..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

mercoledì 2 marzo 2011

BAD & GOOD

Out tre settimane, questo il responso della scansione effettuata sul ginocchio Robin van Persie, il Sun di stamane scrive addirittura di sei settimane. Il concetto cambia poco: a Barcellona saremo senza l'uomo che nelle ultime 14 gare disputate ha messo a segno 14 gol. Capita, purtroppo. Così, nel momento (quasi) topico della stagione, ci ritroviamo in un colpo solo con un sacco di "bad news": senza Casc, senza Theo, senza Alex e senza Robin; diciamo più semplicemente che la sfiga ha voluto riservarci un occhio di riguardo, e ne avremo fatto volentieri a meno.
Però, ogni tanto, arrivano anche delle "good news". A Barcellona dovrebbero scendere in campo sia Fabregas che Song, con qualche speranza per Walcott. Insomma, rispetto alla scorsa stagione, quando al Camp Nou giocarono i primavera, quest'anno andremo a giocarci la qualificazione con parecchi titolari. Ieri sera il Chelsea ha battuto lo United, offrendoci un'occasione più unica che rara: ora il titolo è nelle nostre mani, o meglio, abbiamo la possibilità di giocarcelo senza più sperare nelle disgrazie altrui. Indubbio che già da sabato contro il Sunderland (mentre lo United senza Ferdinand e Vidic sarà ospite ad Anfield) ci sarà un solo risultato plausibile: vincere. Stasera sarà nuovamente FA Cup, contro il Leyton Orient, e partita migliore non poteva capitare: a) per rifarsi immediatamente della sconfitta patita domenica; b) per andare avanti nella competizione; c) per affrontare nei quarti di finale (in programma sabato 12 marzo) lo United, all'Old Trafford.
It's not just about football scrive una cosa molto saggia, che sottoscrivo e riporto: "..via dalla testa Barcellona e Manchester United, al momento contano meno del Leyton Orient e non può essere diversamente.

martedì 1 marzo 2011

MATCH PREVIEW: ARSENAL - LEYTON ORIENT

Ci voleva proprio, un nuovo ed importante impegno per i Gunners. Necessario per smaltire le scorie del dopo finale di Carling Cup, fondamentale per offrire a cuore e mente la possibilità di rimettersi in moto, senza dover fare troppi conti, senza uscire da quella che sarebbe stata una sbornia per aver superato il Birmingham City.
Lo ribadisco ancora, perché sia chiaro: la sconfitta di domenica, quando tutti i giochi saranno terminati, assumerà quel valore che a poche ore di distanza dalla delusione non poteva essere messo a fuoco. C'è una sorta di magia nelle sconfitte, che rende paradossalmente più umani e ti consente di mettere i piedi a terra, senza farti credere che tutto sia facile, che tutto sia una mera formalità. Solitamente, nella vita di ogni giorno, ognuno di noi affronta una miriade di svariate situazioni, talvolta positive e talvolta negative.
Dando per lecito il concetto che alla fine le cose tendono a bilanciarsi in una sorta di mero equilibrio generale, credo fortemente che si riesca ad apprendere più da una sonora sconfitta che da una brillante vittoria. Un concetto filosofico, ci mancherebbe, ma solo una delusione ha la capacità di metterti di fronte alla realtà, solo una sconfitta può farti assaporare il dolce di una vittoria. C'è molta poesia in tutto questo, è vero, ma a beneficiarne è la mente, capace di riflettere e reagire, di ragionare e trovare nuove idee per affrontare il domani.
A questo saranno chiamati i ragazzi di Wenger nell'impegno di FA Cup contro il Leyton Orient: fare tesoro di quello che è appena passato e trasformarlo in rabbia positiva, in voglia di dimostrare, prima di tutto a se stessi, che la vita va avanti, che a volte si perde e altre si vince.
Il match, come tutti quelli affrontati in questa stagione, non sarà semplice, e ci vorrà un buon Arsenal per approdare ai quarti di finale di sabato 12 marzo, contro lo United, ospiti all'Old Trafford.
Della formazione che con ogni probabilità scenderà in campo, come ormai avrete capito, poco mi interessa, la fiducia in questo gruppo e nel loro condottiero riesce ormai a farmi dormire sonni tranquilli da un pezzo, perché non c'è stata una volta, e dico una, che i ragazzi m'abbiano deluso sul piano dell'impegno, a prescindere da chi sia sceso in campo, a prescindere dal risultato finale. L'Emirates Stadium (ancora una volta in sold-out) abbraccerà con tutto il calore possibile i reduci di Wembley, dimostrando a tutti che l'amore per questi colori va oltre una vittoria, va oltre una sconfitta. Sarà un chiaro segnale di maturità, sinonimo di voglia di ripartire, perché la stagione è ancora lunga e i traguardi raggiungibili sono ancora tanti.

NESSUNA OPPOSIZIONE

Nuova udienza del processo calciopoli nell’aula 216 del tribunale di Napoli. Il giudice Casoria ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri ammettendo i testimoni richiesti sulla base dell’art 507 del cpp. Le difese non si sono opposte. Non sia mai che tutto finisca entro l'estate.