..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

martedì 1 marzo 2011

MATCH PREVIEW: ARSENAL - LEYTON ORIENT

Ci voleva proprio, un nuovo ed importante impegno per i Gunners. Necessario per smaltire le scorie del dopo finale di Carling Cup, fondamentale per offrire a cuore e mente la possibilità di rimettersi in moto, senza dover fare troppi conti, senza uscire da quella che sarebbe stata una sbornia per aver superato il Birmingham City.
Lo ribadisco ancora, perché sia chiaro: la sconfitta di domenica, quando tutti i giochi saranno terminati, assumerà quel valore che a poche ore di distanza dalla delusione non poteva essere messo a fuoco. C'è una sorta di magia nelle sconfitte, che rende paradossalmente più umani e ti consente di mettere i piedi a terra, senza farti credere che tutto sia facile, che tutto sia una mera formalità. Solitamente, nella vita di ogni giorno, ognuno di noi affronta una miriade di svariate situazioni, talvolta positive e talvolta negative.
Dando per lecito il concetto che alla fine le cose tendono a bilanciarsi in una sorta di mero equilibrio generale, credo fortemente che si riesca ad apprendere più da una sonora sconfitta che da una brillante vittoria. Un concetto filosofico, ci mancherebbe, ma solo una delusione ha la capacità di metterti di fronte alla realtà, solo una sconfitta può farti assaporare il dolce di una vittoria. C'è molta poesia in tutto questo, è vero, ma a beneficiarne è la mente, capace di riflettere e reagire, di ragionare e trovare nuove idee per affrontare il domani.
A questo saranno chiamati i ragazzi di Wenger nell'impegno di FA Cup contro il Leyton Orient: fare tesoro di quello che è appena passato e trasformarlo in rabbia positiva, in voglia di dimostrare, prima di tutto a se stessi, che la vita va avanti, che a volte si perde e altre si vince.
Il match, come tutti quelli affrontati in questa stagione, non sarà semplice, e ci vorrà un buon Arsenal per approdare ai quarti di finale di sabato 12 marzo, contro lo United, ospiti all'Old Trafford.
Della formazione che con ogni probabilità scenderà in campo, come ormai avrete capito, poco mi interessa, la fiducia in questo gruppo e nel loro condottiero riesce ormai a farmi dormire sonni tranquilli da un pezzo, perché non c'è stata una volta, e dico una, che i ragazzi m'abbiano deluso sul piano dell'impegno, a prescindere da chi sia sceso in campo, a prescindere dal risultato finale. L'Emirates Stadium (ancora una volta in sold-out) abbraccerà con tutto il calore possibile i reduci di Wembley, dimostrando a tutti che l'amore per questi colori va oltre una vittoria, va oltre una sconfitta. Sarà un chiaro segnale di maturità, sinonimo di voglia di ripartire, perché la stagione è ancora lunga e i traguardi raggiungibili sono ancora tanti.

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