sconfitti in Premier, per far sembrare più veritiero il nostro primo posto in classifica.
Ieri ha esordito tale Mesut Ozil, un personaggio che in soli 45 minuti di gioco ha messo Giroud nella condizione di segnare il suo 4° goal in campionato, e offerto a Walcott tre palloni da buttare in rete. In mezzo a tutto questo tanti palloni giocati con i due tocchi, una cucitura costante tra i reparti, la voglia di andarsi a prendere la sfera anche davanti alla propria difesa: i dividendi sono già in attivo.
Ieri è andato a segno ancora una volta Giroud, che tra pre-campionato e partite ufficiali è giunto abbondantemente sopra la doppia cifra in soli due mesi di football, ma non solo. Il suo gioco sta diventando partita dopo partita sempre più determinante per le geometrie della squadra, basti guardare il secondo goal di Ramsey per capire, magari in doveroso silenzio.
E poi c'è 'sto gallese, che allo stato attuale rischierebbe di cancellare qualunque fenomeno che sarebbe potuto approdare a London Colney.
Corre, fa a botte, duetta con Mesut, con Jack, con Theo (e ieri mancava Santino), disegna continue geometrie, passa indifferentemente da "mediano" davanti alla difesa a rifinitore, da mezz'ala ad autentico killer da area di rigore: un portento come non se ne vedeva da anni.
In mezzo al campo abbiamo anche un Flamini che serve come il pane, mentre dietro, ad avallare una mia tesi, Bacary continua ad offrire grandi prestazioni da centrale.
Laurent ieri ha commesso l'amnesia, quella che lo continua a tenere nel limbo tra il grandissimo difensore centrale e colui che andrebbe bene in League One. Tolta quella, anche ieri, ha disputato una signora partita. La maturità arriverà, ne sono certo.
Theo sta attraversando il classico periodo in cui la palla non vuole entrare, ieri, spostato nel tempo, avrebbe tranquillamente segnato una tripletta, ieri, annus domini 2013, non c'è stato verso. Ma c'è la corsa, c'è la predisposizione, c'è la condizione. Segnerà anche lui, e tanto.
Ora si va in terra francese, ad iniziare un girone tanto difficile quanto affascinante, per sembrare davvero una squadra di "invincibili".