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mercoledì 6 agosto 2008

HIROSHIMA

Hiroshima, commemorazioni per il 63esimo anniversario della bomba atomica.

A 63 anni dallo scoppio della bomba che divorò 140 mila persone e rase al suolo Hiroshima, il Giappone si è raccolto in un religioso silenzio davanti al memoriale per i morti della bomba atomica. Durante la cerimonia, il primo ministro Fakuda ha confermato che il Giappone resterà in prima fila nella lotta per il disarmo nucleare.
La bomba atomica sganciata su Hiroshima causo', secondo i bilanci ufficiali, 247.787 vittime, di cui 70.000-100.000 sul colpo, anche se le associazioni civiche sono concordi nel ritenere questa cifra un'approssimazione al ribasso. Molti sono i morti mai identificati, cosi' come le persone decedute a causa delle radiazioni, ma non registrate nelle liste ufficiali. Non vanno poi dimenticati gli oltre 300.000 sopravvissuti 'hibakusha' (letteralmente 'vittima di esplosione'), dei quali finora 140.000 morti dopo lunghe sofferenze fisiche e psichiche.







Enola Gay è il nome del bombardiere B-29 Superfortress che il 6 agosto 1945, poco prima del termine della seconda guerra mondiale, sganciò sulla città giapponese di Hiroshima la prima bomba atomica della storia ad essere stata utilizzata in guerra, soprannominata Little Boy. A causa del suo ruolo nei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, il suo nome è stato sinonimo della controversia sui bombardamenti stessi. Enola Gay è il nome della madre del pilota, Paul Tibbets.




Hiroshima divenne l'obiettivo primario per l'attacco nucleare statunitense, che avvenne il 6 agosto 1945. La scelta della data del 6 agosto si basò sul fatto che nei giorni precedenti diverse nubi stratificate coprivano la città, mentre il giorno dell'attacco il tempo era ottimo. Tutti i dettagli, la pianificazione precisa della tabella di volo, la bomba di gravità, l'armamento della bomba con i suoi 60 kg di uranio-235, tutto venne studiato nei minimi dettagli, e tutto si svolse così come era stato stabilito a tavolino.
Circa un'ora prima del bombardamento, la rete radar giapponese lanciò un allarme immediato, rilevando l'avvicinamento di un gran numero di velivoli americani diretti nella zona meridionale del Giappone. L'allarme venne diffuso anche attraverso trasmissioni radio in moltissime città del Giappone, e fra queste anche Hiroshima. Gli aerei si avvicinarono alle coste dell'arcipelago giapponese a un'altezza molto elevata.
Poco prima delle 08:00, la stazione radar di Hiroshima stabilì che il numero di velivoli entrati nello spazio aereo giapponese era basso – probabilmente non più di tre –, perciò l'allarme aereo venne ridimensionato (il comando militare giapponese infatti aveva deciso, per risparmiare il carburante, di non far alzare in volo i propri aerei per le formazioni aeree americane di piccole dimensioni). I tre aeroplani americani erano i bombardieri Enola Gay, The Great Artiste, e un altro aereo, in seguito chiamato Necessary Evil (l'unica funzione di questo aereo fu quello di documentare, attraverso una serie di fotografie, gli effetti dell'impiego dell'arma atomica).
Il normale allarme aereo non venne azionato, dato che veniva normalmente attivato solo all'approssimarsi dei bombardieri. Alle 08:15 l'Enola Gay lanciò "Little Boy" sul centro di Hiroshima. L'esplosione si verificò a circa 600 metri dal suolo, con uno scoppio equivalente a 13 chilotoni di TNT, uccidendo sul colpo tra le 70.000 e le 80.000 persone. Circa il 90% degli edifici venne completamente raso al suolo.
I bombardamenti atomici in Giappone sono due atti che rappresentano simbolicamente la conclusione della Seconda guerra mondiale.
Il mattino del 6 agosto 1945, l'Aeronautica militare statunitense lanciò la bomba atomica "Little Boy" sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell'ordigno "Fat Man" su Nagasaki. Il numero di vittime dirette è stimato da 100.000 a 200.000[1], la maggior parte delle quali civili. Per la gravità dei danni diretti ed indiretti, e del fatto che si è trattato del primo utilizzo in guerra di tale arma, l'attacco atomico viene considerato fra gli episodi bellici più significativi dell'intera storia dell'umanità.
Il ruolo dei bombardamenti nella resa dell'Impero giapponese, così come gli effetti e le giustificazioni, sono stati oggetto di innumerevoli dibattiti. Negli Stati Uniti prevale la convinzione che i bombardamenti atomici siano serviti ad accorciare la Seconda guerra mondiale di parecchi mesi, ed abbiano inoltre salvato la vita a milioni di soldati (sia alleati sia giapponesi) e di civili, che sicuramente sarebbero morti nella prevista invasione del Giappone per via degli scontri armati sul suolo e dei bombardamenti a tappeto. In Giappone, l'opinione pubblica, invece, tende a sostenere che i bombardamenti siano crimini di guerra serviti ad accelerare il processo di resa del governo militare giapponese. Universalmente condivisa è comunque la presa di coscienza della gravità dell'evento, che non è più stato replicato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Bombardamento_atomico_di_Hiroshima_e_Nagasaki


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