..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

mercoledì 5 ottobre 2011

COSE, PURTROPPO, CHE RESTERANNO

La folla invoca la forca, l'accusa dice che c'è stata una campagna mediatica pro-Amanda (eh?!?), i deficienti ingolfano la rete con tesi complottistiche sull'apparato militare industriale americano, i secondini speciali lamentano che in questo modo il delitto non avrebbe colpevoli, Barbie Nadeau fa l'Alice nel paese delle meraviglie, i pm confidano in un "terzo grado" (che non esiste) come i tifosi si affidano alla lotteria dei rigori, un pm si inerpica fino a sostenere che se Amanda è stata condannata per calunnia come si fa a giustificare che non abbia anche ucciso?, un altro pm, donna per giunta, dice alla Stampa che Meredith odiava Amanda perché teneva in casa "vibratori e preservativi" (e semmai sarebbe un movente per l'omicidio di Amanda, non della povera Meredith), mentre Michele Serra scrive che la folla forcaiola che urlava vergogna nella piazza di Perugia è orribile allo stesso modo dei parenti "yankee" degli imputati (quelli del Tavoliere, evidentemente no) che gioivano alla notizia dell'assoluzione di una figlia, nipote, amica liberata dopo 4 anni di reclusione ingiusta. Camillo le definisce: "Cose, purtroppo, che resteranno". Mentre Il Foglio, a firma di Giuliano Ferrara, pubblica un articolo, anche in inglese: "Cari giornalisti stranieri, ora capite cos’è la giustizia in Italia?".

Nessun commento: