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"La pressione esercitata dagli Stati Uniti su Al Qaeda in Pakistan, vicino al confine con l'Afghanistan, ha "squilibrato" il gruppo, ma la regione resta la maggiore minaccia terroristica per gli Stati Uniti".
Lo ha detto ieri il direttore della Cia, Michael Hayden all'Atlantic Council of the United States, un think tank di Washington, spiegando di condividere con il capo dei servizi segreti pakistani, il generale Ahmed Shujaa Pasha, una serie di punti su come contenere la minaccia dei militanti, nonostante le proteste in Pakistan contro gli attacchi Usa mirati a bloccare i raid oltre frontiera di talebani e guerriglieri di al Qaeda.
Secondo gli Usa si potrebbe cominciare a negoziare con diverse figure dei talebani per scardinare la loro alleanza con Al Qaeda. Un punto di vista condiviso anche da alcuni consiglieri del presidente eletto Barack Obama.
Negli ultimi mesi gli Usa hanno intensificato gli attacchi contro militanti in territorio pakistano, e a settembre scorso hanno compiuto anche un'operazione di commando oltre frontiera.
Washington ha minimizzato le proteste in Pakistan, ma alcuni esperti temono che l'attacco possa aver minato la già fragile democrazia pakistana e la cooperazione con gli stessi Usa.
"Osama Bin Laden è isolato, tagliato fuori dalla gestione organizzativa di Al Qaeda, e dedica gran parte del suo tempo per sopravvivere e per la propria sicurezza".
Michael Hayden, direttore della Central Intelligence Agency (CIA) ritiene che il leader di Al Qaeda resti al di fuori delle operazioni effettuate dall'organizzazione terroristica.
Hayden ha inoltre informato che i servizi statunitensi hanno sventato un complotto portato avanti dai gruppi terroristici, che avrebbe potuto causare un nuovo 11 settembre.
Il direttore della CIA non ha fornito dettagli in merito, ma fonti ufficiali citate dalla rete televisiva ABC hanno assicurato che il riferimento era indirizato ad un attacco su aerei di linea, probabilmente indirizzato a colpire Londra.
Sempre secondo la CIA Osama Bin Laden, dopo l'attacco alle Torri Gemelle, avrebbe trovato rifugio al confine tra Afghanistan e Pakistan, zona in cui sarebbe ancora presente, facendo notare che la sua cattura avrebbe sicuramente un forte impatto sulla fiducia dei seguaci di Al Qaeda e altri gruppi terroristici dislocati in tutto il mondo, fermo restando che l'eventuale arresto rimane in cima alle priorità della Central Intelligence Agency.
Per quel che concerne la lotta contro Al Qaeda in Iraq, Hayden ritiene che "l'organizzazione è sull'orlo della sconfitta strategica".
Nel frattempo dalle pagine del Washington Post si è appreso che uno dei primi atti dell'amministrazione Obama potrebbe essere la sostituzione del direttore della Cia, Michael Hayden, e del direttore del National Intelligence, Mike McConnell. La motivazione principale, secondo molti democratici del Congresso, si attribuirebbe al pubblico sostegno dell'amministrazione Bush sulla questione degli interrogatori e delle intercettazioni telefoniche. Non sono comunque mancati i riconoscimenti, anche dalla stessa parte democratica, per aver ristabilito la credibilita' e la professionalita' al settore dei servizi dopo anni di scandali e flop clamorosi, come quello del mancato allarme prima dell'11 settembre.
Nessuna dichiarazione ufficiale è emersa sul tema da parte della squadra di transizione di Obama, ribadendo che non e' sua prassi rilasciare dichiarazioni sul processo di formazione dell'amministrazione e che non e' stata presa nessuna decisione riguardo all'intelligence.
di Cirdan
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