..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

venerdì 14 novembre 2008

IMPRESE A RISCHIO, PSR: ORA SERVONO I FATTI


Si concluderà il 20 novembre prossimo, con un sit-in davanti alla sede della Camera dei deputati, la mobilitazione nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori per sollecitare provvedimenti di carattere straordinario al fine di garantire alle imprese agricole validi strumenti, soprattutto in una fase di grave crisi che sta provocando riflessi negativi sul settore primario.
Il momento clou si sta attuando in queste ore in cento province italiane, con centro della mobilitazione a Genova a cui parteciperà una folta delegazione di agricoltori provenienti dalle province liguri.
Alla già grave situazione in cui si trovano le aziende agricole, su cui pesano in maniera drammatica i costi di produzione e degli oneri sociali, si sono aggiunti in questo periodo, attraversato da una crisi che ha colpito moltissimi settori, anche il costo del denaro e le difficoltà di accesso al credito, penalizzando oltremodo quelle aziende che hanno investito in innovazione e qualità. La risposta del Governo, afferma la Cia, è stata finora insufficiente, aggravandosi ulteriormente con la finanziaria appena approvata che, sulle problematiche agricole, non ha affrontato la situazione con la dovuta incisività, facendo mancare un disegno che offra in chiave futura ottimismo all'intero settore, con un programma concreto e basato sullo sviluppo.
Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, nonostante abbia confermato le linee guida nella Conferenza nazionale sull'agricoltura e lo sviluppo rurale, ha lasciato perplessi coloro che si aspettavano un piano per una nuova politica agraria, denotando al momento nulla di concreto.


Le richieste della categoria vogliono sollecitare non solo le necessarie modifiche alla finanziaria, tra cui gli sgravi contributivi Inps e il ripristino del Fondo di solidarietà contro le calamità naturali ma anche l'esigenza dell'accisa zero per il gasolio utilizzato in tutte le attività agricole e zootecniche con una riduzione al 4% fino a tutto il 2009; fissare l'Iva al 4% sulle nuove strutture realizzate nell'ambito dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR); la riduzione del 50% delle aliquote Iva relative all'acquisto dei beni e dei servizi necessari allo svolgimento dell'attività agricola.
La Confederazione Italiana Agricoltori chiede in tempi rapidi i provvedimenti che riguardano l'aumento della dotazione finanziaria del credito d'imposta per l'imprenditoria giovanili e il riconoscimento del credito d'imposta per l'aumento occupazionale basato sull'incremento del numero delle giornate lavorate anche da dipendenti assunti a tempo determinato; la definizione delle condizioni di ruralità fiscale dei fabbricati agricoli per evitare inutili ed ingiustificati contenziosi; l'estensione a tutto il territorio nazionale del credito d'imposta per nuovi investimenti produttivi nel settore agricolo; un più facile accesso al credito e la ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole, anche con la trasformazione del debito con gli istituti bancari dal breve a medio e lungo termine e con agevolazioni su finanziamenti destinati alla trasformazione di esposizioni debitorie contratte con istituti di credito ed in particolar modo lo sblocco dei finanziamenti comunitari di supporto alle imprese agricole.
A tal proposito è stata dura la presa di posizione della Cia Liguria, espressa dal Presidente Regionale Ivano Moscamora, dopo l’ulteriore conferma del malfunzionamento del sistema di gestione delle risorse comunitarie effettuata da AGEA (agenzia per le erogazioni in agricoltura) che di fatto impedisce da oltre un anno di procedere con le richieste di finanziamento sul PSR 2007-2013.
La situazione è insostenibile – dice il Presidente Moscamora - la Regione Liguria ha fatto le corse per mettere a disposizione delle aziende le risorse 2007-2013 del PSR, le organizzazioni hanno promosso le misure e raccolto le preadesioni per oltre settanta milioni di euro, ma l’inefficienza di AGEA e del sistema informatico nazionale rendono vano questo sforzo e causano un gravissimo danno agli agricoltori. Non siamo più disponibili a farci prendere in giro, valuteremo quali azioni intraprendere contro AGEA”.
Spetterebbe infatti all’organismo pagatore mettere a disposizione modulistica e procedure per la regolare erogazione dei sostegni al settore, e dopo oltre un anno dall’approvazione del PSR della Liguria da parte dell’Unione Europea, ed AGEA, di concerto con il SIN (Sistema Informatico Nazionale), non è stato in grado di realizzare né le procedure né la modulistica, con il risultato di bloccare di fatto la possibilità di sostenere gli investimenti nelle aziende agricole.
Una situazione insostenibile nella quale lo stesso ministero pare in difficoltà ad intervenire con la fermezza che una tale situazione richiederebbe, e dove le regioni non hanno titolo per far proprie le ragioni di tanta attesa.
Abbiamo atteso pazientemente convinti che la segnalazione dello scorso agosto inoltrata dal presidente della Regione Burlando di concerto con l’assessore Cassini al ministro Zaia ed alla presidenza del consiglio, unito alla costante collaborazione fornita dagli uffici regionali ad AGEA, producesse un miglioramento della situazione”, ha proseguito Moscamora, ricordando che sono sono trascorsi tre mesi dalla segnalazione di questo disagio, e sottolineando che nonostante un incontro con la stessa agenzia si è intuito che poco si è fatto e soprattutto che la soluzione pare assai lontana.
Vista la situazione inaccettabile la Cia Liguria ha chiesto alla regione di richiedere al ministero un intervento diretto su AGEA e che nel contempo siano utilizzabili le procedure già collaudate durante lo scorso periodo di programmazione in grado di fornire adeguate risposte e di sbloccare la situazione.
Il presidente regionale della CIA ha concluso che se se questa condizione non muterà entro breve, non si potranno escludere iniziative di protesta ben più significative verso AGEA, nonostante si confidi ancora in una positiva evoluzione della situazione.
di Cirdan

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