..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 17 agosto 2013

CHE BELLA E' PRINCESS GRIF

Quegli ultimi 600 metri volati in quarta ruota sono ancora negli occhi, nel cuore, nella mente. Averla vista mangiare metri su metri ad una giumenta che ha dato spettacolo collezionando il record del mondo sui duemila metri in pista da chilometro per femmine di 4 anni ed oltre, la chicca che supera di gran lunga ciò che le lancette sono state capaci di farci leggere. Queste ultime, per la Grif, hanno snocciolato 600 metri finali in 41! (Quarantuno!), a media di 1.08.5, e non fatti lungo la corda dopo chilometro in 1.18, ma in curva, al largo di tutte, in quarta ruota.
Insomma, una prestazione che non è stata gratificata dalla posizione finale, terza, ma che lascia enormi spazi per il futuro, che fa rimanere integra, nel fisico e nella testa, una delle campionesse che il trotto mondiale può avere il piacere di osservare e godere.
Bravi tutti. Da Souloy ad aver fatto ulteriormente crescere la figlia di Varenne, a Örjan Kihlström che ha saputo leggere fin dalle prime fasi la corsa in questione senza lasciare segni in una femmina di 4 anni, roba pericolosa che si sarebbe potuta trascinare nel proseguo di una carriera che ora appare rosea e solo all'inizio.

Il Campionato Europeo per Femmine di 4 anni ed oltre se lo è aggiudicato Save The Quick, una cavalla vera che nel giorno del grande appuntamento è tornata a risplendere come ai bei tempi, e questo, come accennato, da ancora più risalto alla prova di Princess.
Tempo di 1.10.9 al chilometro sui 2140 metri dell'anello di Solvalla, un record del mondo fatto in condizioni ideali e con lo sprono che se quella corsa si voleva vincere, forte si sarebbe dovuti andare.
Prossimi appuntamenti per la Grif? Probabile che qualche settimana di riposo ci stia tutta, inevitabile che a questo punto la programmazione invernale di Vincenness possa essere il luogo ideale dove far crescere ancora le credenziali della Grif, portandola ancora una volta per gradi ad avvicinarsi a quella primissima categoria che, ad oggi, sembra sempre più competerle.