In Italia non si sa niente, o meglio, i giornali non riportano nulla, ma soltanto tre giorni dopo che Barack Hussein Obama è diventato il 44 ° presidente americano, cinque missili hanno colpito il Sud Waziristan, uccidendo almeno 22 persone, questo stando alle informazioni rilasciate dai funzionari dell' intelligence pakistana.
Il governo pakistano non ha voluto diffondere immediatamente la notizia, ma oggi il ministero degli esteri ha formalmente rilasciato una dichiarazione sull'uccisione dei civili.
"With the advent of the new US administration it is Pakistan's sincere hope that the United States will review its policy and adopt a more holistic and integrated approach towards dealing with the issue of terrorism and extremism" ha citato testualmente la dichiarazione.
Ma allo stesso tempo è chiaro che la campagna di attacchi iniziata da Bush la scorsa estate, continuerà, perché si crede che sia il modo migliore per colpire al Qaeda in Pakistan.
"Questa è una perdita per il nostro paese", ha detto Mohammad Yaqub, un residente di Rawalpindi. "Tanti bambini perdono ogni giorno la vita, donne, grandi e piccoli. Come in Palestina o in Iraq. Ci sono un sacco di problemi per i musulmani. Non dovrebbe essere così".
Robert Gibbs, Press Secretary della Casa Bianca, nella conferenza stampa ha dichiarato: "Non voglio discutere sulla questione".
A distanza di quattro giorni prendo atto che Christian Rocca aveva ragione: "...non c'è ancora niente sui siti dei giornali italiani, Obama che bombarda anziché dialogare pare non sia una notizia, non può essere vera".
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