..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 31 gennaio 2019

Scacco elettorale

La tematica migranti, il caso See Watch, la richiesta di autorizzazione a procedere per la vicenda della nave Diciotti ha catalizzato, a ragione, l'ultima settimana politica e sociale del Paese. Tralasciando la questione europea sul tema e mettendo da parte le truppe da sbarco del Pd che fanno la staffetta sulla Sea Watch, rimane il nocciolo dell'eventuale invio a processo del titolare del Viminale. Le parole espresse in queste ultime ore dal Presidente del Consiglio, da Luigi Di Maio, da Danilo Toninelli e da Alessandro Di Battista hanno fatto emergere a caratteri cubitali cosa accadde all'interno delle stanze di Governo nello scorso agosto. Una decisione unanime sul caso "Diciotti" atta a svegliare gli altri Paesi europei all’impegno assunto un mese prima in Consiglio europeo di ripartirsi su base volontaria i migranti in arrivo (non un caso che dopo la disponibilità del Vaticano, dell'Irlanda e dell'Albania la nave sbarcò). In pratica, in quelle ore, l'intero esecutivo pose le basi per dare un segnale forte all'Europa, rea, da anni, di lasciare il Bel Paese in balia di un fenomeno che si è trasformato da emergenza a vero e proprio problema. Ora le aspettative, da parte di Salvini, di ricevere da parte del M5S e dal Senato il "No" a procedere, celano il futuro prossimo del Governo eletto nel marzo scorso. La partita si giocherà inevitabilmente sul tavolo politico, e le carte, visti i precedenti, le distribuiranno i 5 Stelle.

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