..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

sabato 10 settembre 2011

DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA

Dieci anni dopo l’11 settembre, quell’intuizione strategica di Bush e Blair – regime change e freedom agenda – si è radicata nella politica estera occidentale, ha indebolito i dittatori locali e ha aperto un varco ai primaveristi araba.
I protagonisti sono diversi, i metodi sono stati perfezionati, la tattica è stata ricalibrata. Ma, 10 anni dopo, la formidabile idea di sostituire lo status quo con la promozione della democrazia costituzionale è rimasta l’unica strategia possibile contro la cultura dell’odio. È una politica che fa coincidere interessi nazionali e grandi ideali, adatta a sconfiggere il progetto islamista di Bin Laden e, come ama dire Obama, capace di rimettere l’America dalla parte giusta della storia.

NO CHAMPIONS?

Ne avevo scritto qui, evidenziando una regola, la numero 1.04 comma "d" dello Statuto Uefa della Champions League, che dice che per essere ammessi alla competizione continentale per club si deve necessariamente non essere stati coinvolti in nessuna attività volta ad aggiustare o a influenzare una partita nazionale o internazionale. Lo Statuto scrive a chiare lettere di comportamenti, in questo caso volti ad aggiustare o a influenzare una partita nazionale o internazionale: "it must not be or have been involved in any activity aimed at arranging or influencing the outcome of a match at national or international level". E sempre a suo tempo mi domandai se Michel Platini fosse a conoscenza di questo ordinamento sportivo, perché troppo spesso, in Italia come all'Uefa, i fatti non seguono mai le parole dette. Oggi, l'organsmo internazionale guidato da Platini ha fatto scattare un'indagine come per il caso Fenerbahçe in Turchia. Se gli inquirenti di Nyon accertano il coinvolgimento in Calciopoli possono escludere il club nerazzurro anche a competizione in corso. Vedremo se le parole saranno seguite dai fatti.

MATCH PREVIEW: ARSENAL - SWANSEA

Oggi pomeriggio parte ufficialmente la stagione dell'Arsenal, come se le prime tre gare non fossero mai state giocate. Si lo so, i punti in classifica (solo 1) e le distanze da United e City (-8) non sono fantasie (purtroppo), ma è anche vero che l'Arsenal che scenderà in campo questo pomeriggio poco ha a che fare con quello visto nei primi tre episodi di questa nuova stagione. Arsène Wenger avrà a disposizione una squadra molto più competitiva rispetto alla debacle di Manchester, con gli innesti dell'ultimo giorno di mercato e il rientro di squalificati e infortunati. Come accennato ieri mancheranno Diaby, Wilshere, Vermaelen e Rosicky causa infortunio, mentre Song e Gervinho dovranno scontare ancora un turno di squalifica (che servirà per giungere a Dortmund con le pile cariche). In squadra invece rientrano Gibbs e Frimpong, oltre ad Arteta e Mertesacker, che saggeranno la loro prima ufficiale all'Emirates. Dunque potrebbe essere questa la formazione che affronterà lo Swansea: Szczesny; Sagna, Koscielny, Mertesacker, Gibbs; Frimpong, Ramsey; Walcott, Arteta, Arshavin; van Persie. Ora basta parole, voce al campo e ai suoi protagonisti, per l'inizio ufficiale della nuova era Arsenal. C'mon Gunner!!