..."Rock won't eliminate your problems, but it will sort of let you dance all over them"

giovedì 12 febbraio 2009

COMUNQUE VADA

I senatori Riccardo Villari (Gruppo misto), Giovanni Pistorio (MPA) e Marco Perduca (Radicali), hanno annunciato un'interrogazione parlamentare, al Ministro dell'Economia, sulla questione del compenso - espresso in un milione di euro - che sarà versato nelle tasche dello "showman" Paolo Bonolis, per le prestazioni personali del conduttore romano nella settimana della kermesse festivaliera sanremese.
"Un milione di euro per Bonolis a Sanremo e' un compenso esorbitante",hanno dichiarato i parlamentari, aggiungendo: "Da sempre dibattiamo sulla opportunità di stabilire un tetto ai compensi degli artisti, dei giornalisti e chiunque altro in Rai, eppure oggi veniamo a sapere che per il solo conduttore del Festival è previsto uno "stipendio" di un milione di euro, a cui dovranno essere aggiunti quelli di vallette e valletti, ospiti italiani e stranieri, alberghi, feste, sartorie, rimborsi spese e via dicendo. Non bisogna dimenticare che si tratta di denaro pubblico, dei soldi del canone che i cittadini pagano annualmente alla Rai ed è per questo motivo che in un periodo di crisi economica generalizzata, che attraversa anche la Rai, con migliaia di persone che perdono il lavoro e precari a cui non è stato rinnovato il contratto, appare un vero e proprio spreco ingiustificato e francamente avvilente stabilire un compenso tanto ingente a beneficio di una sola persona. Sarebbe anche curioso sapere come mai la notizia di questi compensi stratosferici si abbia solo dalla Rai, servizio pubblico, e mai da altre televisioni".
Ad inizio anno la televisione pubblica francese ha rinunciato, ora solo la sera ma nel 2012 in maniera totalitaria, alla pubblicità. La scelta dettata dalla spinta riformatrice del presidente Sarkozy, al di qua delle Alpi non ha trovato consensi, ma altresì ci si è limitati ad osservare che da noi sarebbe impossibile.
Premesso che il Sig. Paolo Bonolis è un professionista e ha il diritto, in base alla sua bravura e alla sua popolarità, di richiedere una certa cifra per le proprie prestazioni professionali; prendo spunto da un'infima minoranza di persone, contrapposta al volere pressoché unanime nel volersi tenere la Rai da parte del mondo politico, che proporrebbe quel che sembrerebbe giusto: venderla. I costi della televisione pubblica italiana sono troppo alti, né canone, né pubblicità riescono ad amortizzare le spese, e come scrive saggiamente un amico figuriamoci se si togliesse la pubblicità come invece hanno fatto i "cugini" transalpini. Il costo del canone raddoppierebbe.
Dunque la logica porterebbe ad una diminuizione delle spese, ma sul palco dell'Ariston, salvo sorprese, avrà il piacere di condurre il 59° Festival della Canzone italiana, Paolo Bonolis. "Comunque vada sarà un successo", è lo slogan delle ultime edizioni del Festival di San Remo; Bonolis comunque vada intascherà - per il suo lavoro - un milione di euro, e nonostante il compenso sia - come hanno dichiarato i parlamentari - "esorbitante", abbiamo avuto il piacere di ricevere a casa un bolletino di pagamento, per il rinnovo dell'abbonamento (?) TV anno 2009.
Concludo con una citazione (...Un giorno qualcuno chiarirà a cosa serve la Rai: a mantenere in vita una tassa, indecente e truffaldina, denominata “canone”. Un vero successo di pubblico.), aggiungo: comunque vada.

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